Rivoluzione Rivoluzione Russa Russa
Il 23 febbraio 1917 a Pietrogrado (oggi Pietroburgo) gli operai manifestarono in massa chiedendo pane e pace. L’esercito si schierò dalla parte dei manifestanti; inizia così la rivoluzione di Febbraio. Nacque la repubblica e il 2 marzo lo Zar fu costretto ad abdicare. Per organizzare la repubblica il popolo si divise in operai e contadini contro i borghesi. Si formò così un governo provvisorio presieduto dal principe l’Vov, che voleva continuare la guerra, e da 2 soviet uno dei deputati operai e uno dei soldati che volevano la pace. Nel 1917 arrivò a Pietrogrado Lenin che con i bolscevichi voleva organizzare una II rivoluzione con 3 obbiettivi: -tutto il potere ai soviet; -pace; -la terra ai contadini. Ciò che voleva la massa anche se sembrava rischioso ;anche l’esercito non voleva più combattere. Il governo era guidato da Kerensky che non sapeva il problema della guerra. Lenin conquistò consensi sempre più estesi e i bolscevichi organizzarono un’insurrezione formando la guardia rossa: iniziò la rivoluzione d’ottobre. Il 25 ottobre 1917 le guardie rosse presero il palazzo d’inverno. Venne creato il soviet dei commissari del popolo formato da Lenin e i bolscevichi rivoluzionari.
Il governo provvide: -abolendo la proprietà privata e affidando le fabbriche agli operai; avviando le trattative che condussero alla pace di Brest-Litovsk con cui la Russia uscì dalla Grande Guerra. Il 12 novembre 1917 ci furono le elezione per la formazione dell’assemblea costituente ma i Bolscevichi persero e Lenin sciolse l’assembla e impose la dittatura del proletariato. Tra il 1918 e il 1920 la Russia conobbe una sanguinosa guerra civile divisa tra: Le armate bianche formate da i generali rimasti fedeli allo Zar e dai menscevichi; L’armata rossa formata dai bolscevichi guidati da Lev Trockiy. Lo Zar e la sua famiglia furono giustiziati nel 1918. Ai bolscevichi si aggiunsero in seguito i contadini. Nel 1920 vinse l’Armata rossa; nel 1922 nacque così l’URSS: l’ Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. L’economia era sempre più disastrosa. I contadini dovevano dare obbligatoriamente tutto ciò che non servisse al loro fabbisogno; ciò provocò una crisi della produzione agricola. Per stimolare la produzione agricola e migliorare le condizioni del paese, nel marzo 1921 fu elaborato il piano della Nuova Politica Economica (NEP).
La NEP favorì l’iniziativa privata di contadini e industriali: I contadini dovevano consegnare parte del raccolto allo stato, ma poterono coltivare per se stessi e vendere; nell’industria lo stato mantenne il controllo solo nelle fabbriche che avevano più di 20 dipendenti. Ci fu l’aumento della produzione agricola e il paese uscì dalla carestia. Nel gennaio 1924 morì Lenin e ci furono delle lotte per la sua successione tra Stalin e Trockiy. Trockiy guidava l’armata rossa, e Stalin aveva un grande potere essendo segretario amministrativo del partito: essi avevano due diverse linee politiche: -Trockiy sosteneva che per mantenere la rivoluzione socialista bisognava estenderla in altri paesi: la rivoluzione permanente; Stalin sosteneva la teoria del socialismo in un solo paese. Lo scontro tra le due posizioni si risolse nel 1925 a favore di Stalin; Trockiy fu ammazzato in Messico nel 1940 per ordine di Stalin. Nel 1927 Stalin divenne padrone dello stato Russo e impose enormi sacrifici e la Russia per farne una potenza industriale con il piano quinquennale che partì nel 1928.
Si privilegiavano la produzione di materie prime ( petrolio, ferro, carbone e acciaio ), si sfruttarono le risorse minerarie e petrolifere. Occorrevano operai e dirigenti preparati per le grandi industrie. I risultati economici furono straordinari. Le città divennero sempre più popolose. In pochi anni l’ Unione Sovietica divenne una grande potenza industriale. A partire dal 1930 tutti i contadini furono costretti ad entrare nelle grandi aziende collettive dello Stato: i Kolchoz,i Sovchoz. I Kolchoz erano aziende agricole cooperative : i contadini coltivavano la terra dello Stato; in più potevano sfruttare personalmente un piccolo pezzo di terra. I Sovchoz erano aziende statali:i contadini erano dei dipendenti statali. I kulaki reagirono al tentativo di Stalin di sottrargli le terre. Stalin rispose con violenza; si scatenò una guerra civile e molti kulaki furono uccisi. Stalin aveva raggiunto il suo obbiettivo:lo Stato controllava tutte le campagne. Dopo l’espulsione di Trockij il potere si concentrò nelle mani di Stalin. Lo ottenne grazie alle purghe:cioè eliminando tutti coloro che si opponevano. Gli oppositori venivano uccisi o mandati nei gulag cioè nei campi dei lavori forzati. Lo staliniano ha causato circa 3 milioni di vittime. Il partito controllava ogni settore della vita dei cittadini. Le condizioni delle masse erano certamente migliorate, ma il popolo non conosceva più la libertà.
FATTO DA: Sara Angelica Gledys