Statica Obiettivo della statica è quello di stabilire un legame tra forze e momenti all’organo terminale e forze e/o coppie con il manipolatore, in condizioni.

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Statica Obiettivo della statica è quello di stabilire un legame tra forze e momenti all’organo terminale e forze e/o coppie con il manipolatore, in condizioni d’equilibrio. principio dei lavori virtuali Per quanto riguarda le coppie applicate ai giunti, ad esse è associato il lavoro elementare: dW = Tdq Per quanto concerne le forze  esplicate dall’organo terminale, separando i contributi di forza f e di momento  (rispetto all’origine della terna utensile) relativi alle direzioni di spazio operativo, il lavoro elementare risulta: dW = f Tdp +  T dt Dove dp è lo spostamento lineare e  dt è lo spostamento angolare.

 = JT(q) (relazione statica). dW = f TJp(q)dq + TJo(q)dq =  TJ(q)dq dove  = [f T,  T]T forze esplicate dall’organo terminale Per il principio dei lavori virtuali, il manipolatore è in equilibrio statico se e solo se vale la relazione  W =  W,  q. dalla quale segue la relazione:  = JT(q) (relazione statica).

Dualità Cineto-Statica  = JT(q) · L’immagine di JT è il sottospazio R(JT) in Rn che individua le coppie ai giunti che possono bilanciare le forze all’organo terminale, nella configurazione assegnata al manipolatore; · Il nullo di JT è il sottospazio N(JT) in Rr a cui appartengono le forze all’organo terminale che non richiedono alcuna coppia di bilanciamento ai giunti, nella configurazione assegnata al manipolatore

È opportuno osservare che le forze all’organo terminale   N(JT) sono interamente assorbite dalla struttura, nel senso che le relazioni vincolari sono in grado di bilanciarle esattamente. Pertanto, un manipolatore in configurazione singolare resta nella postura assegnata qualunque sia la forza  applicata al suo organo terminale tale che   N(JT).

Ellissoide di manipolabilità vT(J(q)JT(q))-1v = 1 Misura di manipolabilità (Volume dell’ellissoide)

Manipolabilità in forza  = JT, T(J(q)JT(q)) = 1 ellissoide di manipolabilità in forza Gli assi principali dell’ellissoide in forza coincidono con gli assi dell’ellissoide in velocità, mentre le dimensioni di detti assi sono in proporzione inversa. Pertanto, in accordo con il concetto di dualità velocità/forza, una direzione lungo la quale si ha elevata manipolabilità in velocità è una direzione lungo la quale si ha scarsa manipolabilità in forza, e viceversa.

Esempio: scrivere con un braccio su una superficie orizzontale Bisogna controllare finemente la forza verticale (la pressione della penna sul foglio) e la velocità orizzontale (per scrivere con una buona grafia). Ne consegue che l’ellissoide di manipolabilità in forza tende a disporsi orizzontalmente per una corretta esecuzione del compito. Corrispondentemente, l’ellissoide di manipolabilità in velocità tende a disporsi verticalmente in perfetto accordo con il compito.

Esempio: lanciare un peso (palla da Bowling) In questo compito si ha bisogno di una grande forza verticale (per reggere il peso) ed una grande velocità orizzontale (per lanciare il peso a distanza ragionevole). Al contrario dell’esempio precedente l’ellissoide di manipolabilità in forza (velocità) tende a disporsi, naturalmente, in maniera verticale (orizzontale), per eseguire il compito con successo.