Tests Audiometrici di base Dr Gianni Gitti Centro Rieducazione Ortofonica Firenze
Introduzione L’esecuzione di una corretta batteria di tests audiometrici è spesso indispensabile per il corretto inquadramento di una patologia a carico dell’orecchio. La maggior parte delle persone è erroneamente convinta che questi tests servano soltanto a valutare la capacità uditiva del soggetto ma in realtà, oltre a questo, queste procedure rappresentano dei veri e propri strumenti di diagnosi che ci permettono di riconoscere le diverse patologie audiologiche. Ogni patologia, infatti, presenta tests audiometrici peculiari…
Audiometria Tonale Si esegue all’interno di una cabina insonorizzata mediante una cuffia che trasmette suoni puri ed un vibratore posizionato dietro l’orecchio che trasmette il suono all’orecchio interno saltando le altre parti del sistema uditivo.
Audiometria Tonale Utilizzando i suoni si valuta la funzionalità di orecchio esterno e medio; utilizzando le vibrazioni si valuta la funzionalità dell’orecchio interno. I valori ottenuti vengono inseriti all’interno di un grafico che è in grado di descrivere a che intensità il paziente sente una determinata frequenza. Più la linea si trova in basso minore è la capacità uditiva del paziente.
Audiometria Tonale Via Ossea Prima si calcola a che intensità il paziente riesce ad udire suoni puri mediante la proposizione di toni acustici (via aerea) e poi si calcola la stessa cosa utilizzando le vibrazioni (via ossea). La linea della via ossea rappresenta la capacità massima uditiva per quel paziente e sta sempre al di sopra della linea che indica la via aerea, ovvero il paziente non riuscirà mai a sentire toni di intensità inferiore alla soglia ossea ottenuta (a meno che non utilizzi degli apparecchi acustici). Via Aerea
Audiometria Tonale I valori normali variano a seconda dell’età del soggetto…. Il peggioramento della capacità uditiva è progressivo ed interessa inizialmente soltanto le alte frequenze per poi colpire anche le medie frequenze
Audiometria Tonale Quali sono le frequenze più importanti? Il grafico evidenzia dove si collocano i diversi suoni della vita…. L’area celeste è l’area della voce parlata… Di solito il soggetto si lamenta della sua capacità uditiva quando sono compromesse le frequenze della voce parlata….
Audiometria Tonale Nelle patologie a carico di orecchio esterno e medio osserveremo un calo della via aerea ma una via ossea normale, perché l’orecchio interno funziona perfettamente; in altre parole osserveremo una distanza tra la linea che identifica la via ossea (quella posta più in alto) e quella che identifica la via aerea (posta più in basso). Nelle patologie a carico dell’orecchio interno entrambe le vie saranno compromesse perché, come abbiamo detto, è impossibile che la via aerea sia migliore delle via ossea.
Esame impedenzometrico L’esame, indolore e non invasivo, si esegue posizionando un inserto endo-auricolare in grado di emettere una pressione sonora che va da un massimo di 200 mm H20 ad un minimo di -600 mm H20. Questo esame ci permette di valutare lo stato di salute del sistema di amplificazione del suono rappresentato dall’orecchio esterno e medio. In particolare ci permette di capire se il sistema timpano–catena ossiculare funziona correttamente ed anche se esiste una disfunzione a carico della tuba di Eustachio.
Esame impedenzometrico Nella pagina seguente troviamo i possibili risultati dell’esame. Tipo A. Esame nella norma. Il sistema trasmissivo funziona perfettamente Tipo As. La mobilità del sistema trasmissivo è ridotta. Questo tipo di grafico è tipico di malattie quali otosclerosi e timpanosclerosi. Tipo Ad. La mobilità del sistema trasmissivo è eccessiva. Di solito indica una flaccidità della membrana timpanica come in caso di distacco della catena ossiculare o parziale atrofia della membrana timpanica. Tipo B. La motilità del sistema trasmissivo è azzerata. E’ tipico delle otiti medie catarrali. Tipo C. All’interno della cassa timpanica la pressione è negativa. Si accompagna al rilevamento di una membrana timpanica retratta ed è segno di una funzione tubarica alterata.
Il riflesso stapediale Viene misurato durante l’esecuzione dell’esame impedenzometrico. L’esame stabilisce se il muscolo stapedio si contrae in risposta a suoni di intensità elevata. Normalmente lo stapedio si contrae bilateralmente anche se si stimola un solo orecchio. La contrazione del muscolo determina un aumento della rigidità del timpano e quindi una minor conduzione del suono verso l’orecchio interno. Nel soggetto normale il riflesso si ottiene fornendo un tono puro di intensità superiore a 70-100 dB rispetto alla soglia uditiva del soggetto oppure un rumore bianco con intensità 65 dB al di sopra della soglia uditiva.
Il riflesso stapediale Orecchio stimolato C I Orecchio misurato Lesione cocleare (<85 dB HL) + Lesione trasmissiva (>30 dB HL) - Lesione nervo VIII Lesione nervo VII I pazienti con una lesione trasmissiva solitamente hanno un riflesso stapediale assente
Conclusioni L’esecuzione di un esame audiometrico tonale in unione ad un esame impedenzometrico rappresenta un approfondimento spesso indispensabile per comprendere la natura del problema audiologico. A questi due esami di base potranno poi essere associati, a seconda dei risultati ottenuti, esami audiometrici di secondo livello volti ad approfondire e completare i risultati ottenuti da questi esami di base.