Corso di formazione per Lavoratori D.Lvo 81/08 – TU sicurezza sul lavoro La gestione delle emergenze Maurizio De Petrillo Euservice srl
SCOPO → individuare le misure atte a: PIANO DI EMERGENZA: SCOPO → individuare le misure atte a: Pianificare la gestione delle emergenze; Prepararsi per reagire con rapidità all’insorgere di una emergenza. OBIETTIVI PRINCIPALI → sono quelli di: ridurre i pericoli per le persone presenti; prestare soccorso alle persone colpite; circoscrivere e contenere l’evento; garantire la sicurezza e l’evacuazione dei presenti con particolare riguardo per i disabili. Il Piano di Emergenza viene predisposto in ottemperanza delle disposizioni di cui all'art. 5 comma 1 del D. M. 10.03.1998 «Gestione dell'emergenza in caso di incendio» per i luoghi di lavoro a rischio d’incendio. Tale documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi (ex Art. 17 D.Lgs 81/08) e ha lo scopo di individuare le misure atte a : pianificare l’emergenza all’interno dell'edificio tenendo conto di quello che è l’attuale livello di sicurezza; consentire alla struttura organizzativa, di reagire con rapidità all’insorgere di una emergenza. Per riuscire ad ottenere quanto appena enunciato, alla base dell’elaborazione del piano di emergenza e dell’analisi delle situazioni di rischio, è essenziale assicurare ad ogni persona presente all’interno dell’istituzione scolastica una sufficiente familiarità con le azioni che deve attuare per garantire, in caso di emergenza, la propria incolumità e quella delle persone affidate. Gli obiettivi principali che si prefigge di raggiungere sono quelli di: ridurre i pericoli per le persone presenti e secondariamente i danni al patrimonio; prestare soccorso alle persone colpite; circoscrivere e contenere l’evento; garantire la sicurezza e l’evacuazione dei presenti con particolare riguardo per i disabili.
PIANO DI EMERGENZA: La redazione del PE tiene in considerazione: Il funzionamento dell’istituto nell’arco della giornata; la presenza delle unità minime di emergenza e soccorso. Il Piano di Emergenza contiene nei dettagli: le azioni che è necessario mettere in atto in caso di emergenza; le disposizioni per chiedere l’intervento dei soccorsi esterni e per comunicare, al loro arrivo, le informazioni necessarie; le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e per garantire l’immediata applicabilità del PE, si deve preventivamente assicurare: un sistema di squadre già formato un sistema sonoro di allarme non necessariamente fisso l’informazione a lavoratori ed allievi e la loro istruzione pratica sul piano le prove di evacuazione La redazione del PE tiene in considerazione: Il funzionamento dell’istituto nell’arco della giornata; la presenza delle unità minime di emergenza e soccorso. Il datore di lavoro è responsabile della predisposizione del Piano di Emergenza che deve contenere nei dettagli: le azioni che è necessario mettere in atto in caso di emergenza; le disposizioni per chiedere l’intervento dei soccorsi esterni e per comunicare, al loro arrivo, le informazioni necessarie; le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e per garantire l’immediata applicabilità del PE, si deve preventivamente assicurare: un sistema di squadre già formato un sistema sonoro di allarme non necessariamente fisso l’informazione a lavoratori ed allievi e la loro istruzione pratica sul piano le prove di evacuazione
non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare l’incarico. PIANO DI EMERGENZA: Gli addetti alle emergenze addetti antincendio ed evacuazione in caso di emergenza addetti al primo soccorso Ai sensi dell’ art. 43, comma 3 del D.Lgs. 81/08, i lavoratori designati: non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare l’incarico. devono essere formati, in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici presenti nella scuola Per raggiungere gli obiettivi di semplicità e di “immediata applicabilità” delle procedure di emergenza deve essere garantita, all’interno dell’istituto, la presenza di un sistema di squadre già formato, da qui nasce l’obbligo per il datore di lavoro di designare dei lavoratori tra il personale scolastico che, in numero sufficiente ed adeguatamente formati, possano intervenire nelle diverse situazioni di emergenza: addetti antincendio ed evacuazione in caso di emergenza: sono i lavoratori incaricati dal datore di lavoro dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato e, comunque, di gestione dell’emergenza. (art. 18, comma 1, lett. b del D.Lgs. 81/08) addetti al primo soccorso: sono i lavoratori incaricati dal datore di lavoro dell’attuazione delle misure di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza sanitaria. (art. 18, comma 1, lett. b del D.Lgs. 81/08) Ai sensi dell’ art. 43, comma 3 del D.Lgs. 81/08, i lavoratori designati: non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare l’incarico; devono essere formati, in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici presenti nella scuola.
PIANO DI EMERGENZA: La formazione degli addetti alle emergenze I contenuti minimi del corso per gli addetti antincendio, riportati nell’allegato IX del D.M. 10/03/98, sono stabiliti a seguito dell’entità del rischio incendio evidenziatosi nel documento di valutazione dei rischi (rischio basso, medio, elevato): rischio incendio basso (da 0 a 99 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 4 ore (corso A); rischio incendio medio (da 100 a 999 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 8 ore (corso B); rischio incendio alto (più di 1000 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 16 ore (corso C). Per gli addetti al primo soccorso la formazione prevista dall’allegato 4 del D.M. 388/03 è di 12 ore, con aggiornamento triennale di 4 ore. Gli addetti alle emergenze non hanno responsabilità civili e penali nello svolgimento dei loro compiti, salvo nei casi di dolo e colpa grave. Chiunque si sostituisca a loro, non essendo formato, è responsabile civilmente e penalmente delle conseguenze delle proprie azioni.
PIANO DI EMERGENZA: Gli addetti alle emergenze non hanno responsabilità civili e penali nello svolgimento dei loro compiti, salvo nei casi di dolo e colpa grave. Chiunque si sostituisca a loro, non essendo formato, è responsabile civilmente e penalmente delle conseguenze delle proprie azioni. I contenuti minimi del corso per gli addetti antincendio, riportati nell’allegato IX del D.M. 10/03/98, sono stabiliti a seguito dell’entità del rischio incendio evidenziatosi nel documento di valutazione dei rischi (rischio basso, medio, elevato): rischio incendio basso (da 0 a 99 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 4 ore (corso A); rischio incendio medio (da 100 a 999 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 8 ore (corso B); rischio incendio alto (più di 1000 persone presenti), la durata del corso di formazione è di 16 ore (corso C). Per gli addetti al primo soccorso la formazione prevista dall’allegato 4 del D.M. 388/03 è di 12 ore, con aggiornamento triennale di 4 ore. Gli addetti alle emergenze non hanno responsabilità civili e penali nello svolgimento dei loro compiti, salvo nei casi di dolo e colpa grave. Chiunque si sostituisca a loro, non essendo formato, è responsabile civilmente e penalmente delle conseguenze delle proprie azioni.
In mancanza di tale azione si commette PIANO DI EMERGENZA: Il ruolo dell’addetto alle emergenze portarsi nel luogo dell’emergenza far diramare il segnale acustico appropriato (evacuazione o cessato allarme) Riferire , al Coordinatore Responsabile dell’evacuazione di emergenza, sulla situazione di emergenza in atto Se necessario chiamare o far chiamare , i competenti uffici pubblici di emergenza: VIGILI DEL FUOCO 115 PRONTO SOCCORSO 118 In mancanza di tale azione si commette OMISSIONE DI SOCCORSO In assenza degli addetti antincendio e primo soccorso? In assenza degli addetti antincendio e primo soccorso, se chi rileva il pericolo non è persona addestrata o reputa di non poter affrontare con sicurezza ed efficacia la situazione di pericolo, provvede ad informare gli addetti all’emergenza anche azionando o facendo azionare il segnale di allarme. L’addetto all’emergenza, non appena è a conoscenza della situazione di emergenza, deve portarsi nel luogo in cui è stata riscontrata l’emergenza per l’intervento di sua competenza e, qualora lo ritenga opportuno, far diramare il segnale acustico appropriato (evacuazione o cessato allarme). Nel caso in cui ritenga di non poter affrontare direttamente la situazione,con efficacia e sicurezza, la situazione deve: avvertire , il Coordinatore Responsabile dell’evacuazione di emergenza, della situazione di emergenza in atto e sull’opportunità di evacuare l’edificio; se necessario chiamare o far chiamare , i competenti uffici pubblici di emergenza: VIGILI DEL FUOCO >> 115 PRONTO SOCCORSO >> 118 In mancanza di tale azione si commette OMISSIONE DI SOCCORSO
PIANO DI EMERGENZA: SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI: (Circolare Min. P.I. prot. 2312 del 2005) La somministrazione dei farmaci da parte del personale scolastico è subordinata ad una richiesta da parte dei genitori o affidatari dell’allievo, che forniranno il farmaco, accompagnata da una certificazione medica relativa allo stato di salute dell’allievo ed al farmaco da utilizzare, unitamente ad un “vademecum sanitario”. E’ possibile la somministrazione di farmaci da parte del personale scolastico a condizione che : si renda volontariamente disponibile, abbia frequentato i corsi di formazione per Addetti al Primo soccorso e, qualora necessario, i corsi di formazione alla somministrazione di farmaci salvavita a cura delle AUSL competenti, l’intervento non richieda specifiche cognizioni sanitarie o metta in campo discrezionalità tecniche da parte del somministratore. In presenza di un infortunio o malore, anche di tipo ricorrente e noto, occorre seguire le procedure di Primo soccorso indicate nel Piano di emergenza in atto nell’Istituzione Scolastica, tali procedure in genere prevedono il ricorso agli Addetti al Primo soccorso (cui non sono consentiti interventi che richiedono cognizioni specialistiche di tipo sanitario) e quando necessario, la chiamata al soccorso pubblico di emergenza (118). Nella quotidianità della vita scolastica però si verificano in molte situazioni (siano esse o meno di emergenza sanitaria) in cui la somministrazione di farmaci possa rappresentare un elemento discriminante per la salute ed il benessere dell’allievo ed al fine di tutelarne il diritto allo studio, è stata definita dal Ministero della Pubblica Istruzione di concerto con il Ministero della Salute, una specifica procedura che consente, con un protocollo ben definito, la somministrazione di farmaci all’interno dell’Istituzione Scolastica con particolare riferimento ai cosiddetti farmaci “salvavita”. (Min. P.I. prot 2312 del 2005) La somministrazione dei farmaci da parte del personale scolastico è subordinata ad una richiesta da parte dei genitori o affidatari dell’allievo, che forniranno il farmaco, accompagnata da una certificazione medica relativa allo stato di salute dell’allievo ed al farmaco da utilizzare, unitamente ad un “vademecum sanitario” che indichi chiaramente: 1. le modalità di conservazione del farmaco, 2. la sintomatologia che richiede la somministrazione del farmaco, 3. la posologia e le modalità di somministrazione, 4. i possibili effetti collaterali ed gli interventi necessari per affrontarli Il personale resosi disponibile alla somministrazione, se avrà seguito le indicazioni del “vademecum sanitario”, sarà in ogni caso esente da responsabilità di ordine civile. E’ opportuno precisare che, qualora non sia possibile l’intervento diretto e tempestivo da parte dei genitori o affidatari degli allievi e non sia stata da loro richiesto a tal fine l’accesso nell’edificio scolastico, è possibile la somministrazione di farmaci da parte del personale scolastico a condizione che : 1. si renda volontariamente disponibile, 2. abbia frequentato i corsi di formazione per Addetti al Primo soccorso e, qualora necessario, i corsi di formazione alla somministrazione di farmaci salvavita a cura delle AUSL competenti, 3. l’intervento non richieda specifiche cognizioni sanitarie o metta in campo discrezionalità tecniche da parte del somministratore.
Nell’ambito della formazione e informazione: PIANO DI EMERGENZA: Nell’ambito della formazione e informazione: E’ preciso compito del personale docente: fornire ai propri allievi tutte le informazioni relative: al Piano di emergenza ai comportamenti da adottare nelle diverse situazioni di emergenza verificare, insieme agli allievi: le vie di fuga previste per i locali abitualmente utilizzati i punti di raccolta assegnati E’ preciso compito del personale docente: fornire ai propri allievi tutte le informazioni relative: al Piano di emergenza; ai comportamenti da adottare nelle diverse situazioni di emergenza; verificare, insieme agli allievi: le vie di fuga previste per i locali abitualmente utilizzati, e le eventuali alternative, perché è da precisare che la via di fuga ottimale (percorso più veloce che porta in luogo sicuro) indicata sulla planimetria che deve essere presente in ogni locale, può non essere fruibile come conseguenza della situazione di emergenza. (esempio: instabilità della scala di emergenza, presenza di sostanze pericolose, fiamme o di uno squilibrato lungo la via di fuga) i punti di raccolta assegnati
PIANO DI EMERGENZA: Situazioni di emergenza previste: Incendio Fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose Guasto impianto elettrico Terremoto Crollo Alluvione o allagamento Tromba d’aria Nube tossica Presenza di oggetti sospetti Attentati o sommosse esterne Minaccia armata o presenza di squilibrato Infortunio o malore Le situazioni di emergenza prese in considerazione nel PE che potenzialmente potrebbero determinarsi nell’istituto, integrate con quelle non escludibili a priori, possono riguardare: Incendio Fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose Guasto impianto elettrico Terremoto Crollo Alluvione o Allagamento Tromba d’aria Nube tossica Attentati o sommosse esterne Minaccia armata o presenza di squilibrato Presenza di oggetti sospetti Infortunio o malore Tra tutte queste situazioni analizzate è da tenere presente che ognuna ha un differente approccio nella gestione dell’emergenza, infatti se per l’incendio, la fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose, il guasto impianto elettrico, il terremoto e il crollo è prevista l’evacuazione anche se con tempi e modalità differenti; per l’alluvione o l’allagamento, la tromba d’aria, la nube tossica, gli attentati o sommosse esterne, la minaccia armata o la presenza di squilibrato è assolutamente da escludere l’evacuazione. Le emergenze non legate a fattori esterni o a calamità naturali sono, spesso, direttamente conseguenti a comportamenti e situazioni che potrebbero essere preventivamente eliminate. All’interno dell’Istituzione Scolastica, sono abitualmente in atto procedure per il miglioramento e mantenimento delle misure di prevenzione e protezione. Le azioni preventive per minimizzare le situazioni di emergenza attuate sono: Le segnalazioni di situazioni di rischio che, per mezzo delle apposite schede di segnalazione a disposizione di tutto il personale docente e non, tutti sono autorizzati a produrre; I controlli periodici antincendio che devono essere eseguiti dal personale incaricato con frequenza settimanale, al fine di garantire l’intero istituto scolastico nelle condizioni ottimali in termini di prevenzione e protezione, per affrontare le emergenze.
PIANO DI EMERGENZA: Azioni preventive per minimizzare le situazioni di emergenza: segnalazioni dei lavoratori (tutti); controlli periodici antincendio (personale incaricato). Le situazioni di emergenza prese in considerazione nel PE che potenzialmente potrebbero determinarsi nell’istituto, integrate con quelle non escludibili a priori, possono riguardare: Incendio Fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose Guasto impianto elettrico Terremoto Crollo Alluvione o Allagamento Tromba d’aria Nube tossica Attentati o sommosse esterne Minaccia armata o presenza di squilibrato Presenza di oggetti sospetti Infortunio o malore Tra tutte queste situazioni analizzate è da tenere presente che ognuna ha un differente approccio nella gestione dell’emergenza, infatti se per l’incendio, la fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose, il guasto impianto elettrico, il terremoto e il crollo è prevista l’evacuazione anche se con tempi e modalità differenti; per l’alluvione o l’allagamento, la tromba d’aria, la nube tossica, gli attentati o sommosse esterne, la minaccia armata o la presenza di squilibrato è assolutamente da escludere l’evacuazione. Le emergenze non legate a fattori esterni o a calamità naturali sono, spesso, direttamente conseguenti a comportamenti e situazioni che potrebbero essere preventivamente eliminate. All’interno dell’Istituzione Scolastica, sono abitualmente in atto procedure per il miglioramento e mantenimento delle misure di prevenzione e protezione. Le azioni preventive per minimizzare le situazioni di emergenza attuate sono: Le segnalazioni di situazioni di rischio che, per mezzo delle apposite schede di segnalazione a disposizione di tutto il personale docente e non, tutti sono autorizzati a produrre; I controlli periodici antincendio che devono essere eseguiti dal personale incaricato con frequenza settimanale, al fine di garantire l’intero istituto scolastico nelle condizioni ottimali in termini di prevenzione e protezione, per affrontare le emergenze.
TERREMOTO PIANO DI EMERGENZA: Analizziamo brevemente la situazione di emergenza che scaturisce da un evento sismico. I terremoti, detti anche sismi o scosse telluriche, sono vibrazioni o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre, provocate dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Per questo motivo, alle prime scosse telluriche occorre ripararsi sotto i banchi, cattedre ed altri arredi che abbiano funzione protettiva per la testa. Successivamente, passata la prima scossa, evitare di restare al centro del locale (allontanandosi anche da armadi, scaffalature e superfici vetrate) raggruppandosi in prossimità delle pareti perimetrali, vicino agli angoli o sotto gli architravi delle porte. Al suono del segnale di evacuazione lasciare ordinatamente l’edificio, nel caso non venga ordinata l’evacuazione, attendere i soccorsi esterni Se si è all’esterno, tenersi lontani da edifici, da alberi e da linee elettriche aeree. Una volta terminate le scosse telluriche, gli Addetti antincendio, senza mettere a rischio la loro incolumità, si accerteranno con cautela che le vie d’esodo siano integre e fruibili comunicandone l’esito al Responsabile dell’ordine di evacuazione per la decisione di evacuare l’edificio.
INCENDIO PIANO DI EMERGENZA: Analizziamo nel dettaglio ora i comportamenti da adottare dalle diverse figure responsabili e non, presenti nell’istituzione scolastica nel momento in cui si venga a determinare una situazione di emergenza, ad esempio un incendio.
FASI DELL’EMERGENZA: rilevazione dell’evento rischioso; 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 rilevazione dell’evento rischioso; Qualsiasi individuo presente nell’istituzione scolastica, anche occasionalmente, può rilevare l’evento rischioso, a questo punto deve avvenire la comunicazione della situazione di emergenza alla persona preposta all’emanazione del segnale di allarme, che in genere è il collaboratore in servizio al piano. comunicazione della situazione di pericolo alla persona preposta all'emanazione del segnale di allarme (collaboratore in servizio al piano);
FASI DELL’EMERGENZA: ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SEGNALAZIONE: NON MENO DI 10 SUONI INTERMITTENTI segnalazione di allarme da parte del soggetto incaricato; preparazione all’esodo senza abbandonare i locali, nomina dell’apri file e chiudi fila; La segnalazione sonora della situazione di allarme è definita come una serie di non meno di 10 suoni intermittenti da fare con la campanella o con altro sistema sonoro di allarme presente nella struttura. Tale avviso sonoro verrà emanato da parte del soggetto incaricato che può essere l’addetto all’emergenza o il collaboratore in servizio all’ingresso (o in guardiola). Nel momento in cui in tutti i locali dell’edificio si viene a conoscenza della situazione di allarme per mezzo dei 10 squilli intermittenti, bisogna sospendere ogni attività lavorativa. L’insegnante nell’aula dovrà: intervenire prontamente laddove si dovessero determinare, fra gli alunni, situazioni critiche dovute al panico; predisporre gli alunni per l’eventuale evacuazione; individuando un alunno capo-fila ed uno chiudi-fila; chiudere o farà chiudere le finestre del locale eventualmente aperte; contare gli alunni presenti e prendere il registro con relativo modulo di evacuazione. Attendere la successiva segnalzione sonora di emergenza che potrà essere il cessato allarme o l’evacuazione.
FASI DELL’EMERGENZA: ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 il collaboratore di piano aprirà tutte le porte non dotate di maniglione antipanico che si trovano lungo il percorso indicato dalle planimetrie; Il collaboratore di piano aprirà tutte le porte non dotate di maniglione antipanico che si trovano lungo il percorso indicato dalle planimetrie; verificherà che le vie di esodo siano prive di ostacoli e aprirà tutte le uscite con apertura contraria al senso dell’esodo. Il personale presente all'interno dei locali dove sono presenti apparecchiature (uffici, laboratori, ecc) e sostanze e preparati pericolosi (laboratori) provvederanno a interrompere il flusso di energia elettrica e del gas lì dove presente, interromperanno quindi la loro l’attività lavorativa, provvederanno alla chiusura delle finestre dei locali utilizzati in quel momento e attenderanno il successivo segnale acustico. il personale all'interno dei locali dove sono presenti apparecchiature (uffici, laboratori, ecc) e sostanze e preparati pericolosi (laboratori) provvederanno a interrompere il flusso di energia elettrica e del gas lì dove presente;
FASI DELL’EMERGENZA: ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 le persone che hanno difficoltà motorie debbono essere accompagnate dai tutor nominati allo scopo verso l'uscita di piano ( se la situazione lo consente), in caso non sia possibile questo, andranno accompagnati verso un luogo sicuro (spazio dotato di porta taglia fuoco); Le persone incaricate all’assistenza ai disabili, raggiungono immediatamente il disabile al quale sono stati preventivamente assegnati, oppure le persone indicategli dal Responsabile della evacuazione di emergenza o dagli addetti all’emergenza e si portano, con l’assistito, in prossimità della più vicina uscita di piano o in caso non sia possibile questo, andranno accompagnati verso un luogo sicuro (spazio dotato di porta taglia fuoco). Qualora il trasporto ostacoli l’evacuazione (con grave pericolo per il disabile che rischierebbe di essere travolto), l’addetto conduce la persona in prossimità dell’uscita di piano dove attende l’evacuazione della restante parte dei presenti prima di abbandonare l’edificio.
FASI DELL’EMERGENZA: ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 La squadra dell’emergenza si recherà immediatamente nella zona interessata dalla situazione di rischio rilevato; La squadra dell’emergenza costituita, da addetti all’emergenza e addetti al primo soccorso, avvisati della situazione dalla segnalazione sonora, si recherà immediatamente nella zona interessata dalla situazione di rischio rilevato, con l’attrezzatura prevista per effettuare l’intervento di competenza, conformemente all’addestramento e alle altre istruzioni ricevute. 9. A questo punto si procederà alla valutazione dell’entità del pericolo per l’incolumità delle persone presente nella scuola al momento e della struttura; determinazione dell'entità del pericolo per le persone presenti nella scuola al momento;
FASI DELL’EMERGENZA: CESSATO ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SEGNALAZIONE: 3 SUONI INTERMITTENTI segnalazione del cessato allarme (3 squilli intermittenti), se il pericolo non è ritenuto tale per alunni, personale della scuola e persone esterne; gli alunni e il personale ritornano ai loro compiti; 10. segnalazione del cessato allarme (3 squilli intermittenti), se il pericolo non è ritenuto tale per alunni, personale della scuola e persone esterne; gli alunni e il personale ritornano ai loro compiti;
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SEGNALAZIONE: 1 SUONO CONTINUO E PROLUNGATO segnalazione dell'evacuazione (1 suono continuo e prolungato), se il pericolo è ritenuto tale per alunni, personale della scuola e persone esterne; si procede all'evacuazione; segnalazione dell'evacuazione, se il pericolo è ritenuto tale per alunni, personale della scuola e persone esterne; si procede immediatamente all'evacuazione mantenendo la calma, senza perdere tempo per prendere accessori tipo zaini, borse o cellulari e facendo attenzione a rispettare l’ordine di uscita evitando così l’occlusione delle vie di fuga con conseguente aumento del tempo di deflusso per tutti; mantenere la calma e rispettare l’ordine di uscita;
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 il docente, preso il registro di classe, inizia l'evacuazione, il docente chiuderà la porta del locale o si accerterà che questo sia stato fatto da un suo alunno nominato al momento per tale compito; 14. il docente, preso il registro di classe, inizia l'evacuazione, il docente chiuderà la porta del locale o si accerterà che questo sia stato fatto da un suo alunno nominato al momento per tale compito; durante l’esodo si procede in fila indiana (mano sulla spalla del compagno che è davanti e/o mano nella mano e/o uniti impugnando una corda); in caso di scale sulla via di esodo si procede in fila indiana mano nella mano e/o uniti impugnando una corda, questo per mantenere unito il gruppo classe sia a livello fisico, evitando così eventuali rallentamenti di singoli alunni e soprattutto per mantenere; sia a livello psicologico per limitare l’insorgere di situazioni di panico. durante l’esodo si procede in fila indiana (mano sulla spalla del compagno che è davanti e/o mano nella mano e/o uniti impugnando una corda); in caso di scale sulla via di esodo si procede in fila indiana (mano nella mano e/o uniti impugnando una corda);
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 il gruppo classe uscirà dell'edificio in modo ordinato e disciplinato e a passo veloce; l'ascensore non a prova di fumo non può essere utilizzato durante l'evacuazione, quindi le persone disabili devono essere trasportate in braccio fuori dall'edificio; 17. il gruppo classe uscirà dell'edificio in modo ordinato e disciplinato e a passo veloce; 18. l'ascensore non a prova di fumo non può essere utilizzato durante l'evacuazione quindi, nel caso in cui siano presenti persone con disabilità motorie nei piani dello stabile diversi dal piano terra, queste devono essere trasportate in braccio fuori dall'edificio;
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 la persona addetta disattiverà l'impianto elettrico attraverso l'interruttore generale del quadro elettrico permettendo così l'accensione delle lampade di emergenza; il collaboratore di piano controllerà tutti i locali aventi la porta aperta, chiuderà le finestre e la porte rimaste aperte e uscirà dall'edificio a passo svelto; gli alunni, il personale della scuola e le persone eventualmente presenti nell'edificio, si ritrovano nel punto di raccolta preventivamente individuato, si ritrovano nel punto di raccolta preventivamente individuato; la persona addetta disattiverà l'impianto elettrico attraverso l'interruttore generale del quadro elettrico permettendo così l'accensione delle lampade di emergenza visibili anche in presenza di fumo; il collaboratore di piano controllerà tutti i locali aventi la porta aperta, chiuderà le finestre e la porte rimaste eventualmente aperte e uscirà dall'edificio a passo svelto; gli alunni, i lavoratori ed altre persone eventualmente presenti nell'edificio, si ritrovano nel punto di raccolta preventivamente individuato;
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 si procede alla compilazione dei moduli per l'evacuazione posti nell'ultima pagina del registro di classe e alla verifica delle persone evacuate; La prova di evacuazione, dovrà simulare l’emergenza in modo realistico, senza mettere in pericolo le persone che vi partecipano. 22. Effettuata la prova pratica di evacuazione occorrerà procedere ad un momento di verifica attraverso la compilazione dei moduli di evacuazione presenti nell’ultima pagina del registro di classe, specificando: Il numero del punto di raccolta che è presente sulle planimetrie di emergenza poste in ogni locale e nei luoghi comuni, L’edificio, specificando se e la sede o il plesso Il piano, la classe e in particolare il numero del locale, quest’ultimo deve essere scritto su un cartellino o in altro modo, sulla porta del locale così da essere visibile in caso sia necessario ai soccorritori Dopo aver fatto l’appello si annota inoltre il numero degli allievi effettivamente evacuati e degli eventuali dispersi o feriti.
FASI DELL’EMERGENZA: EVACUAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 i moduli di evacuazione dovranno essere consegnati al responsabile del proprio punto di raccolta; 23. i moduli di evacuazione compilati dai docenti dovranno essere consegnati al responsabile del proprio punto di raccolta il quale dovrà procedere ad un successivo controllo attraverso la scheda riepilogativa dell’evacuazione;
FASI DELL’EMERGENZA: CESSATO ALLARME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SEGNALAZIONE: 3 SUONI INTERMITTENTI si ritorna al proprio lavoro. 24. Al termine della prova di evacuazione è usuale suonare il cessato allarme per far rientrare tutti gli alunni e il personale della scuola all’interno dell’edificio e riprendere il proprio lavoro. In base ai risultati ottenuti dalla prova di evacuazione, si analizzeranno le problematiche riscontrate così che nella successiva esercitazione vengano eliminate le carenze rilevate nell’esercitazione precedente.