Vincenza Ferrara Novembre 2007 Fondamenti di Matematica e Informatica Laboratorio Informatica I anno a.a
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica I Lezione I Lezione –Introduzione all’informatica –L’algoritmo –Da Analogico a Digitale II Lezione II Lezione –La rappresentazione dell’Informazione –Il sistema Binario III Lezione III Lezione –Stato e Automa –L’algebra di Boole IV Lezione IV Lezione –Architettura di un Elaboratore –Comunicazione tra Computer- La rete
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Cos'e' L'Informatica L’algoritmo
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Cos’è l’informatica “L'informatica è lo studio sistematico degli algoritmi che descrivono e trasformano l'informazione:la loro teoria, analisi, progetto, efficienza, realizzazione e applicazione” (ACM -Association for Computing Machinery)
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione InformaticaAlgoritmo In informatica, con il termine algoritmo si intende un metodo per la soluzione di un problema adatto a essere implementato sotto forma di programma. In informatica, con il termine algoritmo si intende un metodo per la soluzione di un problema adatto a essere implementato sotto forma di programma.informaticaprogrammainformaticaprogramma
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione L’Algoritmo “Sequenza finita di passi (istruzioni) in grado di risolvere un problema specifico, quindi un procedimento composto da una sequenza di istruzioni elementari, che consente di rispondere a un insieme di domande, o di risolvere un problema”
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Esempio L’appello –Il Professore 1) apre il registro; 2) Chiama nome; 3)si chiede se ha finito l’appello se si va alla fine, altrimenti continua 4) lo studente risponde se si continua; altrimenti annota l’assenza; 5) va al nome successivo; 7) va al punto 2; fine) chiude il registro
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Flow-chart o diagramma di flusso Metodo formale per descrivere un algoritmo Metodo formale per descrivere un algoritmo Costituito da blocchi di base per la descrizione di azioni e decisioni Costituito da blocchi di base per la descrizione di azioni e decisioni
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Diagrammi di flusso – blocchi di base
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Caratteristiche di un algoritmo sequenzale (le istruzioni devono essere eseguite nell’ordine presentato) iterativa (le istruzioni devono essere ripetute fino a quando non si verifica una determinata condizione) condizionale (le istruzioni da eseguire sono determinate dalla valutazione di una determinata condizione)
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Esempio L’appello –Il Professore 1) apre il registro; 2) Chiama nome; 3)si chiede se ha finito l’appello se si va alla fine, altrimenti continua 4) lo studente risponde se si continua; altrimenti annota l’assenza; 5) va al nome successivo; 6) Torna al punto 2 fine) chiude il registro inizio Inizio apre Chiama nome Riga vuota? Presente ? Annota assenza chiudi fine si no si no
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Esercizio Strutturare l’algoritmo per “Fare una telefonata” o per preparare una tazza di te
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – I lezione Cos’è l’informatica L’insieme delle discipline che si occupano del trattamento automatico delle informazioni del trattamento automatico delle informazioni (Archiviazione, Elaborazione, Trasferimento, Rappresentazione) Della trasformazione delle informazioni in dati (Testi, Numeri, Immagini, suoni, filmati) Della trasformazione delle informazioni in dati (Testi, Numeri, Immagini, suoni, filmati)
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Da analogico a digitale L’informazione “Contenuto di un messaggio che viene trasferito da un soggetto ad un altro “ “Contenuto di un messaggio che viene trasferito da un soggetto ad un altro “ Tutto ciò che può essere rappresentato mediante opportune sequenze di un alfabeto prefissato Tutto ciò che può essere rappresentato mediante opportune sequenze di un alfabeto prefissato
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Analogico La maggior parte delle informazioni trasmissibili sono definite di tipo analogico, ossia esse vengono rappresentate in modo continuo, ossia le variazioni possono essere infinite
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Analogico- esempi Orologio a lancette Le lancette possono assumere Infinte posizioni, ossia infiniti stati
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Analogico- esempi Immagine Costituita da tante variazioni di luminosità individuate sul piano cartesiano. Le sue coordinate spaziali o le intensità luminose appaiono come valori continui.
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Digitale Le informazioni cosiddette “artificiali”, ad esempio un testo scritto, sono di tipo digitale Rappresentazione con valori discreti Rappresentazione con valori discreti Variazioni finite e quindi misurabili Variazioni finite e quindi misurabili
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Digitale – esempi Orologio digitale Le posizioni possono assumere stati finiti stati finiti
Vincenza Ferrara Novembre 2006 Laboratorio Informatica – II lezione Digitale- esempi Immagine Dopo la fase di scansione, trasduzione, campionamento, può essere rappresentata graficamente come una curva di valori discreti