Corsi di laurea magistrale in Sociologia Progettazione e gestione delle politiche sociali e sanitarie (PROGEST) Turismo, territorio e sviluppo locale Insegnamento: Società europee comparate Prof. Enzo Mingione Prof.ssa Sonia Stefanizzi Prof. Paolo Trivellato Orario: Martedì 10:30-12:30 Giovedì 10:30-14:30
Enzo Mingione: 21 aprile Parametri e modelli per la comparazione europea 1.Che cosa intendiamo per Europa 2.Gli stati nazionali come proxi del concetto di società 3.Comprensione dei fenomeni sociali e comparazione 4.La contestualizzazione delle problematiche da comparare: - storicizzazione e mutamento - sistemi sociali incomparabili e differenze culturali -adattamento/ cambiamento: tendenze simili e path dependency
Europa: Espressione geografica e somma variabile di stati nazionali Unione Europea come organizzazione sovrazionale con un programma che prevede convergenza e regole comuni: 1.- l’idea di un’area con una cultura protettiva di welfare?; 2.- le direttive comunitarie, i parametri di convergenza, la costituzione; 3.- i parametri di Lisbona; 4.- le regole comuni di mercato e l’Europa sociale?; 5.- la costruzione comune di dati e indicatori nazionali: Eurostat, European Social Survey, Eurobarometre, etc. L’analogia tra l’Europa e un nuovo stato multi-nazionale: l’ideal-tipo weberiano della coincidenza dello stato moderno e della costruzione del capitalismo (coincidenza di interessi tra principi e borghesi) non regge.
Comparare l’incomparabile: le caratteristiche specifiche sono parte di un sistema sociale complicato e interdipendente Contestualizzazione delle problematiche sociali Scelta di modelli comparativi di riferimento: Colin Crouch: compromesso di metà secolo Esping Andersen: mondi di welfare capitalism Breadwinner + casalinga/famiglia nucleare + welfarestate
Area della redistribuzione stato Area del mercato -cooperazione Area della reciprocità famiglia Occasioni di competizione Adattamento= Cambiamento+ Path dependency Adattamento= Cambiamento+ Path dependency Adattamento= Cambiamento+ Path dependency
Figura - I cicli storici e i modelli di sviluppo industriale.
Welfare capitalism Alta produdditività Espansione manufatturiera Welfare state nazionale Pensioni Salute Educazione Famiglie omogenee e stabili Divisione di genere Specializzazione nella cura Casalinghe Scambio ineguale Breadwinner Integrazione orizzontale Consumismo di massa I pilastri del welfare capitalism/compromesso di metà secolo Area della redistribuzione- stato Area del mercato cooperazione Area della Reciprocità famiglia
Figura 2.3 -Modelli evariantidi welfare capitalism a c b Areadellafamiglia,del volontariato e delle organizzazioni di reciprocità Varianti familistiche (Italia/Spagna) modello conservatore a) BadenWürttemberg Baviera b)Lombardia Cataluña c)Mezzogiorno variante conservatrice istituzionalista (Germania) Mix minimo Area dell’intervento del welfare state e dell’erogazione diretta dei servizi (Svezia,Danimarca) modello socialdemocratico variante individualista semi-welfarista (GranBretagna) modello liberale (StatiUniti) Areadella competizione individualistica e dellerisorsedi mercato
Area della redistribuzione Stato Area del mercato cooperazione Area della reciprocità famiglia Crisi fiscale e di legittimazione del welfare state e della regolazione nazionale. Terzo settore / governance Crisi del Welfare capitalism Seconda transizione demografica: 1)Eterogeneità e instabilità convivenze 2)Longevità 3)Diminuzione matrimoni e nascite 4) Crisi modello nucleare 5) Mismatch tra bisogno e offerta di cura 1)Costo materie prime fuori controllo 2)De-industrializzazione e rilocalizzazione industrie 3)Disintegrazione verticale e Second Industrial divide 4)Terziarizzazione e economia della conoscenza 5) Eterogeneità e instabilità carriere lavorative = fine del breadwinner = avvento delle famiglie bireddito
La procedura comparativa di Colin Crouch Compromesso di mezzo secolo Dati anni 60 Breadwinner e alta occupazione dei maschi adulti in industria e standardizzata Segregazione dei ruoli di genere e lavoro domestico: casalinghe Divisioni di genere e di classe Spesa pubblica standard Famiglie stabili e omogenee con alta fertilità Media scolarità con mobilità sociale limitata ma di massa Cambiameti post-industriali Dati anni 90 Forme occupazionali instabili e molto diversificate terziarizzazione lavori atipici aumento disoccupazione Forte aumento occupazione femminile a tempo parziale Aumento diseguaglianze Spesa pubblica fuori controllo Famiglie instabili e eterogenee, longevità e bassa fertilità Alta scolarità con poca mobilità sociale