3° viaggio missionario Anni: circa 55-60 circa d.C. Luogo di partenza: Antiochia di Siria Località toccate: molte già toccate nel II viaggio missionario e altre ancora, con ritorno a Gerusalemme Fatti importanti o curiosi: 1) Paolo durante questo viaggio scrive alcune delle sue lettere più importanti: la prima ai Corinti, quella ai Galati e ai Filippesi, e anche quella ai romani (unica ad una comunità di cristiani non fondata da lui stesso) 2) a Troade, c’è l’episodio di un ragazzo resuscitato durante la celebrazione della Messa
Nel soffitto di San Paolo Maggiore c’è raffigurato anche un altro episodio della vita di Paolo, accaduto a Troade, e che si potrebbe intitolare: “I guai di una Messa troppo lunga”. Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane e Paolo conversava con loro; e poiché doveva partire il giorno dopo, prolungò la conversazione fino a mezzanotte. C’era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti; un ragazzo chiamato Èutico, che stava seduto sulla finestra, fu preso da un sonno profondo e cadde dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo allora scese giù, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: «Non vi preoccupate; è ancora vivo!», e infatti era così. Poi Paolo risalì, spezzò il pane e ne mangiò e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. G. Rolli (1695-1704), Paolo resuscita Eutico, soffitto della basilica di San Paolo Maggiore, Bologna Da notare: la Messa è chiamata “spezzare il pane”, si fa in una casa e nel “primo giorno della settimana” (che solo in seguito sarà chiamato Domenica). Paolo prolunga la “conversazione” cioè l’omelia, seguita poi appunto dallo “spezzare il pane”, cioè dalla comunione
Arrivato a Gerusalemme per Paolo le cose si complicano sempre di più: gli ebrei lo accusano di cose varie e tentano di linciarlo, ma è salvato dall’intervento della forza dell’ordine romana. Il tribuno Claudio lo tratta bene – dopo che Paolo ha dichiarato di essere un cittadino romano – e gli salva la vita ancora una volta facendolo allontanare da Gerusalemme prima che gli ebrei tentino di ucciderlo (Paolo infatti poco prima aveva suscitato un gran pandemonio nella seduta del tribunale religioso ebraico, il sinedrio, dichiarando di credere in Gesù e nella resurrezione).
Da Gerusalemme è portato prigioniero a Cesarea, dove rimane per circa due anni (continuando a predicare) e dove alla fine però è raggiunto da chi lo vuole morto. A destra: San Paolo, Rembrandt (1608-1669), Norimberga, Germanisches Nationalmuseum A sinistra: San Paolo in prigione, opera realizzata nel 1977 da Josip Bifel (Zagreb 1933), Musei Vaticani Come ultima possibilità Paolo ha scelto di chiedere che gli venga riconosciuto un suo diritto: è cittadino romano e vuole essere giudicato dall’imperatore. Il governatore romano era convinto che Paolo non avesse nessuna colpa, e sperava di riuscire a liberarlo, ma ora non può fare altro che seguire la legge: lo deve mandare a Roma.
4° viaggio: il viaggio da prigioniero Anni: circa 60 d.C. Località toccate: porti dell’Asia Minore, Creta, Malta (cui arrivano dopo un naufragio), poi in Italia, risalendola da sud: Sicilia, Calabria, zona di Napoli e alla fine Roma
Paolo resta a Roma agli arresti domiciali per almeno due anni. È prigioniero, ma sufficientemente libero per ricevere tante persone e continuare ad annunciare il Vangelo a voce e a scrivere le lettere. La narrazione degli Atti degli Apostoli termina qui. Non si sa di preciso cosa sia successo dopo; c’è chi pensa sia stato liberato o esiliato e abbia raggiunto la Spagna. Di fatto è a Roma che tra gli anni 64-68 è condannato a morte che, come cittadino romano, è data per decapitazione.
Nel luogo dov’è stato sepolto sorge oggi la basilica di San Paolo fuori le mura In tutto il mondo ci sono molte chiese dedicate a lui: a Bologna ce ne sono diverse, per es. San Paolo Maggiore, S. Paolo di Ravone ecc. Basilica di San Paolo fuori le mura, Roma
Osserva l’atteggiamento e il volto di ognuno: Cosa pensa il romano? Cosa pensa Paolo? In San Paolo Maggiore ci sono due statue che raffigurano la decapitazione di San Paolo. Osserva l’atteggiamento e il volto di ognuno: Cosa pensa il romano? Decollazione di San Paolo, Alessandro Algardi (1641-1644), basilica di San Paolo Maggiore, Bologna
in libro in mano perché…. Per concludere: Nelle immagini d’arte quasi sempre Paolo ha due elementi che lo caratterizzano in libro in mano perché…. La spada per due motivi: 1) perché è morto….. 2) perché in una sua lettera paragona la Parola di Dio ad una spada affilata, per indicare che ‘taglia’, cioè divide facendo capire per es. cos’è bene e cosa male. San Paolo-G. B. Conti(1935
Stessi elementi nel rosone della chiesa di San Paolo di Ravone, con in più la scritta: Charitas = la ……., l’amore Christi = di …… urge nos = ci spinge ad agire subito è una frase di una sua lettera in cui spiega che pensando all’amore di Cristo per noi è spinto ad annunciarlo. Rosone nella chiesa di San Paolo di Ravone, Bologna
Per questo è chiamato “Apostolo (= …………..) delle genti (= dei non …….) Chi è? Cosa fa? Dov’è? Spesso Paolo prima cercava di annunciare il Vangelo nelle sinagoghe, poi andava…… , in diverse città dei tanti e lunghi ………. fatti. J. B. Suvee, La predicazione di San paolo, circa 1779, Los Angeles Per questo è chiamato “Apostolo (= …………..) delle genti (= dei non …….)
Dove sono raccolte queste opere? Cosa sta facendo? Perché lo fa? Dove sono raccolte queste opere? Quando sono lette? Valentin de Boulogne, l'Apostolo Paolo
Alcuni episodi della vita di Paolo: Dopo che è diventato cristiano alcuni…….. lo vogliono uccidere e per salvarlo è calato fuori da Damasco in una cesta. Paolo annuncia il ………. Miniatura inglese Il martirio di Paolo, avvenuto a ……….