Corso per collaboratori di studio medico

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Transcript della presentazione:

Corso per collaboratori di studio medico Area gestionale Privacy e segreto professionale Corso per collaboratori di studio medico Dott. A. Montefusco

Il “testo unico” approvato il 27/06/2003 è in vigore dal 01/01/2004. Privacy Il Dlgs. 196/2003 istituisce i codice in materia di protezione dei dati personali. Il “testo unico” approvato il 27/06/2003 è in vigore dal 01/01/2004. E’ obbligatorio essere in regola con il codice altrimenti si rischiano sanzioni e multe fino a 120.000€ e la reclusione fino a 3 anni. L’adeguamento alla legge si sostanzia in un documento cartaceo: ” il documento programmatico sulla sicurezza del trattamento dei dati”

Chi deve adeguarsi e rispettare il codice sulla privacy? “Chiunque tratti dati di terzi.. per motivi non personali”. L’applicazione deve essere rigorosa e la devono rispettare: liberi professionisti, pubblici amministratori, le associazioni, le cooperative.. etc. e comunque “ognuno” che tratta dati personali di terzi, siano essi clienti, fornitori, dipendenti, utenti, pazienti..

Quali sono i dati personali? Sono dati personali: nome, cognome, indirizzo, n° telefono, codice fiscale, partita iva etc. Informazioni circa la composizione del nucleo familiare, la professione esercitata etc. Fotografia, radiografia, registrazioni, video, ecografie etc.

Quali sono i dati personali? d) Informazioni relative al profilo lavorativo, al profilo creditizio etc. e) Informazioni sulla salute, sulla appartenenza ad associazioni di categoria, a partiti, a sindacati, a cartelle cliniche etc.

La riservatezza dei dati in ambito medico è un aspetto fondamentale per garantire il rispetto della dignità e della libertà dei pazienti. Coinvolge, oltre al medico, i collaboratori di studio (segretaria, infermiere, apprendista, tirocinante) rivestendo un aspetto primario nel rapporto con i cittadini utenti.

Il segreto professionale Le procedure che garantiscono il percorso ed il trattamento dei dati “sensibili” sono formalizzati, come già detto nel documento programmatico sulla privacy. Esse si sposano perfettamente con un altro importante aspetto normativo che investe il medico ed i suoi collaboratori: Il segreto professionale

Il segreto professionale Il segreto professionale è :” Ogni fatto che, per disposizione di legge o per decisione di una volontà giuridicamente autorizzata, è destinato a rimanere nascosto a qualsiasi persona diversa dal legittimo depositario” ( Corte di cassazione n° 2393 sez. III del 10/01/67 ) Il medico deve informare i suoi collaboratori del segreto professionale e deve vigilare che vi si conformino.

Il codice deontologico dei medici è chiaro sull’argomento e all’ art Il codice deontologico dei medici è chiaro sull’argomento e all’ art. 13 dice: ” Il medico deve serbare il segreto su tutto ciò che gli è stato confidato o che è venuto a conoscere per ragioni del proprio stato..”. Vi sono però anche situazioni in cui la rivelazione del segreto è consentita.

Casi in cui è possibile la rivelazione del segreto: Se imposta dalla legge ( es. referti, denuncie, certificati obbligatori ) Se autorizzata dall’interessato dopo averlo edotto sulle conseguenze Se richiesto dal legale rappresentante del minore o dell’incapace nel suo stesso interesse

Casi in cui è possibile la rivelazione del segreto: Salvo i casi del punto “a”, la deroga è decisa dal medico. La morte del paziente non esime il medico dal segreto. Il medico non renderà al giudice ciò che a lui è stato confidato o a cui è pervenuto a conoscenza per ragioni professionali.

Tutto ciò coinvolge anche i collaboratori di studio. Infatti l’art Tutto ciò coinvolge anche i collaboratori di studio. Infatti l’art. 14 del codice deontologico dice che: “ Il medico deve informare i suoi collaboratori dell’obbligo del segreto professionale e deve vigilare che vi si conformino”. L’art. 16 dice: “ Il medico deve vigilare sulla conservazione, contro ogni indiscrezione, delle cartelle personali e dei documenti riguardanti i pazienti”

Privacy e segreto professionale non impediscono un proficuo rapporto con il paziente, anzi lo garantiscono nei suoi diritti. Importante è quindi attivare questo percorso di lavoro con una buona informativa tesa ad ottenere un “Consenso informato” pieno e consapevole. La conoscenza di queste norme e dei dettami legislativi permetterà ai collaboratori negli studi medici, a qualsiasi titolo operanti, una maggiore conoscenza e consapevolezza delle responsabilità che investono il loro lavoro quotidiano.