Delineare a parole l’immagine di qualcosa….

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Transcript della presentazione:

Delineare a parole l’immagine di qualcosa…. Descrivere Delineare a parole l’immagine di qualcosa….

Il testo descrittivo mostra con le parole com’è fatta una cosa Lo scopo può essere: informare (es. descrizioni su un testo di scienze) persuadere (es.pubblicità) esprimere attraverso la descrizione emozioni, sentimenti, stati d’animo…

Il testo descrittivo è dentro altri tipi di testo Letterario in genere Narrativo Pubblicitario Informativo …….

La descrizione nei testi narrativi è un ingrediente fondamentale può riguardare oggetti, ambienti, paesaggi, personaggi, situazioni, stati d’animo può riguardare elementi reali, verosimili o del tutto fantastici

Due tipi fondamentali di descrizione OGGETTIVA Rappresenta in modo realistico, neutro e impersonale È utilizzata prevalentemente nei testi scientifici SOGGETTIVA Lascia spazio ad emozioni, connotazioni personali, frutto dello sguardo di chi guarda È utilizzata spesso nei testi letterari

Un esempio di descrizione oggettiva L'orologio da tasca, comunemente chiamato in gergo "cipolla" o "orologio a cipolla", è un tipo di orologio di piccole dimensioni, adatto per essere tenuto in tasca, particolarmente diffuso prima dell'avvento dell’orologio da polso nella seconda metà del XIX secolo. Solitamente è dotato di una catenella ed il quadrante è protetto da un coperchio. La cassa può essere realizzata in metalli preziosi e artigianalmente lavorata. Anche il quadrante può essere decorato, smaltato o rifinito elegantemente in altri modi.

Un esempio di descrizione soggettiva L'OROLOGIO Era un bellissimo orologio d'oro a doppia calotta, di ottima marca : un cronometro Omega, che non perdeva un secondo. Me lo aveva regalato moltissimi anni fa,quando mi ero laureato, mio padre. Tutti questi orologi da tasca, grandi, pesanti, solenni e un po’ antiquati hanno una loro storia familiare, paterna. Il mio aveva, oltre alle lancette delle ore e dei minuti, quella più piccola dei secondi quella lunga e sottile e scattante al comando di una leggera pressione del contasecondi elemento moderno di quella antica macchina del tempo: e' raro che se ne faccia acquisto per il proprio uso. Essi sono quasi sempre un regalo e un regalo importante... (Da l'orologio di Carlo Levi)

Analizzare un testo descrittivo Significa saper cogliere: che cosa viene descritto? (elementi costitutivi) Come viene descritto?(in modo oggettivo, soggettivo, con grande ricchezza di particolari o nelle sue linee essenziali) Si fa uso della connotazione e del linguaggio figurato?

Una bianca perla, racchiusa tra colline, ulivi secolari e mare Mattinata è uno dei pochi posti in Italia, dove la natura è riuscita a fondere monti e colline, valli e pianure, boschi e spiagge. Clima mite, dolce, saluberrimo; cielo quasi sempre sereno; rarissime le nevi, che cadono abbondanti solo sulle balze delle montagne. Fattori tutti che, armonicamente uniti, allettano e invitano ad una dimora riposante in questo luogo di delizie degli antichi Sipontini, che qui venivano a svernare.

La tecnica descrittiva sensoriale Recepiamo il mondo circostante attraverso i nostri sensi: Vista Udito Olfatto Tatto Gusto

Sto per entrare in cucina e sento un odorino invitante: è la pizza Sto per entrare in cucina e sento un odorino invitante: è la pizza! L'odore del pomodoro si mescola a quello dell'origano e mi fa tornare in mente il mare. (OLFATTO) Mi colpisce la combinazione di colori, la mozzarella disposta a macchie sembra ....(VISTA) l'afferro con le mani e già mi accorgo che è morbida ma non troppo, come piace a me e con impazienza inizio a mangiare (TATTO) Sentire nel palato i vari ingredienti che si mescolano tra di loro é un piacere: l'impasto si scioglie in bocca e non è gommoso, la dolcezza del pomodoro si unisce piacevolmente alla delicatezza della mozzarella..... (GUSTO) Per ultimo mangio il bordo, mi diverto sempre a sentire il rumore che fa quando lo sgranocchio, anche se mia madre mi dice sempre di non fare troppo rumore perché non è educato (UDITO)

Aggettivi per descrivere Vista: rosso acceso con isole bianche Tatto: friabile, calda, morbida, croccante Olfatto: profumino invitante e delizioso Gusto: squisita, dolcezza del pomodoro unita alla delicatezza della mozzarella Udito: sfrigolante, croccante

Descrivere un personaggio Rossella O'Hara non era una bellezza; ma raramente gli uomini se ne accorgevano, quando, come i gemelli Tarleton, subivano il suo fascino. Nel suo volto si fondevano in modo troppo evidente i lineamenti delicati della madre - un'aristocratica della Costa, oriunda francese - con quelli rudi del padre, un florido irlandese. Ma era un viso che, col suo mento aguzzo e le mascelle quadrate, non passava inosservato. Gli occhi verde chiaro, senza sfumature nocciola, ombreggiati da ciglia nere e folte, avevano gli angoli volti leggermente all'insù. Le sopracciglia nere e folte piegavano anch'esse verso l'alto, tracciando una strana linea obliqua sulla sua candida pelle di magnolia (…)Il suo abito nuovo di mussolina verde a fiori si allargava in pieghe ondeggianti sulla gonna a cerchi ed armonizzava a perfezione con le scarpine di marocchino verde dal tacco basso che suo padre le aveva portato recentemente da Atlanta. L'abito fasciava mirabilmente il vitino di quaranta centimetri di circonferenza, il più sottile nelle tre contee, e disegnava il seno, abbastanza maturo per i suoi sedici anni. Malgrado la castità dell'amplissima gonna, la semplicità con cui i capelli erano intrecciati e raccolti in un nodo, la compostezza delle bianche mani congiunte nel grembo, la sua vera personalità non riusciva a celarsi. Gli occhi erano vivacissimi nel viso dolce, pieni di volontà, avidi di vita, in assoluto contrasto col suo contegno riservato.

IL VISO lineamenti delicati e rudi insieme mento aguzzo, mascelle quadrate occhi verde chiaro, senza sfumature nocciola, con angoli volti all’insù ombreggiati da ciglia nere e folte sopracciglia nere e folte piegavano verso l’alto tracciando una linea obliqua sulla candida pelle di magnolia

L’abito e la personalità abito di mussolina verde a fiori si allargava in pieghe ondeggianti sulla gonna a cerchi armonizzava con le scarpine di marocchino verde dal tacco basso l’abito fasciava il vitino di quaranta centimetri di circonferenza disegnava il seno, abbastanza maturo per i suoi sedici anni castità dell’amplissima gonna semplicità dei capelli raccolti compostezza delle bianche mani contegno riservato non nascondevano la sua personalità rivelata da: occhi vivacissimi nel viso dolce, pieni di volontà, avidi di vita

Vari tipi di descrizione di persone Con tre elementi Con una lista di elementi Per contrapposizione Con ambientazione Con confronto temporale Attraverso il linguaggio colloquiale

Con tre elementi Per presentare velocemente le persone spesso si usano tre elementi Aspetto, alle otto, la ragazza che viene con la sporta dei pesci, se ne voglio: è una ragazza scalza, coi capelli rossi, già adulta (da C. Alvaro, La moglie e i quaranta racconti, Bompiani)

Con una lista di elementi Oppure si usa una lista più lunga Il dottor Azzecarbugli era alto, asciutto, pelato, col naso rosso, e una gran voglia di lampone sulla guancia. (da A. Manzoni, I promessi sposi)

Per contrapposizione Due o più personaggi sono messi a confronto nell’aspetto fisico e/o nel carattere: Fausto li vide un momento, adagiati sulle barelle: uno era bruno, coi baffetti e una cicatrice sulla guancia, l’altro biondo, roseo e imberbe (da C.Cassola, Fausto e Anna)

Con ambientazione I personaggi vengono descritti prestando attenzione anche all’ambiente e al contesto in cui si muovono Seguivo affascinato ogni suo gesto: il modo in cui apriva la cartella tirata a lucido, quello in cui disponeva con le dita bianche e perfettamente pulite la penna stilografica e le matite dalla punta acuminata come quella di una freccia, il movimento con cui apriva e chiudeva il quaderno. (da F. Uhlman, L’amico ritrovato)

Con confronto temporale Si descrive una persona confrontando il suo aspetto e carattere in tempi diversi Egli era un uomo dalla figura massiccia, di una statura superiore alla media, di circa settanta anni, con una carnagione accesa e una criniera di capelli ancora leggermente rossi che gli svolazzava sul colletto. In realtà quei capelli rossi avevano perduto un poco del loro splendore senza tuttavia essere ancora bianchi, e il risultato era una sfumatura singolarissima che in una determinata luce presentava dei riflessi dorati. (da A.J.Cronin, Anni verdi)

Attraverso il linguaggio colloquiale La descrizione di una persona può essere resa più efficace attraverso l’uso del linguaggio colloquiale, quotidiano: Gino era serio, studioso, tranquillo (…) Era il prediletto di mio padre. Di lui, mio padre non diceva mai che era “un asino”; diceva però che “dava poco spago”. Il dar corda, in casa nostra, si chiamava “dar spago”. Gino, infatti, dava poco spago, perché leggeva sempre; e quando gli si parlava rispondeva a monosillabi, senza alzare la testa dal libro. (da N. Ginzburg, Lessico famigliare)

Come rendere una descrizione efficace? Meglio mostrare che dichiarare Posso dichiarare: “è davvero un bambino fastidioso!”, ma se esemplifico questa dichiarazione facendola precedere o seguire da “ interrompe sempre la maestra, tira i capelli alle compagne, non sta mai fermo al suo posto” ho mostrato con efficacia quanto ho dichiarato.

L’uso del linguaggio figurato L’utilizzo del linguaggio in modo figurato, connotando le parole in senso positivo o negativo, creando similitudini (paragoni) o metafore rende molto più efficace e suggestiva una descrizione

Usiamo le parole in modo DENOTATIVO Esempio: 1. Il cuculo depone le uova nei nidi di altre specie CONNOTATIVO Esempio: 2. La loro casa è un nido d’amore 3. La loro casa è un nido di vipere

Una parola, tre significati Nel primo esempio la parola nido significa: struttura di forma e materiale vario costruita dagli uccelli per covare le uova e allevare i piccoli o per svernare Esempio 2: luogo intimo e accogliente in cui ci si sente protetti e amati Esempio 3: luogo pericoloso abitato da persone malvage

Il significato denotativo È il significato proprio, letterale, fisso di una parola; È quello che compare per primo sul dizionario. Lo usiamo per indicare qualcosa in modo oggettivo, neutro.

Il significato connotativo Il significato primario, denotativo, di una parola può arricchirsi di elementi emozionali che danno alla parola sfumature differenti di significato, “colorandola”, connotandola, in modo differente Esempio: Gatto/gattino/gattaccio

Come si passa dalla denotazione alla connotazione? Modificando il nome Un gatto Un gattaccio Aggiungendo un aggettivo Un bel gatto Variando il registro linguistico Un micio Sostituendo il nome o l’aggettivo con un’espressione figurata Una morbida nuvola di pelo

Il villaggio di Fontamara A chi guarda Fontamara da lontano, l'abitato sembra un gregge di pecore scure e il campanile un pastore. Un villaggio insomma come tanti altri, ma per chi vi nasce e cresce, il cosmo.(I. Silone, Fontamara)

La foresta del Congo Il sole pallido bruciò il freddo del mattino e l'umida nebbiolina appiccicosa, rivelando un gigantesco mondo silenzioso (M. Cricthon, Congo)