Davide Onnis , Marzia Raso & Annamaria Lorenzetto I CAVALIERI Davide Onnis , Marzia Raso & Annamaria Lorenzetto 2^ I a/s 2008/2009
L'arma dei nobili Nella società feudale i signori erano i rappresentanti di un’aristocrazia guerriera e l’arma tipica era la cavalleria; i signori erano infatti tutti cavalieri.
L'addestramento bellico La principale occupazione dei cavalieri era l’addestramento bellico che avveniva con la pratica di attività molto violente, svolte quasi quotidianamente nei castelli e nelle dimore dei nobili.
L'equipaggiamento Per svolgere le attività di addestramento, il cavaliere necessitava di un equipaggiamento appropriato. Esso era costituito da un’armatura pesante, spade, lance e balestre. I cavalieri venivano accompagnati nelle loro azioni da robusti cavalli bardati.
L'intervento della Chiesa La Chiesa emanò una serie di divieti chiamati “Tregua di Dio” per porre fine ai continui attacchi interni. La nuova morale prevedeva la difesa della Chiesa da parte dei cavalieri.
Tornei e guerre I cavalieri scendevano in campo a titolo individuale oppure in squadre per dar prova del loro valore agli altri cavalieri e al popolo. In guerra i cavalieri dimostravano la loro forza ed il loro coraggio, la loro fede, la lealtà nei confronti del capo.
Si trattava quasi sempre di lotte fra signori, tra signori e città o di spedizioni per reprime rivolte. I componenti principali dell’esercito erano i cavalieri e i fanti.
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