Corso di Analisi e Contabilità dei Costi

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Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Docente Federica Palazzi A.A. 2013-2014 8_ Confronto tra direct costing e full costing

Limiti e vantaggi del direct costing Si fonda sui principi dell’economia politica (il costo variabile = costo marginale) pertanto la metodologia possiede una base scientifica Riduce la problematica delle imputazioni dei costi perché la maggior parte dei costi variabili è diretta (anche se esistono alcuni costi variabili indiretti) Semplifica lo svolgimento della contabilità analitica E’ di supporto nelle decisioni riguardanti il mix produttivo Analisi e contabilità dei costi

Limiti e vantaggi del direct costing LIMITI DEL DIRECT COSTING La logica ottimizzante dell’economia politica (max. del MC) presuppone una perfetta conoscenza dei costi (quali costi sono variabili e di quanto variano rispetto a Q), mentre il decisore non è razionale, né conosce quali costi sono fissi e quali variabili Esistono costi variabili indiretti che richiedono imputazione soggettiva: es. materiali indiretti che confluiscono nei costi generali di produzione La metodologia è utile solo per calcoli di convenienza in ottica di breve periodo La metodologia non tiene conto del fatto che molti costi (es. manodopera) stanno diventando da variabili a fissi sia per motivi legislativi che tecnologici Analisi e contabilità dei costi

Limiti e vantaggi del full costing E’ più appropriato ai fini della determinazione del prezzo di vendita E’ più appropriato ai fini della valutazione delle scorte di magazzino (vedi criteri civilistici e principi contabili che includono nella valutazione sia costi diretti che costi indiretti di produzione) E’ più significativo poiché oggi i costi variabili sono assai ridotti L’allocazione dei costi indiretti può fungere da induttore di comportamento (attraverso la scelta delle basi di riparto) Analisi e contabilità dei costi

Limiti e vantaggi del full costing LIMITI DEL FULL COSTING Comporta un rilevante problema di allocazione dei costi indiretti: scelta dei criteri di ripartizione Può - in generale - scoraggiare i manager dall’utilizzare risorse comuni Analisi e contabilità dei costi

Il full costing come induttore di comportamento 1/3 ESEMPIO Un manager divisionale può scegliere tra un certo numero di agenti di vendita (x1) e un certo numero di spot pubblicitari (x2) per ottenere un certo volume di vendite (QQ) al minimo costo. Egli cioè sceglierà in modo da minimizzare la funzione: CT= P1x1 + P2 x2 che si può esprimere come: x2 = CT - P1 x1 P2 P2 dove - P1 è l’inclinazione P2 della retta x2 Q CT P2 S* S* è il punto di tangenza tra la retta (ISOCOSTO) e la curva (ISOQUANTO QQ) in corrispondenza del quale si determina il mix di x1 e x2 X2* Q X1* x1 Analisi e contabilità dei costi

Il full costing come induttore di comportamento 2/3 Se però l’azienda ripartisce i costi comuni (W tot.) in base a n. agenti di vendita (x1) la funzione di costo diventa: CT= P1x1 + P2 x2 + wx1 dove w è il coeff. unit. di costo per agente che si può esprimere come: x2 = CT - (P1 + w) x1 P2 P2 dove - (P1 + w) è l’inclinazione P2 P2 della retta x2 Q S** La quantità ottimale è ora S** Dal grafico si evince che il manager è spinto a ridurre il consumo di x1 a favore di x2 C’è un effetto di disincentivazione sugli agenti che assumono un costo superiore perché caricati di una parte dei costi indiretti S* Q X1** X1* x1 Analisi e contabilità dei costi

Il full costing come induttore di comportamento 3/3 In sintesi, l’allocazione dei costi indiretti: cambia la decisioni di mix di impiego dei fattori produttivi (incentiva o disincentiva ad utilizzare più x1 o più x2 ) modifica i risultati economici parziali di divisione o di area Critica rilevata al modello: - utilizzando i prezzi di mercato (- P1 /P2 ) si altera l’allocazione dei fattori produttivi -non considerando che in realtà il costo effettivo per l’azienda legato all’utilizzo di un fattore è dato da: costo di mercato (prezzo) e costo opportunità (esternalità negative come ritardi, maggiore difettosità, generate da uso eccessivo di una risorsa comune a costo fisso) Esempio: stampante n. agenti totali è fisso supervisore Analisi e contabilità dei costi

Come si superaro le esternalità negative? Diminuendo utilizzo di risorsa comune a costo fisso Acquistando uno stock aggiuntivo di risorsa (un altro supervisore, un impianto aggiuntivo, ecc.) N.B. La presenza di costi-opportunità indica dunque che i costi fissi non variano “a gradini” (il costo-consumo che include anche i costi opportunità varia a seconda dell’intensità di sfruttamento) Costo opportunità Costi Costo-spesa Cost driver (grado di sfruttamento delle risorse) Analisi e contabilità dei costi

In conclusione … Data la difficoltà pratica del calcolare i costi opportunità, il costo pieno comprensivo di quote di costi indiretti sembra essere una valida approssimazione della somma del costo effettivo dei fattori variabili e del costo opportunità espressivo del degrado dei fattori costanti. L’analisi presentata costituisce un importante supporto teorico alla giustificazione dell’allocazione dei costi indiretti. Analisi e contabilità dei costi