FOLLOW – UP DEI PAZIENTI CELIACI: SERVE UN REGISTRO NAZIONALE ?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sabrina Capannolo Emilia Speranza Oncologia Medica L’Aquila
Advertisements

BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
Codice della Privacy Il d. lgs. n°196 del 30 giugno 2003.
Progetto di miglioramento dell’ alimentazione senza glutine
Gestione della Dispositivo Vigilanza: un’esperienza regionale
Scienza ed epidemiologia,
La Formazione dei medici in materia di celiachia
Roma, 9 Giugno 2010 Auditorium Viale G. Ribotta, 5
Centro Nazionale di Epidemiologia,
La Formazione dei medici in materia di celiachia Annamaria Castellazzi Università degli Studi di Pavia.
Lo screening del cancro colonretto
un sistema di sorveglianza sulla salute delle persone con diabete
Progetto Ccm: PASSI Gruppo Tecnico PASSI Nazionale Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (ISS) Incontro.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
L’infermiere come garante della qualità
Linee guida e profili di cura
La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica Diffusione dei contenuti della III Conferenza La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica.
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
Massimo Milli U.O. Cardiologia Santa Maria Nuova Firenze
IL PROGETTO I GIOVANI CONTRO LA VIOLENZA. Progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo e realizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione, Ricerca.
Caratteristiche psicologiche della Sclerosi multipla Aspetti medico-legali.
EDUCAZIONE ALIMENTARE
MODELLI DI RICERCA IN MEDICINA EPIDEMIOLOGICO GENERALE DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ECONOMICO SOCIOLOGICO.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
I soggetti dell'Inclusione
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Riunione Consulta Nazionale Malattie Rare del 17 gennaio 2009 Centro Nazionale Malattie Rare Daniela Pierannunzio, Annalisa Trama, Marta.
Le malattie rare il sistema delle regioni Presso il coordinamento della commissione salute è costituito il gruppo tecnico interregionale (funzionari e.
2° Convention Nazionale SIMG Le Società Scientifiche nel nuovo panorama normativo: lo scenario M. Cioffi Montecatini Terme, Aprile 2000.
SCREENING DEL DIABETE MELLITO TIPO 2 IN MEDICINA GENERALE: UN INTERVENTO PREVENTIVO POSSIBILE. STUDIO IN PROVINCIA DI MATERA R.Tataranno*, medico S.I.M.G.
P. Mosconi – IRFMN 2005 Risk management in sanità: il punto di vista del paziente Paola Mosconi Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini.
Prof Gianluca Perseghin
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
“Osservare per Conoscere”: un’indagine sullo stato di salute della
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA, CLINICA E MEDICO-LEGALE DELLE CEFALEE: ESIGENZA DI ADEGUATE GUIDELINES C. LORE*, G. PARI** * Dipartimento di Scienze Medico-Legali.
Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
Convegno AIRPI Le malattie retiniche ereditarie
LEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 18.
L’ esperienza della Ricerca clinica in Medicina Generale
Progressi delle Agiende Sanitarie in Salute in Italia (PASSI) Un nuovo programma lanciato dallMinistero della Salute nel 2005 allo scopo di prevenire la.
Tipo notificazione o Prima notificazione o Modifica alla precedente notificazione o Cessazione del trattamento.
Istituto Statale Istruzione Superiore Europa Articolazione Funzioni Strumentali Coordinatori di dipartimento Coordinatori di area Coordinatori di disciplina.
Responsabile del Registro Tumori della Provincia di Cremona
Dott.Vincenzo Di Nardo Capo Progetto Dipartimento Oncologico Conferenza dei servizi Rieti 21/10/2006 IL NUOVO DIPARTIMENTO ONCOLOGICO LA CENTRALITADELLA.
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO REGIONI:
ADVOCACY E IMMIGRAZIONE LE NORME DPR 309 9/10/1990 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
Il Dipartimento di Prevenzione C. Quercioli C.I. Programmazione, Organizzazione e Gestione delle Aziende Sanitarie CL. Ingegneria Gestionale a.a.2013/14.
9 Luglio 2009 DIRITTI DELLA PERSONA CON DIABETE I Sezione I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti umani e sociali delle persone.
- Presenza di un reparto di terapia intensiva nella struttura - Presenza di una equipe multidisciplinare (almeno dietista e psicologo) iscritta alla società.
SCUOLE, GIOVANI E SICUREZZA Indirizzi normativi e pratiche di eccellenza Torino, 15 Ottobre 2012.
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Che cosa è il Bilancio sociale
L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza alimentare ai sensi del Reg.CE n.882/2004 L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza.
Incontri e confronti con i professionisti della sanità regionale
Legionellosi: esperienze nelle strutture ospedaliere e turistico alberghiere e proposte per la regione Umbria Dr Ubaldo Bicchielli ASL 3 Regione Umbria.
“Buone pratiche di gestione integrata tra ARPA e DSP in Area Vasta Romagna” Laura Donnini Programmazione e Controllo AUSL Forlì Forlì, 19 Giugno.
Anche l’Italia ha il suo CDC ! CCM Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie.
Data 09/07/2015 Corso di Perfezionamento in «Risk Management: decisioni, errori e tecnologia in medicina»
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI VETERINARI NEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO NAZIONALE Dott. Alberto Marzollo.
S CUOLA DI M EDICINA E C HIRURGIA Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria COORDINATORE DEL CORSO DI LAUREA Prof.ssa Maria Pia Fantini RESPONSABILE DELLE.
Formazione Specifica in Medicina Generale : Ci siamo anche noi ! Dott. Antonio Velluto.
CONFERENZA STAMPA – 21/12/06 LA RELAZIONE SANITARIA PROVINCIALE IL DIABETE DR. BRUNO FATTOR.
DOSSIER FORMATIVO INDIVIDUALE PERCHE’ FARE UNO SFORZO IN PIU’? COME POSSO SAPERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI di UN TRIENNIO? 1dott.ssa Lina Bianconi.
Cosa fa lo psicologo?. art 1 della L.56/89: "La professione di Psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione,
Patologia Chirurgica a Indirizzo Gastroenterologico Direttore Prof E Gianetta Università degli Studi di Genova Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostiche.
Il sistema di rilevazioni per guadagnare salute: PASSI, OKkio, HBSC Conferenza Stampa 31 maggio 2011 C. Melani Osservatorio Epidemiologico.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
La vaccinazione antinfluenzale nelle persone con patologie croniche secondo i dati delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento Giuliano Carrozzi 1, Letizia.
Transcript della presentazione:

FOLLOW – UP DEI PAZIENTI CELIACI: SERVE UN REGISTRO NAZIONALE ? CELIACHIA: SCIENZA ED EPIDEMIOLOGIA, NUOVI APPROCCI 9 giugno 2010 AUDITORIUM MINISTERO SALUTE FOLLOW – UP DEI PAZIENTI CELIACI: SERVE UN REGISTRO NAZIONALE ? Marco Silano, MD Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale Reparto di Alimentazione, Nutrizione e Salute

Legge 123 del 4 luglio 2005 Art. 3 Diagnosi precoce e prevenzione 1. Ai fini della diagnosi precoce e della prevenzione delle complicanze della malattia celiaca, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, attraverso i piani sanitari e gli interventi di cui all'articolo 2, tenuto conto dei criteri e delle metodologie stabiliti con specifico atto di indirizzo e coordinamento e sentito l'Istituto Superiore di Sanità, indicano alle aziende sanitarie locali gli interventi operativi più idonei a: a) definire un programma articolato che permetta di assicurare la formazione e l'aggiornamento professionali della classe medica sulla conoscenza della malattia celiaca, al fine di facilitare l'individuazione dei celiaci, siano essi sintomatici o appartenenti a categorie a rischio; b) prevenire le complicanze e monitorare le patologie associate alla malattia celiaca; c) definire i test diagnostici e di controllo per i pazienti affetti dal morbo celiaco

Pazienti e Metodi 20 centri clinici italiani specializzati nella diagnosi di malattie gastro-intestinali hanno raccolto dati anagrafici e clinici dei pazienti diagnosticati con MC tra il Gennaio 1982 e il Marzo 2005 I dati sono stati raccolti mediante compilazione di un questionario validato dall’ISS I questionari sono stati inviati all’ISS, dove i dati sono stati raccolti in un database e elaborati

enteropathy associated Celiachia e enteropathy associated T cell lymphoma (EATL)

SIR =(observed 9 expected 1.4) 6.42 (95% CI = 2.9–12.2; p < 0.001)

SIR =2.8 (95%CI = 0.7–7.3; p < 0.001)

SIR =0.22 (95%CI = 0.02–0.88; p< 0.001).

(2 = 4.8 p=0.01).

carcinoma della tiroide Celiachia e carcinoma della tiroide Volta U, Vincentini O, Silano M J Cl Gastroenterol in press

SIR =2.55 (95% CI=0.93-5.55; p<0.01)

Celiachia e carcinoma del colon

Tempo (aa) tra diagnosi MC e neo Compliance alla dieta senza glutine Caratteristiche dei pz che hanno sviluppato carcinoma del colon durante il follow - up Paziente Sesso Età alla diagnosi di MC Tempo (aa) tra diagnosi MC e neo Compliance alla dieta senza glutine 1 F 66 12.4 2 60 0.7 3 M 15.8 4 40 8 5 52 0.5 6 71 2.0 Media ± ds 48±24.4 SIR =(observed 7 expected 6.1) 1.1 (95% CI = 0.68–1.56); p < 0.001)

Tempo (aa) tra diagnosi MC e neo Compliance alla dieta senza glutine Caratteristiche dei pz che hanno sviluppato carcinoma del colon durante il follow - up Paziente Sesso Età alla diagnosi di MC Tempo (aa) tra diagnosi MC e neo Compliance alla dieta senza glutine 1 F 66 12.4 2 60 0.7 5 52 0.5 6 71 2.0 Media ± ds 62±7.8

Celiachia e screening

Motivazioni che hanno condotto alla diagnosi Motivazione alla diagnosi Totale (n=1968) N % Sintomi 1552 79 Patologie MC correlate 254 13 Familiarità 175 9 Screening 18 1 Non specificato 94 5 Diagnosi prima del 1993 (n=915) Diagnosi dopo il 1993 (n=1053) N % N % 747 82 805 76 112 12 130 12 55 6 120 11 3 0 15 1 41 5 53 5

Principali sintomi extraintestinali alla diagnosi Principali segni e sintomi extraintestinali Totale (n=1968) N % Anemia 936 48 Calo ponderale 594 30 Osteoporosi 145 7 Ipertransaminasemia 82 4 Dismenorrea 52 3 Artralgia 45 2 Aborti spontanei* 43 2 Ipoplasia smalto dentario 33 2 Anoressia Nessun sintomo 193 10 Diagnosi prima del 1993 (n=915) Diagnosi dopo il 1993 (n=1053) N % N % 383 42 553 53 368 40 226 22 47 5 98 9 18 2 57 5 16 2 36 3 24 3 21 2 20 2 23 2 17 2 19 2 14 1 72 8 121 12

Età media alla diagnosi di MC per i pazienti che hanno sviluppato una neoplasia Non Hodgkin’s lymphoma 46.1 ± 13.8 Intestino tenue 59 ± 10 Colon 51.3 ± 9.4 Stomaco 53.5 ± 15.4 Hodgkin’s lymphoma 54.3 ± 6 TOTALE 47.6 ± 10.2

Prospettive future Obbligatorietà invio dati DNAteca, seroteca

GRAZIE PER L’ATTENZIONE