«La tua fede ti ha salvata» PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI «La tua fede ti ha salvata» (Marco 5,21- 43) Anno Pastorale 2014-2015
Strumenti per capire Terzo e quarto dei quattro miracoli di questa sezione (Mc 4,1-6,6a). I racconti sono inseriti uno dentro l’altro; procedimento a «sandwich», tipico di Mc (cfr. 3,22-30; 6,14-19; 11,13-23; 14,17-31.54-72).
Lo scopo di Marco è quello di sottolineare, oltre ad alcune affinità esteriori (guarigione per contatto fisico di due donne, tutt’e due segnate dal tempo di dodici anni), il significato comune ai due miracoli: la crescita nella fede.
v. 22 uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro v. 22 uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro. Responsabile del culto, uno dei membri più in vista della comunità. È uno dei pochissimi personaggi del vangelo citato col proprio nome.
v. 23 vieni ad imporle le mani [in Mt 9,18 è già morta. ] v. 23 vieni ad imporle le mani [in Mt 9,18 è già morta! ]. Mc insiste sulla fede e sulla salvezza mediante contatto fisico: caratteristica di entrambe le guarigioni (cfr. 1Re 17,17-24; 2Re 4,18-37).
v. 27 udito parlare di Gesù. La fede viene dall’ascolto di ciò che Gesù ha fatto e detto.
- alle sue spalle. Viene di dietro, non osa farsi vedere perché è impura sa che non le è permesso toccarlo (lo renderebbe impuro!). È in stato di impurità legale (Lv 15,25).
v. 28 Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello. Cfr v. 28 Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello. Cfr. Mc 3,10; 6,56; Mt 14,36; Lc 6,19. Questo ragionamento implica il concetto, un po’ magico, di un’energia che opera per contatto con il taumaturgo.
Sembra che la donna tenti di «rubare» il miracolo Sembra che la donna tenti di «rubare» il miracolo! Ed è pur sempre una forma di fede, perché sottintende la convinzione che Gesù possa guarirla da una malattia incurabile.
v. 31 Chi mi ha toccato. Suona rimprovero v. 31 Chi mi ha toccato? Suona rimprovero! Gesù costringe la donna a rivelarsi e così correggerà e rafforzerà la sua fede. La folla lo «stringe» (cfr. Mc 3,9) ma solo essa lo «tocca»: Gesù vuol distinguere l’atteggiamento di chi lo tocca materialmente e senza fede, da colei che invece crede in lui.
v. 34 Figlia [appellativo pieno di tenerezza] la tua fede ti ha salvata [cfr. Mc 10,52: Bartimèo, il cieco].
v. 35 Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro v. 35 Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro? Il potere di Gesù dovrebbe arrestarsi ai limiti imposti dalla morte. Ma Gesù nega la potenza della morte e rivendica per sé una prerogativa di Dio: non è un Dio dei morti, ma dei viventi! Cfr. Mc 12,27; Mt 22,32.
v. 37 Pietro, Giacomo e Giovanni v. 37 Pietro, Giacomo e Giovanni. Insieme ai genitori, sono i tre testimoni privilegiati (cerchio interno del gruppo degli apostoli, Gal 2,9): gli stessi della trasfigurazione (Mc 9,2) e della agonia nel Getsemani (Mc 14,33).
v. 39 non è morta, ma dorme. La morte viene spesso indicata con l’immagine del sonno (Gv 11,11).
v. 41 Presa la mano della bambina [Mc 1,31; 9,27] le disse: «Talità kum». In aramaico, la lingua parlata da Gesù (altre parole aramaiche in Mc 3,17; 7,11.34; 14,36; 15,22.34).
- alzati. È il verbo della risurrezione, kum: «alzati, alzati in piedi
v. 43 che nessuno venisse a saperlo. Cfr. Mc 1,34; 9,9 v. 43 che nessuno venisse a saperlo. Cfr. Mc 1,34; 9,9. Segreto difficile da conservare! Significa però che questo miracolo potrà essere pienamente compreso solo dopo la risurrezione.
- ordinò di darle da mangiare - ordinò di darle da mangiare. Pennellata finale piena di delicatezza e sollecitudine.
Piste di riflessione La fede è toccare Gesù. Toccare significa un percorso di conoscenza e di vicinanza. Questo percorso parte dall’ascolto che apre alla fiducia, giunge a toccarlo di spalle, diventa poi un colloquio faccia a faccia. Ogni toccare è reciproco: chi tocca è toccato!
La donna guarita dice a Gesù tutta la verità La donna guarita dice a Gesù tutta la verità. Anche noi dobbiamo saperci presentare a lui come siamo; non come vorremmo essere (e ancor meno come gli altri vorrebbero che fossimo!).
In Giàiro troviamo le qualità della fede: è una forza più grande di ogni paura, e consiste nel fidarsi completamente di Gesù e della sua parola, anche di fronte alla morte.
Suggerimenti per pregare Chiedere il dono della preghiera che non si limita a desiderare la salute fisica, ma invoca una salvezza più profonda e totale;
- la capacità di vedere i miracoli che Dio compie quotidianamente per noi;
- l’umiltà di accettare il mistero della sofferenza, della morte e del silenzio di Dio di fronte alle nostre ansie, preoccupazioni e richieste di guarigione.
Ringraziare il Signore perché accetta anche le nostre «briciole» e ci ricambia ogni giorno con il suo immenso e gratuito amore.
O Padre, datore di ogni bene, donami quella fede che salva: che io possa toccare Gesù e rispondergli, per essere così risvegliato dal sonno della morte e rimanere sempre nella luce del tuo amore. Amen.