Una lettura di Elezioni primarie e partecipazione giovanile Bianca R. Gelli, Cosimo Talò In Patrizia Catellani, Gilda Sensale, Psicologia della Politica,

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Una lettura di Elezioni primarie e partecipazione giovanile Bianca R. Gelli, Cosimo Talò In Patrizia Catellani, Gilda Sensale, Psicologia della Politica, Raffaello Cortina, Milano 2011, pp

Elezioni primarie e partecipazione giovanile Gli autori fanno parte del gruppo primES (Primaries Electoral Studies) Processo di democratizzazione della scelta del candidato prima del voto: la peculiarità dell’approccio psicosociale vs studi sulla sofisticazione cognitiva Alla base del coinvolgimento politico ci sono: atteggiamenti, motivazioni, immagini di sé e della propria capacità di produrre il cambiamento

La crisi di partecipazione  Forme di individualismo  Crisi dell’appartenenza partitica, disaffezione dalla politica e sfiducia nelle istituzioni: politica-impolitica / agli spazi istituzionali si preferiscono quelli auto- organizzati

Le soluzioni approntate dai partiti  Forme di ampliamento della democrazia 1. Arene deliberative eterodirette 2. Elezioni primarie

Le primarie italiane 1:2 Introdotte nel 2005; asimmetriche (solo centrosinistra) e aperte (non iscritti); Da una democrazia rappresentativa a una partecipativa Democratizzazione dei partiti Perfezionamento della democrazia nella fase che precede il voto Applicate sia per selezione di candidati a cariche monocratiche che per organismi direttivi di partito

Le primarie italiane 2:2 Le primarie come una delle vie per aggirare il potere dei partiti Rispondo più al bisogno dei cittadini che a quello dei partiti Sono la risposta dei partiti alla fase di crisi di rappresentanza, di capacità organizzativa, di pensiero e di azione: - ridanno linfa ai partiti; - superano le difficoltà sulla selezione dei candidati

aperte Aperte ai non iscritti Aperte ai giovani di 16anni obiettivi: - la partecipazione per favorire il rinnovo generazionale - favorire lo strutturarsi id una identità politica riflessiva e responsabile fra i giovani [fragilità delle organizzazioni giovanili ?]

Democratizzazione dei partiti? Costituzione della Repubblica italiana Art. 49 Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Anni ’70: Introduzione del finanziamento pubblico contro i finanziamenti occulti e per la funzione istituzionale svolta 1992: Avvio inchiesta Mani Pulite 18 aprile 1993: Referendum abrogazione del finanziamento pubblico - esclusi i rimborsi elettorali

superano le difficoltà sulla selezione dei candidati? Nelle elezioni ci sono due momenti:  La scelta dei candidati: fatta dai partiti  La scelta tra i candidati: fatta dagli elettori (Duverger, 1980) Nella democrazia rappresentativa l’elettore non ha alcun potere nella scelta dei candidati. La democrazia partecipativa richiede almeno questo. (Rodotà, 1997)

Le primarie sono gerontocratiche? [Nel momento in cui la partecipazione è libera è fondamentale monitorare le caratteristiche sociali di chi partecipa (età, lavoro ecc.) ] Studi sui vari tipi di primarie dal 2005 al 2010 Hanno partecipato i giovani? Il caso Puglia In media 1 elettore su 4 ha meno di 34 anni, ma a volte la percentuale supera quella degli over 65. con più elevata partecipazione giovanile a sud Studi dell’European Values Survey regista negli ultimi anni l’incremento di civismo a Sud e una contrazione a Nord (modello costi/benefici personalizzato e nuovo civismo)

Firenze e La Puglia Per avviare la mobilitazione giovanile deve esserci un personaggio o un evento extra-ordinario Per mantenere la partecipazione occorre un progetto politico di cambiamento La partecipazione produce associazioni, reti diffuse, e diventa capitale sociale promuovendo una comunità competente ed empowered

Come si spiega la partecipazione?  La politologia e la sociologia hanno evidenziato negli anni le condizioni strutturali (economiche, culturali, sociali) che si correlano alla partecipazione: la psicologia negli ultimi anni si occupa di capire come queste condizioni strutturali si correlano ai processi cognitivi e emotivi che poi portano alla partecipazione, in particolare dei giovani  Modello costi/benefici – vantaggi personali o di gruppi minoritari  Importanza attribuita a motivazioni valoriali e ideali e al cambiamento politico

La scelta La possibilità della scelta motiva l’elettore Partecipazione come: - Esserci; - Appartenere; - Agire

La motivazione: partecipare «perché» e «per chi»  Modelli interpretativi della scelta motivazionale  Lewin (1938) Atkinson (1957) e successivi : Aspettativa per Valore (AxV) - Dimensione probabilistica: Massimizzare i risultati e minimizzare i costi, calcolando la probabilità si successo; - Dimensione personalistica: bisogno di successo (need of achievement) Attenzione: La probabilità di successo è misurata in genere sulle esperienze precedenti (entra in gioco con le primarie)

Partecipare «perché» Riconoscersi ed essere riconosciuti  «Per esprimere le mie idee»: l’atto del voto permette di ri-conoscere se stessi, ritrovare la propria identità attraverso l’espressione delle proprie idee (le idee sono espressione del mio pensiero, del mio desiderio, della mia azione)  «Perché non è una occasione da mancare»… «perché solo tutti insieme possiamo imprimere una svolta»: l’esserci è traduzione stessa delle idee ed è il riconoscimento altrui che ci rende identificabili e identificati: identità politica

Identità sociale e identità politica  Non riducibili  Ciò che siamo o vorremmo essere + ciò che dobbiamo essere:  accettazione della reductio ad unum delle nostre diverse e conflittuali identità psicosociali

Partecipare «per chi»  Nelle primarie nazionali: la fiducia nella persona  Nelle comunali: la qualità della persona  I valori sono sganciati dall’appartenenza politica. Farsi carico di valori è molto apprezzato dai giovani, ma meno approfondita è la declinazione concreta di tali valori

Il termine «Valori»  Valori come ideali politici  Valori come morale civile  Scontro fra etica e politica

La competenza  La fiducia nel candidato, sia che sia politica o etica è legata alla percezione che l’elettore ha di sé come persona competente, politicamente informata e psicologicamente in grado di giudicare  Siamo spinti alla votazione dalla motivazione intrinseca di sentirci competenti e capaci di autodeterminazione (Edward L. Deci)  Ma entrano in campo le euristiche per compensare il deficit di expertise: si vota per il candidato del proprio partito

Elezioni locali e competenza  Nelle primarie nazionali prevalgono gli aspetti valoriali e identitari  Nelle primarie locali prevale il bisogno di essere ascoltati come soggetti competenti [riforma Titolo V della Costituzione]

Quanto dura l’impegno?  Il dubbio nel confermare il voto espresso nelle primarie è più altro fra i giovani  Non ritengono che la scelta li vincoli per il futuro

I fattori che incrementano la partecipazione 1:3 il senso di efficacia politica  Studi in vari capi dimostrano che il senso di autoefficacia (convinzione di poter influire) facilita la scelta di intraprendere un’azione. (Bandura 1997; Catellani 2007)  Le primarie, non essendo di routine, devono avere una spinta per la partecipazione  Efficacia politica interna (fiducia nella propria possibilità di influenzare)  Efficacia politica esterna (fiducia che i votati possano agire efficacemente)

Cosa ostacola il senso di efficacia  Una recente ricerca europea ha evidenziato che, in determinate condizioni, l’insicurezza in ambito lavorativo si correla a una mancanza di efficacia politica (Catellani e altri 2006/2007)  [il precariato può condurre ad una depoliticizzazione?]

Cosa promuove il senso di efficacia  Partecipare alle primarie votando per un soggetto che poi risulta vincente al di là delle aspettative agisce da rinforzo sull’utilità e la competenza della propria partecipazione e, quindi, promuove il senso di efficacia politica e il conseguente aumento dell’impegno (Gelli, Talò 2009)  Lewin: Aspettativa x valore: utilità e bisogno di successo

I fattori che incrementano la partecipazione 2:3 la competitività  Pochi candidati voluti dall’altro producono scarso successo delle primarie  Candidature «contro» le decisioni prese dall’alto stimolano la partecipazione  Primarie a «bassa fedeltà» verso il partito e ad «alto rischio» per il partito sono ad alta competitività e partecipazione Es. Renzi a Firenze, Vendola in Puglia  La competitività è molto sentita dai giovani perché è una occasione per affermare la propria indipendenza e la propria efficacia politica

I fattori che incrementano la partecipazione 3.3 l’arena/il setting partecipativo  La partecipazione è facilitata dalla diffusione dei seggi o dalla loro concentrazione?  La diffusione da un punto di vista logistico  L’aggregato di molti elettori rafforza il senso di «arena o setting partecipativi», esso è il luogo in cui si concretizza la narrazione condivisa (shared narrative): trasformazione del gruppo in comunità (senso di appartenenza, connessione emotiva, destino comune)  Nel luogo si fa sentire il senso di appartenenza : rassicura  Setting: l’insieme delle condizioni organizzative e mentali che definiscono un certo modo di fare qualcosa (Mannarini 2009)

Primarie e giovani: sintesi  Gerontocratiche ma con crescente presenza giovanile  Avvio della discussione sul diritto al voto a 16 anni  Frequente presenza di candidati giovani  Senso di efficacia politica attraverso il voto, rafforzata dal successo di chi si è votato  Gradimento per personaggi extra-ordinari (contro il partito), narrazione e linguaggio nuovi  Dopo il voto a volte c’è il permanere delle «fabbriche» e dei «laboratori»  Il voto espresso alle primarie non è percepito come vincolante