Il management del processo produttivo Definizione di produzione Produzione industriale Le scelte produttive I tre paradigmi produttivi Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile Evoluzione dei modelli di organizzazione industriale
Definizione di produzione Attività di acquisizione, aggregazione e di impiego di determinate risorse (inputs) disponibili in quantità limitata al fine di ottenere altre risorse (outputs) richieste dai consumatori finali o da altre produzioni
Produzione industriale Processi e sistemi produttivi che svolgono in prevalenza attività di trasformazione fisica
Nuova concezione di “fabbrica” Information e Communication Technology Modularità Outsourcing Struttura reticolare e meccanismi integratori
Le scelte produttive
I tre paradigmi produttivi Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile
Il paradigma della tecnologia tradizionale di tipo meccanico e la fabbrica rigida prima meccanizzazione, tecnologia semplice e rigida; macchine isolate che svolgono la stessa prestazione problema principale: incremento di capacità produttiva, ricerca continua di efficienza e di quote di mercato in condizione di domanda crescente centralità del ruolo della funzione di produzione in azienda la fabbrica basata su singole macchine rigide lavora con metodi di stock control, che mira ad assicurare sufficienti scorte da lavorare per garantire il funzionamento delle macchine in attesa del riapprovvigionamento
Il paradigma della produzione rigida e la fabbrica fordista il progresso tecnico garantisce economie di scala tecnologiche, la domanda si contrae e il consumatore diviene più sofisticato, la concorrenza cresce: il marketing diviene più importante della produzione sistemi produttivi più complessi, costituiti da più macchine, completi e con lavorazioni parcellizzate si afferma la fabbrica taylorista con l’organizzazione scientifica del lavoro (attenzione ai tempi e metodi), la segmentazione del processo produttivo e la produzione in linea, modelli diversi ma ricerca dei massimi volumi sui singoli modelli
prevale una logica “pull” ossia la produzione è trainata dalla domanda di mercato (spesso prevista sulla base degli andamenti passati) e anziché adattare gli stock alla produzione, la produzione viene attivata dal flusso (flow control); ciò consente di lavorare per lotti ma una volta attivata la produzione di un lotto non si può tornare indietro (rigidità) si sviluppa l’MRP (Material Requirement Planning) basato su un piano di produzione di macroperiodo basato su fabbisogni di materiale stimati in funzione della domanda prevista.
Il paradigma della produzione flessibile e la fabbrica flessibile riacquista centralità la funzione della produzione di fronte alla necessità di coniugare produttività e flessibilità
la flessibilità si ottiene: a) metodo giapponese: riorganizzazione del processo produttivo e affermazione della “lean production” con coinvolgimento dei lavoratori e dei fornitori nel miglioramento continuo ed il controllo di qualità Just in Time e flessibilità operativa Total Quality Management e Customer Satisfaction b) Imprese occidentali: investimento nell’automazione (prima rigida poi flessibile) che consente economie di scala e economie di scopo
Flexible manufacturing system: macchine a controllo numerico non controllate da operatori ma da software che consentono il passaggio dall’automazione specializzata all’automazione general purpose che consente un cambiamento economico del mix produttivo Computer Integrated Manufacturing: sono ancora più automatizzate e flessibili delle precedenti in quanto prevedono un dialogo ed uno scambio di informazioni ed un coordinamento tra macchine nella progettazione, trasformazione, stoccaggio e pianficazione e controllo dei flussi produttivi. Fabbrica integrata: prevede un utilizzo spinto dell’information technology non solo all’interno della fabbrica e dell’impresa ma anche in relazione ai clienti ed ai fornitori. Si basa sugli Ute- Unità tecnologiche elementari che governano e ricercano il miglioramento continuo di un sottosistema tecnologico elementare
Evoluzione dei modelli di organizzazione industriale