INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DELLA TESINA PER L’ESAME DI STATO Prof. Giuseppe Argano 1
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La normativa prevede che il colloquio dell’esame di stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore sia introdotto dalla presentazione, da parte del candidato, di un progetto di ricerca in forma di tesina. L’esposizione del progetto – per la quale ci si può avvalere anche di sussidi come la lavagna luminosa, il power-point, CD Rom, VHS, oppure di semplici appunti, scalette, mappe concettuale, tabelloni – è intesa a favorire l’avvio del colloquio e il suo svolgimento su argomenti che devono essere “di interesse MULTIDISCIPLINARE, attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno”. 1
TESINA = PICCOLA TESI Prova di metodo tesa a valutare le capacità di organizzare un percorso di ricerca, di individuare percorsi di studio e di produrre materiali originali. Non un semplice riassunto degli argomenti studiati nel corso dell’ultimo anno. Si presenta come un accurato approfondimento di un argomento articolato in diversi campi disciplinari che si avvale non solo dei tradizionali supporti espositivi come la scrittura, ma anche di più aggiornati metodi come la proiezione di filmati, la presentazione di un percorso multimediale, l’ascolto di documenti audio, etc. 1
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI Tale presentazione dovrebbe permettere l’accertamento “delle conoscenze e delle competenze acquisite nell’ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo e delle basi culturali generali, nonché delle capacità critiche del candidato”. 1
QUANTO DURA? 10/15 minuti 1
MULTIDISCIPLINARE O INTERDISCIPLINARE? 1
MULTIDISCIPLINARE IL MITO DEL SUPERUOMO ITALIANO: Il pensiero nietzschiano di D’Annunzio STORIA: Il primo dopoguerra in Italia ARTE: La Pop-Art PSICOLOGIA: Il Comportamentismo DIRITTO: Il contratto di lavoro ECONOMIA AZIENDALE: La busta paga 1
INTERDISCIPLINARE 1
TESINA: Sì O NO? Lo studente non è obbligato a presentare un lavoro scritto, ma può limitarsi a stendere UNA MAPPA CONCETTUALE del percorso presentato 1
TESINA: Sì O NO? Si può anche scegliere di mostrare una presentazione power-point ma anche in questo caso occorre fornire alla commissione una mappa concettuale o scaletta 1
TESINA: Sì O NO? Sia che si presenti la tesina o si scelga il power-point, dovete fornire alla commissione (nei giorni degli scritti) una scaletta sintetica con indicazioni relative all’argomento scelto e alle materie coinvolte. 1
TESINA O PERFORMANCE? 1
LA TESINA SERVE PRINCIPALMENTE A VOI STESSI: LA COMMISSIONE VALUTERÀ LA VOSTRA CAPACITÀ DI ESPOSIZIONE E NON LA “BELLEZZA” DEL LAVORO SCRITTO!! 1
SCELTA DELL’ARGOMENTO L’argomento della tesina deve essere qualcosa che ci appassiona e che incoraggia la nostra propensione culturale. Una volta scelto l’argomento è necessario darsi gli obiettivi che intendiamo raggiungere, ossia se intendiamo dimostrare o confutare una o più tesi scientifiche oggetto della nostra documentazione o semplicemente illustrare un argomento. 1
SCELTA DELL’ARGOMENTO Una Tesina è COMPILATIVA quando prevede la stesura di una rassegna storico-critica relativa ad un argomento, una corrente di pensiero, un periodo storico, ecc. [si lavora su del materiale già esistente] Una Tesina è DI RICERCA (ovvero sperimentale) quando prende le mosse da studi o da letteratura esistente per analizzare autonomamente un proprio campo d'indagine 1
ESEMPIO: IL FASCISMO TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO LE VARIE FASI DEL FASCISMO TESINA DI RICERCA: VOGLIO DIMOSTRARE CHE IL FASCISMO HA AVUTO L’APPOGGIO PIENO DELLE AUTORITÀ ECCLESIASTICHE DEL PAESE 1
ESEMPIO: IL LAVORO TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO I CONTRATTI DEL LAVORO E LA SUA COLLOCAZIONE ALL’INTERNO DEI FATTORI DELL’IMPRESA TESINA DI RICERCA: VOGLIO DIMOSTRARE CHE IL LAVORO È L’ELEMENTO PIÙ IMPORTANTE TRA I FATTORI DELL’IMPRESA 1
ESEMPIO: IL FANCIULLINO TESINA COMPILATIVA: ILLUSTRO I CARATTERI DELLA POETICA PASCOLIANA TESINA DI RICERCA: COLLEGO LA POETICA DEL FANCIULLINO ALLA TEORIA FREUDIANA DEL SUBCONSCIO 1
AMPIEZZA DELL’ARGOMENTO La “tesina” deve essere chiara ed efficace: non è un trattato scientifico, né ha la pretesa di essere una ricerca completa! È meglio evitare di trattare problematiche troppo vaste, che potrebbero risultare generiche e rimanere superficiali, ma limitarsi piuttosto ad uno o a pochi aspetti di un argomento. Evita quindi TITOLI del tipo: L’AMORE, I DIRITTI DELL’UOMO, LA DONNA NELLA SOCIETÀ 1
Conclusioni (FACOLTRATIVE) Appendice (FACOLTRATIVA) SCHEMA DELLA TESINA Titolo Introduzione Indice Capitoli paragrafi Conclusioni (FACOLTRATIVE) Appendice (FACOLTRATIVA) Bibliografia o Sitografia 1
TITOLO È OPPORTUNO CHE IL TITOLO SIA ESPLICATIVO DELL’ARGOMENTO TRATTATO. SI CONSIGLIA DI CORREDARE IL TITOLO DI UN SOTTOTITOLO PER SPECIFICARE MEGLIO IL CAMPO D’INDAGINE 1
L’USO DELL’ALCOL DAI POETI MALEDETTI AI TEENAGERS DEL 2000. TITOLO: esempio LO SPIRITO DELL’ARTE: L’USO DELL’ALCOL DAI POETI MALEDETTI AI TEENAGERS DEL 2000. LA FIGURA DELLA DONNA NEGLI ANNI ‘30: IL PENSIERO ANTIFEMMINISTA DEL FASCISMO 1
INTRODUZIONE L’INTRODUZIONE DESCRIVE NEL MODO PIÙ CHIARO POSSIBILE IL LAVORO COMPIUTO. PARTENDO DALLE MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO ALLA SCELTA DELL’ARGOMENTO, IL CANDIDATO DEVE ILLUSTRARE CON CHIAREZZA LA TESI O LE IPOTESI CHE INTENDE DIMOSTRARE E INDICARE GLI OBIETTIVI CHE SI PREFIGGE DI RAGGIUNGERE, PRESENTARE GLI STRUMENTI UTILIZZATI E MOSTRARE L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN PARTI E CAPITOLI. 1
INTRODUZIONE LA STESURA DELL’INTRODUZIONE, CONTRARIAMENTE A QUANTO POTREBBE PENSARSI, VA FATTA ALLA FINE DEL LAVORO DELLA TESINA, IN CONSIDERAZIONE DEL FATTO CHE LE IPOTESI E GLI OBIETTIVI CHE CI SIAMO PREFISSATI MUTANO NEL CORSO DEL NOSTRO LAVORO. SOLO QUANDO SAREMO ARRIVATI IN FONDO E LA TESINA AVRÀ ASSUNTO I CONNOTATI CHE LE SPETTANO, SARÀ BEN CHIARA LA STRUTTURA DEL LAVORO ED È IN QUEL MOMENTO CHE POTREMO SCRIVERE LA NOSTRA INTRODUZIONE. 1
NEL CORSO DELLA RICERCA, L’INDICE SUBIRÀ MOLTE MODIFICHE. L’INDICE È SOLITAMENTE UNA DELLE PRIME COSE DA FARE, DOPO AVER DELINEATO L’ARGOMENTO ED IL TITOLO (ANCHE PROVVISORIO) DELLA TESINA. NEL CORSO DELLA RICERCA, L’INDICE SUBIRÀ MOLTE MODIFICHE. 1
INDICE: ESEMPIO Introduzione………………………………………………p. 3 Il pensiero nicciano di D’Annunzio…………………..p. 5 Il mito del superuomo nel nazismo………………….p. 8 Gli elementi ebraici del pensiero di Freud……..….p. 11 Cenni sulla II Guerra Mondiale……………………....p. 14 Dalla sterminio alla Convenzione del ONU………. .p. 17 Conclusioni…………………………………………………p. 19 Bibliografia/Sitografia………………………………… p. 20 1
CAPITOLI Il corpo centrale della tesina deve essere suddiviso in parti, capitoli e paragrafi dotati di numeri progressivi per facilitare i rinvii interni ed esterni al testo e corredato di titoli in grassetto di tipo descrittivo/informativo. 1
PLAGIO Evitate il copia-incolla di materiali presi da testi o, soprattutto, da internet. È necessario utilizzare il proprio stile, adattando eventualmente le varie fonti con un’operazione di sintesi. 1
CONCLUSIONI Con le Conclusioni il lavoro ha termine e tutte le ipotesi e gli obiettivi che ci si era prefissi nell’Introduzione, devono qui trovare compimento. E’ il momento della verifica in cui tutte le argomentazioni e le informazioni riportate nel corso dei vari capitoli trovano il giusto posto in un discorso organico, chiaro e scientifico. scientifico 1
BIBLIOGRAFIA Nella bibliografia – che può seguire un ordine cronologico o alfabetico – le indicazioni delle opere consultate devono seguire questo criterio: INIZIALE NOME E COGNOME (G. Argano) TITOLO IN CORSIVO (Il nuovo esame di Stato) CASA EDITRICE (Remondini Editori) CITTÀ (Vicenza) DATA DI PUBBLICAZIONE (2013) Ad es.: G. Argano Il nuovo esame di Stato, Remondini Editore, Vicenza 2013 C. Molinari, Storia di Antigone da Sofocle al Living Theatre, De Donato Editore, Bari 1977. 1
BIBLIOGRAFIA Se il testo è, per esempio, un’antologia o un testo scolastico, è consigliabile ricordare il nome del curatore, con la dicitura "a cura di": es. O. Bianco (a cura di), Terenzio, L'Andria, Loescher Editore, Torino 1970. I siti Internet possono essere citati riportando il titolo della pagina e il suo indirizzo. (Es.: Storia del muro di Berlino, in: http://www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html) Ricordiamo, infine, che si può optare per la dicitura Cenni bibliografici al posto di Bibliografia, in quanto le opere consultate per la "tesina" sono di solito poche (ma essenziali). 1
LUNGHEZZA NON ESISTE UNA REGOLA MA UNA TESINA CHE RISPONDA A TUTTI I REQUISITI DEL GENERE DOVREBBE AVERE DA UN MINIMO DI 15 PAGINE AD UN MASSIMO DI 20 PAGINE 1
QUANTE COPIE? 2 1
CARATTERE Times New Roman con corpo 12 e scegliere l’interlinea da 1,5 o 2. Le pagine andrebbero numerate al centro in basso o a destra. Il titolo dovrebbe avere lo stesso font scegliendo un corpo tra 22 e 36 a seconda della lunghezza: evitate che superi le tre righe. 1
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ANCHE INDICAZIONI DELLE MATERIE COINVOLTE ANCHE SOTTOFORMA DI MAPPA DOPO IL FRONTESPIZIO ANCHE INDICAZIONI DELLE MATERIE COINVOLTE ANCHE SOTTOFORMA DI MAPPA 1
GLI ELEMENTI DECADENTI DELL’ESTETISMO DOPO IL FRONTESPIZIO STORIA: LA I GUERRA MONDIALE ITALIANO: “IL PIACERE” DI G. D’ANNUNZIO VITA ED ARTE: GLI ELEMENTI DECADENTI DELL’ESTETISMO INGLESE: “IL RITRATTO DI DORIAN GRAY” DI O. WILDE DIRITTO: IL DIRITTO D’AUTORE 1
ESPOSIZIONE ORALE Durante il colloquio, la presentazione del lavoro dovrà essere contenuta in limiti di tempo piuttosto stretti, 10-15 minuti al massimo; non si tratterà di un mero riassunto, quanto piuttosto di un'esposizione che metterà in evidenza i punti essenziali della ricerca. Inoltre, per evitare di "sforare" in sede di esame, potrebbe rivelarsi una buona idea esercitarsi a esporre misurando il tempo impiegato, in modo da utilizzare al meglio i minuti a propria disposizione. 1
tutti i membri della commissione (e non solo al presidente). ESPOSIZIONE ORALE In sede di esame, per procedere all'esposizione, si può utilizzare la scaletta, la mappa concettuale oppure l'indice della tesina. È consigliabile fotocopiare tali materiali e distribuirli a tutti i membri della commissione (e non solo al presidente). 1
ESPOSIZIONE ORALE Quando si inizia ad esporre, in sede di esame, è conveniente inquadrare subito l'argomento, in modo chiaro, sintetico e preciso e solo in un secondo tempo passare a illustrare i vari punti che costituiscono i nuclei della tesina: non è il caso di esporli tutti nel dettaglio, ma conviene fornire poche idee, quelle centrali, della ricerca 1
ESPOSIZIONE ORALE Occorre essere concisi, soprattutto se l'esaminatore dispone già dell'elaborato scritto. In linea generale, è importante sviluppare un discorso fluido e coerente, in cui i vari punti seguano un ordine non casuale e uno sviluppo logico: meglio evitare, quindi, di passare bruscamente da un argomento all'altro, in modo non consequenziale 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT TITOLO Rappresenta una “micro-presentazione” del lavoro: permette di far capire alla commissione qual è l’argomento e su quali aspetti è stata focalizzata l’attenzione. STRUTTURA È opportuno citare subito le materie coinvolte e presentare quale ruolo è stato loro assegnato nella trattazione dell’argomento. 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT CORPO → (“SLIDES”) - Le slides non devono essere troppo piene: basta una parola chiave, un concetto o un’indicazione riassuntiva dei punti più importanti del discorso. → Aumentare eventualmente il numero delle slides. - Le slides devono contenere informazioni concise e chiare; evitare di scrivere intere frasi. Si possono riportare brevi citazioni, che nell’esposizione è meglio parafrasare. 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT - Non leggere le slides, ma usarle come guida e per sottolineare quello che viene detto. - Sincronizzare il proprio discorso sulle slides preparate, utilizzandole come supporto per rendere più chiaro ed efficace il discorso Si può prevedere di completare un po’ alla volta l’intera slide, facendo comparire a tempo debito le scritte e/o le immagini. 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT - Programmare in anticipo il tempo necessario per l’intera esposizione: 10 minuti circa. Può tuttavia succedere che si ecceda nel tempo e che si sia sollecitati a concludere. Prepararsi a questa eventualità programmando le slides che si vogliono ASSOLUTAMENTE mostrare e quelle che si possono saltare. 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT La scelta delle immagini deve essere coerente e funzionale all’esposizione! - Le scritte devono essere ben leggibili: attenzione alla scelta dei colori dello sfondo e dei caratteri! I caratteri devono avere una grandezza adeguata. 1
PRESENTAZIONE DELLA TESINA IN POWERPOINT CONCLUSIONI Terminare con una slide di conclusione che può contenere: - la propria opinione sull’argomento; - l’indicazione per un ulteriore approfondimento; - l’indicazione per un problema correlato; - una citazione significativa; - un’immagine con o senza didascalia inerente al tema; - semplicemente un segno di conclusione. 1