..Dalla pianura alle montagne.. ..Dalla steppa alla prateria..
ECCO A VOI:
Il più affascinante viaggio di una persona nella sua vita
Dalla fanciullezza all'adolescenza
Com’è nato? Il nostro viaggio è iniziato con la lettura del brano Sul ghiaccio di Hermann Hesse. In questo racconto, lui parla della crescita di un bambino, ma soprattutto della scoperta dell’amore; affrontando tutte le paure e le preoccupazioni che essa porta.
Sul ghiaccio PRIMA: “In quel tempo vedevo ancora il mondo con altri occhi. Avevo dodici anni e mezzo ed ero ancora completamente preso nel mondo colorato e rigoglioso delle gioie e fantasticherie fanciullesche. Fu allora che nel mio animo stupito spuntò per la prima volta, timido e avido, il tenue chiarore della giovinezza più dolce e tenera. DOPO: “ Rimanemmo uno di fronte all’altra, impauriti e sbalorditi, e nessuno di noi parlò. La pelliccia, i capelli e il volto della bella ragazza, così estranei e vicini, mi stordivano. Pensai invano a un modo per scusarmi del fatto accaduto, ancora con il berretto stretto in mano. E d’improvviso, mentre un velo mi offuscava la vista, feci meccanicamente un profondo inchino:- Posso avere l’onore di questo ballo?-”
I grandi di Ian McEwan La verità era che tutti i grandi, alla prima opportunità, preferivano sprofondare delle tre tipiche attività da spiaggia: stare seduti a cianciare, leggere libri e giornali, o dormicchiare. Se decidevano di fare un po’ di movimento, ammesso che così si possa definire, era solo per dedicarsi a passeggiate interminabili quanto noiose, le quali erano soltanto un altro pretesto per parlare Peter si volse a guardare i grandi. Adesso li considerava in un modo diverso. Sapevano cose belle che stavano appena incominciando ad affiorare anche in lui, come sagome nella foschia. C’erano altre avventure nella vita, dopo tutto.
Dopo aver letto i racconti in classe abbiamo scritto dei temi che parlassero delle nostre esperienze e delle nostre difficoltà nell’attraversare questa difficile età … Abbiamo usato i racconti di Hesse e di McEwan come appoggio per scrivere i nostri racconti.
ALCUNE NOSTRE ESPERIENZE:
“Ero cresciuta, i miei genitori cominciarono a lasciarmi i miei spazi e ciò significava che mi consideravano più responsabile…” “…In ogni singolo momento l’uomo cambia e devo dire che a questo punto non vedo l’ora di vedere quale sarà la mia prossima trasformazione” M. B.
“Avevo nemmeno dodici anni e una fantasia da vendere “Avevo nemmeno dodici anni e una fantasia da vendere. Mi sembrava tutto così facile e divertente… Fu allora che nella mia testa e nel mio animo spuntò per la prima volta uno spiraglio della giovinezza meno dolce e tenera. Cominciai a scoprire l’amore…” S. F.
“Quando ero bambino dipendevo in tutto dai miei genitori e senza di loro non facevo un passo; adesso ho voglia di indipendenza e spesso i loro atteggiamenti, ancora protettivi nei miei confronti, mi disturbano e mi innervosiscono.” Z. L.
Era una domenica mattina di primavera, avevo undici anni e mezzo ed ancora vivevo in un mondo tutto mio. Uscii dalla doccia e mi fissai allo specchio. Vedevo qualcosa nella mia faccia, qualcosa che prima non avevo nella mia liscia pelle. Era un punto, un punto tutto nero. Non ci pensavo. Mi dissi che probabilmente stava nascendo un piccolo neo, proprio sul mio naso. Presi il fon e mi asciugai i capelli. Notai però che mi stavano nascendo dei peli, dei peli dove prima non c’era niente. Anche nel parlare notai un cambiamento, il tono della voce era strano: a volte alto a volte basso. Tutto stava cambiando... C.C.
Devo dire che non me l’aspettavo di sviluppare ad undici anni, ma sapevo che prima o poi sarebbe successo perché anche mia mamma me ne aveva parlato. Quando ho visto il mio corpo che cambiava non mi è piaciuto tanto perché mi sono vista ingrossare i fianchi e diventare più tonda. All’inizio mi accettavo di più, ma invece ora ogni piccola cosa che vedo è un’imperfezione che non mi piace... C. C.
“Baciare una ragazza fino a quel momento non era tra i miei progetti ideali, anzi, pensavo anche che fosse una cosa non piacevole e brutta e che avrei voluto rimandare il più tardi possibile. Il mio primo bacio è stato stupendo: tutto il contrario rispetto a quello che pensavo in precedenza.” A. F.
Primo bacio
La prima volta che mi sono innamorata ero veramente impazzita La prima volta che mi sono innamorata ero veramente impazzita!! Non ci stavo più con la testa, mangiavo poco perché credevo di non essere ricambiata, mi fissavo su canzoni assurde e l’immagine del suo viso rimaneva costantemente inchiodata nella mia mente... M. B.
Amori famosi
Capisco solo ora di quanto fossi impacciato da piccolo con le ragazze; non riuscivo ad esprimermi e anzi diventavo scontroso proprio con chi volevo conquistare. Poi finalmente è arrivato l’innamoramento corrisposto e lì è cambiato tutto… L. Z.
Avevo undici anni: era un’estate molto calda ed io, fanciullo, ero in vacanza con la mia famiglia. Ogni mattina mentre andavo a fare la spesa per mia mamma vedevo Lucrezia ed ogni mattina la salutavo... Io trascorrevo le mie giornate a giocare a pallone e al mare ma sentivo che mancava qualcosa. Un giorno mentre ero a giocare con i miei amici vidi Lucrezia passare in lontananza e mi dimenticai di tutto il resto. In quei secondi c’era solo lei. Forse m’innamorai, non so, però so che da quel giorno il mio unico obbiettivo fu quello di conquistarla... T. L.
...Ed eccoci Arrivati Alla conclusione...
Grazie per aver partecipato a questo viaggio; pieno di emozioni e di ricordi, di risate e di pianti. Speriamo tanto che vi siate divertiti e anche un po’ commossi... GRAZIE Grazie a tutti!!!
A CURA DI: Alessio Fini & Marco Rogai BONi