Domenica delle Palme (Mc 11,1-10) Ho portato Dio Domenica delle Palme (Mc 11,1-10)
“Il Signore ne ha bisogno” Che avventura per me! Ho portato Dio. Ho udito da lontano: “Il Signore ne ha bisogno”
La gente si è messa a cantare: Ed ecco, attorno a me, tutti in agitazione. E io ho portato Dio. La gente si è messa a cantare: “Osanna! Osanna!”
Avevo ben sentito dire che Dio aveva bisogno degli uomini, ma aveva davvero bisogno di un asino? Eppure ho udito: “Il Signore ne ha bisogno”.
Pensieri di ogni sorta mi sono nati dentro, gli stessi che vengono alla mente degli uomini quando si sentono segnati dal Signore. Pensieri di ogni sorta mi sono nati dentro,
Ci sono perfino dei cavalli: andrebbero certo meglio per portare Dio. Pensavo: non è a me che si rivolge. Ci son bene altri asini più grandi, più forti. Ci sono perfino dei cavalli: andrebbero certo meglio per portare Dio.
Mi dicevo: “sarà pesante, troppo pesante questo Dio per un asinello. Ne ho già d’avanzo dei fardelli di ogni giorno. Perché non mi lascia in pace?”
Ma almeno sono all’ombra, al riparo dai colpi e dagli scherni. Mi ribellavo: d’accordo, sono legato! Ma almeno sono all’ombra, al riparo dai colpi e dagli scherni. Non ho chiesto nulla. Chi è mai questo Signore per importunare quelli che tentano di vivere nascosti?
“Il Signore ne ha bisogno” di te”. Ma avevo sentito: “Il Signore ne ha bisogno” E avevo capito “Ho bisogno di te”.
Mi sono lasciato slegare condurre via. Che fare? Che dire? Mi sono lasciato slegare condurre via.
Da “Prière” (autore sconosciuto) E lui, il Signore dei Signori, si è fatto leggero, dolce, tenero, tanto che a un certo momento ho potuto credere che non ero più io che portavo Dio, ma lui che portava me. Da “Prière” (autore sconosciuto)