Il tuffo di Gabriele Salvadori.

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Transcript della presentazione:

Il tuffo di Gabriele Salvadori

Premessa Ogni didattica deve far riferimento ad un modello tecnico da raggiungere e che va esplicitato il nostro modello sono i migliori nuotatori di oggi

Il nostro è un modello tecnico funzionale Cioè un modello che parte dall’analisi dei gesti (l’apparente) dei nuotatori migliori per ri-costruire il funzionamento nel NUOTO (il reale)

La resistenza dell’acqua 1 R=ksv2 La resistenza frontale L’allineamento del corpo La forma del corpo La tonicità Il quadrato della velocità

La resistenza dell’acqua 2 L’acqua è un liquido L’acqua è penetrabile La resistenza dell’acqua ha un aspetto dialettico : Impedisce e Permette l’avanzamento del nuotatore

Il modello funzionale proiettile - propulsore Confrontati al duplice e contraddittorio problema della resistenza… Tutti i nuotatori, a tutti i livelli e in tutte le nuotate sono alternativamente corpo proiettile e corpo propulsore

YouTube Video Thorpe, 200 SL. Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=6zqd0JTq2e0 http://it.youtube.com/watch?v=cQaCJKAD4ps Thorpe 200 st rallentato http://it.youtube.com/watch?v=_rE_Jc91h4E http://it.youtube.com/watch?v=wrHTwQpnLRw

Il corpo proiettile Il nuotatore, per cercare di limitare le resistenze dell’acqua: - si immerge - si tonifica - si allunga - si allinea

Proiettile Rallentato YouTube Video Proiettile Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=ffv8za9c3Yg Proiettile rallentato

Il corpo propulsore Il nuotatore, per cercare un appoggio resistente : in profondità con le mani crea una grande superficie propulsiva (con mano e avambraccio) la verticalizza (la orienta verso dietro) prende l’acqua davanti a sé e la spinge verso dietro con una accelerazione che dipende dalla propria potenza

YouTube Video Pala Rallentato http://it.youtube.com/watch?v=jGJJIEKR9rQ Pala rallentato

La nostra Scuola Nuoto Si fonda su un modello di costruzione della tecnica parte dall’analisi video e su una didattica che nasce dalla esperienza e dalla riflessione teorica che ne deriva, alla luce delle conoscenze teoriche - fisiche - fisiologiche - psicologiche e della complessità delle loro relazioni

2 opzioni didattiche Tradizionale Nuova Movimento Concreto Tecnica descrittiva Riproduzione Errore Insegnamento= correzione Azione reale Tecnica funzionale Costruzione Coerenza Insegnamento = ostacoli

Due coerenze inconciliabili Pedagogia tradizionale - movimento - riproduzione -imitazione errore - correzione Pedagogia attiva - azione - funzionamento - coerenza - costruzione

Il movimento Il movimento è soltanto la parte visibile, l’effetto e lo strumento, di un insieme complesso che è l’atto motorio Non si può ridurre l’atto motorio al solo movimento, cioè alle contrazioni muscolari che lo producono o agli spostamenti nello spazio che ne conseguono (H.Wallon)

L’azione (Piaget) Le azioni non sono dei movimenti qualsiasi, ma dei sistemi di movimenti coordinati in funzione di un risultato o di una intenzione. J.Piaget

Attivi o passivi La nostra didattica nuova nasce da una concezione educativa di rispetto e di progresso aperta verso tutti gli individui È ( vuol diventare) una pedagogia attiva

L’apprendimento L’attività dell’allievo ha un ruolo centrale L’attività del maestro aiuta l’apprendimento, lo accelera, lo estende, lo moltiplica

Ostacoli all’apprendimento Equilibrio Percezione rappresentazione

I sei livelli del nuotatore Galleggiamento Corpo proiettile (il tuffo) Corpo propulsore 1 (la costruzione dello spazio) Respirazione (per andare all’isola meravigliosa) Corpo propulsore 2 (la costruzione spazio- tempo) La gestione dell’energia (la costruzione della potenza)

La costruzione del corpo proiettile nel nuoto Cosa vuol dire che il bambino costruisce il proprio Nuoto ? Un esempio : Il Tuffo ovvero … La costruzione del corpo proiettile nel nuoto

A cosa serve il tuffo ? A togliere il freno prima di iniziare a nuotare Sviluppare la capacità di passare attraverso l’acqua con il minimo di energia

Tuffo, io ti amo ma… Il principiante (il terrestre): Non accetta di cadere (riflessi di raddrizzamento di origine labirintica) Conserva lo sguardo nel punto di ingresso (tende ad alzare la testa per mantenere l’informazione visiva) Conseguenza: i segmenti del corpo non possono allinearsi nelle direzione dell’entrata in acqua

L’orecchio interno

La sensazione di perdita di equilibrio, che parte dall’ orecchio interno, a seconda della sua intensità, arriva a provocare: - il riflesso di raddrizzamento della testa (riflesso Magnus, 1924) per poter conservare lo sguardo orizzontale - l’estensione delle braccia in avanti (effetto paracadute, Schaltembrandt 1925) - il recupero delle gambe avanti sotto il tronco, alla ricerca di un appoggio sotto il centro di gravità .

Definizione (funzionale) di tuffo Due azioni La caduta + La spinta Tuffarsi è coordinare due azioni semplici: 1. regolare un cambiamento dell’asse del corpo 2. comunicare al corpo una grande velocità

La strategia didattica Insegnare le due azioni per poi coordinarle Nota bene : ogni azione si caratterizza per un risultato da ottenere

Le entrate in acqua I salti Le cadute a V maiuscola Le capriole I tuffi

I salti Siete capaci di saltare per entrare ben dritti in acqua? Preparano l’allineamento del corpo Mantenere la forma La posizione del maestro per la sicurezza È stato ben costruito il galleggiamento?

YouTube Video Salti snb e adu http://it.youtube.com/watch?v=m9F7jVgX51M Salti snb e adu

Le variabili nel salto L’altezza dall’acqua del punto di partenza L’orientazione del corpo nell’entrata L’orientazione alla partenza (attenzione ai salti spalle all’acqua)

Le cadute Siete capaci di cadere restando dritti come un bastone? Partire da dentro l’acqua In vasca piccola Dalla scaletta Attenti al “ massacro degli innocenti”

YouTube Video Cadute in avanti http://it.youtube.com/watch?v=uPiVhWt09Ng Cadute in avanti

Il criterio di riuscita Le entrate in acqua devono essere dolci (non dolorose) ed escludere la vista Mantenere inalterata la forma di partenza presa al suolo (a poco a poco scompariranno i riflessi)

L’emozione del salto in acqua Il salto è un momento di possibile crisi (l’abbandono di ogni relazione sensoriale con il mondo solido) Mantenere un contatto (pertica o mano del maestro)

Le cadute a V maiuscola Siete capaci di cadere all’indietro piegati a V maiuscola e toccare l’acqua con il sedere? Mantenere chiuso l’angolo tronco-cosce Situazioni facilitanti (frenare la caduta) Evoluzioni : cadere “chiudendosi” Variabili…

YouTube Video Cadute a “V” http://it.youtube.com/watch?v=UtHHSlomMa4

Le capriole Siete capaci di cadere dal bordo piegati in avanti e toccare l’acqua con la nuca? Rotazione completa del corpo Le capriole sul tappeto (per sentire il collo) Attenzione al fondo !

YouTube Video Capriole http://it.youtube.com/watch?v=GVp7zOMHXSI

YouTube Video Capriola indietro http://it.youtube.com/watch?v=igZmI77Steo Capriola indietro

Il Tuffo (senza spinta) Siete capaci di entrare in acqua per la nuca ed uscire lontano? La dissociazione braccia - testa Tuffo sul tappeto Il fachiro Far sentire la forma del corpo Aumentare l’altezza del punto di partenza In punta dei piedi Ruotare attorno ai piedi “fermi"

YouTube Video Tuffo senza spinta http://it.youtube.com/watch?v=v3vRxrdYWuI Tuffo senza spinta

Il ruolo di “timone” delle braccia Dapprima : limitare la profondità della traiettoria del corpo (attenti al fondo) Poi: conservare la profondità di affondamento del corpo Per il tono: Il tuffo con la tavoletta in mano Regola: Mantenere le braccia dietro le orecchie Le mani escono per prime

LA SPINTA

Il tuffo con la spinta Siete capaci di entrare in acqua lontano con un tuffo? Ricorda !!! È il risultato da ottenere che costruisce (organizza) la coordinazione dei movimenti Nel tuffo “per entrare lontano” apprendo a coordinare caduta e spinta

YouTube Video Tuffo con la spinta http://it.youtube.com/watch?v=8H9Z1XsFAvk Tuffo con la spinta

Saper osservare Il tuffo non termina con l’entrata in acqua ma ….

Se piega le gambe La spinta è completa ? In che direzione spinge ? A) non sa in che direzione spinge B) non sente in che direzione spinge

Rinforzare la potenza della spinta Con dei salti in lungo entrando con i piedi Con dei salti in alto In vasca piccola Con lo slancio delle braccia sincronizzato alla spinta di gambe Entrando in acqua sempre più lontano Guardando davanti a sé e non nel punto di ingresso Percorrendo la massima distanza possibile fino all’arresto del corpo (valutare la distanza percorsa)

Il lancio delle braccia Siete capaci di entrare più lontano con lo slancio delle braccia? A terra verso l’alto per sincronizzarlo alla spinta delle gambe In lungo entrando in piedi Nel tuffo

Tuffo con slancio delle braccia YouTube Video Tuffo con slancio delle braccia http://it.youtube.com/watch?v=OLsn9vMaOSo Tuffo con slancio delle braccia

La traiettoria aerea e subacquea del tuffo L’inclinazione del corpo in volo Andare a toccare il fondo Retta o parabola ? dall’energia di caduta, associata o no alla spinta, dipende la velocità di entrata in acqua Il principio di inerzia Avanzare immersi costa meno energia Quando cominciare a nuotare

il Tuffo a dorso

Il tuffo a dorso Siete capaci di uscire dall’acqua e rientrare lontano “con gli occhi” TRE AZIONI DA COORDINARE: 1. La spinta dal muro 2. Il lancio delle braccia 3. L’iper-estensione del corpo

YouTube Video Tuffo a dorso completo http://it.youtube.com/watch?v=i9Op5L3TnHc Tuffo a dorso completo

Idee per il tuffo a dorso Entrare lontano con la testa Andare a toccare il fondo Passare sopra la corsia

YouTube Video Tuffo a dorso 1 http://it.youtube.com/watch?v=OVHr6Jb8kbo Tuffo a dorso1

YouTube Video Tuffo a dorso 2 http://it.youtube.com/watch?v=goTgogUS2t8 Tuffo a dorso2

La sicurezza attiva Consiste nel tenere sempre in considerazione le conseguenze dell’azione dell’allievo L’insegnante deve assicurarsi che i rischi siano presi in totale ed oggettiva sicurezza Attenzione nei salti e nei tuffi !!!