Gaia Affinito Sabrina Carrelli II A L.S.

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Gaia Affinito Sabrina Carrelli II A L.S. La sera del dì di festa Gaia Affinito Sabrina Carrelli II A L.S.

• Scritta nel 1820 da Giacomo Leopardi. • Pubblicata per la prima volta insieme agli altri Idilli nel 1825 sulla rivista “Il Nuovo Ricoglitore”. • Costituita da 46 endecasillabi sciolti. I temi: L'infelicità del poeta e il suo senso di esclusione dalle gioie della giovinezza. Il tempo che passa e distrugge ogni opera umana.

Gli Idilli •Tematiche: intime e autobiografiche (vv. 40-46). • Linguaggio: semplice e colloquiale. •Scopo: esprimere i sentimenti, le affezioni e le avventure storiche dell'animo del poeta e rappresentare i momenti essenziali della sua vita interiore (vv.4-10). Pensiero: passaggio “dal bello al vero” dalla poesia di immaginazione alla filosofia e alla poesia di pensiero.

Introduzione (vv.1-6) 1. Dolce e chiara è la notte e senza vento, Polisindeto 1. Dolce e chiara è la notte e senza vento, 2. E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti 3. Posa la luna, e di lontan rivela 4. Serena ogni montagna. O donna mia, 5. Già tace ogni sentiero, e pei balconi 6. Rara traluce la notturna lampa: Epifrasi Enjambement Apostrofe Metonimia Tema: La suggestività del paesaggio notturno che fa da sfondo alla confessione sentimentale del poeta. Ricorrenza lettera /t/ : ritmo martellante, come a rappresentare il tormento del poeta.

Parte Centrale (vv. 7-27) 8. Nelle tue chete stanze; e non ti morde Anafora 7. Tu dormi, che t'accolse agevol sonno 8. Nelle tue chete stanze; e non ti morde 9. Cura nessuna; e già non sai né pensi 10. Quanta piaga m'apristi in mezzo al petto. 11. Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno 12. Appare in vista, a salutar m'affaccio, 13. E l'antica natura onnipossente, 14. Che mi fece all'affanno. A te la speme 15. Nego, mi disse, anche la speme; e d'altro 16. Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto. 17. Questo dì fu solenne: or da' trastulli Enjambement Enjambement Personificazione Enjambement

18. Prendi riposo; e forse ti rimembra 19. In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti 20. Piacquero a te: non io, non già ch'io speri, 21. Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo 22.Quanto a viver mi resti, e qui per terra 23.Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi 24. In così verde etate! Ahi, per la via 25. Odo non lunge il solitario canto 26. Dell'artigian, che riede a tarda notte, 27. Dopo i sollazzi, al suo povero ostello; Polisindeto Climax ascendente Esclamazione Metafora Enjambement Temi: sofferenza amorosa del poeta e la malvagità della natura. Ricorrenza della lettera /s/ : ritmo sibillante e frusciante, come a rappresentare la forte sofferenza amorosa del poeta e la sua giovinezza perduta.

Parte finale (vv.28-46) 28. E fieramente mi si stringe il core, 29. A pensar come tutto al mondo passa, 30. E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito 31. Il dì festivo, ed al festivo il giorno 32. Volgar succede, e se ne porta il tempo 33. Ogni umano accidente. Or dov'è il suono 34. Di que' popoli antichi? or dov'è il grido 35. De' nostri avi famosi, e il grande impero 36. Di quella Roma, e l'armi, e il fragorio 37. Che n'andò per la terra e l'oceano? Enjambement Chiasmo piccolo Enjambement Epifora Enjambement Parallelismo Polisindeto Interrogazione

Polisindeto 38. Tutto è pace e silenzio, e tutto posa 39. Il mondo, e più di lor non si ragiona. 40. Nella mia prima età, quando s'aspetta 41. Bramosamente il dì festivo, or poscia 42. Ch'egli era spento, io doloroso, in veglia, 43. Premea le piume; ed alla tarda notte 44. Un canto che s'udia per li sentieri 45. Lontanando morire a poco a poco, 46. Già similmente mi stringeva il core. Enjambement Metonimia Temi: paragone che il poeta fa con le età antiche e con la sua infanzia. Considerazioni sul potere distruttivo del tempo. Rimembranza: il poeta recupera la visione immaginosa della fanciullezza attraverso la memoria. Ricorrenza della vocale /o/, che conferisce alla poesia un timbro chiaro e sonoro come a sottolineare la chiarezza e la consapevolezza che vi è nel poeta del suo destino infelice.

Considerazioni La bellezza del canto nasce da due contrapposizioni fra alcuni aspetti del testo: •La prima contrapposizione si ha tra il titolo ed il contenuto; •La seconda contrapposizione è data dalla sovrapposizione dei vari temi non tutti armoniosamente collegati tra di loro: 1.il mancato innamoramento della giovane donna; 2.l'affievolirsi del canto dell'artigiano nella notte; 3.il dimenarsi del poeta a terra per la rabbia; 4.la caduta dell'Impero Romano e il ricordo infantile che conferma in modo definitivo l'infelicità del poeta.