Il termovalorizzatore ieri e oggi - L’esperienza di Hera - Bologna, 21 Settembre 2013
INDICE I° PARTE: Presentazione della Società II° PARTE: La termovalorizzazione dei rifiuti Evoluzione normativa Evoluzione tecnologia Emissioni in atmosfera III° PARTE: I termovalorizzatori del Gruppo Hera Parco impianti Descrizione degli investimenti fatti Scelta tecnologica Performance Comunicazione IV° PARTE: La gestione dei rifiuti in Europa
PRESENTAZIONE DELLA SOCIETA'
PRESENTAZIONE DELLA SOCIETA’ Le Aziende Municipalizzate erano strumenti degli Enti proprietari per la gestione “in privativa” dei servizi pubblici locali. Erano dotate di buone competenze tecniche, storicamente considerate un modello di buona gestione, ma con limitate risorse finanziarie e scarsa propensione Vs attività “a mercato”. Con l’introduzione delle norme sulla concorrenza è emersa l’esigenza di farle evolvere Vs gestioni manageriali in grado di competere con player internazionali e di valorizzare i propri asset. ASC LE ORIGINI Dalla sua costituzione ha operato per: rinnovare la dotazione impiantistica del territorio per assicurare continuità del servizio secondo i più elevati standard europei; ampliare il proprio know how tecnico, tecnologico e gestionale; estendere la propria presenza nel mercato dei Rifiuti Speciali IERI Con l’obiettivo di ampliare l’area territoriale di intervento per la costruzione e gestione di impianti di recupero e smaltimento di RU ed RS. OGGI
PRESENTAZIONE DELLA SOCIETA’ Herambiente è la più grande società italiana che realizza e gestisce tutte le attività relative agli impianti di trattamento, al recupero di materia ed energia e allo smaltimento dei rifiuti. La sua strategia di sostenibilità e tutela ambientale e gli investimenti nelle tecnologie garantiscono sviluppo, trasparenza e innovazione. Hera è il principale operatore nazionale nel settore ambiente per quantità di rifiuti raccolti e trattati. Hera gestisce l'intero ciclo di recupero e riciclaggio della materia attraverso la sinergia tra i servizi operativi ambientali, assicurando l’autosufficienza negli ATO serviti oltre ad un ruolo di leadership nazionale nei rifiuti speciali 2008 Rifiuti trattati ton / 000 MKT Share E.R.: Urbani 64% - Speciali oltre 60%
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EVOLUZIONE NORMATIVA: D.P.R. 915/82 Impone la presenza di una camera di post combustione per completare l‘ossidazione dei fumi di combustione; D.Lgs. 22/97 Introduce l’obbligo del recupero energetico dalla combustione dei rifiuti; D.M. 503/97 Introduce limiti alle emissioni più restrittivi, definisce condizioni di esercizio degli impianti volti al contenimento delle emissioni in atmosfera e indica criteri e tempistiche di adeguamento per gli impianti esistenti; D.Lgs. 133/05 [Norma di riferimento] Introduce limiti alle emissioni più restrittivi, definisce criteri costruttivi e gestionali per gli impianti nuovi ed esistenti volti al contenimento delle emissioni in atmosfera ed alla massimizzazione del recupero energetico; Linee guida per le Migliori Tecnologie Disponibili (DM 29/01/2007) contengono l’indicazione delle migliori tecnologie e dei criteri di gestione disponibili e delle performance a cui tendere. La valutazione delle migliori tecniche è di carattere tecnico/economico.
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EVOLUZIONE TECNOLOGICA: A fronte delle prescrizioni normative contenute nelle direttive europee, successivamente recepite in Italia, gli impianti di incenerimento sono stati progressivamente adeguati sia sotto il profilo impiantistico che gestionale: è stata prevista in tutti gli impianti una sezione finale della camera di combustione dimensionata in modo che i fumi di combustione possano stazionare a una T>850°C per almeno 2 sec. La funzione principale di tale sezione è quella di completare l’ossidazione dei fumi e ridurre il tenore di incombusti; sono state progressivamente adeguate le sezioni di depurazione fumi al fine del rispetto dei limiti introdotti con il DM 503/97, con particolare riguardo a Ossidi di Azoto (inserimento di sistemi non catalitici e catalitici), polveri (inserimento di elettrofiltri e/o filtrio a maniche), gas acidi, e diossine/furani (inserimento di reattori con iniezione di calce e/o bicarbonato e carboni attivi); sono state installate, nella seconda metà degli anni ’90, le sezioni di recupero energetico permettendo il recupero di calore dai fumi di combustione e, conseguentemente, la produzione e cessione di energia elettrica e termica.
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EMISSIONI IN ATMOSFERA: LE DIOSSINE Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di diossine totali annue, come somma di tutti gli impianti di incenerimento rifiuti presenti sul territorio nazionale. Gli adeguamenti impiantistici eseguiti in conformità con l’evoluzione normativa ed impiantistica ha comportato una riduzione di circa il 99,8% delle emissioni da incenerimento rifiuti. [g I-Teq] FONTE: Sinanet – ISPRA – Banca dati SNAP
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EMISSIONI IN ATMOSFERA: LE DIOSSINE Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di diossine totali annue, dai diversi comparti produttivi. Dal 2001, l’incenerimento di rifiuti rappresenta una delle sorgenti meno significative. I contributi più rappresentativi sono associati a: Processi di combustione con contatto; Industria del ferro/acciaio, Residenziale [g I-Teq] FONTE: Sinanet – ISPRA – Banca dati SNAP
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EMISSIONI IN ATMOSFERA: PM10 Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di PM10 totali annue, come somma di tutti gli impianti di incenerimento rifiuti presenti sul territorio nazionale. Gli adeguamenti impiantistici eseguiti in conformità con l’evoluzione normativa ed impiantistica ha comportato una riduzione di circa il 55% delle emissioni da incenerimento rifiuti. [Mg] FONTE: Sinanet – ISPRA – Banca dati SNAP
LA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI EMISSIONI IN ATMOSFERA: PM10 Il grafico descrive l’andamento delle emissioni in atmosfera di PM10 totali annue, dai diversi comparti produttivi. L’incenerimento di rifiuti rientra tra i comparti meno significativi. I contributi più rappresentativi sono associati a: Residenziale; Traffico veicolare; Processi di combustione con contatto. [Mg] FONTE: Sinanet – ISPRA – Banca dati SNAP
I TERMOVALORIZZATORI DEL GRUPPO HERA
L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA: IL PARCO IMPIANTI N° Linee Potenzialità Capacità autorizzata Potenza Installata Teleriscaldamento/ recupero calore √ WTE Ferrara 2 55,8 MW 130 kt 12,8 MW √ WTE Forlì 1 46,5 MW 120 kt 10,5 MW WTE Ravenna 1 27,80 MW 56,5 kt 6,3 MW WTE Rimini 1 46,5 MW 150 kt 10,5 MW WTE Modena 1 78,0 MW 240 k 24,8 MW WTE FEA 2 81,4 MW 220 kt 22,0 MW √ ENOMONDO 1 48,7 MW 114 kt 13,7 MW √ POZZILLI (IS) 1 47,0 MW 93,5 kt 14 MW
L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA: GLI INVESTIMENTI In sei anni il Gruppo ha realizzato cinque nuovi impianti investendo 430 M€
L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA: LE TECNOLOGIE Le scelte tecnologiche fatte per gli impianti del Gruppo Hera hanno i seguenti obiettivi: Affidabilità, versatilità e continuità di esercizio: si è optato per l’applicazione di tecnologie consolidate per il trattamento dei rifiuti urbani, che rappresentano una matrice particolarmente eterogenea FORNI A GRIGLIA Efficientamento energetico: inserimento di unità di recupero del calore volte alla massimizzazione della produzione di energie elettrica e termica per TLR, ove presente CALDAIA INTEGRATA, RECUPERATORE CALORE FUMI, ESERCIZIO CON SATURAZIONE DEL CARICO TERMICO Elevate performance ambientali: gran parte dell’investimento è stato rivolto alle sezioni di depurazione fumi caratterizzate dalla presenza di tutti i sistemi di depurazione e controllo ridondati: Doppio sistema di riduzione degli Ossidi di Azoto: Sistema non catalitico + Sistema catalitico; Doppio sistema di abbattimento delle polveri: Filtro a maniche + Filtro a maniche oppure Elettrofiltro + Filtro a maniche; Doppio sistema di reazione per riduzione gas acidi, metalli e microinquinanti organici: iniezione in due punti lungo la sezione di depurazione di calce e carboni attivi + bicarbonato di sodio; Doppio sistema di misura e controllo dei fumi: monitoraggio di processo (SMP) e monitoraggio emissioni (SME - fiscale)
L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA: LE PERFORMANCE EMISSIONI IN ATMOSFERA rispetto ai limiti di legge D.Lgs. 133/05: media impianti Gruppo Hera -74% Dal 2003 al 2012: WTE BO WTE FE WTE FO WTE MO WTE RN RIFIUTI TRATTATI (migliaia di t): totale impianti Gruppo Hera +39% Dal 2006 al 2012: +54% dal 2003 ENERGIA PRODOTTA: totale impianti Gruppo Hera +77% Dal 2006 al 2012: +214% dal 2003
L’ESPERIENZA DEL GRUPPO HERA: STRUMENTI DELLA TRASPARENZA Link Gruppo Hera: www.gruppohera.it Herambiente Spa: http://ha.gruppohera.it/ Bilancio di sostenibilità del Gruppo Hera http://bs.gruppohera.it/
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN EUROPA
MODALITA’ DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO NEL TERRITORIO SERVITO DA HERA Nel 2012 Hera ha conferito in discarica il 21% dei rifiuti urbani raccolti (erano il 49% nel 2002). L’obiettivo di ridurre questa quota al 17% nel 2013 è confermato e sarà conseguito congiuntamente al raggiungimento del 54% di raccolta differenziata. In Italia, il ricorso alla discarica per i rifiuti urbani è stato del 49% nel 2011, mentre nell’Unione Europea del 37% (fonte: Eurostat).
MODALITA’ DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO dei RU nella UE 27 Negli Stati Membri dove si è raggiunta la piena attuazione di sistemi di gestione integrata dei Rifiuti Urbani (Danimarca, Svezia, Olanda, Belgio, Germania, Austria) sono privilegiati il recupero di materia ed energia con conseguente riduzione dello smaltimento in discarica Nei Paesi target (Danimarca, Svezia, Olanda, Belgio, Germania, Austria) il recupero medio di materia è di poco superiore al 50% I Paesi che minimizzano l’impiego in discarica rilevano elevati livelli di utilizzo di trattamenti termici associati a livelli alti di recupero energetico, in particolare produzione di energia termica per TLR Fonte: Elaborazioni ENEA su fonte EUROSTAT 2009 dal Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia, marzo 2012
Recupero energetico da RU nella UE 27 - ktep 10 2,2 3 1,1 130 13,7 23 3,4 Impianti WTE (n.) Rifiuti trattati (Mton) 20 1 31 4,7 0,3 3,5 12 6,3 16 2,8 70 19,1 0,1 28 3,6 49 4,5 0,04 3 0,4 2 0,2 11 2,3 0,02 Recupero energetico da RU nella UE 27 - ktep Nella UE 27 sono presenti 398 impianti che nel 2009 hanno trattato 65,1 mln ton Il recupero da incenerimento di Rifiuti Urbani ha dato luogo a un risparmio nel 2009 di 14.849 ktep Italia e Germania, in particolare, negli ultimi anni hanno conosciuto un forte incremento del recupero energetico Fonte: CEWEP 2009 ed Elaborazioni ENEA su fonte EUROSTAT 2008 dal Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia, marzo 2012
Requisiti/ Parametri di valutazione Classifica finale (ranking) IL POSIZIONAMENTO DEL MODELLO INDUSTRIALE DI HERA La Commissione Europea ha pubblicato ad agosto 2012 una relazione sulla gestione dei Rifiuti Urbani negli stati membri dell’Unione Europea Applicando gli stessi criteri della valutazione Europea all’Emilia Romagna, la Regione si collocherebbe al 5° posto, in linea con i Paesi Europei più virtuosi Requisiti/ Parametri di valutazione Classifica finale (ranking) Paesi Bassi Svezia Danimarca Germania Hera/ E.R. Slovacchia Italia Cipro Romania Esistenza di un programma di gestione rifiuti Sviluppo del riciclaggio di RU Quantità di RU riciclati, recuperati (recupero di EE) e smaltiti Vigenza di divieti/ limitazioni allo smaltimento in discarica Vigenza di tariffe puntuali per RU Capacità disponibile per il trattamento dei RU conforme alla normativa UE sui rifiuti Conformità delle discariche e conseguimento obiettivi sul conferimento di RU in discarica Numero di infrazioni e di cause giudiziarie Valori HERA 2011C 1 2 5 20 Fonte: Screening of Waste management performance of EU members state, European Commission , luglio 2012