Roma, 9 Giugno 2010 Auditorium Viale G. Ribotta, 5

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Roma, 9 Giugno 2010 Auditorium Viale G. Ribotta, 5 Ministero della Salute Roma, 9 Giugno 2010 Auditorium Viale G. Ribotta, 5 “Verso la Relazione al Parlamento” dott.ssa Simona De Stefano Ufficio V - Nutrizione s.destefano@sanita.it

LA CELIACHIA La celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente a livello mondiale. La prevalenza (adulti & bambini) è attualmente stimata intorno all’1%. / Come hanno già ribadito i relatori che mi hanno preceduto la celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente nel mondo con una prevalenza dell’1% circa che significa che oggi 1 individuo su 100 è celiaco. 1 100

Legge 4 luglio 2005, n. 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia” 1. erogazione gratuita prodotti dietetici senza glutine a carico del S.S.N. 2. somministrazione pasti senza glutine nelle mense scolastiche, ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche Capitolo di spesa ad hoc € 3.150.000,00 3. formazione e aggiornamento professionale degli operatori del settore turistico e ristorativo Capitolodi spesa ad hoc € 610.000,00 La legge quadro sulla celiachia è la 123/2005 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia”. Questa norma da un lato ribadisce il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti senza glutine e dall’altro apporta 2 importanti novità: la somministrazione di pasti senza glutine nelle mense scolastiche, ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche sotto specifica richiesta allo scopo di agevolare l’inserimento dei celiaci nelle attività scolastiche, sportive e lavorative e in caso di ospedalizzazione (nel caso di eventuali degenze ospedaliere) attraverso un sicuro accesso ai servizi di ristorazione collettiva; la promozione dell’attività di formazione degli operatori del settore turistico-ristorativo. 4. RELAZIONE AL PARLAMENTO - aggiornamento sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche in tema di malattia celiaca

Ripartizione CAPITOLI ANNUALITA’ * CAPITOLO 2006 2007 2008 2009 PASTI € 3.150.000,00 € 2.643.266,10 FORMAZIONE € 610.000,00 € 470.797,00 * Annualità di emissione del mandato di pagamento – dati annualità precedente

Provvedimento 16 marzo 2006: Accordo … Provvedimento 16 marzo 2006: Accordo …. concernente criteri per la ripartizione dei fondi, di cui agli articoli 4 e 5 della Legge 4 luglio 2005, n. 123 ALLEGATO A Criteri relativi alla ripartizione dei fondi di cui al capitolo avente ad oggetto «Somministrazione di pasti senza glutine, previa richiesta degli interessati nelle mense delle strutture scolastiche, ospedaliere e pubbliche.» ALLEGATO B Criteri relativi alla ripartizione dei fondi di cui al capitolo avente ad oggetto «Istituzione di moduli informativi sulla celiachia nell'ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionale rivolte a ristoratori e ad albergatori.»

dati forniti dalle regioni e province autonome ALLEGATO A 1. numero dei celiaci 2. mense presenti sul territorio 3. dati trasmessi entro il 30 giugno dell’anno successivo ALLEGATO B 1. numero dei celiaci 2. Densità di popolazione 3. numero di strutture da coinvolgere nella formazione 4. moduli informativi già effettuati o programmati entro l'anno 5. Dati entro il 30 settembre dell'anno in corso I fondi sono distribuiti sulla base dei dati pervenuti.

I DATI IN ITALIA i celiaci in Italia sarebbero circa 600.000 ma i diagnosticati solo un po’ più di 100.000 20.000 nuove diagnosi all’anno Secondo i calcoli statistici in teoria i celiaci in Italia sarebbero circa 600.000 ma ad oggi ne sono stati diagnosticati solo un po’ più di 100.000.

LOMBARDIA CAMPANIA LAZIO Guardando i dati nel dettaglio le maggiori % le troviamo nelle Regioni a più alta densità di popolazione: Lombardia, Campania e Lazio.

Il CELIACI IN ITALIA 23% 27% Dai dati raccolti sul territorio i celiaci sono passati da 65.000 circa nel 2007 a più di 100.000 nel 2009. Considerando gli ultimi tre anni sono state effettuate circa 20.000 nuove diagnosi all’anno con un incremento del 27% il primo anno e del 23% il secondo.

REGIONI e P.A. Questa è la distribuzione dei celiaci per Regione. La distribuzione della malattia celiaca è omogenea, anche se le % possono variare in maniera consistente da Regione e Regione.

La popolazione celiaca femminile è doppia rispetto a quella maschile 39% 42% In questa slide i dati totali sono stati splittati nelle due popolazioni: femminile e maschile per ogni anno (2007 – 2008 – 2009). Dai grafici è evidente che nella popolazione femminile l’incidenza della celiachia è doppia rispetto a quella maschile. Sappiamo che le malattie autoimmuni si sviluppano maggiormente nelle donne e la celiachia avendo una componente autoimmune ha lo stesso tipo di coinvolgimento. Tutto questo è è legato probabilmente a fattori ormonali che ne regolano l’insorgenza. 35% 34%

FASCE DI ETA’ 24% 107% Confrontando gli andamenti all’interno delle singole fasce di età si nota subito che le diagnosi si sono triplicate negli adulti e nei bambini fino ai 3,5 anni, mentre sono raddoppiati nella fascia intermedia. Parlando di numeri abbiamo … Questo andamento potrebbe essere indice di diagnosi precoce e anche indice del fatto che la celiachia non è più sottovalutata e quindi considerata così rara… come invece ancora la considera il Decreto 279/2001. Questi dati se da un lato sono preoccupanti, poiché la malattia tocca una fetta sempre maggiore della popolazione, dall’altro sono indice del fatto che sempre più persone si sottopongono ad indagini diagnostiche. 19% 11% 80% 136%

MENSE: registrato un andamento contrario rispetto al numero di celiaci 8% 1% I dati raccolti hanno riguardato anche le mense che ogni giorno forniscono pasti a coloro che mangiano fuori casa. Si tratta delle mense scolastiche (pubbliche e parificate), ospedaliere (pubbliche o convenzionate con il SSN; all’interno di questo gruppo vanno inserite le mense assistenziali pubbliche o convenzionate; mentre le mense annesse alle strutture pubbliche sono le mense interne (proprie o in appalto) ad Amministrazioni, Enti o Istituti Pubblici. Dal grafico da quasi 39.000 nel 2007 sono scese a circa 35.000 nel 2009. L’andamento registrato è contrario rispetto al numero di celiaci considerando lo stesso arco temporale. 

OSPEDALIERE private convenzionate assistenziali pubbliche e MENSE pubbliche SCOLASTICHE private parificate OSPEDALIERE private convenzionate assistenziali pubbliche e private convenzionate PUBBLICHE interne o in appalto (out sourcing) alle P.A.

Mense Scolastiche, Ospedaliere e afferenti a Strutture Pubbliche Il dato potrebbe essere in calo per effetto della crisi economica anche perché se si analizzano i dati in maniera più dettagliata si evidenzia che il calo effettivo si è registrato solo nelle mense annesse alle strutture pubbliche che da 8.979 nel 2008 sono passate a 7.174 nel 2009 con una diminuzione del 20% circa.

ANDAMENTI REGIONALI calo evidente calo lieve situazione invariata aumento significativo Considerando poi le singole realtà regionali il calo è stato molto evidente in Piemonte, Emilia Romagna e in P.A. di Bolzano. Più lieve quello registrato nelle Marche, in Sicilia e in Toscana. Invariata la situazione in Lombardia mentre l’unico aumento significativo si è registrato in Veneto.

FORMAZIONE 81% 95% Nell’ambito dell’attività di formazione rivolta a ristoratori e ad albergatori dal 2007 al 2009 si è registrato un aumento del 350% dei moduli formativi attivati sul territorio. Dai dati risulta, infatti, che dagli 84 attivati e conclusi nel 2007 si è passati ai quasi 300 attivati e conclusi nel 2009.

Operatori formati 44% 21% Andando più nello specifico i corsi hanno coinvolto tutto il personale che in modo diretto e indiretto può avere a che fare con la manipolazione e la distribuzione dei pasti, dai cuochi alle insegnanti, dai camerieri agli studenti di Istituti Alberghieri. Anche il numero di operatori formati è passato dai 4.914 del 2007 agli 8.529 del 2009 con un aumento registrato del 50 % circa. Cifre rassicuranti soprattutto se si considera il ruolo fondamentale di questi operatori nelle contaminazioni crociate durante la preparazione e la distribuzione dei cibi.  

La formazione in Italia maggior coinvolgimento significativa inversione di tendenza Le regioni leader nella formazione sono state la Campania e il Veneto. Aumenti significativi anche in Emilia Romagna, Friuli, Toscana e Valle d’Aosta. Solo in Piemonte abbiamo avuto un’inversione di tendenza, dai 2.600 partecipanti del 2007 si è passati ai 1.316 nel 2009.

Conclusioni Celiaci diagnosticati < Celiaci stimati Sensibilizzazione Diagnosi Precoce Diagnosi Tardiva Miglioramento Flusso informativo Dati parziali

Grazie per l’attenzione e appuntamento a fine giugno con la Relazione al Parlamento Simona De Stefano s.destefano@sanita.it 06.59946574