Giro dItalia tra gli atenei IL NUCLEARE: QUALE FUTURO PER LITALIA? Genova 26 gennaio 2008.

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Giro dItalia tra gli atenei IL NUCLEARE: QUALE FUTURO PER LITALIA? Genova 26 gennaio 2008

2 Giro dItalia tra gli Atenei è un progetto promosso dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con la Fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) Lobiettivo del progetto è avvicinare i giovani alle istituzioni, coinvolgendoli nel dibattito sulle strategie di sviluppo del Paese. Per la prima volta, il Ministero dello Sviluppo economico si è proposto di intercettare un pubblico importante - quello degli studenti universitari - andando ad incontrarlo proprio negli Atenei, per contribuire ad abbattere la distanza con cui sono spesso percepite le istituzioni.

3 La nuova Strategia energetica nazionale Prevista dall'articolo 7 del decreto-legge n. 112 dello scorso giugno – convertito nella Legge 6 agosto 2008 n. 133 Punta decisamente sulla diversificazione delle fonti di energia e delle aree geografiche di approvvigionamento, sul potenziamento delle infrastrutture energetiche, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla promozione dell'efficienza e del risparmio energetico, sul rilancio del nucleare

4 Lettera d) articolo 7, tra gli obiettivi: realizzazione sul territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare Superamento del referendum del 1987 Con la legge pertanto si rilancia l'opzione nucleare in Italia.

5 Obiettivo: realizzazione sul territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare AZIONI Aggiornamento ed adeguamento della normativa Riorganizzazione e potenziamento dellautorità di sicurezza nucleare Riorganizzazione e potenziamento del Ministero sviluppo economico

6 Lo strumento Disegno di legge attualmente in discussione al Senato AS Disposizioni per lo sviluppo e linternazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia DPR per il regolamento di riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico Art. 14 AS Delega al Governo in materia nucleare Art. 17 AS 1195 – Agenzia per la sicurezza nucleare DPR 28 novembre 2008, n. 197 – Riorganizzazione MSE

7 Art. 14 AS Delega al Governo in materia nucleare Attori della delega i Ministeri dello Sviluppo Economico e dellAmbiente competenti per le problematiche fondamentali, che sono quelle connesse con le tematiche produttive – industriali e di compatibilità ambientale. Uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti: –criteri per la disciplina della localizzazione di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, nonché dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare nel territorio nazionale e per la definizione delle misure compensative da corrispondere alle popolazioni interessate; –procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti.

8 Art. 14 AS Delega al Governo in materia nucleare Secondo criteri volti fondamentalmente: –alla definizione di adeguati livelli di sicurezza dei siti, che soddisfino le esigenze di tutela della salute della popolazione e dellambiente –all'accettazione delle tecnologie nucleari da parte delle popolazioni, facilitando un clima di fiducia nelle istituzioni e di trasparenza delle informazioni e prevedendo altresì misure compensative –alla definizione di una procedura per lautorizzazione, che pur nellambito di una trasparente e partecipativa istruttoria, sia chiara, sicura e garantisca la certezza dei tempi di realizzazione

9 Art. 17 AS 1195 – Agenzia per la sicurezza nucleare Riorganizzata con la finalità di favorire Un potenziamento della struttura Una maggiore indipendenza ed autorevolezza

10 Art. 17 AS 1195 – Agenzia per la sicurezza nucleare LAgenzia è composta dalle strutture dellattuale Dipartimento nucleare, rischio tecnologico e industriale dellIstituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dalle risorse dellEnte per le nuove tecnologie, lenergia e lambiente (ENEA), attualmente preposte alle attività di competenza dellAgenzia che le verranno associate. Il Presidente del Consiglio dei ministri designa il presidente dellAgenzia, due componenti sono designati dal Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, gli altri due componenti sono designati dal Ministro dello sviluppo economico. Prima della deliberazione del Consiglio dei ministri, le competenti Commissioni parlamentari esprimono il loro parere e possono procedere allaudizione delle persone individuate. In nessun caso le nomine possono esser effettuate in mancanza del parere favorevole espresso dalle predette Commissioni. Il presidente e i membri dellAgenzia sono scelti tra persone di indiscusse moralità e indipendenza, di comprovata professionalità ed elevate qualificazione e competenza nel settore della tecnologia nucleare, della gestione di impianti tecnologici, della sicurezza nucleare, della radioprotezione, della tutela dellambiente e della sicurezza sanitaria.

11 Per tracciare le linee guida per la predisposizione degli schemi di decreto legislativo, il Ministro ha costituito un apposito gruppo di esperti. Art. 14 AS Delega al Governo in materia nucleare Art. 17 AS 1195 – Agenzia per la sicurezza nucleare

12 DPR 28 novembre 2008, n. 197 – Riorganizzazione MSE Dipartimento per lenergia Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche Direzione Generale per la sicurezza dellapprovvigionamento e per le infrastrutture energetiche Direzione Generale per lenergia nucleare, le energie rinnovabili e lefficienza energetica

13 DPR 28 novembre 2008, n. 197 – Riorganizzazione MSE Direzione Generale per lenergia nucleare, le energie rinnovabili e lefficienza energetica 1.La Direzione generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica si articola in otto Uffici di livello dirigenziale non generale e svolge le funzioni e i compiti di spettanza del Ministero, nei seguenti ambiti: a) indirizzi e direttive per l'organizzazione e il funzionamento del mercato elettrico; b) produzione di energia elettrica; c) reti di trasmissione, distribuzione, importazione ed esportazione di energia elettrica; d) programmi di produzione di energia nucleare, inclusi i processi autorizzativi e le garanzie di sicurezza; e) gestione dei materiali radioattivi e smantellamento degli impianti nucleari dismessi; f) sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e delle imprese e tecnologie afferenti; g) sviluppo energetico sostenibile e sistemi energetici distribuiti, comprese le tecnologie di accumulo dell'energia e il ciclo dell'idrogeno; h) promozione del risparmio e dell'efficienza energetica e sviluppo dell'offerta; i) definizione di sistemi di certificazione e normazione tecnica finalizzati all'uso efficiente dell'energia, incluse le procedure «ecolabel» ed «ecoaudit»; l) programmi e piani di riduzione delle emissioni di gas con effetto serra; m) promozione di intese con le Regioni e le amministrazioni locali per assicurare su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle forniture concernenti l'energia e lo sviluppo territoriale sostenibile.

14 Azioni per la realizzazione del Deposito Nazionale dei Materiali Radioattivi Il Decreto Ministeriale 25 Febbraio 2008, sulla base di unintesa con le Regioni, ha costituito un Gruppo di Lavoro misto Stato-Regioni incaricato di individuare e proporre al Ministero dello Sviluppo Economico, entro un periodo di sei mesi, una procedura che porti allindividuazione del sito attraverso un coinvolgimento partecipativo e trasparente delle Amministrazioni e comunità locali. Tale gruppo di lavoro Stato-Regioni ha concluso i lavori il 25 settembre E stato elaborato un documento finale che individua, oltre agli aspetti di carattere tecnico, le linee di un processo decisionale che vede il coinvolgimento delle Regioni e delle Amministrazioni locali in un percorso partecipativo, basato sulle manifestazioni di interesse del territorio. Il documento è stato trasmesso il 16 ottobre 2008 alla Conferenza delle Regioni e Province autonome e alla Conferenza Stato-Regioni e le conclusioni di questo lavoro potranno costituire la base per un confronto aperto e consapevole tra Amministrazioni statali, Regioni, Province e Comuni.

15 Il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi Il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi è previsto costituito da due strutture distinte, gestite in modo indipendente: -il deposito definitivo dei rifiuti a vita breve -limpianto di immagazzinamento dei rifiuti a vita lunga Il sistema di deposito per i rifiuti a vita breve (comunemente indicati anche a bassa attività) comprenderà anche varie installazioni ausiliarie (edifici di stoccaggio operativo, una stazione locale di condizionamento dei rifiuti, un centro per i controlli di fisica sanitaria, una sala controllo centralizzata).

16 Comunicazione alle Regioni e divulgazione risultati Seminario Nazionale con Regioni con aree idonee Manifestazione d'interesse Avvio Tavolo nazionale e negoziato Risposta Regione/i da una sola Regione Accordo Stato-Regione Avvio caratterizzazione diretta del sito da più Regioni Scelta area più idonea Seminari presso Regioni con aree idonee Scelta delle tre migliori aree idonee (nord, centro, sud) Peer review IAEA e apertura discussione con Amministrazioni interessate Assenza manifestazione interesse Elaborazione della Carta Nazionale Aree Idonee mancata manifestazione interesse Manifestazione interesse da una o più Regioni Diagramma di flusso della procedura proposta Manifestazione interesse Mancata manifestazione interesse Comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri ed alla Conferenza delle Regioni e Province Autonome Comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri ed alla Conferenza delle Regioni e Province Autonome

Giro dItalia tra gli atenei IL NUCLEARE: QUALE FUTURO PER LITALIA? Genova 26 gennaio 2008 GRAZIE PER LATTENZIONE IL NUCLEARE HA UN FUTURO IN ITALIA