L’esperimento di Johannsen nello studio dei caratteri quantitativi

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Genetica formale Modalita’ della trasmissione dei caratteri da una
Advertisements

I meccanismi dell’evoluzione
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Valutazione d’Istituto A.S. 2008/2009
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
Mat_Insieme Lavoro di Gruppo Prodotti Notevoli
ANALISI MENDELIANA GENOTIPO: costituzione genetica di un individuo, sia riferito ad un singolo gene, sia all’insieme dei suoi geni. FENOTIPO: manifestazione.
CONSANGUINEITA’ Si definiscono consanguinei due individui che hanno un antenato in comune. Due alleli possono essere: uguali in istato quando non sono.
MENDEL 07/01/10.
MONOIBRIDISMO Monoibridismo nei bovini . Comportamento ereditario del colore dei mantelli semplici nei bovini in F1 e F2.
Leggi di Mendel terminologia Prima legge Seconda legge
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
1° legge di Mendel: Principio della Segregazione
I.I.S. “L. Einaudi” Badia Polesine (RO) Prof. Daniele Borghi
Analisi Bivariata e Test Statistici
Unione casuale Inincrocio Popolazione grande Deriva
Inferenza statistica per un singolo campione
Selezione stabilizzatrice per alcune mutazioni cromosomiche
La genetica studia: Il funzionamento La trasmissione da una generazione allaltra La variazione dei geni I geni sono i fattori che determinano lereditarietà
L’evoluzione biologica
Varianza campionaria Errore standard della varianza campionaria
Analisi della varianza (a una via)
Introduzione alla fisica
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
LEGGI DI MENDEL.
Genetica dei caratteri complessi
Test di ipotesi X variabile casuale con funzione di densità (probabilità) f(x; q) q Q parametro incognito. Test Statistico: regola che sulla base di un.
Esercizi x1=m-ts x2=m+ts
CALCIO SKY 2007 – 2008 PROFILO DI ASCOLTO. 2 INDICE DEGLI ARGOMENTI Profilo di ascolto CALCIO SERIE A 2007 – 2008 Totale campionato (tutte le partite)……………………………………………….
Lezione 4 Probabilità.
Esercizio.
LA GENETICA CLASSICA.
La Genetica Le leggi di Mendel.
Verifica delle ipotesi su due campioni di osservazioni
Esercitazione 1: Rispetto al test di ansia (Media=25; σ=5), calcolare:
Cap. 10 La genetica mendeliana pp
Statistica descrittiva
I valori di riferimento
Mendel e l'ereditarietà.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE
Unità 6 Test parametrici e non parametrici Test per la verifica della normalità Funzione di ripartizione.
Simboli usati popolazione: media = μ deviazione standard = σ
OGNI PAIO DI CROMOSOMI CONTIENE GLI STESSI GENI NELLO STESSO ORDINE MA NON NECESSARIAMENTE IN FORMA IDENTICA. ALLELI: FORME DIVERSE DI UNO STESSO GENE.
Le origini della genetica
GREGOR JOHANN MENDEL Gregor Johann Mendel, noto anche come "il padre della genetica", è stato un biologo, matematico e un frate agostiniano ceco, considerato.
Mendel e le sue leggi.
PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI:
La Genetica di popolazioni studia i fattori che influenzano la trasmissione dei caratteri ereditari a livello di popolazioni e i processi evolutivi che.
Mendel e l’ereditarietà
L'ereditarietà.
La genetica.
Scelta del materiale: Caratteri diversi che si mantengono costanti Protezione degli organi floreali degli ibridi dalla influenza di polline estraneo Nessuna.
Organi riproduttori ben protetti e facili da controllare
Cenni di statistica Definizione di popolazione Evoluzione (come mutamento nella composizione genetica delle popolazioni ) Genetica di popolazioni Equilibrio.
Procedimento sperimentale di Mendel
LE LEGGI DI MENDEL.
LA GENETICA… …e le leggi di Mendel Prof.ssa Filomena Mafrica.
TRATTAMENTO STATISTICO DEI DATI ANALITICI
UN SISTEMA SPERIMENTALE CONTROLLATO E FACILE DA MANIPOLARE GENETICAMENTE.
Generalità Tipi di apomissia Formazione dell’endosperma Controllo genetico Utilizzazione Apomissia.
Mendel e le unità ereditarie (1865). La dominanza (primo principio di Mendel).
Eterosi o lussureggiamento degli ibridi
PARTE SPECIALE 2 - METODI DI SELEZIONE
Definizione di GENETICA
Transcript della presentazione:

L’esperimento di Johannsen nello studio dei caratteri quantitativi

Argomenti da trattare Caratteri qualitativi vs Caratteri quantitativi Richiami di statistica descrittiva Autofecondazione ed omozigosi L’esperimento

Caratteri qualitativi attributi, che non possono essere misurati, ma possono essere espressi soltanto in modo qualitativo, ad esempio: Caratteri a variabilità discontinua Classificazione degli individui in due o poche classi chiaramente distinte l’una dall’altra

Caratteri Quantitativi Caratteri economicamente importanti Multifattoriali (poligenici), sono sotto il controllo di una pluralità di geni Ruolo dell’ambiente sui caratteri quantitativi Clima , terreno, pratiche colturali …

Distribuzione normale Metrici Variabilità continua µ  2 Curve gaussiane aventi stessa media (µ) ma diversa deviazione standard (σ). Distribuzione normale

Il risultato finale dell’autofecondazione degli ibridi è una popolazione omozigote, ma non omogenea perché costituita da famiglie omozigoti per alleli diversi Il numero possibile di famiglie omozigoti è 2n, dove n indica il numero delle coppie alleliche inizialmente eterozigoti nell’ibrido

Lo studio dell’eredità dei caratteri quantitativi è essenziale per il miglioramento genetico

Wilhelm Ludvig Johannsen (1857 - 1927) ha messo in evidenza l’azione congiunta dei fattori genetici e dei fattori ambientali nell’eredità dei caratteri quantitativi. Tra il 1903 e il 1909 egli realizzò una serie di esperimenti allo scopo di valutare l’eredità del peso del seme in una specie strettamente autogama come il fagiolo (Phaseolus vulgaris

Phaseolus vulgaris Specie prev. autogama

Entro una linea pura semi di grandezza diversa davano Princess Peso medio 45,4 cg Linea 13 Classi di peso 20-30-40-50 47,5 - 45,0 - 45,1 - 45,8 35,1 cg 64,2 cg Linea 1 Linea 19 selezione dei più leggeri selezione dei più pesanti Entro una linea pura semi di grandezza diversa davano progenie con peso caratteristico della linea

Ulteriore verifica Moltiplicazione entro ogni linea (fagioli grandi e fagioli piccoli) per 6 generazioni Linea 1 (64,3 cg) Peso medio dei semi dei genitori Peso medio dei semi delle progenie Anno Linea leggera pesante Differenze 1902 60 70 +10 63,15 64,85 +1,70 1903 55 80 +25 75,19 70,88 -4,31 1904 50 87 +37 54,59 56,68 +2,09 1905 43 73 +30 63,55 63,64 +0,09 1906 46 84 +38 74,38 73,00 -1,38 1907 56 81 69,07 67,66 -1,41 Effetti della selezione continuata per sei generazioni entro la linea 1 della varietà di fagiolo “Princess” (Johannsen, 1926)

La selezione entro la linea pura era inefficace Effetti della selezione continuata per sei generazioni entro la linea 1 della varietà di fagiolo “Princess” (Johannsen, 1926) Genitori linea pesante Progenie linea leggera Progenie linea pesante Genitori linea leggera Peso in cg Genitori linea leggera Genitori linea pesante Progenie linea leggera Progenie linea pesante La selezione entro la linea pura era inefficace Anni

Coefficiente di correlazione - Pesi dei semi scelti nell’ambito della cv. Princess - Pesi medi dei semi prodotti dalle piante da essi ottenute r = 0,34 (**) P 0,01 - Pesi dei semi presi all’interno della linea 13 - Pesi medi dei semi prodotti dalle piante da essi ottenute r = 0,018 (ns) Semi della linea 13 – geneticamente tutti uguali il loro peso non influiva sulla progenie I semi della cv. Princess erano diversi (per cause ambientali e genetiche)

2P = 2G + 2E Cause genetiche Cause ambientali Princess “Un insieme di linee omozigoti per alleli diversi” la variabilità continua di un carattere quantitativo è dovuta a Cause genetiche Cause ambientali e Rendono la selezione efficace Possono ostacolare la selezione 2P = 2G + 2E

Considerazioni sull’esperimento di Johannsen

Esperimento di Allard e Golden 1954 cv. Red Kidney linea B linea A Peso in cg linea A linea B Generazioni

I risultati dell’esperimento di Allard e Golden confermano che gli individui di una popolazione di specie autogama non sempre pienamente omozigoti

LINEA PURA Insieme di individui derivati per autofecondazione da un capostipite Omozigote

Gli esperimenti di Johannsen dimostrarono in modo inequivocabile l'effetto dei fattori ambientali sui caratteri quantitativi. Effetto congiunto dell’eredità e dell’ambiente sul carattere peso del seme: La componente ambientale della variabilità (2E) era legata a piccole differenze nelle condizioni interne ed esterne della pianta che agivano sul seme La componente genetica della variabilità (2G) era legata alla OMOZIGOSI per alleli diversi nelle linee. Princess

1 cm

Gli esperimenti di Johannsen non dettero alcuna giustificazione della variabilità continua di tali caratteri e della conseguente impossibilità di studiarli con il classico procedimento basato sull'osservazione delle segregazioni mendeliane.