La Bibbia: “il grande codice”

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Transcript della presentazione:

La Bibbia: “il grande codice”

Un libro fondamentale e ignorato Erich Auerbach, filologo e critico, affermava che la Bibbia e l’Odissea sono due modelli fondamentali per tutta la cultura occidentale. Il poeta inglese William Blake chiamava la Bibbia “Il grande codice” (insieme di regole) della cultura occidentale. La Bibbia per secoli ha ispirato letterati, poeti, musicisti, filosofi, pittori, scultori, registi… Nei musei ci troviamo di fronte ad opere come:Adamo ed Eva, La torre di Babele, Abramo, Mosè, Davide, Golia, le Nozze di cana, Maria Maddalena, L’Ultima Cena, La Sacra Famiglia…

Constatazione La Bibbia è un libro assente, quasi completamente ignorato o conosciuto solo superficialmente. Nelle scuole dove si fanno leggere tante cose frivole la Bibbia ha un posto marginale ed è spesso ignorata.

Eppure… Nel contesto storico-culturale occidentale, l’incontro delle nuove generazioni con la Bibbia appare scontato. Il patrimonio artistico e letterario e quello delle tradizioni popolari offrono, infatti, numerosi riferimenti alla Bibbia e al suo mondo.

Invece… Non ugualmente scontato è l’incontro diretto con la Bibbia. Timore fondato!! In un futuro non lontano potrebbero non essere più comprese alcune espressioni artistiche o alcuni modi di dire, proprio perché non si conosce la loro radice biblica. Esempi concreti Nella sala di un museo come interpretare una Madonna con bambino? E l’espressione: “Non fare il suo Aronne”?

Prima conclusione Basta questo per motivare e giustificare lo studio della Bibbia nella scuola. Bisogna però tenere presente che:

La Bibbia ha molte facce Può essere accostata: come un grande libro dell’umanità; come documento sacro delle religioni; come libro delle Chiese; come testo di Catechesi, di annuncio, di meditazione, di Liturgia.

Diversi modi per accostarsi alla Bibbia La Bibbia è in primo luogo un libro sacro, cioè un testo base per la religione ebraica e cristiana. È il documento costitutivo della loro fede, è “Parola di Dio”. La Bibbia è un complesso documento storico che ci mette in relazione con la storia degli ebrei e dei cristiani e del loro rapporto con il Signore. La Bibbia è un documento di umanità che è stato ed è fonte di ispirazione, di cultura e di vita. Ignorare la Bibbia significa ignorare le radici esistenziali e le rappresentazioni simboliche: vuol dire perdere una componente della propria identità.

Bisogna tenere però presente che: non è semplice accostare il testo biblico: prima di intraprendere la navigazione in questo grande mare è necessario individuare dei punti di orientamento e procurarsi alcuni strumenti: il testo, meglio se in una buona traduzione; un atlante biblico; un dizionario biblico; una buona introduzione allo studio della Bibbia.

1) Che cos’è la Bibbia? Il significato del nome Il significato del nome: Il nome deriva dal greco ta biblía = i libretti. 1)In EBRAICO l’equivalente di Biblia è hasefarim. 2)In GRECO deriva dal singolare biblos = libro , il diminutivo singolare è biblion = libretto mentre il diminutivo plurale è Biblia= libretti. Quindi ta Biblia= i libretti. 3)In LATINO l’equivalente molto simile è Biblia = Libri per eccellenza. 4) In ITALIANO: La Bibbia: insieme di libri o raccolta di libri o Libro per eccellenza o collezione dei libri ritenuti sacri da ebrei e cristiani. Altri sinonimi: La Parola di Dio, La Parola, La/e Sacra/e Scrittura/e, La Sacra Bibbia, La Divina Rivelazione.

Come è composta la Bibbia? La Bibbia cristiana è composta da due parti, disuguali per ampiezza, ciascuna detta Testamento: il Primo Testamento o Antico Testamento e il Secondo Testamento o Nuovo Testamento. Il Primo Testamento è pressoché simile alla Scrittura ebraica; il Secondo Testamento è invece proprio dei cristiani.

Cosa vuol dire TESTAMENTO Cosa vuol dire TESTAMENTO? La Bibbia è un’alleanza tra Dio e il popolo d’Israele. Dall’EBRAICO: Berith, dal GRECO: Diathekè e dal LATINO: Testamentum significano Alleanza, Patto, Impegno, Promessa. Possiamo quindi affermare che la Bibbia è un insieme di libri, scritti in epoche diverse, in lingue diverse, da scrittori diversi, con generi letterari differenti, che ci parlano dell’Alleanza Antica che Dio ha stretto con il suo popolo, Israele,per mediazione di Mosè (AT) e della Alleanza Nuova che ha compiuto in Gesù Cristo con tutta l’umanità (NT).

Quanti sono i libri che compongono i due Testamenti? Sono 73 libri di cui 46 per l’Antico Testamento e 27 per il Nuovo Testamento La risposta però non è così semplice, bisogna prima definire che cosa si intende per canone.

Che cosa s’intende per CANONE (1) Dal greco kánon, che significa “regola”, “misura” “elenco”. Si intende l’insieme dei libri accettati come autentici, cioè ispirati da Dio e componenti le Sacre Scritture.

CANONE (2) Il canone greco è frutto della traduzione (a partire dalla fine del III secolo a.C.) detta dei Settanta, chiamata anche Bibbia di Alessandria. Include alcuni scritti in greco e comprende 46 libri.

CANONE (3) Il canone ebraico o Palestinese è composto verso il 100 d.C. nel Concilio di Jabneel (odierna Jamnia). È il canone definitivo delle Scritture ebraiche, comprende solo i libri scritti in ebraico e in aramaico: in tutto 39 libri. La Bibbia Ebraica (La Tanak) è composta da 39 libri (7 libri in meno rispetto alla Bibbia Cattolica)

CANONE (4) Il canone cattolico è fissato definitivamente nel Concilio di Trento (1546). Per il Primo Testamento accetta il canone della Bibbia di Alessandria, a cui aggiunge i libri del Secondo Testamento. Quindi: 46 + 27 = 73 libri

CANONE (5) Il canone protestante: a partire dal XVI secolo i protestanti optarono, per quanto riguarda il Primo Testamento, per il canone ebraico, a cui si aggiunge i libri del Secondo Testamento: Quindi: 39 + 27 = 66 libri.

CANONE (6) I sette libri esclusi nella Bibbia ebraica e protestante (Tobia, Giuditta, 1-2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Baruc) furono chiamati dai cattolici deuterocanonici, cioè inseriti in un secondo tempo nel canone. Dagli evangelici vengono designati come apocrifi = nascosti, segreti, quindi non ispirati. La maggior parte delle Bibbie protestanti e la Bibbia interconfessionale, aggiungono, in appendice dopo il Primo Testamento i sette libri deuterocanonici.

LA BIBBIA EBRAICA: TANAK è un acronimo composto da tre parti“T”+”N”+ “K”. “T”sta per Tôrâh =Legge Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio

“N”per Nebi’îm == Profeti N. Risônîm (P. anteriori) Giosuè Giudici 1 Samuele 2 Samuele 1 Re 2 Re N. ‘aharônîm (P. posteriori) Isaia Geremia Ezechiele Osea Gioele Amos Abdia Giona Michea Naum Abacuc Sofonia Aggeo Zaccaria Malachia

“K”sta per Ketûbîm = Scritti) Salmi Proverbi Giobbe Cantico dei cantici Rut Lamentazioni Qoèlet (Ecclesiaste) Ester Daniele Esdra Neemia 1 Cronache 2 Cronache

Pentateuco LA BIBBIA CRISTIANA Genesi Esodo Levitico Numeri Deuteronomio

Libri storici Giosuè Giudici Rut 1 Samuele 2 Samuele 1 Re 2 Re 1 Cronache 2 Cronache Esdra Neemia (2 Esdra) Tobia (D) Giuditta (D) Ester 1 Maccabei (D) 2 Maccabei (D)

Libri sapienziali Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet (Ecclesiaste) Cantico dei cantici Sapienza (D) Siracide (D) (Ecclesiastico)

Libri profetici Isaia Geremia Lamentazioni Baruc (D) Ezechiele Daniele Osea Gioele Amos Abdia Giona Michea Naum Abacuc Sofonia Aggeo Zaccaria Malachia

Libri storici SECONDO TESTAMENTO Vangeli Matteo Atti degli apostoli Marco Luca Giovanni Atti degli apostoli

Lettere apostoliche Lettere paoline Lettere cattoliche Romani 1- 2 Corinzi Galati Efesini Filippesi Colossesi 1-2 Tessalonicesi 1-2 Timoteo Tito Filemone Ebrei Lettere cattoliche Giacomo 1 Pietro 2 Pietro 1 Giovanni 2 Giovanni 3 Giovanni Giuda

Libro profetico Apocalisse

Capitoli e versetti L’attuale divisione dei libri in capitoli è abbastanza recente: risale infatti all’inizio del XIII secolo ed è opera dell’esegeta e vescovo di Canterbury Étienne Langton. La divisione dei capitoli in versetti si deve invece al tipografo Robert Estienne, verso la metà del XVI secolo.

Esempi

In quali lingue è scritta la Bibbia? Il Primo Testamento fu scritto: in ebraico (quasi tutti i libri) in aramaico (Geremia [10, 11] e ampie parti dei libri di Esdra e Daniele) in greco (i sette libri deuterocanonici: Tobia, Giuditta, 1-2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Baruc) Il Secondo Testamento fu scritto: interamente in greco Qualche detto di Gesù in aramaico