Massimizzazione dei profitti

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Massimizzazione dei profitti Capitolo 8 Massimizzazione dei profitti

La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale 8

La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q 8

La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q Costo totale: C(q) 8

La funzione di profitto Profitto π = Ricavo totale – Costo totale Ricavo totale: R(q)=P(Q)Q Costo totale: C(q) Π(q) = R(q) – C(q) 8

I ricavi totali: R(Q) Ricavo totale Pendenza R(q) = R’ Output, Q R(q) Output, Q Output (unità annue) 10

I ricavi totali: R(Q) Ricavo totale Pendenza di R(q)=MR(q)= Pendenza R(q) = R’ Pendenza di R(q)=MR(q)= Ricavo marginale Output, Q Output (unità annue) 10

I costi totali di produzione: C(Q) Costo Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) C(q) Pendenza di C(q) = C’ Costo totale C(Q) Output, Q Output (unità annue) 11

I costi totali di produzione: C(Q) Costo Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) C(q) Pendenza di C(q) = C’ Costo totale C(Q) Pendenza di C(q)=MC(q)= Costo marginale Output, Q Output (unità annue) 11

La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) C(Q) Q 16

La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) C(Q) q0 Q 16

La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) A 7500 C(Q) 5000 2500 q0 50 Q 16

La massimizzazione del profitto Per massimizzare il profitto: occorre trovare il livello di produzione che rende massima la differenza fra ricavi e costi Confrontando R(q) e C(q), il massimo profitto si ha quando: Q=50 Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) A 7500 C(Q) 5000 2500 q0 50 Q 16

Il grafico della funzione di profitto Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) A 7500 C(Q) 5000 5000 2500 q0 50 Q 16

Il grafico della funzione di profitto Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) A 7500 C(Q) 5000 5000 2500 q0 50 Q 16

Il grafico della funzione di profitto Il grafico della funzione di profitto è tracciato come differenza tra la curva di R(Q) e C(Q). Ha il suo massimo nel punto Q=50 Costo, Ricavo, Profitto (euro annui) R(Q) R(q) A 7500 C(Q) 5000 5000 2500 q0 50 Q 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. 14

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. 14

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il ricavo marginale è il reddito addizionale che deriva dalla produzione di una unità aggiuntiva di output. Il costo marginale è il costo aggiuntivo derivante dalla produzione di una unità addizionale di output. 14

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi:

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) =

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (Q- ΔQ) unità originarie=

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (Q- ΔQ) unità originarie= effetto di riduzione del prezzo

Il ricavo marginale e il prezzo Un aumento della quantità venduta (ΔQ) modifica il ricavo dell’impresa in due modi: L’impresa vende ΔQ unità addizionali di output, ognuna delle quali ad un prezzo pari a P(Q) = effetto di espansione del prodotto Per poter vendere le unità aggiuntive, l’impresa deve abbassare il prezzo praticato: il ricavo si riduce sulle (Q- ΔQ) unità originarie= effetto di riduzione del prezzo Le imprese price-taker fronteggiano una curva di domanda perfettamente orizzontale, per cui non sono soggette all’effetto di riduzione del prezzo

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) 16

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) 16

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) Effetto di Espansione del prodotto 16

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) Effetto di Espansione del prodotto Curva discendente della domanda Output 16

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) Effetto di Espansione del prodotto Curva discendente della domanda Effetto di Espansione del prodotto Output 16

Il ricavo marginale e il prezzo Curva orizzontale della domanda (Impresa Price- taker) Effetto di Espansione del prodotto Curva discendente della domanda Effetto di riduzione del prezzo Effetto di Espansione del prodotto Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo Costo, Ricavo, Profitto C R(q) C(q) A B R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo Nel punto C: C(q) = R(q): Profitto positivo Costo, Ricavo, Profitto C R(q) C(q) A B R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q): Nell’intervallo (0,q0): C(q) > R(q): Profitto positivo Nel punto C: C(q) = R(q): Profitto positivo Nell’intervallo ] q0, ) C(q) < R(q): Profitto negativo Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: 0 - q* R(q) > C(q) R’ > C’ Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: 0 - q* R(q) > C(q) R’ > C’ Indica profitti più alti per output maggiori Il profitto è crescente Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: q* R(q)= C(q) R’ = C’ Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livello di output: q* R(q)= C(q) R’ = C’ Il profitto è massimo Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livelli di output oltre q*: R(q)> C(q) C’ > R’ Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Confrontando R(q) e C(q) Livelli di output oltre q*: R(q)> C(q) C’ > R’ Il profitto è decrescente Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando: R’(Q)=C’(Q) Costo, Ricavo, Profitto C R(q) A B C(q) R(q) q* q0 Output 16

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π = R - C 23

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π = R - C C’ = ΔC/Δq R’ = ΔR/Δq 23

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Π = R - C C’ = ΔC/Δq R’ = ΔR/Δq Π’ = ΔΠ/Δq = R’ – C’ = ΔR/Δq - ΔC/Δq 23

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando Π’ = R’ – C’ = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale: 24

Ricavo marginale, costo marginale e massimizzazione del profitto Il profitto è massimo quando Π’ = R’ – C’ = 0, cioè il costo marginale è uguale al ricavo marginale: R’(q) = C’ (q) 24

Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π:

Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo)

Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto

Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto Passaggio 2: Regola di chiusura (Condizione di break even)

Il volume di vendite che massimizza il profitto Per individuare la quantità di vendite che massimizza Π: Passaggio 1: Regola della quantità (Condizione di ottimo) Calcolare il livello di Q tale che MR=MC Se vi sono più livelli di Q che soddisfano tale condizione, scegliere il livello di Q associato al P più alto Passaggio 2: Regola di chiusura (Condizione di break even) Verificare se i Π associati alla Q calcolata nel passaggio 1 sono maggiori ai Π associati a Q=0

Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando:

Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P

Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P non vende nulla per prezzi maggiori di P

Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P non vende nulla per prezzi maggiori di P L’impresa price taker fronteggia una curva di domanda perfettamente orizzontale

Le imprese price-takers Un’impresa si dice price-taker quando: può vendere una qualsiasi quantità al prezzo P non vende nulla per prezzi maggiori di P L’impresa price taker fronteggia una curva di domanda perfettamente orizzontale L’impresa price taker ha un potere di mercato nullo

Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo)

Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC

Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC Per l’impresa price-taker: MR = P

Le decisioni di offerta delle imprese price takers Le imprese price takers scelgono la quantità Q di output che massimizza il profitto secondo due regole: PASSAGGIO 1 Regola della quantità (Condizione di ottimo) Nel caso generale: MR=MC Per l’impresa price-taker: MR = P La regola della quantità diventa: P=MC

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) P $5 Output 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Output 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità Prezzo ($ per unità) MC Regola della quantità P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Q* Output 54

Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura:

Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero.

Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero. Scegliere il livello di produzione associato ai Π più alti

Le decisioni di offerta delle imprese price takers PASSAGGIO 2 Regola di chiusura: Confrontare il Π quando l’impresa produce Q* e quando produce zero. Scegliere il livello di produzione associato ai Π più alti Che cosa significa questa regola?

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0 Se P>C(Q*)/Q*=AC(Q*)

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili In assenza di costi non recuperabili: Π=0 se Q=0 Quindi Π(Q*)=PQ-C(Q*)>0 Se P>C(Q*)/Q*=AC(Q*) Il prezzo è maggiore del costo medio in corrispondenza di Q*

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) Output 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Q* Output 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Q* Output Qe 54

Decisione di offerta di un’impresa price taker: la regola della quantità+ la regola di chiusura Prezzo ($ per unità) MC Profitto AC P $5 MR=P (=Funzione inversa di Domanda) AC(Q*) ACmin Q* Output Qe 54

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC)

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q*

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q* se P < Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q=0

La regola di chiusura in assenza di costi non recuperabili Dall’analisi del grafico: Acmin è il costo medio associato alla scala efficiente di produzione (quando AC=MC) La regola di chiusura si semplifica e diventa: se P > Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q* se P < Acmin: Π è massimo in corrispondenza di una quantità pari a Q=0 se P = Acmin: l’impresa è indifferente fra chiudere e produrre la quantità ottima (Π = 0 in ogni caso)

La funzione di offerta di un’impresa price-taker La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P)

La funzione di offerta di un’impresa price-taker La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare:

La funzione di offerta di un’impresa price-taker La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare: la regola di quantità (condizione di ottimo)

La funzione di offerta di un’impresa price-taker La funzione di offerta individuale di un’impresa mostra la quantità che l’impresa ritiene ottimale produrre per ogni possibile livello del prezzo: Qs = S(P) Per derivare la funzione di offerta di un’impresa, occorre applicare: la regola di quantità (condizione di ottimo) la regola di chiusura

La funzione di offerta di un’impresa price-taker Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo)

La funzione di offerta di un’impresa price-taker Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC

La funzione di offerta di un’impresa price-taker Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di chiudere la produzione e quella di produrre secondo la sua scala di produzione efficiente

La funzione di offerta di un’impresa price-taker Per P>ACmin, la quantità di vendite che massimizza il profitto per l’impresa è positiva e soddisfa la regola di quantità (condizione di ottimo) Qs soddisfa P = MC Per P=ACmin, l’impresa è indifferente fra l’ipotesi di chiudere la produzione e quella di produrre secondo la sua scala di produzione efficiente Per P<ACmin, l’impresa non produce: Qs=0

La curva di offerta di un’impresa price-taker a) Scala di produzione efficiente nulla MC AC P’ S ACmin Qe=0 S(P’)

La curva di offerta di un’impresa price-taker a) Scala di produzione efficiente nulla MC S AC P’ S ACmin Qe=0 S(P’)

La curva di offerta di un’impresa price-taker a) Scala di produzione efficiente nulla b) Scala di produzione efficiente positiva MC S MC AC AC P’ P’ ACmin S ACmin Qe S(P’) Qe=0 S(P’)

La curva di offerta di un’impresa price-taker a) Scala di produzione efficiente nulla b) Scala di produzione efficiente positiva MC S S MC AC AC P’ P’ ACmin S ACmin Qe S(P’) Qe=0 S(P’)

La legge dell’offerta Legge dell’offerta Ricavo, costo C R=P°Q Output

La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta C R=P^Q Ricavo, costo C R=P°Q Output

La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta L’output ottimale (che max Π) di un’impresa price-taker è non- inferiore al livello ottimale di output prima dell’aumento di prezzo R=P^Q Ricavo, costo C R=P°Q Q* Output

La legge dell’offerta Legge dell’offerta se P aumenta L’output ottimale (che max Π) di un’impresa price-taker è non- inferiore al livello ottimale di output prima dell’aumento di prezzo La curva di offerta individuale è non- decrescente R=P^Q Ricavo, costo C R=P°Q Q* Output

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input?

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto Un incremento nei costi fissi inevitabili:

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto Un incremento nei costi fissi inevitabili: Fa spostare verso l’alto la curva AC verso l’alto

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Come si modifica la funzione di offerta di un’impresa quanto cambia il prezzo di un input? Un incremento di prezzo di un input comporta un aumento del costo unitario di produzione Le curve AC e MC si spostano verso l’alto La curva di offerta si trasla anch’essa verso l’alto Un incremento nei costi fissi inevitabili: Fa spostare verso l’alto la curva AC verso l’alto Lascia invariate la curva MC e la curva di offerta

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile MC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta MC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile MC2 AC2 S1 10 MC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile S2 MC2 AC2 S1 10 MC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile S2 MC2 MC1 5 AC2 S1 10 MC1 AC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo variabile Aumento del costo fisso evitabile S2 MC2 MC1 10 5 S1 AC2 S1 10 MC1 AC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile S2 MC2 MC1=MC2 10 5 S1 AC2 S1 10 MC1 AC2 AC1 AC1 5 Qe

Variazioni nel prezzo degli input sulla funzione di offerta Aumento del costo fisso evitabile Aumento del costo variabile S2 S2 MC2 MC1=MC2 10 5 S1 AC2 S1 10 MC1 AC2 AC1 AC1 5 Qe

Offerta di lungo periodo e di breve periodo AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo.

Offerta di lungo periodo e di breve periodo AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono

Offerta di lungo periodo e di breve periodo AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono Se il prezzo dell’output aumenta improvvisamente: cosa succede all’equilibrio?

Offerta di lungo periodo e di breve periodo AC e MC di un’impresa possono essere diversi nel breve e nel lungo periodo. Equilibrio di breve e di lungo periodo non coincidono Se il prezzo dell’output aumenta improvvisamente: cosa succede all’equilibrio? Usare le regole di quantità e di chiusura per analizzare gli effetti di breve e di lungo periodo di un incremento di prezzo sull’output dell’impresa

La regola di quantità MCBP MCLP P° Q*

La regola di quantità MCBP MCLP P^ P° Q* Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ MCBP MCLP P^ P° Q*

La regola di quantità La quantità ottima di vendite MCBP Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ La quantità ottima di vendite per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo MCBP MCLP P^ P° Q* QBP*

La regola di quantità La quantità ottima di vendite MCBP Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ La quantità ottima di vendite per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo Q*LP nel lungo periodo MCBP MCLP P^ P° Q* QBP* QLP*

La regola di quantità La quantità ottima di vendite MCBP Supponiamo un aumento del prezzo da P° a P^ La quantità ottima di vendite per l’impresa è: Q*BP nel breve periodo Q*LP nel lungo periodo Nel lungo periodo, la quantità ottima aumenta MCBP MCLP P^ P° Q* QBP* QLP*

La regola di chiusura P^ è superiore al costo medio evitabile di breve periodo in corrispondenza di Q*BP ed è superiore a quello di lungo periodo in corrispondenza di Q*LR Le imprese decideranno di produrre nel breve periodo nel lungo periodo CMBP CMLP P^ P° ACBP ACLP ACBP evitabile Q* Q*BP Q*LP

Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima 69

Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima La rendita o surplus del produttore è la somma, su tutte le unità prodotte, della differenza tra prezzo e costo marginale. 69

Il surplus del produttore L’impresa guadagna una rendita su tutte le unità vendute, tranne l’ultima La rendita o surplus del produttore è la somma, su tutte le unità prodotte, della differenza tra prezzo e costo marginale. Profitto = Rendita del produttore - Costi non recuperabili 69

Rendita del produttore q* In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Prezzo ($ per unità di output) C’ CMV A D B C Output 73

Rendita del produttore q* In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Prezzo ($ per unità di output) A D B C Rendita del produttore C’ CMV Output 73

Rendita del produttore q* In q* C’ = R’. Tra 0 e q* , R’ > C’ per tutte le unità. Prezzo ($ per unità di output) A D B C Rendita del produttore Alternativamente, il costo variabile complessivo è la area del rettangolo ODCq* . Il ricavo è l’area OABq*. Il surplus del produttore è l’area di ABCD. C’ CMV Output 73

Il surplus del produttore in presenza di costi fissi evitabili Curva di offerta individuale senza costi fissi evitabili: Surplus produttore: area azzurra, costi evitabili area grigia Prezzo A B S D C Output Q

Il surplus del produttore in presenza di costi fissi evitabili Curva di offerta individuale senza costi fissi evitabili: Surplus produttore: area azzurra, costi evitabili area grigia Prezzo A B S D C Output Q b) Curva di offerta individuale con costi fissi evitabili Prezzo A B S C E D F G H Q Output

Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) D P* Q* D) Output 77

Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) D P* Q* Rendita del produttore D) Output 77

Il surplus dei produttori del mercato Prezzo O S) D P* Q* Rendita del produttore Il surplus del produttore aggregato del mercato è la differenza tra P* e S da 0 a Q*. D) Output 77