Lezione 4: La socializzazione politica
Socializzazione Politica “il processo attraverso il quale gli individui, di generazione in generazione, acquisiscono valori e credenze che determinano la loro percezione e le loro reazioni alla politica” a) operazione tramite la quale agenti politici istituzionali formalmente incaricati a tal fine inculcano in maniera deliberata valori, pratiche e informazioni politiche. b) influenza di tutto il sapere politico, formale ed informale, deliberato ed imprevisto, ad ogni livello del ciclo vitale (compreso il sapere formalmente non politico) nello sviluppo di valori e comportamenti politici dell’individuo.
Quando si apprende? 1) socializzazione politica generazionale: socializzazione cosciente o inconscia dei bambini da parte degli adulti (infanzia e adolescenza) 2) risocializzazione politica: a) fase rivoluzionaria b) fase in forma di continuum. Contro la tendenza a considerarla come relativa all’infanzia e adolescenza, è stato evidenziato che la socializzazione politica è un processo che dura tutta la vita in quanto: politica non può essere considerata al di fuori del processo più ampio della socializzazione, che permette all’individuo di adeguarsi a circostanza mutevoli la classe dominante, detentrice del potere materiale per il quale governa la società, deve assicurarsi di avere allo stesso tempo la potere intellettuale per conservarlo (tesi marxismo).
Come si apprende? Gli agenti della socializzazione: la famiglia; la scuola; la religione; il gruppo di pari; i mass media; il governo. I meccanismi della socializzazione : a) imitazione: copiare il comportamento di altri individui o gruppi (infanzia) b) istruzione: apprendimento intenzionale dei comportamenti appropriati (in via formale o informale). c) motivazione: apprendimento di un comportamento appropriato attraverso l’esperienza, mediante un processo di prove ed errori.
Cosa si apprende? Stadi nel processo di socializzazione dei bambini: 1) riconoscere un’autorità; 2) distinzione tra autorità privata e pubblica; 3) esistenza istituzioni politiche impersonali; 4) distinzione tra le istituzioni e le persone che vi operano. [Easton e Dennis, 1969]
dei membri di una società” Cultura politica “ il sistema politico così come è stato interiorizzato nelle cognizioni, nei sentimenti e nelle valutazioni dei membri di una società” Almond e Verba, The Civic Culture,1963: parrocchiale: bassa consapevolezza e aspettative nei confronti del governo e scarso livello di partecipazione politica; di sudditanza:livelli più alti di consapevolezza e aspettative, ma basso livello partecipazione; di partecipazione: elevati livelli di consapevolezza e aspettative dalla partecipazione politica. (declino della tematica negli anni ’70-’80; ripresa dagli anni ‘90 nel dibattito sulla democratizzazione degli ex regimi comunisti e sul concetto di capitale sociale)
Socializzazione politica e comportamento politico caratteristiche socioeconomiche voto di classe” [diffusione dei valori ‘post-materialisti’, Inglehart, 1990] provenienza territoriale [ subculture politiche territoriali]
Critiche Socializzazione politica: etnocentrismo descrittivismo; troppa attenzione al periodo infantile; poco peso dati a fattori personali o situazionali; assenza studi longitudinali sull’evoluzione di valori e comportamento degli stessi individui nel tempo staticità (conservatorismo Cultura politica: definizione univoca di democrazia; unidirezionalità del processo; organicismo e conservatorismo .
Lezione 5: La partecipazione politica
Forme di partecipazione politica titolari o aspiranti ad una carica pubblica agenti di mobilitazione politica partecipazione a dimostrazioni, incontri pubblici, ecc. discussioni politiche informali voto
Come varia la partecipazione politica? 1) stimoli politici 2) posizione sociale 3) caratteristiche personali 4) ambiente politico [Milbrath e Goel, 1977]
I ‘nuovi movimenti sociali’ 4 criteri per distinguerli dai gruppi di pressione tradizionali [Offe,1985]: istanze: questioni ‘postmaterialiste’ [Inglehart,1990] valori: più universalistici che socioeconomici; ideale di democrazia partecipativa (accento su autonomia e autogoverno, opposizione a manipolazione, controlli, dipendenza, burocratizzazione, regolamentazioni) modi d’azione: gestione interna informale (scarsa distinzione tra membri e leader, enfatizzazione attività volontaria diffusa e raccolta fondi), posizioni non negoziabili nella gestione esterna
La motivazione politica teorie strumentali:partecipazione politica come un mezzo per gli individui di conseguire un fine e base su cui si poggia la legittimità del governo. teorie evolutive; la partecipazione politica è un esercizio della responsabilità sociale che rende consapevole il cittadino delle proprie responsabilità [Parry, 1977] teorie socioeconomiche: gli individui sono esseri razionali e calcolatori che cercano di minimizzare i costi e massimizzare i benefici [Downs ,1957]. rif. alla distinzione di Weber sull’azione sociale