STATISTICHE DESCRITTIVE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA MEDIA STATISTICA di Zappa Giacomo.
Advertisements

- le Medie la Moda la Mediana
I dati Qualsiasi contenuto dell’esperienza.
8) GLI INTERVALLI DI CONFIDENZA
SCALA INTERVALLO / A RAPPORTO
____________________
Intervalli di confidenza
Statistica I valori medi.
Sintesi dei dati La sintesi dei dati comporta una perdita di informazioni, deve quindi essere privilegiato l’indice di sintesi che minimizza la perdita.
Gli errori nell’analisi statistica
Progetto Pilota 2 Lettura e interpretazione dei risultati
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°5
Cap. 4 Distribuzioni di frequenza, tabelle e grafici Cioè come si sfruttano i dati grezzi, perché è da qui che inizia l’analisi statistica.
STATISTICA DESCRITTIVA
Analisi della varianza (a una via)
COSA VUOL DIRE FARE STATISTICA
Misure di posizione Gli indici di posizione servono per individuare la tendenza centrale del fenomeno studiato. I più utilizzati sono: Moda Mediana Quartili,
Come descrivere un fenomeno in ambito sanitario: fondamenti di statistica descrittiva Brugnaro Luca.
Misurazione Le osservazioni si esprimono in forma di misurazioni
Nicola Paparella, Università degli Studi, Lecce, aprile 2006 Pedagogia sperimentale Note ed appunti Corso di base / 5
METODI E CONTROLLI STATISTICI DI PROCESSO
Statistica descrittiva
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3 Le distribuzioni di frequenza e le misure di sintesi univariate.
Di Capuano,Colucci e Panunzi Valori medi I valori medi.
LA SINTESI STATISTICA Una serie di dati numerici è
Introduzione Statistica descrittiva Si occupa dellanalisi dei dati osservati. Si basa su indicatori statistici (di posizione, di variazione, di concentrazione,
MEDIE STATISTICHE.
I principali tipi di grafici
Le distribuzioni campionarie
Simone Mosca & Daniele Zucchini 4Bi.
INDICE I VALORI MEDI LA MEDIA GEOMETRICA LA MEDIA ARITMETICA
Statistica La statistica è
Indici di posizione Francesco Michele Mortati - Istat.
Gli indici di dispersione
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3.
COSA VUOL DIRE FARE STATISTICA
Accenni di analisi monovariata e bivariata
Martina Serafini Martina Prandi
IL CAMPIONE.
Marta Pinto Stefania Serra Valentina Paravidino
3 June Biostatistica Biostatitistica= Statistica per scienze Biostatitistica= Statistica per scienze biologiche e sanitarie. biologiche e sanitarie.
Master in Neuropsicologia ClinicaElementi di Statistica I 17 maggio / 23 Analisi bivariata Per ogni unità statistica si considerano congiuntamente.
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°5.
Master in Neuropsicologia ClinicaElementi di Statistica I 03 maggio / 12 Classi di età nini fifi NiNi FiFi , , , ,800.
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°4
Intervalli di confidenza
Metodologia della ricerca e analisi dei dati in (psico)linguistica 23 Giugno 2015 Statistica descrittiva
A.A STATISTICA E CALCOLO DELLE PROBABILITA’ Docenti: Stefania Mignani Maurizio Brizzi.
Elaborazione statistica di dati
Accenni di analisi monovariata e bivariata
PROGETTO GRAFICI E TABELLE
Il diagramma cartesiano
Misurazione Raccolta sistematica e organizzata di elementi per classificare quantificare.
STATISTICHE DESCRITTIVE
TRATTAMENTO STATISTICO DEI DATI ANALITICI
Operazioni di campionamento CAMPIONAMENTO Tutte le operazioni effettuate per ottenere informazioni sul sito /area da monitorare (a parte quelle di analisi)
Statistica le medie di posizione alessandro polli facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione 9 marzo 2015.
Accenni di analisi monovariata e bivariata. ANALISI MONOVARIATA Analisi delle informazioni ricavabili da una variabile alla volta, prescindendo dalle.
1 LA STATISTICA DESCRITTIVA Docente prof.sa Laura Mercuri.
Statistica sociale Modulo A A.A Prof.ssa Barbara Baldazzi Dottore Mario Mastrangelo Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Tor Vergata.
STATISTICA ASSISTITA Esercitazione dott.ssa Clelia Cascella.
1 Statistica descrittiva 2. Sintetizzare i dati con degli indici Come descrivere una variabile in un insieme di osservazioni 1. Utilizzare rappresentazioni.
RAPPRESENTAZIONE DATI LA RAPPRESENTAZIONE PUÒ ESSERE UTILIZZATA A SCOPO DI ANALISI, INTERPRETAZIONI E COMUNICAZIONI. PER RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI È.
1 VARIABILI CASUALI. 2 definizione Una variabile casuale è una variabile che assume determinati valori in modo casuale (non deterministico). Esempi l’esito.
Statistica : scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un “collettivo”. L’etimologia della parola pare derivi dal vocabolo “stato”e.
La distribuzione normale. Oltre le distribuzioni di frequenza relative a un numero finito di casi si possono utilizzare distribuzioni con un numero di.
INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE. Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore “rappresentativo”  indice che riassume o descrive.
DEFINIZIONE. La statistica è la disciplina che si occupa della raccolta di dati quantitativi relativi a diversi fenomeni, della loro elaborazione e del.
1 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche psicologiche Esame di Psicometria Il T-Test A cura di Matteo Forgiarini.
Transcript della presentazione:

STATISTICHE DESCRITTIVE Parte I

ARGOMENTI DELLA LEZIONE concetti introduttivi indici di tendenza centrale

concetti introduttivi Unità statistiche elementi che costituiscono l’oggetto dell’osservazione e le cui proprietà vengono rilevate; Popolazione insieme delle unità statistiche oggetto dell’osservazione; Variabili proprietà, caratteristiche, attributi delle unità di analisi che variano da caso a caso Modalità ogni diversa presentazione della variabile osservata su ciascuna unità di analisi Un insieme (di individui o animali o oggetti o squadre di pallavolo o. . . ) costituisce la parte del mondo che interessa, quella su cui dobbiamo produrre nuove conoscenze, quella che e coinvolta nelle decisioni da prendere. Questo insieme viene chiamato convenzionalmente la polazione di riferimento. Gli elementi della popolazione sono chiamati genericamente unita statistiche. Alcune caratteristiche di tutte o di una parte delle unita statistiche vengono rilevate/misurate. Il risultato di questo rilevare/misurare costituisce quello che chiamiamo i dati. Le unita statistiche sono disomogenee rispetto ai fenomeni rilevati.

distribuzione di frequenza Le distribuzioni di frequenza dipendono dal tipo di dati che vengono raccolti ESEMPIO X = { 2, 1, 1, 1, 2, 2, 3, 3, 3, 4, 3, 4, 4, 5, 4, 4, 5, 5, 6, 7, 5, 5, 6, 7, 8} x 1 2 3 4 5 6 7 8 f

INDICI DI TENDENZA CENTRALE Si tratta di statistiche che consentono di rappresentare, con un unico valore, un insieme di misure. SOMMARIO Moda Mediana Media media aritmetica media geometrica media armonica

moda Si indica con il simbolo Mo. ESEMPIO Dato l’insieme La moda di un insieme di dati è il valore che si presenta con la massima frequenza Si indica con il simbolo Mo. ESEMPIO Dato l’insieme A = 2, 3, 4, 5, 6, 8, 7, 8, 5, 8, 11 si ha Mo = 8 in quanto 8 è il valore che si presenta più frequentemente.

mediana si indica con il simbolo Mdn o Me Se abbiamo un insieme di dati ordinati, definiamo mediana il dato che occupa la posizione centrale nella distribuzione dei dati stessi si indica con il simbolo Mdn o Me il calcolo della mediana differisce a seconda se si hanno dati non raggruppati in classi oppure dati raggruppati in classi

mediana Dati non raggruppati se n è dispari la mediana è il valore centrale della serie stessa; il numero i fornisce la posizione del dato all’interno della serie con la seguente formula

mediana Dati non raggruppati ESEMPIO Consideriamo la serie abbiamo n = 11 e pertanto Mdn = 17, ossia il sesto dato della serie.

mediana Dati non raggruppati se n è pari nessuno dei valori è il valore centrale della serie stessa; la mediana si trova fra i due valori centrali e la sua posizione i sarà

mediana Dati non raggruppati ESEMPIO Consideriamo la serie abbiamo n = 6 e pertanto la mediana è compresa tra 8 e 12, ossia tra il terzo ed il quarto dato della serie.

mediana Dati non raggruppati Si tenga presente che, se i dati sono in scala a intervalli, è possibile definire il valore esatto della mediana come valore medio fra i due dati centrali: Nell’Esempio precedente il valore esatto della mediana sarà : Mdn = (8 + 12)/2 = 10

mediana Dati raggruppati Se i dati sono continui, discretizzati e raggruppati in classi di frequenza la mediana si calcola per interpolazione lineare: dove Linf, fm e  sono rispettivamente limite inferiore, frequenza e ampiezza della classe mediana; n la numerosità dei casi e Finf la frequenza cumulata fino al limite inferiore della classe.

Esempio[1] Nella seguente tabella sono raccolti i dati relativi al peso dei giocatori di una rosa di una squadra di calcio (n=23). Indice i Peso in Kg fi Fi 1 60 - 65 2 65 - 70 3 70 - 75 4 7 75 - 80 6 13 5 80 - 85 19 85 - 90 21 90 - 95 22 8 95 - 100 23 Calcolare la mediana della distribuzione data. Nota: gli intervalli di frequenza si intendono del tipo “primo valore incluso – secondo valore escluso”.

Esempio[2] Per prima cosa, identifichiamo la classe mediana. Quindi la classe che contiene la mediana è la quarta ( i=4 ). Applicando infine la formula per il calcolo della mediana otteniamo: Si può quindi affermare che il 50% dei calciatori della squadra pesa meno di 78.75 Kg.

media aritmetica La media aritmetica è una funzione che associa ad ogni insieme di n dati un valore numerico pari alla somma dei dati diviso il numero n dei dati stessi. il calcolo della media ha procedure diverse a seconda che i dati siano o meno raggruppati in classi

media aritmetica Dati non raggruppati ESEMPIO Dato l’insieme si ha

media aritmetica Dati raggruppati se i dati sono raggruppati in una tabella del tipo xi x1 x2 … xj xn fi f1 f2 fj fn la media si calcola con

media aritmetica Dati raggruppati xi 3 7 10 22 30 fi 2 4 1 ESEMPIO sia data la seguente tabella di frequenza xi 3 7 10 22 30 fi 2 4 1 la media sarà

Esempio[1] - dati raggruppati in classi - Nella seguente tabella sono raccolti i dati relativi al peso dei giocatori di una rosa di una squadra di calcio (n=23). Indice i Peso in Kg fi Fi 1 60 - 65 2 65 - 70 3 70 - 75 4 7 75 - 80 6 13 5 80 - 85 19 85 - 90 21 90 - 95 22 8 95 - 100 23 Calcolare la media della distribuzione data. Nota: gli intervalli di frequenza si intendono del tipo “primo valore incluso – secondo valore escluso”.

Esempio[2] - dati raggruppati in classi - Per calcolare la media dei dati si dovrà ricorrere alla seguente formula: Dove xvci rappresenta il valore centrale della classe i-esima. (Per valore centrale di una classe di frequenza, si intende la media tra il limite inferiore e il limite superiore della classe stessa). Ad esempio il valore centrale della seconda classe ( i=2 ) sarà:

Esempio[3] - dati raggruppati in classi - Applicando la formula per il calcolo della media si ottiene: Il peso medio dei calciatori e quindi pari 78.8 Kg.

media geometrica La media geometrica si usa quando le grandezze si susseguono in progressione geometrica o per grandezze che misurano variabili relative per dati non raggruppati si usa per dati raggruppati

media armonica La media armonica si definisce con la seguente relazione: se i dati non sono raggruppati in classi se i dati sono raggruppati

Moda, Mediana, Media - considerazioni finali - Sia la moda, sia la mediana, sia la media sono dette misure di tendenza centrale, ossia sono considerate un indice dell'andamento della parte centrale della distribuzione; tali indici differiscono fra loro in vari modi. La moda è significante a livello della scala nominale, la mediana è significante a livello della scala ordinale e la media a livello della scala ad intervalli.