PIANTO ANTICO L’ albero a cui tendevi Tu fior de la mia pianta L’ albero a cui tendevi Tu fior de la mia pianta la pargoletta mano, percossa e inaridita, il verde melograno tu de l’inutil vita da’ bei vermigli fior, estremo unico fior, nel muto orto solingo sei ne la terra fredda, rinverdì tutto or ora sei ne la terra negra; e giugno lo ristora né il sol più ti rallegra di luce e di calor né ti risveglia amor
Senza esclamativi Come è alto il dolore. L’amore, come è bestia. Vuoto delle parole Che scavano nel vuoto vuoti Monumenti di vuoto. Vuoto Del grano che già raggiunse (nel sole) l’altezza del cuore.
Commento a confronto : “pianto antico” e “senza esclamativi” In entrambe le poesie il tema dominante è quello del dolore, inteso come condizione comune a tutti gli uomini. Carducci parte da un’esperienza personale: la perdita del figlio. Egli rivede la piccola mano del bambino sotto l’albero di melograno nei ricordi passati; al presente l’orto è silenzioso e vuoto. Il poeta si sente come una pianta, che non potrà avere frutti. Il pianto è antico, perché antico è il dolore universale di ogni genitore che perde un figlio. Il poeta fa uso della costruzione latina e di parole arcaiche. Caproni sottolinea come il dolore porti il vuoto nell’anima. La sofferenza per amore toglie la capacità di parlare; in un tempo passato, quando il grano brillava nel sole dell’estate, l’uomo si lasciava andare alle illusioni.