Intervallo di Confidenza Prof. Ing. Carla Raffaelli A.A: 2005-2006.

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Intervallo di Confidenza Prof. Ing. Carla Raffaelli A.A:

Introduzione Una volta effettuata una simulazione, è necessario stimare la precisione e l’affidabilità dei risultati. Si supponga ad esempio di voler valutare il valore medio di un certo indice di prestazione x. x è una variabile aleatoria con valore medio  e varianza  2. Ripetendo n esperimenti di simulazione, per ipotesi statisticamente indipendenti tra loro, si ottengono n osservazioni indipendenti X1, X2,..., Xn.

Valore medio di una grandezza Una stima di  è data dalla media campionaria Questo stimatore è anch’esso una variabile aleatoria: ripetendo più volte la simulazione X(n) assume valori diversi In generale X(n)≠  : è necessario valutare l’affidabilità della stima. Il metodo dell’intervallo di confidenza consiste nel determinare un intervallo attorno al valore X(n), in modo da prevedere con una certa probabilità (detta confidenza) che  cada in questo intervallo. Si noti che X(n) è uno stimatore non polarizzato di , cioè E{X(n)} = .

Livello di confidenza dello stimatore In formule si esprime nel modo seguente  dove  è la semiampiezza dell’intervallo di confidenza: Tipicamente 1 -  vale 0,9 0,95 o 0,99 cioè affidabilità del 90, 95 o 99% rispettivamente.

Varianza campionaria Varianza di X(n): Var {X(n)} =  2 /n da cui si vede che all’aumentare del numero di campioni la stima della media migliora La varianza si può stimare mediante la varianza campionaria S 2 (n): Anch’essa è uno stimatore non polarizzato cioè E{S 2 (n)}=  2 sostituendo quindi  2 con S 2 (n) si ha

Calcolo di  Se il numero di osservazioni è elevato (n > 30) si può assumere che X(n) abbia distribuzione gaussiana (Teo. Limite centrale) Si introduce la variabile aleatoria Z n : La variabile Z n ha valor medio nullo e varianza unitaria con distribuzione gaussiana (variabile normale standard).

Calcolo di  Si riporta di seguito la distribuzione di Z n Il valore z 1-  /2 è tale per cui l’integrale della curva fra -z 1-  /2 e z 1-  /2 vale 1- . Ossia: P{ -z 1-  /2 ≤ z ≤ z 1-  /2 } = 1-  Z 1-  /2  /2 -Z 1-  /2  /2 

Poiché si suppone n abbastanza grande, si può sostituire nell’espressione di Z n S 2 (n) al posto di  2 : Il simbolo “  ” indica che questa è un’approssimazione. Si ricava quindi la semiampiezza dell’intervallo di confidenza: Calcolo di 

T-student Se i campioni Xi hanno distribuzione normale la variabile ha una distribuzione detta t di Student a n-1 gradi di libertà e l’intervallo di confidenza è in questo caso esattamente espresso da e prende il nome di intervallo di confidenza t. i valori della distribuzione t si trovano tabulati per i diversi valori di n in pratica raramente i campioni X i hanno distribuzione normale per cui l’uso dell’intervallo di confidenza t è ancora una approssimazione per n tendente all’infinito i valori ottenuti con i due metodi coincidono

Tabella t-student Si riporta qui a fianco i valori tabulati della distribuzione t- student in funzione del numero di gradi di libertà per un valore 1-  =0.95 n-1 t n  112,   1.960

Esempio Si supponga di aver effettuato 9 esperimenti di simulazione indipendenti da cui si sono misurate 9 stime della variabile casuale X: X1, X2, …., Xn. Sia: Si può determinare S 2 (n):

Esempio Scegliendo di determinale l’intervallo di confidenza con livello di confidenza del 95%, cioè 1-  =0.95 si ha: L’intervallo di confidenza risulta quindi: cioè

Considerazioni Guardando l’espressione dell’intervallo di confidenza: A parità di altre condizioni: 1.A↓ se n↑: maggiore è n, migliore è l’accuratezza della stima. 2.A↑ se var[X]=  2 ↑: nella formula compare S 2 (n) che è una stima di  2. 3.A↑ se 1-  ↑ : l’intervallo si allarga all’aumentare del livello di confidenza.