“SII TU IL CAMBIAMENTO CHE VUOI PER IL MONDO”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
Advertisements

LA QUALITA’ DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Il Commercio Equo e Solidale.
PREMESSA: SU 26 MILIONI DI TONNELLATE ALLANNO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI, 8 MILIONI DI TONNELLATE SONO RIFIUTI DI IMBALLAGGIO CHE, PER IL 60%, VENGONO ANCORA.
1 La cooperativa sociale o.n.l.u.s FRANCISCA MARTIN LALTROMERCATO La cooperativa sociale o.n.l.u.s FRANCISCA MARTIN P.I Punto venditaLALTROMERCATO.
LE MODALITA’ DI INGRESSO - ESPORTAZIONE
LA CERTIFICAZIONE DELLA COMPOSTABILITA’
I PRINCIPI DEL COMMERCIO EQUO: PREZZO GIUSTO AI PRODUTTORI:
UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA UE La politica di coesione nellU.E. Corso in TECNICHE DI PROGETTAZIONE: Fund Raising per lUniversità A CURA DELLASSOCIAZIONE.
Lo scambio ineguale: il mercato del caffè
La Filiera Corta: Valore e Valori Gruppi di Acquisto Solidale
GASU Gruppo di Acquisto Solidale Urbino
Il Commercio equo & solidale regole definizione le botteghe nel mondo
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
La PAC del nuovo millennio luglio 2002: Comunicazione sulla revisione intermedia della PAC: verso una Politica Agricola Sostenibile 21 gennaio 2003: viene.
1 direzione centrale relazioni int.li, comunitarie e autonomie locali via Udine, 9 Programmazione comunitaria
IL COMMERCIO EQUO E OLIDALE- UNA VIA D’USCITA
Sviluppo sostenibile nella Frontiera dellAmazzonia brasiliana (Alto Solimões - Benjamin Constant)
Il Finanziamento dell’ Impresa
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
Regione Lombardia DG Commercio, Fiere e Mercati Struttura Tutela del Consumatore La Regione Lombardia per la tutela dei consumatori: costruzione di un.
neocolonialismo Alla fine della seconda guerra mondiale
Strumenti innovativi per la gestione dei rischi nelle filiere agroalimentari Seminario 13 aprile 2012 Lo scenario di riferimento Misura 111b anno 2012.
Futuro Cereali nelle Marche
CERTIFICATI EMESSI IN OLTRE 100 PAESI Produttori certificati Produttori certificati Fonte: Global - July 2009 (opzioni 1 + opzioni 2 e associati)
Il Commercio equo e solidale
2. Obiettivi, strumenti, effetti e criteri di valutazione Valutazione delle politiche AA 2005/2006 Davide Viaggi.
Turismo Responsabile Organizzato
Asociación de Pescadores del Embalse del Cerrón Grande
Cosa vuol dire? Gruppo di acquisto solidale
Lezione 7 TOCCA A TE.
VI PRESENTIAMO I G.A.S. GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE
Gruppo d’Acquisto Solidale
La finanza etica pone "la persona" al centro del sistema creditizio
Nuove Strategie di Sourcing in Asia powered by Mediatex srl.
KREMA febbraio 2011 Business Happy Hour AL TRENTA E LODE.
Il marchio AGRIQUALITA’
il Commercio Equo e Solidale
I principi del commercio equo e solidale
DIMMI COSA COMPRI... E TI DIRÒ CHI SEI - 12 marzo 2008 – Casa dei Popoli. Settimo Torinese Il commercio equo e solidale > Cosè > I principi > Un po di.
RETE REALSAN RETEdi AUTORITA e ATTORI LOCALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE.
Impresa Formativa Simulata
Alessandra Cappellari
Equo & Solidale.
FATTORIA SOCIALE TERRA FUTURA
AGRICOLTURA SOSTENIBILE: COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
E’ una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel 21° secolo.
Liceo “G. Castelli” - Novara - 4 novembre 2011 IL CONSUMO “CRITICO”
D DESR PARCO SUD distretto rurale di economia solidale.
Per un’economia solidale
Realizzato da: Giulia Longetti , Ilaria Passeri e Giulia Fondacci Coordinatore: Prof . Enrico Mercati A. S
INSIEME meno carico ambientale più garanzie e risparmio consapevolezza
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
“Spegni lo spreco Accendi lo sviluppo”
Il commercio equo e solidale Senigallia 28 Febbraio
Di cosa parliamo quando parliamo di politica di cooperazione allo sviluppo (CSV) ? Come collochiamo la Politica di CSV dell’UE nell’ambito dell’ordinamento.
Competenze di base: Progetto “Rete Legnanese”
Il commercio equo e solidale
Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta. La Creazione del.
LEGGE 11 agosto 2014, n La «cooperazione allo sviluppo» è: parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia. Essa si ispira:
PO FSE Basilicata RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 2014 Potenza, 16 Giugno 2015.
Il commercio equo e solidale
Microcredito & Commercio Equo e Solidale 15 Marzo 2010 Tommaso Reggiani
GAL SOLE GRANO TERRA SARRABUS GERREI TREXENTA CAMPIDANO DI CAGLIARI L’approccio locale partecipativo per migliorare la governance locale: l’esperienza.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
Nuove prospettive di agricoltura sostenibile Ada Cavazzani Centro Studi Sviluppo Rurale Università della Calabria Convegno “Donne in Agricoltura. Ruolo.
Il commercio equo e solidale come motore per lo sviluppo ► Le origini ► I criteri.
Il commercio equo e il consumatore etico. Il commercio equo e il consumatore responsabile La definizione di commercio equo Il Commercio Equo e Solidale.
Formazione Segretari di Zona: La nuova stagione Coldiretti al servizio della Filiera Agricola Italiana Argomento: Il ruolo del Segretario di Zona nel programma.
Il diritto di proprietà e la povertà Il lavoro è stato inserito nell’ambito del progetto Cittadinanza e Costituzione ed è stato realizzato come sviluppo.
Transcript della presentazione:

“SII TU IL CAMBIAMENTO CHE VUOI PER IL MONDO” IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE SI RACCONTA Oggigiorno lo stile di vita comune è frenetico e basato su un consumismo esasperato e poco attento alle conseguenze che ne derivano. Si afferma cosi l’esigenza di un approccio alternativo che punti ad un modo di vivere e consumare piu sobrio e consapevole. Vi è la necessità di modificare le priorità per ritornare ad un modo di essere e non di avere; ad uno stile di vita che sia rispettoso degli altri e della natura e che ricerchi uno scambio equo con i produttori del sud del mondo.a questo proposito l’esortazione di ghandi è fortemente significativa sintetizza questo momento e questa logica: se è vero che la riconversione ecologica ed equa dell’economia è una scelta che richiede l’impegno della politica ed un eco-orientamento della tecnologia, è anche altrettanto vero che è una scelta che richiede impegno personale.

IL COMMERCIO EQUO SOLIDALE Approccio alternativo al commercio tradizionale Relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione Il Commercio Equo e Solidale, o Fair Trade, è un approccio alternativo al commercio convenzionale che promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica. Il CES è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: dai Produttori ai Consumatori.

I PRINCIPI PREZZO EQUO RISPETTO PER L’AMBIENTE PROTEZIONE DIRITTI UMANI PAGAMENTO ANTICIPATO Prezzo equo, è considerato equo un prezzo concordato tra le parti tramite il dialogo e la partecipazione, che garantisca una retribuzione equa per i produttori ma allo stesso tempo che sia sostenibile dal mercato. Un pagamento equo significa una remunerazione socialmente accettabile, nel contesto locale, considerata equa dai produttori e che prende in considerazione i principi di uguale retribuzione per uguale lavoro tra donne e uomini. Rispetto per l’ambiente e protezione dei diritti dell’uomo, massimizzando l’uso delle materie prime derivanti da fonti sostenibili locali, e usando materiali riciclabili o facilmente biodegradabili per gli imballaggi; per quanto riguarda invece la protezione dei diritti dell’uomo, ogni FTO si impegna a promuovere un ambiente lavorativo sicuro e salutare per i produttori. Le ore di lavoro sono in linea con le condizioni stabilite dalla legge e la convenzione ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro).

I PRINCIPI RESPONSIBILIZZAZIONE DEI PRODUTTORI RELAZIONI STABILI E DURATURE TRASPARENZA E TRACCIABILITA’ SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE Sviluppo di capacità e responsabilizzazione dei produttori, ogni FTO si impegna a sviluppare le abilità dei produttori e attività specifiche per garantire loro un supporto adeguato e continuità nelle relazioni commerciali, inoltre si assume la responsabilità di assistere sia i produttori che le organizzazioni di import-export, migliorandone le abilità gestionali e l’accesso al mercato locale e internazionale. Instaurazione di relazioni stabili e a lungo termine, ogni FTO porta avanti relazioni a lungo termine, basate sulla solidarietà, la fiducia e il reciproco rispetto, che contribuiscono alla promozione e alla crescita del commercio equo, ed instaura un’efficace comunicazione con i suoi partner commerciali. Trasparenza e tracciabilità, ogni FTO è trasparente nella gestione e nelle relazioni commerciali e si impegna per coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali.

ORGANISMI CERTIFICATORI LA RETE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE ORGANISMI CERTIFICATORI WFTO World faritrade organization PRODUTTORI certificati FLO Fairtrade Labelling Organization ATO – centrali d’importazione ALTRI GDO Grande Distribuzione organizzata BDM Botteghe del mondo CONSUMATORI

WORLD FAITRADE ORGANIZATION organizzazione mondiale che rappresenta oltre 350 organizzazioni che si dedicano al CEES guardiano dei valori del CEES opera in 70 paesi per favorire l’ACCESSO AL MERCATO attraverso politica sostegno ai produttori marketing monitoraggio I membri di WFTO si impegnano ad eliminare la povertà nei PVS attraverso: SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE SVILUPPO SOCIALE POLITICHE AMBIENTALI REINVESTIMENTI PRATICI E CONTINUI a favore di ARTIGIANI EMARGINATI, PICCOLI AGRICOLTORI, COMUNITA’ DI PRODUTTORI CHE SI TROVANO NELLE ZONE DEL MONDO PIU’ FRAGILI

FAIRTRADE LABELLING ORGANIZATION REGOLE PER LICENZIATARI ORGANIZZAZIONE CON FUNZIONE DI CONTROLLO: sottopone a verifica i PRODUTTORI, IMPORTATORI, AZIENDE TRASFORMATRICI, garantendo che i prodotti dotati del marchio FairTrade siano conformi agli standard del CES. REGOLE PER PRODUTTORI struttura democratica amministrazione trasparente rispettare indicatori basati su convenzioni int.li relativi a SVILUPPO SOCIALE, rispetto convenzioni ILO SVILUPPO ECONOMICO, buona gestione del FairTrade Premium SVILUPPO AMBIENTALE, protezione dell’ambiente REGOLE PER LICENZIATARI DEL MARCHIO prezzo di acquisto > prezzo mercato tradizionale contatto diretto con produttore e senza intermediazioni speculative prefinanziamento fino al 50% rapporti continuativi per almeno un anno

IL PROGETTO TATAWELO Dal 2003 per: Sostenere le comunità indigene Maya ( Chiapas-Messico e Quiché-Guatemala ) La cooperativa ferrarese Commercio Alternativo, fin dall’anno 2003, è in contatto con la cooperativa zapatista “Yochin Tayel Kinal” (Descrubiendo el Camino Nuevo; scoprendo la nuova strada, in lingua indigena) che opera nel Caracol IV in favore dei produttori di varie comunità (vedi descrizione dei beneficiari).

PUNTI CHIAVE: SOLIDARIETA’ Tra le organizzazioni indigene dei produttori del Chiapas e del Guatemala, che condividono le origini e le continue lotte per la terra AUTONOMIA = RECUPERO DELLA SOVRANITA’ E PROPRIETA’ DELLA TERRA Attraverso: miglioramenti economici Miglioramenti sociali finanziamenti etici Dal 1 gennaio 1994 le popolazioni indigene zapatiste dello stato del Chiapas (Messico) hanno mostrato al mondo la loro volontà e la loro determinazione nella risoluzione di problemi che da secoli (almeno dalla colonizzazione) riguardano il loro vivere quotidiano ed il rapporto con le “loro” terre (vedi il cosiddetto “levantamiento”). La rivendicazione dei diritti sulla terra, sulla considerazione delle specificità delle culture indigene all’interno delle istituzioni nei vari settori, e particolarmente nelle forme di governo locale, nell’educazione, nella salute, nella amministrazione della giustizia, è stata parte delle trattative che questi popoli hanno tentato di portare a termine con il Governo federale. Alcuni accordi erano stati raggiunti (i cosiddetti “Accordi di San Andres”) ma dalla parte governativa sono stati disattesi, ed è invece iniziata una forte repressione del movimento zapatista. Le comunità zapatiste intraprendono così un processo di autonomia e di applicazione degli accordi unilaterale; attraverso varie fasi vengono formati Municipi Autonomi, autorità sovramunicipali di governo locale (i cosiddetti “Caracoles”) e varie organizzazioni di sviluppo sociale ed economico: fra queste, varie cooperative dedicate alla produzione e commercializzazione sui mercati locali, ed in alcuni casi internazionali, di prodotti agricoli o di artigianato. Queste strutture cooperative zapatiste nascono con pochi mezzi (economici e tecnologici) e cercano nella relazione con altre organizzazioni la possibilità di cooperare per la costruzione di strutture di produzione, e la definizione di relazioni commerciali eque e durature. In particolare varie cooperative si dedicano alla produzione e vendita di caffè, vista la vocazione dei terreni e la tradizione storica (sebbene nata dalla colonizzazione) delle coltivazioni, e visto il fatto che il caffè costituisce una di quelle risorse valorizzabili sui mercati per ottenere cosi fondi per poter contribuire alle necessità di base (salute, educazione, abitazioni) che richiedono spesso anche la disponibilità di denaro, e migliorare così le condizioni di vita delle popolazioni.

DA DOVE VIENE IL CAFFE’ TATAWELO…?

Non tutelati dal governo Minaccia dai COYOTES Soluzione: COMMERCIO EQUO SOLIDALE 2002: Nasce la cooperativa YOCHIN TAYEL K’INAL, che unisce i piccoli produttori di 5 differenti zone YTK si occupa in particolare della produzione, trasformazione, commercializzazione del caffè: le problematiche che ha dovuto affrontare fin dalla sua nascita sono state, e in parte ancora lo sono, quelle di dovere costruire da zero tutte le strutture necessarie alla lavorazione, stoccaggio, selezione e preparazione per la commercializzazione dei grani verdi di caffè. Anche in merito agli aspetti gestionali e di competenze di cui i soci / le socie e tutte le persone che lavorano nella cooperativa necessitano, i bisogni formativi sono grandi, considerando che è politica della cooperativa zapatista (cosi come del più amplio progetto di autonomia) coinvolgere direttamente i propri soci/socie delle comunità indigene come produttori, lavoratori, tecnici, amministratori e gestori dei vari processi. In particolare, negli ultimi tempi, sono state individuate dalla cooperativa alcune necessità prioritarie in merito al miglioramento degli aspetti qualitativi del caffè, che implicano la realizzazione di alcuni piccoli ma importanti investimenti, a completamento di quelli già realizzati e per la realizzazione di un servizio di analisi e test della qualità che conti di personale preparato e che coinvolga i produttori e le produttrici soci/socie delle varie comunità. Un miglioramento della qualità si tradurrebbe in un maggiore valore delle produzioni e in una maggior capacità di generare reddito. Inoltre la capacità di auto-valutazione della qualità delle proprie produzioni rappresenterebbe la realizzazione del diritto alla conoscenza e l’aumento delle capacità di evitare sfruttamenti o imbrogli nel momento della vendita sui mercati convenzionali.

Asociacion Integral de Productores Organicos de Ixcan ASIPOI Asociacion Integral de Productores Organicos de Ixcan 230 famiglie associate 1960/1970: repressione militare Migrazione verso il Messico 1997: Ritorno delle popolazioni sfollate in Guatemala 2000: nasce ASIPOI con lo scopo di organizzare gruppi di coltivatori dare sostegno alla specializzazione lavorativa modernizzarli permettere la riappropriazione dei loro terreni aiutarli nella commercializzazione dei loro prodotti

I PREZZI: Caffè Arabica – Borsa e FLO NB: da Giugno 2007: Prezzo minimo assoluto FLO – arabica = 121+10 = 131 c.USD / libbra

PREZZO TRASPARENTE DESCRIZIONE % € Prezzo pagato ai produttori 32 0.786 Realizzazione vivai fattoria scuola 4 0.098 Spese di lavorazione, magazzinaggio, trasporto 20 0.492 Spese in conto capitale (assicurazioni, prefinanziamento, distribuzione) 10 0.245 Margine della bottega 24 0.589 Margine della centrale d’importazione PREZZO IVA ESCLUSA 2.455 PREZZO AL PUBBLICO 2.95

CENTRO DI RACCOLTA DEL CAFFE’

CENTRO DI LAVORAZIONE DEL CAFFE’

CORSI DI FORMAZIONE TECNICA

COINVOLGIMENTO DELLE DONNE

RACCOLTA DEL CAFFE’

PREPARAZIONE PER L’ESPORTAZIONE

CAFFE’ PER IL MERCATO LOCALE

YTK: RIUNIONE CON LA JUNTA DIRECTIVA