La teoria dei giochi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MODELLI DI INTERAZIONE STRATEGICA
Advertisements

Cooperazione internazionale e free trade
Termodinamica Chimica
Le forme di mercato: oligopolio e concorrenza monopolistica
Teoria dei giochi Eliminazione iterata delle strategie strettamente dominate Il diritto di proprietà.
Il Dilemma del Prigioniero
Corso di “Economia Industriale Internazionale”
Elementi di Teoria dei giochi.
Harcourt, Inc. items and derived items copyright © 2001 by Harcourt, Inc. Economia... La parola economia viene dal greco antico e significa gestione della.
Oligopolio e Concorrenza monopolistica
Teoria dei giochi ed economia della cooperazione
3. Negoziazione e interazioni strategiche La teoria dei giochi
Analisi delle Decisioni Funzioni di utilita’ e lotterie
Ist. Economia POLITICA 1 – a.a. 2012/13 – Es. Cap. 13
Lezione 10 LOLIGOPOLIO. LE IPOTESI DELL'OLIGOPOLIO I VENDITORI FANNO IL PREZZO GLI ACQUIRENTI NON FANNO IL PREZZO I VENDITORI ADOTTANO COMPORTAMENTI STRATEGICI.
Introduzione alla Teoria dei giochi
Per le seguenti matrici di payoff individuare:
Giochi statici (o a mosse simultanee) con informazione completa
Teoria dei giochi - D'Orio - seconda parte
Teoria dei giochi - D'Orio - prima parte
CAPITOLO 15 Oligopolio.
Teoria dei giochi Teoria che analizza in modo formale linterazione strategica di soggetti razionali che agiscono in modo strategico Situazione strategica.
OLIGOPOLIO vi sono più imprese consapevoli di essere interdipendenti
Routing egoistico.
Liceo Scientifico P.Calamandrei presenta: Il Gioco preferito dagli studenti: un compito in classe… A cura del gruppo che ha partecipato al progetto Lauree.
Teoria dei Giochi “Giocamatematicando intorno”
Rosaria Conte ISTC-CNR
BRISCOLA GO ON AVANTI. Storia I giochi di carte hanno le origini più disparate e vengono collocati in differenti epoche, la Briscola risale al La.
Teoria dei giochi Università degli Studi di Parma Parma,
PARTE XII LOLIGOPOLIO. LE IPOTESI DELL'OLIGOPOLIO I VENDITORI FANNO IL PREZZO GLI ACQUIRENTI NON FANNO IL PREZZO I VENDITORI ADOTTANO COMPORTAMENTI STRATEGICI.
Colludere o non colludere? Il dilemma del prigioniero
Patrizio Angelini Dipartimento di Informatica e Automazione Università degli Studi Roma Tre.
INFORMATICA PER IL COMMERCIO ELETTRONICO
Slides di Teoria dei Giochi, Vincenzo Cutello
Chi trova un amico.
Introduzione alla Teoria dei Giochi Parte prima
Teoria dei giochi e comportamento strategico
Lezione 7 Concorrenza monopolistica e oligopolio
I giorni della settimana
Oligopolio e Teoria dei giochi
I limiti dell’analisi di settore secondo il modello delle 5 forze
PINK FLOYD DOGS You gotta be crazy, you gotta have a real need. You gotta sleep on your toes. And when you're on the street. You gotta be able to pick.
( Art. 14 ) 1. Ogni bambino ha diritto all’istruzione senza distinzioni razziali. 1. Every child has the right to be brought up without.
Capitolo 14 Il presente del congiuntivo (the present subjunctive)
Capitolo 16 Principi di Microeconomia N. Gregory Mankiw
Accoppiamento scalare
Pbs dell’interazione Dilemmi sociali (es. ∆ climatico) ‘Tragedy of the commons’ (pascoli, pesca, ACQUA, etc.) Beni pubblici (nn escludibilità; *cap.10)
Storia e politiche del territorio Modulo I Luca Verzichelli a.a Le politiche territoriali come giochi Ricostruzioni ed esempi Web:
SUMMARY Time domain and frequency domain RIEPILOGO Dominio del tempo e della frequenza RIEPILOGO Dominio del tempo e della frequenza.
Each student will be able to ask an adult or stranger: What do you like to do? and What don’t you like to …?
Mobilità tra i Paesi del Programma KA103 A.A. 2014/2015 (KA103) Mobility Tool+ e il Rapporto Finale Claudia Peritore Roma luglio 2015.
Teoria dei giochi Teoria che analizza in modo formale l’interazione strategica di soggetti razionali che agiscono in modo strategico Situazione strategica.
1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 6 Anno Accademico
Esercizi.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI Franceschini Enya Iannantuono Silvia 5’C RIM 2015/
Buon giorno, ragazzi oggi è il quattro febbraio duemilasedici
Collusione Davide Vannoni Corso di Economia Manageriale e Industriale a.a
La teoria dei giochi (Cabral cap. n.4 )‏ Davide Vannoni Corso di Economia Manageriale e Industriale a.a
Teoria dei Giochi M.S. Bernabei “Theory of Games and Economic Behavior” di John von Neumann e Oskar Morgenstern 1953 John Forbes Nash jr., Premio.
Analisi ed Approfondimento dell’Equilibrio di Nash: Lo studio di situazioni critiche UNIVERSITA' DEGLI STUDI "G.d'ANNUNZIO" CHIETI-PESCARA LAUREANDA: Ileana.
L’EQUILIBRIO DELL’IMPRESA SUL MERCATO Prof. Fabio Asaro.
La Teoria dei Giochi: Gli Equilibri di Nash Scuola Militare Nunziatella 10 gennaio 2014 Luigi Taddeo.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa * * Sesta Unità Didattica Le strategie dinamiche.
24 LA CONCORRENZA TRA POCHI L’argomento: le imperfezioni imperfezioni della concorrenza Oggi impareremo i concetti di: oligopolio e duopolio comportamento.
Applicazioni della teoria dei giochi Valentina Meliciani.
Concorrenza imperfetta Quando manca anche uno solo dei requisiti prima menzionati il mercato acquista caratteristiche di concorrenza imperfetta. Principali.
1 Lezione 14 Prof. Giorgia Giovannetti Economia Applicata 2015.
La Pace vera True Peace Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. (Gv 14, 27) Peace be with you; I give you my peace.
Microeconomia 10 cfu Docente: Dimitri Paolini
Cyber Safety.
Transcript della presentazione:

La teoria dei giochi

Definizioni Per teoria dei giochi si intende lo studio degli esiti del comportamento razionale in situazioni di interdipendenza. Per ‘gioco’ si intende una situazione in cui il risultato di un’interazione dipende dalle ‘mosse’ simultanee o sequenziali di diversi agenti.

Definizioni L’obiettivo degli agenti è di massimizzare una certa funzione adottando la migliore strategia possibile date le strategie a disposizione degli altri giocatori. Una strategia è una specificazione completa delle azioni che possono essre intraprese.

Definizioni Nello scegliere la strategia il giocatore assume che anche gli altri agenti adotteranno strategie tese a massimizzare la loro funzione obiettivo. L’esito di un gioco (di un’interazione strategica) è espresso da una grandezza numerica (di solito ordinale e non cardinale) che si chiama payoff.

Definizione Per ogni combinazione di possibili strategie il risultato del gioco si esprime attraverso I payoff ottenuti dai giocatori. I giocatori non possono accordarsi sulle strategie. Il risultato di un gioco si definisce equilibrio se nessun giocatore puo’ migliorare il proprio payoff date le strategie degli altri giocatori.

Definizioni Più precisamente un tale equilibrio si definisce Equilibrio di Nash dal nome del matematico statunitense che sviluppò e formalizzò il concetto.

Tassonomia Se I giocatori scelgono le loro strategie simultaneamente il gioco è detto in forma normale. Se I giocatori prendono le loro decisioni in modo sequenziale il gioco è detto in forma estesa.

Tassonomia Se il gioco si svolge una sola volta si definisce one-shot o non ripetuto Se il gioco viene riproposto finite o infinite volte si definisce iterated o ripetuto. Se la ripetizione è infinita il gioco si chiama supergioco.

La soluzione di un gioco Se i giocatori hanno una strategia dominante (quella che costituisce la migliore risposta a tutte le possibili azioni degli opponenti) la soluzione del gioco è data dal payoff di ciascun giocatore ottiene quando tutti giocano la suddetta strategia. Le strategie dominate non verranno adottate da giocatori razionali.

Se non esiste una strategia dominante occorre verificare l’esistenza di un equilibrio. Secondo il teorema di Nash ogni gioco con un numero finito di giocatori e un numero finito di strategie avrà almeno un equilibrio di Nash.

Inoltre, può darsi il caso che un gioco abbia più equilibri e che non sia affatto banale stabilire a priori quello che verrà selezionato. Equilibri diversi corrispondono a esiti diversi del gioco….si vedrà come la razionalità e il comportamento massimizzante del singolo giocatore possa condurre ad esiti sub-ottimali per il giocatore stesso e I suoi opponenti.

Il dilemma del prigioniero The name comes from a particular illustration of the interaction which is credited to Albert Tucker in the 1950s. In this example two people are picked up by the police for a robbery and placed in separated cells. They both have the option to confess to the crime or not, and the district attorney tells each of them what is likely to happen and makes each an offer.

Il dilemma del prigioniero Player A Player B Not confess Confess 1,1 5,0 0,5 3,3

The rationale behind these pay-offs is something like this The rationale behind these pay-offs is something like this. If both ‘confess’ then the judge, being in no doubt over their guilt, will give them 3 years each in prison. If the both ‘don’t confess’ then the conviction is still likely, but the doubts in the case make the judge err on the side of leniency with a sentence of 1 year each.

The DA can intercede with the with the judge on behalf of one prisoner when that prisoner confesses and the other does not. The judge looks kindly on such action because confession helps to make the prosecution. In contrast the judge feels that an exemplary punishment is required for the prisoner who does not confess – under these circumstances – because his plea of not guilty has wasted court time.

Il dilemma del prigioniero Player A Player B Not confess Confess 1,1 5,0 0,5 3,3

La strategia dominante è quindi confessare per entrambi.

Il dilemma del prigioniero La strategia dominante è dunque “dichiararsi colpevole”. Stefano ragiona allo stesso modo ed entrambi vengono condannati alla pena intermedia. Se avessero avuto modo di comunicare si sarebbero dichiarati entrambi innocenti ed avrebbero ottenuto una pena lieve.

Il dilemma del prigionero Questo tipo di situazione ha innumerevoli applicazioni nella teoria economica. Noi vedremo come la teoria dei giochi possa illustrare il comportamento di imprese in mercati oligopolistici dove il dilemma delle imprese è tra colludere o farsi concorrenza.

Il dilemma dell’oligopolista Cooperare dividendosi il mercato può massimizzare I profitti congiunti, ma la singola impresa avrà incentivo a modificare la sua produzione. Si considerino due imprese (A e B), due livelli di produzione e I relativi profitti (in rosa quelli di dell’impresa B e in grigio quelli di A)

Il dilemma dell’oligopolista

Il dilemma dell’oligopolista Se A e B cooperano ciascuna produce metà della produzione di monopolio. Tuttavia, ciascuna impresa può aumentare I profitti producendo due terzi della produzione di monopolio posto che l’altra impresa rispetti gli accordi

Il dilemma dell’oligopolista In questo caso conviene non cooperare ma se entrambe adottano la strategia “due terzi di produzione” e conseguono profitti inferiori.

Altri tipi di gioco…. I giochi di coordinamento La battaglia dei sessi Marito e moglie devono decidere se andare ad assistere ad uno spettacolo o a una partita di calcio. Essi hanno preferenze diverse rispetto alla serata ma non desiderano ritrovarsi da soli. La matrice dei payoff è la seguente:

La battaglia dei sessi

La battaglia dei sessi Si tratta di un gioco con due equilibri di Nash. Se il gioco non è ripetuto non è facile determinare a priori quale equilibrio sarà scelto. Questo tipo di schema si applica a situazioni economiche in cui è opportuno coordinarsi per esempio adottando uno standard tecnologico comune.

I giochi a somma zero Implica che ciò che viene perso da un giocatore viene in egual misura guadagnato dall’altro. In economia si applica allo studio di situazioni che implicano redistribuzione.