VALUTAZIONE E QUALITA DELLINSEGNAMENTO Corso B,Modulo 6 Tutor Taccone Francesca.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto Qualità e Merito – Italiano
Advertisements

OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Via Serrapetrona Roma Tel 06/
Cosa cambia.. Nella progettazione modulare Lapprendimento va inteso come ampliamento e modifica di esperienze perché non contano solo i risultati ma.
Autoanalisi-Autovalutazione Miglioramento continuo Autoanalisi-Autovalutazione Miglioramento continuo Autovalutazione Valutazione, attentamente studiata,
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
La relazione educativa SIS a.a. 2005/06 Funzione docente e organizzazione didattica nella scuola dellautonomia Docente: Alessio Drivet.
IISS Einaudi – Casaregis – Galilei
ORIENTAMENTO ALL’AUTONOMIA NELLA SCUOLA
IL PROGETTO FARO : SUPPORTO ALLA PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE DIRIGENTE SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE.
Che cosa è OCSE – PISA Che cosa è INVALSI
La Valutazione.
Prof. Mario Malizia LIstituzione Scolastica Gli Esiti dellApprendimento Interventi sulle Politiche Scolastiche Interventi sulla Professionalità docente.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
PROGETTO QUALITÀ “dal vecchio al nuovo…”
COSTRUIRE E VALUTARE UN PROGETTO DI ORIENTAMENTO
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
Workshop 2^fase sui temi della Valutazione. Il Servizio Nazionale di Valutazione come risorsa per il Dirigente scolastico: quadri di riferimento, lettura.
Esperienze di Qualità nella regione Veneto.
1 Progetto FARE SCUOLA FINALITA E CONTENUTI © ISPEF 2001.
Qualcosa cambia nella scuola ?
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,DELLUNIVERSITA E DELLA RICERCA DIREZIONE DIDATTICA STATALE V.A. Ferrentino ROCCAPIEMONTE (Salerno) Anno scolastico 2008/2009.
Certificazione delle competenze
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
D. lgs. Alternanza Scuola Lavoro1 Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione delle norme generali relative allalternanza scuola-lavoro, a norma.
Indicazioni nazionali per il curricolo
Le scuole e l’autonomia
La valutazione nellorganizzazione modulare della didattica Dott.ssa Anna Maria Ciraci Cosenza marzo 2003.
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Scuola Media A.Diaz Olbia. La Scuola si interroga sul proprio servizio, sul lavoro svolto e ne verifica lefficacia e lefficienza Punti di partenza sono.
Autonomie locali e autonomie scolastiche
PORTFOLIO SEZIONE ORIENTAMENTO La sezione dellorientamento che prevede il portfolio può essere elaborata in modo diverso in base alle scelte della scuola.
Progettare per competenze
Progetto di Formazione
Lettura e Analisi del D.P.R. 275 del 8/3/99
La motivazione scolastica nel curricolo di scuola.
DESCRIZIONE e ANALISI dellATTUALE funzionamento della scuola come primo passo di un processo di miglioramento (Van Velzen) DESCRIZIONE e ANALISI dellATTUALE.
Liceo Sc./Liceo Cl. “G.Giolitti - G.B. Gandino” Sc coord.
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
CAMMINO PER UN CURRICOLO VERTICALE
Piano dellOfferta Formativa A.S. 2013/2014. Piano dellOfferta Formativa identità culturale progettazione curricolare, extracurricolare, educativa organizzativa.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
1. IL 2° CIRCOLO DIDATTICO promuove il “BEN – ESSERE” delle alunne e degli alunni dei due ordini di scuola, inteso come:  Accoglienza.  Autorealizzazione.
PROGRAMMA IL FUTURO Anno Scolastico 2014 / 2015
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Autovalutazione & Qualità
L'AUTOVALUTAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE  
DAI PROGRAMMI ALLE INDICAZIONI
Obiettivi generali del P.o.f Istituto Tecnico Statale “A. Bianchini”
Progettare attività didattiche per competenze
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Il progetto di vita: la funzione del docente
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Prof.Valter A. Campana Il modello scolastico tradizionale e la sfida dell’autonomia.
L’assicurazione di qualità nel Quadro del Processo di Bologna Carla Salvaterra Trieste 15 dicembre 2007.
OBBLIGO DI ISTRUZIONE LINEE GUIDA DEL 27 dicembre 2007 (Attuazione Decreto Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139)‏ Paola Senesi.
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti IL NUOVO ISTITUTO TECNICO.
PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA : Servizi utili
CURRICOLO VERTICALE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE lo status quaestionis in provincia C. BORACCHI – ds Liceo Crespi Busto A. VARESE – 6 OTTOBRE 2015.
LA NUOVA NORMATIVA SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE.
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
Valutare i dirigenti scolastici Trento ‘
Transcript della presentazione:

VALUTAZIONE E QUALITA DELLINSEGNAMENTO Corso B,Modulo 6 Tutor Taccone Francesca

RENDERE LA QUALITA DEI SAPERI ALLALTEZZA DELLE NECESSITA DELLA SOCIETA INCREMENTARE LA QUALITA DELLISTRUZIONE MIGLIORARE LA QUALITA DEI PROCESSI RAZIONALIZZARE LE SPESE Sono tutti fattori che hanno portato alla analisi dei sistemi scolastici, al fine di ottimizzare le risorse disponibili.

In Italia il CEDE, lINVALSI, larchivio ADAS e altri organismi si occupano da molti anni a livello di macrosistema di valutazione, di rilievo dei dati, di trattazione delle informazioni e di restituzione dei dati alle scuole per adeguamenti, sulla base di modelli comparativi. Le rilevazioni vengono fatte su base campionaria, ma come tale difficilmente riutilizzabili. Lanalisi dei sistemi scolastici viene promossa a livello internazionale da organismi centrali che individuano degli indicatori per consentire ai singoli Paesi modalità di auto-analisi, e per facilitare le decisioni di politica educativa fondate su dati affidabili.

Non tutti gli Istituti scolastici riescono a monitorare la propria attività, e non tutti i docenti riescono a collegare le proprie attività con quelle dei colleghi. In parole povere il nostro repertorio professionale non ci consente ancora di monitorare e valutare con continuità la nostra attività, in collegamento con le attività degli altri. Occorre che anche a livello di microsistema, cioè di singola unità scolastica, si proceda a forme di valutazione, per avere piena consapevolezza dell operato e verificarne la rispondenza a modelli qualitativi accettabili, al fine di ottimizzare le risorse in termini di efficienza ed efficacia, come impone il regolamento dellAutonomia.

Ecco perché negli ultimi anni si è fatta strada nella scuola la necessità di una formazione in tal senso, mirata al raggiungimento della consapevolezza di un nuovo concetto di valutazione scolastica, unitamente ad una ricerca volta a determinare quali siano per le singole unità scolastiche i fattori di qualità, e come porre in essere degli indicatori affidabili, tali da certificare allesterno il livello di qualità della scuola. La valutazione del sistema scolastico si pone allora per le singole scuole in termini di auto-valutazione.

SCOPI DELLAUTOVALUTAZIONE

Con lautonomia scolastica si è determinata la necessità di incrementare i codici comunicativi, per padroneggiare abilità. Lautonomia diventa così strumento principe per: innalzare la qualità dellistruzione; adeguare le esigenze di formazione; tener conto del mondo culturale,produttivo e del territorio; usare le risorse umane e materiali in maniera adeguata a chi deve apprendere, individuare obiettivi formativi; determinare curricoli formativi.

Il progetto di formazione deve essere naturalmente adeguato e rispondente ai bisogni di formazione evidenziati dall utenza, che identifichiamo con gli alunni, le famiglie, la società. A tal fine si ravvisa la necessità di: Strutturare un POF credibile e praticabile; Calcolare il valore formativo aggiunto; Produrre e ricevere informazioni; Discriminare le informazioni utili.

Strutturare un POF credibile e praticabile = Elaborazione fatta con informazioni affidabili. Produrre e ricevere informazioni = Monitoraggio, pubblicazione dei risultati, informazioni dalle e alle famiglie. Discriminare le informazioni utili = Utilizzo degli indicatori nel processo scolastico. Calcolare il valore formativo aggiunto = Confronto tra il prima e il dopo, tra condizioni di ingresso e in uscita

ANALISI DEL VALORE FORMATIVO AGGIUNTO

VALUTARE : - Per chi? I soggetti e le prospettive della valutazione - Perché? Gli obiettivi della valutazione - Cosa? Gli oggetti e i livelli della valutazione - Come? I metodi, le tecniche, gli strumenti della valutazione.

AUTO-VALUTAZIONE PER: - Disporre di risposte ai problemi in tempo reale; - Valutare e gestire le varie attività in senso gerarchico e orizzontale; - Porre in essere un modello semplice di valutazione e gestione per tutti i livelli organizzativi; - Avere la possibilità di crescere in relazione alle esigenze dellIstituto; - Misurare lefficacia delle azioni della scuola. - Gestire le cause, non gli effetti. In altre parole, misurare la Qualità della scuola in termini di successo formativo.

SUCCESSO FORMATIVO Obiettivo della scuola di base: Inserimento dellalunno nella scuola secondaria attraverso un positivo processo di orientamento. Obiettivo della scuola secondaria: Inserimento dellalunno nella società, voluto dalla Costituzione e dalle Leggi, con attenzione alle tradizioni del territorio, ma senza subalternità (scuola secondaria – formazione professionale – istruzione tecnica superiore - …) e successivo inserimento nel mondo del lavoro.

PERCORSO FORMATIVO INTEGRATO La scuola deve stabilire livelli formativi tesi a garantire nellalunno il possesso di un bagaglio di capacità e competenze accettabili. I livelli formativi si configurano differenti tra gli individui in formazione, in quanto dinamici e capaci di considerare le diverse situazioni dell individuo.

I risultati da raggiungere si devono configurare per ogni alunno in termini di successo,in relazione al livello di partecipazione democratica, di fruibilità delle opportunità, di risultati occupazionali.

Le capacità degli alunni devono essere trasformate in competenze da poter esercitare in un contesto, dopo averle sperimentate in più di una situazione, per riconoscerle come tali.Da ciò deriva lanalisi dei bisogni formativi della società, verso i quali orientare il bisogno formativo dellalunno.Questo processo va attuato in vari cicli scolastici con una consapevolezza, via via maggiore lungo il percorso formativo, delleffettivo possesso delle capacità, che corrispondano a competenze e riconoscimento di crediti formativi.

Ogni Istituto scolastico con la sua autonomia, nel rispetto delle politiche nazionali e locali, deve definire i propri compiti e impegni formativi, e orientare le capacità e le competenze degli alunni verso forme di successo scolastico, progettando un percorso che tenga conto del territorio e delle future possibilità occupazionali legate a quel territorio.

Al termine della scuola dellobbligo, le scelte fatte dai ragazzi tuttora sono spesso casuali : devono invece essere consolidate e ripensate. Il percorso formativo deve introdurre il concetto di Progetto di vita,come grande elemento di formazione dopo lorientamento delle capacità e delle competenze.

Cambia così laspetto valutativo dello studente: non semplice gratificazione del voto, ma constatazione di un livello rispetto ad una capacità o competenza, che apre altre esperienze. Lo studente può proseguire ed approfondire le ulteriori esperienze, o lasciare o ripetere.

Il curricolo integrato tra percorso scolastico tradizionale e attività da realizzare con il contributo di soggetti e agenzie esterne alla scuola consente di valutare il percorso formativo, nellottica di un risultato finale tendente al successo formativo (e ad un futuro primo incontro con il mondo del lavoro). CURRICOLO INTEGRATO

Le varie esperienze effettuate dallo studente assumeranno così importanza per una valutazione delle sue potenzialità e del suo grado di soddisfazione, e saranno sintomatiche del grado di successo scolastico. Il processo formativo deve muovere da un progetto che rivesta il carattere di continuità. La logica della continuità prende lavvio dalla scuola materna e prosegue con la scuola elementare e la scuola media, configurando un progetto curricolare organizzato su obiettivi formativi e moduli disciplinari.

I saperi, con la scuola dellautonomia, vengono organizzati per aree tematiche che consentono di acquisire le competenze previste, e le discipline diventano risorse di cui la scuola dispone per perseguire i suoi obiettivi formativi. Lautonomia consente tali tipi di interventi con la definizione per ogni scuola della propria identità formativa tramite il POF, che esprime unautonoma iniziativa progettuale. Con la definizione soprattutto dei contenuti per ogni disciplina relativi al 15% del curricolo, la scuola organizza la propria identità, orientando il percorso formativo.

Lautonomia scolastica consente una consapevole assunzione di scelte e comportamenti educativi e didattici, atti a determinare nei risultati finali quella che viene indicata come qualità dellistruzione. Affinché ci sia piena rispondenza tra risultati attesi, processo ed esiti finali, è necessario un sistema di valutazione che verifichi, allinterno dellistituzione scolastica, la rispondenza del progetto ai processi e agli esiti, ed allesterno, la rispondenza del progetto agli standard qualitativi di istruzione, configurati a livello nazionale ed europeo. Lautonomia scolastica consente una consapevole assunzione di scelte e comportamenti educativi e didattici, atti a determinare nei risultati finali quella che viene indicata come qualità dellistruzione. Affinché ci sia piena rispondenza tra risultati attesi, processo ed esiti finali, è necessario un sistema di valutazione che verifichi, allinterno dellistituzione scolastica, la rispondenza del progetto ai processi e agli esiti, ed allesterno, la rispondenza del progetto agli standard qualitativi di istruzione, configurati a livello nazionale ed europeo.

La valutazione si pone allora come momento cardine allinterno del processo formativo progettato dalla scuola, col compito di: Ricerca Fornire una guida allazione di sviluppo Miglioramento Consentire un controllo dei risultati Educativo Organizzativo Valorizzare lidentità della scuola Culturale, di indirizzo Punti di forza/debolezza

Processi formativi erogati Legittimare lautonomia Risultati ottenuti Soggetti che traducono in Coinvolgere gli operatori decisioni ed operazioni il processo valutativo Valorizzare il processo Attenzione al processo e Formativo alla dimensione qualitativa dellattività educativa