La costruzione del capitale sociale nelle aree rurali.

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La costruzione del capitale sociale nelle aree rurali

Il capitale sociale è definito come «… le istituzioni, le relazioni, gli atteggiamenti e i valori che governano le relazioni fra le persone e contribuiscono allo sviluppo economico.» (Grootaert and van Bastelaer, 2002, p. 2) Il primo paragrafo descrive il percorso logico che collega il concetto di capitale sociale allanalisi dei servizi come beni pubblici Il secondo paragrafo si concentra sulla relazione fra offerta di servizi pubblici e livello di capitale sociale, con riferimento alla Maremma toscana Il terzo paragrafo propone alcuni confronti fra diverse aree di studio di RESTRIM con riferimento ai livelli di capitale sociale, allofferta di servizi pubblici e alle strategie di sviluppo messe in atto Nelle conclusioni si sostiene il principio che il capitale sociale ha un ruolo preminente nel determinare i risultati delle azioni e delle strategie di sviluppo

Capitale sociale, beni pubblici e servizi Il capitale sociale ha origine e cresce allinterno di una comunità in seguito allazione dello stato, delle imprese e della società civile. Nessun individuo singolarmente ha interesse ad investire in capitale sociale perché non può escludere altri dal goderne i vantaggi La fiducia nellazione collettiva per risolvere problemi individuali dipende dallesperienza maturata nellazione pubblica La manifestazione dellazione pubblica nellaffrontare problemi individuali è rappresentata dallofferta di servizi pubblici

Tipo di servizio dal punto di vista dellutente

Larretratezza della Maremma toscana Il processo evolutivo Declino dellagricoltura nonostante la Riforma agraria Collasso dellindustria mineraria Fallimento dellindustrializzazione pubblica e privata Lintervento pubblico Sistema di welfare familistico Centralizzazione del controllo Scarsa autonomia locale Le peculiarità Strutture scolastiche inadeguate e in declino Sistema sanitario concentrato nelle aree urbane Povertà dei servizi per la qualità della vita

Modelli di welfare Modello nordico Norvegia, Svezia, Finlandia Forte decentramento delle scelte e degli interventi Modello liberale Gran Bretagna, Irlanda Nonostante il lungo periodo di privatizzazione, il ruolo delle amministrazioni locali e delle comunità è forte Modello familistico Italia Centralizzazione e demolizione dello stato

Servizi pubblici La Finlandia si distingue significativamente Tutti gli altri indicatori di misura di offerta di servizi pubblici non segnalano sostanziali differenze Il livello di gradimento è invece sostanzialmente diverso

Il capitale sociale Mountain region (Norvegia) Elevata partecipazione e fiducia nellesito Leksand/Rättvik (Svezia) Alto livello di volontariato e abitudine alla programmazione Sotkamo (Finlandia) Il processo di pianificazione richiede la partecipazione della società civile Skye and Lochalsh (Scozia) Partecipazione multipla ad associazioni e soddisfazione per i risultati Lake district (Irlanda) Basso livello di coinvolgimento formale e sostanziale ma fiducia nel ruolo dello stato Maremma interna toscana (Italia) Basso grado di partecipazione e scarsa fiducia nellazione pubblica

Il ruolo dei servizi nella ricostruzione del mondo rurale I recenti cambiamenti della PAC ipotizzano che la soluzione dei problemi passi attraverso liniziativa e lazione dei privati e della società civile, mentre il ruolo dello stato è quello di contribuire al finanziamento RESTRIM dimostra che lipotesi non è sempre verificata.

Il livello del capitale sociale influenza 1.La capacità della comunità di progettare governare nuove iniziative 2.La capacità di attuare e gestire programmi e iniziative 3.La capacità di collegare i programmi centrali con le iniziative locali

Obiettivi dellazione pubblica 1.I trasferimenti devono raggiungere soggetti attivi nella comunità per essere efficaci in termini di sviluppo 2.I trasferimenti devono contribuire alla costruzione del capitale sociale soprattutto nelle aree marginali 3.Per il collegamento fra la fiducia nellazione collettiva e la disponibilità di servizi pubblici, i trasferimenti devono esser diretti al miglioramento dei servizi e dei beni pubblici

Le strategie di sviluppo per le aree rurali marginali devono prefiggersi di 1.Aumentare la fiducia nellazione collettiva attraverso lofferta di servizi pubblici essenziali 2.Privilegiare il finanziamento di progetti che danno benefici collettivi piuttosto che individuali 3.Privilegiare le azioni che generano redditi per le risorse locali e favoriscono lintegrazione