La sfida di educare ai media Genova 6 – 8 novembre 2009 non lasciamoli soli La sfida di educare ai media Genova 6 – 8 novembre 2009
Comunicazione e relazione Cosa è comunicare? Perché comunichiamo? Da quando comunichiamo? ‘le nuove tecnologie digitali stanno determinando fondamentali cambiamenti nei modelli di comunicazione e nei rapporti umani…soprattutto tra la generazione digitale’ (Benedetto XVI; GMC 2009)
Comunicazione e relazione il desiderio profondo: Intimità-identità e memorie Il destino: Andare oltre la paura : Il fraintendimento e la distanza - il nemico Il vuoto e la fretta
a. Intimità - identità e memorie Comunicare è cercare e cercarsi tutto insieme; cercare relazioni, stabilire contatti, provare a sondare l’altro e a scoprirlo, portando ciò che siamo e consegnandolo a luogo più segreto e intimo, occasione unica per ritrovarsi, anzi per scoprirsi proprio in questo gesto del dono di sé all’altro, della comunicazione del sé all’altro. ‘i giovani hanno colto l’enorme potenzialità dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione, la comprensione tra individui e comunità(Benedetto XVI; GMC 2009) La comunicazione tende alla intimità tanto quanto tende alla verità,alla bellezza, al bene. Quanto di più vero ciascuno ha distillato dalla vita, le memorie che ciascuno conserva in sé, vorrebbe consegnarle a chi ama nella comunicazione intima. ‘questo bisogno di comunicazione e di amicizia è radicato nella nostra stessa natura di esseri umani…con esso noi diventiamo più pienamente umani. Questo bisogno e va letto come partecipazione al comunicativo e unificante amore di Dio’ (Benedetto XVI GMC 2009)
b. Andare oltre ‘Gli animali si spostano, l’uomo viaggia’. Viaggiare è cifra dell’umano, una di quelle caratteristiche che non si possono perdere se si vuole comprendere qualcosa del desiderio di comunicare che ci abita. ‘quando sentiamo il bisogno di avvicinarci alle altre persone, quando vogliamo conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata che è impressa nella nostra natura di esseri creati a immagine e somiglianza del Dio della comunicazione e della comunione’. (Benedetto XVI; GMC 2009) Matteo Ricci, Marco Polo, Cristoforo Colombo, Neil Armstrong non sono solo gli uomini simbolo di questo viaggiare oltre i limiti, sono insieme altrettante imprese che decisamente hanno spinto l’umano altrove, ciascuno con un corredo tecnologico che ha reso possibile l’impresa.
c. Fraintendimento e distanza Comunicare efficacemente ha l’obiettivo di superare i silenzi, ma soprattutto di annullare i fraintendimenti e la e distanze, buttare ponti, spianare colline, riempire valli, scaldare il cuore Chi non conserva la paura di non essere capito e di creare diffidenza e distanza non conosce la comunicazione umana, ma solo l’arroganza e il delirio del potere sull’altro ‘naturalmente non parlo delle passeggere e superficiali relazioni … parlo del vero amore’ (Benedetto XVI)
d. La fretta e il vuoto Quanta comunicazione (?) frettolosa e vuota abitiamo ogni giorno: da quella famigliare o professionale a quella televisiva o multimediale È frettolosa e vuota poiché non tende all’altro, non lo rispetta, è usata per fini ideologici, con il pretesto di rappresentare la realtà di fatto si tende a legittimare e ad imporre modelli distorti, è carica di violenza, volgarità, trasgressione, vuole manipolare le coscienze (Benedetto XVI; GMC 2008)
Chi c’è in casa mia? i libri, il giornale (1450 in Germania - 1600 in Inghilterra nasce il primo quotidiano), la fotografia ( 1827 Nièpce e 1849 Daguerre) il cinema (nel 1895 f.lli Lumiere a Lione), la radio (1900 Marconi – 1920 introdotta come medim famigliare), la televisione (1935 BBC,1936 Olimpiadi di Monaco per pochi televisori), il telefono (1854 Meucci) lo stereo (fonografo di Edison del 1877), il computer (anni 70), il cellulare e internet(anni 90),i-pod;cyberspace. Io e la mia famiglia
Fruizione dei media nei ragazzi Prevalentemente TV per 2,30 h/d 44% uso di diversi media per 5,15 h/d 25% solo Tv per 4 h/d 21% specializzati nell’uso di PC-videogiochi per o Tv-videogiochi per 6h/d 10% DATI CENSIS
Tempo libero e media (Junior Doxa 2007) In totale ore 4,36 così impiegate TV 29% Studio 20% Uscire 16% Giocare in casa 10% Giocare fuori casa 6% Fare Sport 6% Videogame 8% Computer 8% Leggere 2% 45% accanto ai media……
Cosa usiamo
In Europa
Utenti sola tv
SEMPRE SUI CONSUMI ALLA FINE DELLA SCUOLE ELEMENTARI I BIMBI HANNO ASSISTITO A 8.000 OMICIDI E 100.000 ATTI DI VIOLENZA ( Associazione degli psicologi americani) Il consumo televisivo nei minori tra i 12 ed i 14 anni continua ad aumentare. Dal 1997 ad oggi (2006) chi guarda la TV almeno 3 ore al giorno è passato dal 19% al 31%, mente chi la guarda meno di un ora al giorno è passato dal 25% al 13% ( Saggese – Convegno minori e TV promosso dal Comitato TV e Minori – Roma 14 novembre 2006)
Diffusione dei 4 grandi canali (per infanzia?) DATI CENSIS
Dunque….. L’uso dei media è prevalente per l’accesso al mondo rispetto a Scuola ( 200 giorni per 6 ore circa 1200 ore) Famiglia 3 ore per 365 giorni circa 1100 ore I media infatti sono diventati la terza attività anche per i ragazzi (DOXA JUNIOR 2005)
Cosa chiedono i figli? 1. Tema della bimba di Agrigento 2. indagine di Sassari: Cosa vorresti fare nel tempo libero? 31% con gli amici 43% con i miei genitori Tutte le indagini con gli adolescenti collocano al primo posto la famiglia e al secondo gli amici Esperimento alla Sapienza: sfida tra Bruno Gambarotta e Tom e Jerry
La famiglia è ancora un luogo di comunicazione? Allan Bloom ha scritto: In famiglia le persone mangiano insieme,giocano insieme, viaggiano insieme, ma non pensano insieme. Quasi nessuna famiglia ha una vita intellettuale di qualche tipo, tanto meno è capace di permeare i vitali interessi dell’esistenza
Dal direttorio CEI cap IV Le case stanno diventando sempre di più una piccola centrale di media: radio, tv, stereo…I Genitori devono essere preparati a convivere con i media ed educare i loro figli perché sappiano interagire in modo competente, critico, eticamente responsabile (…) Ai Genitori, e in generale alle persone adulte nella famiglia tocca farsi carico di una responsabilità in gran parte nuova: attrezzarsi culturalmente per comprendere i linguaggi dei media, imparando a distinguere gli influssi negativi da quelli positivi, sottraendo loro potere (…) occorre riappropriarsi del ruolo attivo di utenti capaci di valutare, ancor più favorire un clima in cui crescere autonomamente nei giudizi e nelle scelte.
il nostro ruolo conoscere il mezzo, il suo fascino ed il suo potere riconoscere le sue potenzialità, i suoi limiti scoprire come stare accanto ai figli nell’introdurli al consumo dei media Raccontare il senso Dare ritmi
Adulti competenti… ‘ i nostri adolescenti, fragili e spavaldi quando hanno di fronte un adulto competente, dimostrano quanto sia reale e profonda la loro motivazione ad attrezzare una relazione col mondo adulto…quando viene stabilita una relazione educativa anche gli spavaldi accettano livelli molto elevati di dipendenza perché la fiducia che sperimentano li autorizza a ritirare la denigrazione preventiva che generalmente inalberano’ (G.P. Charmet , Fragile e spavaldo,2008 Laterza )
Piccola bibliografia D BBaggio – Soprani: Mediante – Effatà EE. Viganò: I sentieri della comunicazione - Rubettino AA. Grasso: Storia della Tv – Garzanti DD. Felini: Pedagogia dei media – La Scuola DD’Alessio: posso guardare la TV? - Franco Angeli AAA.VV.: Famiglia e TV - SEI PPellai: Il bimbo che addomesticò.. - Franco Angeli DD.E.Viganò: La TV in famiglia - Paoline MM. Lodi : la TV a capotavola - Mondadori KK. Popper: Cattiva Maestra tv - I libri di Reset PM. Aroldi: La TV risorsa educativa –Paoline RG.P.Charmet; fragili e spavaldi – ritratto degli adolescenti di oggi - Laterza AA. Fumagalli: Scegliere la TV - ARES