Comunità Cristiana di Bolgare III settimana Le domande … lasciarsi cambiare? venerdì 19 – XII - 2003.

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Comunità Cristiana di Bolgare III settimana Le domande … lasciarsi cambiare? venerdì 19 – XII

IL SIGNOR BRIANZOLI

Un tempo esisteva uninfuocata rivalità tra Comaschi e Lecchesi.

I Comaschi vantavano il titolo del capoluogo e dellindustria della seta. I Lecchesi vantavano il primato dellindustria del ferro senza però il titolo di capoluogo di provincia.

Questa rivalità, oggi scomparsa, aveva posto i primi sotto il controllo dei secondi e viceversa.

Un giorno sfrecciava per via Dante, nel centro di Milano…

…una fuoriserie di parecchie migliaia di euro.

Nel frattempo, due uomini di Lecco, mentre stavano camminando sul marciapiede, guardavano le vetrine ricchissime e ordinate per limminente Natale.

Uno di essi tolse lo sguardo ed esclamò frettoloso: «Guarda che macchina!» «Non la conosci?» chiese l amico. «No proprio…» «È quella del signor Brianzoli!» rispose l altro. «È il mio padrone di Como. Io non sono un suo operaio tessitore?»

Nel tornare a casa, passarono vicino ad un grande stabilimento nel quale lavoravano centinaia di operai. La fabbrica era affiancata da un giardino verdeggiante e bellissimo, che racchiudeva, come una gemma nel centro di un fiore, una villa altrettanto splendida.

Comignoli, finestre, vetrate di cristallo, la facciata artistica, un portone scolpito e conifere e fiori a non finire.

«Ecco dove abita il signor Brianzoli!» disse il tessitore all amico. «Questi Comaschi!» commentò l altro. «Ma non è tutto, sai…» «Perché?» «Perché, quando andremo a sciare, ti farò vedere qualcosaltro…»

Durante le feste di Natale i due amici andarono in montagna. All occhio dei turisti non poteva sfuggire una piccola collina meravigliosa e….

…una villa altrettanto incantata che dominava le pianure al di sotto. …una villa altrettanto incantata che dominava le pianure al di sotto.

«Guarda che bel posto incantato, incoronato di verde anche d inverno!» esclamò uno dei due amici. «Sai di chi è?» «No.» «È proprio del signor Brianzoli! Ricordi, te ne avevo parlato!» insistè il dipendente.

Ma non è finita.

Alla fine di luglio i due amici Lecchesi raggiunsero il mare. Dovevano asciugarsi qualche reumatismo e ritemprare le loro energie con qualche passeggiata sulla sabbia, all aria di iodio.

Un panfilo bianco…

…scivolò davanti a loro tracciando un solco sulle onde spumeggianti e facendo saltellare barche e fuoribordo. …scivolò davanti a loro tracciando un solco sulle onde spumeggianti e facendo saltellare barche e fuoribordo.

Il dipendente del gran signore esclamò per primo: «E questa che sia l ultima?» «Che cosa? Perché?» «Perché quel panfilo e quella villa sul mare verso cui si dirige, sono proprietà del signor Brianzoli!» «Crepi il diavolo e chi ci sta sopra? » rispose l altro.

«E chi potrà mai essere quel fortunato uomo cullato dalle onde del mare, accarezzato dal profumo degli abeti, sostenuto da centinaia di operai e portato in trionfo sulla fuoriserie?»

Nessuno dei due continuò a parlare se non con delle esclamazioni tronche e un sorriso d invidia e, chissà perché, anche di compassione.

Finita l estate i due amici tornarono in fabbrica e sincontrarono un pomeriggio per un festa di famiglia.

Lungo la strada, vennero fermati da un vigile urbano. Lungo la strada, vennero fermati da un vigile urbano.

Stava giungendo un carro funebre.

In lontananza, gemevano i lenti rintocchi d una campana. I due amici, come tutte le persone per bene, borbottarono una preghiera.

Il tessitore: «E adesso? Quali saranno le tue meraviglie?» «Che cosa intendi dire?» fece l altro. «Perchè non mi chiedi più niente?» «E che cosa ti dovrei chiedere? Spiegati meglio!»

«Sai come si chiama quel morto? Si chiama signor Brianzoli!»

Avaro come Giuda, viveva solo e abbandonato.

Colpa tutta sua? Colpa tutta della moglie? Nessuna lo saprà mai sulla terra.

Quello che tutti dicono è che la moglie, impadronitasi di parecchi milioni, è fuggita di casa. Egli non sapeva neanche il luogo dove mandarle una maledizione. Qualche anno dopo, fingendo con il padre tante tenerezze, come la madre fece anche la figlia. Solo fra tante ricchezze, quell uomo chiuse la sua triste giornata prima del tramonto!

«In fondo al corteo, lunico superstite di quella famiglia distrutta, lo vedi?»

È il suo grosso mastino che chiude la processione muovendo la coda.

E così il signor Brianzoli, nonostante le sue favolose ricchezze, raggiunse la cancellata del cimitero senza scarpe e senza suonare il campanello. E così il signor Brianzoli, nonostante le sue favolose ricchezze, raggiunse la cancellata del cimitero senza scarpe e senza suonare il campanello.