Cinematica del braccio di un robot

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Transcript della presentazione:

Cinematica del braccio di un robot La cinematica si occupa dello studio analitico della geometria del movimento del braccio rispetto ad un sistema di riferimento in funzione del tempo, prescindendo dalle forze e dai momenti che provocano il moto Cinematica diretta Angoli dei giunti Posizione ed orientamento dell’end-effector Cinematica inversa

Posizione ed orientamento di un corpo rigido

Matrice di rotazione ORTONORMALE Si osserva in oltre che il det(R) = 1 se la terna è levogira, mentre vale det(R) = -1 se la terna e destrogira.

Rotazioni elementari Rk(-) = RkT() con k = x, y, z

Significato geometrico della matrice di rotazione Fornisce l’orientamento di una terna di coordinate rispetto ad un’altra. I vettori colonna sono i coseni direttori degli assi della terna ruotata rispetto alla terna di riferimento. Rappresenta una trasformazione di coordinate che mette in relazione le coordinate di un punto in due terne differenti con origine comune p = Rp. Inoltre in virtù della proprietà di ortogonalità della matrice R, la trasformazione inversa si scrive p = RTp La matrice di rotazione R rappresenta l’operatore che permette di ruotare un vettore (nella stessa terna), di un angolo prefissato, attorno ad un generico asse di rotazione nello spazio.

Esempio 1 Si considerino due terne con origine comune ruotate tra loro di un angolo  attorno all’asse z. Sia, poi, P un punto del piano xy. Il punto P nel sistema ruotato avrà coordinate P  (px, py, pz). La rappresentazione dello stesso punto P nel sistema di riferimento sarà: essendo p e p i vettori rappresentativi del punto P nei due sistemi.

Esempio 2 Si consideri un vettore p, ottenuto ruotando un vettore p nel piano xy di un angolo attorno all’asse z della terna di riferimento in cui esso è espresso. Dette (px, py, pz) le coordinate del vettore p, il vettore p risultante dalla rotazione ha componenti:

Composizione di matrici di rotazione Siano assegnate tre terne di coordinate O – x0 y0 z0, O – x1 y1 z1 e O – x2 y2 z2 aventi origini comuni O. Il vettore p rappresentativo di un generico punto nello spazio può essere rappresentato in ciascuna delle tre terne. Siano p0, p1, e p2 i vettori rappresentativi di p nei tre sistemi. Nel seguito, l’apice di un vettore o di una matrice indica la terna in cui sono espressi i suoi elementi Indichiamo con la matrice di rotazione della terna i rispetto alla terna j.

Rotazioni successive rispetto alla terna corrente Siano O – xyz, O – xyz e O – xyz tre terne, che per il momento supponiamo coincidenti. Ruotiamo contemporaneamente i due sistemi O – xyz e O – xyz dell’angolo . La matrice di rotazione che esprime questa rotazione sarà: Ruotiamo adesso il sistema O – xyz dell’angolo , rispetto alla terna corrente O-xyz. La rotazione del sistema O – xyz rispetto alla terna O – xyz si esprime con la relazione:

La rotazione totale della terna O – xyz di un angolo  attorno all’asse z, quindi, può essere espressa come composizione delle matrici di rotazione rappresentativa della prima rotazione con la matrice di rotazione rappresentativa della seconda rotazione rispetto alla terna già ruotata , infatti:

Rotazioni successive rispetto alla terna corrente Si noti che la rotazione complessiva è espressa come successione di rotazioni parziali, ciascuna delle quali è definita rispetto alla rotazione precedente. La terna rispetto alla quale avviene la rotazione in atto è definita terna corrente. In conclusione, la composizione di rotazioni successive rispetto alla terna corrente si ottiene per moltiplicazione da sinistra verso destra le matrici delle singole rotazioni, nell’ordine della rotazione.

Rotazioni successive rispetto ad una terna fissa Poiché dobbiamo fare riferimento alla terna base, supponiamo che i due sistemi O – xyz e O – xyz abbiano subito le loro rotazioni. Seguiamo allora i seguenti passi: Esprimiamo la rotazione della terna O – xyz rispetto alla terna di riferimento. Riallineiamo la terna O – xyz con la terna O – xyz, mediante la rotazione Essendo, adesso, le due terne allineate si esprime la rotazione della terna O – xyz nella terna O – xyz mediante la matrice Infine si compensa la rotazione effettuata per il riallineamento con la rotazione inversa

Rotazioni successive rispetto ad una terna fissa In conclusione, la composizione di rotazioni successive rispetto ad una terna fissa si ottiene moltiplicando da destra verso sinistra le singole matrici di rotazione nell’ordine delle rotazioni.

Importanza dell’ordine delle rotazioni

Importanza dell’ordine delle rotazioni

Rotazione intorno ad un asse arbitrario Sovrapposizione di r su z, che si ottiene come successione di rotazioni di - intorno a z e di una rotazione di - intorno a y Rotazione di  intorno a z Ripristino dell’orientamento iniziale di r, che si ottiene come successione di una rotazione di  attorno all’asse y e di una rotazione  attorno all’asse z.

Rotazione intorno ad un asse arbitrario Osserviamo che vale la relazione: R-r(-) = Rr(). Questo dimostra che la rappresentazione non è univoca, poiché una rotazione di - intorno a –r provoca gli stessi effetti della rotazione di  attorno ad r.

Problema inverso Osserviamo che per sen()  0 le due espressioni caratterizzano la rotazione in termini di quattro parametri: l’angolo e le tre componenti del vettore r. Tuttavia si può osservare che le tre componenti del vettore non sono linearmente indipendenti, poiché Se sen() = 0 le relazioni trovate perdono di significato. Per il problema inverso occorre fare riferimento alla particolare matrice di rotazione ed individuare le formule risolutive nei due casi  = 0 e  = . Si noto che per  = 0 (rotazione nulla) il versore r è arbitrario.

Rappresentazioni minime dell’orientamento Angoli di Eulero

Angoli di Eulero Si ruoti la terna originale dell’angolo  attorno all’asse z: tale rotazione è descritta dalla matrice Si ruota la terna, ruotata, dell’angolo  attorno all’asse corrente y: tale rotazione è descritta dalla matrice di rotazione Si ruota, ancora, la terna dell’angolo  attorno all’asse corrente z: tale rotazione è descritta dalla matrice di rotazione

Angoli di Eulero L’orientamento finale della terna, che si ottiene con la composizione di rotazioni definite rispetto alla terna corrente è:

Angoli di Eulero: Problema inverso Si possono ricavare due soluzioni, equivalenti (per gli effetti prodotti), scegliendo  appartenente all’intervallo (0, ) oppure (-, 0) Le due soluzioni ricavate degenerano quando s = 0; in questo caso è possibile determinare soltanto la somma o la differenza di  e . Infatti, se  = 0, , le rotazioni successive di  e  sono effettuate intorno ad assi di terna corrente paralleli fra di loro, fornendo così effetti di rotazione equivalenti.

Angoli RPY Tale rappresentazione trae origine da una descrizione delle rotazioni usate frequentemente in aeronautica. In particolare RPY indicano rispettivamente il rollio (Roll) il beccheggio (Pitch) e l’imbardata (Yaw) di uno scafo. In questo caso la terna di parametri rappresenta rotazioni definite rispetto ad una terna fissa solidale al baricentro dello scafo.

Angoli RPY Si ruota la terna origine dell’angolo  intorno all’asse x (imbardata); tale rotazione è descritta dalla matrice di rotazione Si ruota la terna originale dell’angolo  intorno all’asse y (beccheggio); tale rotazione è rappresentata dalla matrice Si ruota la terna originale dell’angolo  intorno all’asse z (rollio); tale rotazione è rappresentata dalla matrice:

Angoli RPY La rotazione globale della terna, essendo ottenuta per composizione rispetto ad una terna fissa è: Problema inverso  appartenete all’intervallo (/2, 3/2)

Trasformazioni omogenee Trasformazione di coordinate Trasformazione inversa

Coordinate omogenee matrice di trasformazione omogenea trasformazione inversa Si osserva che in generale è A-1  AT. Inoltre, se le terne hanno la stessa origine, essendo , essa si riduce alla semplice matrice di rotazione. Successione di trasformazioni consecutive di coordinate :

Esempio

Esempio