La Sardegna in Italia e in Europa Rapporto sulleconomia della Sardegna 2009 Le sfide dellItalia e della Sardegna, le idee dei Democratici Summer School.

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La Sardegna in Italia e in Europa Rapporto sulleconomia della Sardegna 2009 Le sfide dellItalia e della Sardegna, le idee dei Democratici Summer School 2009 Arbatax, Villaggio Telis, 3-4 luglio 2009

Rapporto CRENoS 2009 Struttura della presentazione Analisi del sistema economico della Sardegna Il comparto servizi Il sistema turistico sardo Il mercato del lavoro I fattori di competitività Considerazioni conclusive La sintesi del Rapporto è disponibile sul sito CRENoS

Il contesto economico europeo Differenziale di crescita rispetto alla media EU27=1 (PPA) Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati EUROSTAT

Importanti differenze nei sottoperiodi Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati OCSE (2009)

Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati EUROSTAT e ISTAT Confronti regioni europee DATI: Confronti UE: dati Eurostat (UE27=100) Confronti nazionali: nuovi dati Istat regionali Landamento delleconomia sarda si inscrive in questo contesto nazionale negativo. Lindice regionale (UE27=100) è diminuito da 90 ad 80. Dal 1995 ad oggi il Pil nazionale è passato da un livello superiore alla media UE15 ad uno inferiore Sardegna Francia Polonia Lituania Slovacchia Ungheria Estonia Slovenia Grecia Spagna Italia Germania Irlanda

Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT Pil pro capite e produttività Performance positiva della Sardegna registrata qualche anno fa è notevolmente ridimensionata Pil per ore di lavoro: dal 2000 la produttività relativa della Sardegna oscilla attorno all87% della media nazionale. Crisi nel settore delle costruzioni e dei servizi; recupero per lindustria in senso stretto Trend positivo nei consumi pro capite viene invece confermato: dal 2000 al 2006 lindice cresce, ma anche per i consumi si evidenzia una riduzione negli ultimi anni. 0,71,1-0,40,501,5-Centro-Nord 0,51,50,1 -0,60,42,5-Mezzogiorno 0,40,7-0,40,51,7-0,52,2-Sardegna Tassi di crescita 117,6117,5117, ,2118,3118,7Centro-Nord 67,467,567,467,267,567,467,366,8Mezzogiorno 76,776,977,477,6 75,776,175,8Sardegna Numeri indice (Italia=100)

Servizi di natura pubblica Servizi di natura pubblica: Analisi di servizi erogati a livello comunale Analisi del settore sanitario Linee Urbane di trasporto pubblico locale nei comuni capoluogo di provincia per 100 kmq di superficie comunale (2006); ( ) Percentuale di raccolta differenziata (2007); ( ) Percentuale delle famiglie che denunciano irregolarità nell'erogazione dell'acqua (2006); ( ) Percentuale di file di oltre 20 minuti presso l'anagrafe e le ASL (2006); ( ) Servizi informatici nei Comuni, percentuale di comuni dotati del servizio (2007); ( ) Rapporto CRENoS 2009

Spesa corrente pro capite nei comuni italiani 880 Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Spesa sanitaria pro capite Sardegna: spesa sanitaria pro capite nel 2007 di Tassi di variazione delle spese correnti del SSN: Sardegna + 1,7% ; MAX +5,8% ; MIN -2,6% Sardegna + 9% ; MAX +21,6% ; MIN 4,3% 15,08,16,9STATI UNITI 8,12,45,7SPAGNA 10,22,37,9GERMANIA 10,72,28,5FRANCIA 8,71,96,8ITALIA 11,72,19,6Sud 11,82,19,7Mezzogiorno 8,41,86,6Centro 7,41,95,6Nord 10,31,88,5Sardegna Spesa sanitaria corrente totale Spesa sanitaria privata Spesa sanitaria pubblica corrente Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

La mobilità sanitaria interregionale. Indicatori di attrazione e fuga 1,8 3,5 5,2 11,6 Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Rapporto CRENoS 2009 Landamento del settore turistico A livello mondiale il 2006 e il 2007 sono stati anni positivi per il turismo. Con circa 44 milioni di turisti internazionali, lItalia si colloca al quinto posto tra i paesi più visitati al mondo (dopo Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina) gli arrivi internazionali + 6,3% ; ,8% (UNWTO) Competitors: Turchia (+12,9%), Malta (+7,8%) e Portogallo (+6,9%) Indice di competitività del settore turistico: Italia dal 33° al 28° posto. Svizzera (1°), Austria (2°), Germania (3°), Spagna (5°), Regno Unito (6°), Francia (10°), Portogallo (15°) e Grecia (22°) Prospettive per il 2009 e il 2010 sono preoccupanti. Dati definitivi 2007 ufficiali, ISTAT (Gennaio 2009)

Rapporto CRENoS 2009 Lofferta ricettiva: dati 2007 Si osserva una crescita della capacità daccoglienza: +20% esercizi; +2,4% posti letto (Italia -2,7% e -0,3%) extra- alberghiero: +30,1% esercizi e +2,1% posti letto. Le nuove strutture sono essenzialmente extralberghiere (434 unità): case per ferie (+40%), esercizi agro-turistici (+38,5%), B&B (+23,9%) e alloggi in affitto (+19,4%). Dimensione media esercizi alberghieri sempre molto alta. Differenze intra-regionali: 40% strutture ricettive in Gallura, seguono CA 20% e SS 15%; dal 2006 al 2007 dinamismo in tutte le province che partivano da unofferta ricettiva molto bassa.

La domanda ricettiva: dati 2007 Arrivi: +15,6% Sardegna; Mezz. +4,4%; Italia +3,3%; Stranieri (+20,8% es.alberghieri; +27,8% es.extra-alb.) Presenze: +12,5% Sard.; Italia +2,7%; Mezz. +5,1%; stranieri: +19,1% (Italia +4,2%); (+28,9% es.alberghieri) 25% 14% 28% 8% -6% 4% 56% 58% Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Criticità 1: stagionalità Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Criticità 2: Sommerso Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT – Viaggi e vacanze 22, Olbia-Tempio 31, Sassari 11, Oristano 1, Ogliastra 8, Nuoro 3, Carbonia-Iglesias 0, Medio Campidano 20, Cagliari %Presenze DifferenzaStatistiche ufficiali Elaborazioni su indagine Viaggi e Vacanze La quota sommersa: quasi 23 milioni di presenze non ufficialmente registrate. Lo scarto maggiore esiste per le seconde case ma il sommerso è presente anche per le strutture alberghiere. Nuove indicazioni sui turisti italiani in Sardegna

Il mercato del lavoro Tasso di attività Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT Tasso di occupazioneTasso di disoccupazione

Crescita occupazione: diverse misure ( ) medio annuo totale ,48,12,25,8 Occupati interni 1,48,43,44,9 Occupati (FDL) 1,06,02,23,7 ULA 1,48,53,05,3 Occupati interni Italia 0,84,71,03,7 Occupati (FDL) 0,74,40,63,7 ULA 1,06,21,15,0 Occupati interni Mezzogiorno 1,48,42,95,3 Occupati (FDL) 1,06,21,54,6 ULA Sardegna Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Fattori di competitività regionale Competitività nei mercati internazionali: capacità di esportare quota esportazioni dei prodotti ad elevata crescita della domanda mondiale grado di apertura nei mercati capacità di attrarre consumi turistici Quali sono i fattori che determinano la competitività di unarea? struttura più o meno concorrenziale del mercato condizioni della domanda e dellofferta le determinanti della produttività del sistema: a) infrastrutture materiali (trasporti, telecomunicazioni, reti energetiche, servizi idrici, ambientali), b) infrastrutture immateriali (imprenditorialità, competenza e formazione della forza lavoro, livello tecnologico, capacità di innovare) Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT

Infrastrutture materiali e variabili di contesto Fattori immateriali: R&D Addetti– incidenza spesa pubblica – incidenza spesa delle imprese – intensità brevettuale Capitale sociale Società cooperative – sviluppo servizi sociali – tasso di criminalità – percezione del rischio di criminalità Servizi alle imprese Capacità creditizia – sviluppo dei servizi alle imprese – altri intangible assets Capitale sociale: debole svantaggio rispetto alle altre aree del Paese Attività di sostengo alla produzione: ritardo della Sardegna e dellintero Mezzogiorno Addetti incidenza spesa pubblicaincid idenza spesa delle imprese intensità brevettuale Società cooperative tasso di criminalità Fonte:Elaborazioni CRENoS su dati ISTAT e EUROSTAT Capacità creditizia sviluppo dei servizi alle imprese

Fonte:elaborazioni CRENoS su dati ISTAT da Indagine OCSE-PISA Capitale umano: misura quantitativa Tasso di scolarizzazione superioreTasso di dispersione scolastica Obiettivo 2010 Avanzamento > Avanzamento < Obiettivo 2010 Avanzamento > Avanzamento <

Fonte:ISTAT Capitale umano: misura qualitativa

Rapporto CRENoS 2009 Conclusioni Lanalisi fornita dal Rapporto mostra alcuni segnali positivi: la riduzione del gap rispetto alle altre regioni italiane, laumento della quota di esportazioni sul Pil, il controllo della voce di spesa più importante del bilancio regionale, gli andamenti nel settore turistico, alcuni andamenti del mercato del lavoro. Crisi economica: segnali preoccupanti per le aree industriali, per il settore turistico, per i divari interni tra le province. Altri elementi mostrano come la regione non sia ancora riuscita ad aumentare la sua competitività e la sua capacità di generare ricchezza nel lungo periodo. Obiettivi relativi alle politiche dello sviluppo identificate nella strategia europea (risorse umane per la creazione di conoscenza, innovazione, liberalizzazione dei mercati): la Sardegna è in forte ritardo.