21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"1 Requisiti acustici passivi degli edifici - Elaborazione e presentazione dei dati - Enrico.

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09/13/2003 Requisiti acustici passivi degli edifici - Elaborazione e presentazione dei dati - Angelo Farina 1 Dip. di Ingegneria Industriale – Università.
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21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"1 Requisiti acustici passivi degli edifici - Elaborazione e presentazione dei dati - Enrico Armelloni Dip. di Ingegneria Industriale – Università di Parma Parco Area delle Scienze 181/A, Parma – Italy

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"2 D.P.C.M. 5 dicembre 1997:

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"3 D.P.C.M. 5 dicembre 1997:

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"4 Isolamento acustico di facciata di edifici

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"5 Isolamento acustico di facciata di edifici (1): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A Lisolamento acustico standardizzato di facciata (D 2m,nT ), definito da: D 2m = L 1,2m – L 2 è la differenza di livello L 1,2m = livello di pressione sonora esterno a 2 m dalla facciata, prodotto da rumore da traffico se prevalente, o da altoparlante con incidenza del suono di 45° sulla facciata; L 2 = livello di pressione sonora medio dellambiente ricevente, valutato a partire dai livelli misurati nellambiente ricevente; T = tempo di riverb. nellambiente ricevente, in sec, (norma ISO 3382:1975); T 0 = tempo di riverberazione di riferimento assunto, pari a 0,5s;

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"6 Isolamento acustico di facciata di edifici (2): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A Il livello di pressione sonora medio L 2 è calcolato mediante la seguente formula: Le misure dei livelli L i devono essere eseguite in numero di n per ciascuna banda di terzi di ottava. Il numero n è il numero intero immediatamente superiore ad un decimo del volume nellambiente; in ogni caso, il valore minimo di n è cinque;

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"7 Isolamento acustico di facciata di edifici (3): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono: a.omissis b.indice dellisolamento acustico standardizzato di facciata (D 2m,nT,w ) da calcolare secondo la norma UNI 8270: 1987, Parte 7^, para. 5.1.;

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"8 Isolamento acustico di facciata di edifici (4): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A a.La norma ISO 3382 del 1975 (Tempo di riverberazione) è stata aggiornata nel 1997 e nel 2001; b.Manca lunità di misura del volume dellambiente dove si danno le indicazioni sulle misure dei livelli L i ; c.La grandezza D 2m,nT viene definita dalla norma UNI EN ISO come isolamento acustico di facciata normalizzato (e non standardizzato) rispetto al tempo di riverberazione; d.Le citate norme UNI 8270 utilizzate per il calcolo degli indici sono state sostituite dalle UNI EN ISO 717. OSSERVAZIONI:

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"9 Isolamento acustico di facciata di edifici (5): Norma EN ISO 140-5:2000 Isolamento acustico, D 2m : Differenza, in decibel, tra il livello di pressione sonora allesterno alla distanza di 2 m davanti alla facciata, L 1,2m, e la media spazio- temporale del livello di pressione sonora, L 2, nellambiente ricevente: Isolamento acustico normalizzato rispetto al tempo di riverberazione, D 2m,nT : Isolamento acustico in decibel, corrispondente al valore di riferimento del tempo di riverberazione nellambiente ricevente: dove: T 0 = 0.5s.

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"10 Isolamento acustico di facciata di edifici (8): Norma EN ISO 717-1:1997 Metodo di confronto Per valutare i risultati di una misurazione effettuata in conformità alle ISO 140-5, per bande di terzo di ottava, con approssimazione di 0,1 dB, avvicinare la curva di riferimento appropriata, procedendo a passi di 1 dB, alla curva misurata fino a quando la somma degli scarti sfavorevoli è più grande possibile, e comunque non maggiore di 32,0 dB (misurazione in 16 bande di terzo di ottava). Uno scarto sfavorevole, ad una frequenza data, si produce quando il risultato delle misurazioni è minore del valore di riferimento. Si devono prendere in considerazione soltanto gli scarti sfavorevoli. Il valore, in decibel, della curva di riferimento a 500 Hz, dopo spostamento della curva in conformità al presente metodo, è D 2m,nT,w.

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"11 Isolamento acustico di facciata di edifici (10):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"12 Isolamento acustico per via aerea tra ambienti

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"13 Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (1): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A Il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti (R), definito dalla norma EN ISO 140-5:1996; Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono: a. Indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti (Rw) da calcolare secondo la norma UNI 8270: 1987, Parte 7^, para. 5.1.;

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"14 D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A a.Il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti, viene definito dalla norma EN ISO 140-4:2000 anziché EN ISO 140-5:1996. La norma citata nel decreto definisce le grandezze relative ad elementi di facciata e singole facciate. b.Le citate norme UNI 8270 utilizzate per il calcolo degli indici sono state sostituite dalle UNI EN ISO 717. OSSERVAZIONI: Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (2):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"15 Norma EN ISO 140-4:2000 Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (3): Isolamento acustico, D: Differenza, in dB, tra le medie spazio-temporali dei livelli sonori prodotti in due ambienti da una o più sorgenti poste in uno di essi: Il potere fonoisolante apparente, R è valutato come: dove: D è lisolamento acustico; S è larea dellelemento divisorio; A è larea equivalente di assorb. acustico nella camera ricevente. L 1 è il livello medio di pressione sonora nellambiente emittente; L 2 è il livello medio di pressione sonora nellambiente ricevente.

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"16 Norma EN ISO 140-5:2000 Larea equivalente di assorbimento acustico nella camera ricevente, A: è calcolata come: dove: V è il volume dellambiente ricevente, in metri cubi; T è il tempo di riverbero misurato nellambiente ricevente. Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (4):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"17 Norma EN ISO 717-1:1997 Metodo di confronto Per valutare i risultati di una misurazione effettuata in conformità alle ISO 140-4, per bande di terzo di ottava, con approssimazione di 0,1 dB, avvicinare la curva di riferimento appropriata, procedendo a passi di 1 dB, alla curva misurata fino a quando la somma degli scarti sfavorevoli è più grande possibile, e comunque non maggiore di 32,0 dB (misurazione in 16 bande di terzo di ottava). Uno scarto sfavorevole, ad una frequenza data, si produce quando il risultato delle misurazioni è minore del valore di riferimento. Si devono prendere in considerazione soltanto gli scarti sfavorevoli. Il valore, in decibel, della curva di riferimento a 500 Hz, dopo spostamento della curva in conformità al presente metodo, è R w. Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (7):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"18 Isolamento acustico per via aerea tra ambienti (9):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"19 Isolamento dal rumore di calpestio di solai

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"20 Isolamento dal rumore di calpestio di solai (1): D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A Il livello di rumore di calpestio di solai normalizzato (Ln), definito dalla norma EN ISO 140-6:1996; Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono: a.omissis b.omissis c. indice livello di rumore di calpestio di solai normalizzato (L n,W ), da calcolare secondo la procedura descritta dalla norma UNI 8270: 1987, Parte 7^, para. 5.2.

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"21 D.P.C.M. 5/12/1997 – Allegato A a.Il livello di rumore di calpestio di solai normalizzato (misurazione in opera), viene definito dalla norma EN ISO 140-7:2000 anziché EN ISO 140-6:1996. Quella citata nel decreto definisce sì il livello di rumore di calpestio di solai normalizzato, ma si riferisce alle misurazioni in laboratorio. b.Le citate norme UNI 8270 utilizzate per il calcolo degli indici sono state sostituite dalle UNI EN ISO 717. OSSERVAZIONI: Isolamento dal rumore di calpestio di solai (2):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"22 Norma EN ISO 140-7:2000 Livello di pressione sonora di calpestio, Li: Livello medio di pressione sonora misurato in terzi di ottava nell'ambiente ricevente quando il solaio sottoposto a prova è eccitato dal generatore di calpestio normalizzato; è espresso in decibel. Livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto allassorbimento acustico, L n : Livello di pressione sonora di calpestio, L i, aumentato di un termine correttivo espresso in decibel, dato da dieci volte il logaritmo in base dieci del rapporto tra larea di assorbimento equivalente misurata, A, dellambiente ricevente e larea di assorbimento equivalente di riferimento, A 0 ; è espresso in decibel da: dove: A 0 = 10 m 2. Isolamento dal rumore di calpestio di solai (3):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"23 Norma EN ISO 140-7:2000 Larea equivalente di assorbimento acustico nella camera ricevente, A: è calcolata come: dove: V è il volume dellambiente ricevente, in metri cubi; T è il tempo di riverbero misurato nellambiente ricevente. Isolamento dal rumore di calpestio di solai (4):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"24 Norma EN ISO 717-2:1997 Metodo di confronto Per valutare i risultati di una misurazione di L n, per bande di terzo di ottava (con un decimale), avvicinare la curva di riferimento, procedendo a passi di 1 dB, alla curva misurata fino a quando la somma degli scarti sfavorevoli sarà più grande possibile, e comunque non maggiore di 32,0 dB (misurazione in 16 bande di terzo di ottava). Uno scarto sfavorevole, ad una frequenza data, si produce quando i risultati delle misurazioni sono maggiori del valore di riferimento. Si devono prendere in considerazione solo gli scarti sfavorevoli. Il valore, in decibel, della curva di riferimento a 500 Hz, dopo spostamento in conformità al presente metodo, è L n,w. Isolamento dal rumore di calpestio di solai (7):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"25 Isolamento dal rumore di calpestio di solai (9):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"26 Osservazioni: Effetto delle mappe interne (guarnizione tagliata):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"27 Osservazioni: Effetto delle mappe esterne (guarnizione non tagliata):

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"28 Osservazioni: Serramento con montaggio errato:D2m,nT,w = 37 dB

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"29 Osservazioni: Serramento con montaggio corretto:D2m,nT,w = 41dB

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"30 Osservazioni: Effetto psicoacustico - Parete A: Rw = 53 dB

21 Marzo 2006"Le misure e le previsioni in acustica edilizia"31 Osservazioni: Effetto psicoacustico - Parete B: Rw = 56 dB