Il progetto per la prevenzione e la cura della Depressione Post Partum

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Il progetto per la prevenzione e la cura della Depressione Post Partum Dr. L. Cappellari – Dr.ssa R. Riolo – Dr.ssa E. Turella – Dott.ssa B. Ciulli – Dott.ssa A. Donolato In collaborazione con: Unità di Epidemiologia – Sistema informativo Dott. A. Olivieri, Dott. L. Benacchio Segreteria Amministrativa DSM S. Vian Cari colleghi, ringrazio innanzitutto il prof Bassi e gli organizzatori del congresso per l’invito. Ritengo sia un grande privilegio potersi incontrare e confrontare su questo tema delicato e importante, purtroppo non sempre adeguatamente conosciuto, anche dai colleghi con cui operiamo ogni giorno. Vi presenterò molto brevemente alcuni dati del nostro lavoro, ma vorrei usare il tempo soprattutto per porre domande che spero possano trovare risposte nel proseguo del congresso e dagli scambi reciproci. Conferenza dei Servizi Donna, Salute e Lavoro Esperienze e progetti nell’Ulss 15 14 Novembre 2013

Il Progetto “Mamme senza Depressione” Scopo del progetto Il ns DSM nel 2009 ha avviato nel P.O. di Camposampiero un progetto pilota per valutare il fenomeno dei disturbi emotivi-affettivi nella ns popolazione di puerpere, introducendo inizialmente un programma di screening psicologico post partum per le neomamme dimesse dalla Ostetricia di Camposampiero e implementando quindi un ampliato progetto specialistico per tutte le donne in gravidanza e in post partum con evidenti disturbi d’ansia e depressivi. A seguito di questa esperienza è operativo dal 2010 presso l'Unità di Psichiatria di Camposampiero un Ambulatorio dedicato “Mamme senza Depressione”, che ha le seguenti finalità: Eseguire lo screening continuativo delle puerpere dell’Ospedale di Camposampiero alla 6°-8° sett p.p. Fornire servizi di consulenza e cura, sia psicologica che psichiatrica ambulatoriale, per tutte le donne in fase perinatale residenti nel territorio della nostra ULSS con disturbi d’ansia e/o depressivi: Sportello psicologico telefonico bisettimanale (tel. 0499324627) Ambulatorio specialistico settimanale ad accesso diretto e gratuito (giovedì 9-11) Realizzare studi e valutazioni: sui fattori di rischio per i disturbi psichici del post partum sulle caratteristiche socio-demografiche, psicologiche e psicosociali del nostro campione sull'utilizzo di interventi diagnostici precoci sulle finalità epidemiologiche e cliniche di un database appositamente costruito Rinforzare la collaborazione di una rete di servizi ospedalieri e territoriali coinvolti nella perinatalità (protocolli specifici di invio reciproco, giornate di confronto e aggiornamento, incontri formativi con i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale). Organizzare eventi di sensibilizzazione della popolazione generale e di educazione delle donne sul problema e sulle strategie e risorse di aiuto (es. giornata Salute mentale Donna del 10.10.2013) Dal 2009 è stato attivato un gruppo di lavoro da parte del CSM denominato “Mamme senza depressione”, per il riconoscimento precoce e il trattamento dei disturbi affettivi dal post-partum, con particolare riferimento alla depressione post-partum. Nel corso di triennio di lavoro abbiamo anche modificato la nostra modalità di lavoro. Siamo passati da una iniziale modalità di convocazione delle donne a mezzo posta nel 2009, a quella telefonica e di invito a colloquio nel 2010 e nel 2011. Tutt’ora il contatto telefonico con le donne è per invitarle a compilare i questionari, che potranno reinviare via mail, posta, fax o personalmente se al contatto telefonico si percepisce già un disagio e la necessità di un incontro vis-à-vis► Scopo del progetto Valutazione dell’impatto dell’uso di strumenti di screening per la depressione post partum in tutte le puerpere dell’Ospedale di Camposampiero allo scopo di sviluppare un protocollo di monitoraggio e di supporto dei disturbi affettivi post partum e di riconoscere e trattare precocemente le donne affette; ► Valutazione dei fattori di rischio per disturbi affettivi post partum associati alla storia anamnestica personale-familiare delle neo mamme e al loro supporto psicosociale. ►

Le Cause Storia personale di depressione al di fuori del puerperio (rischio aumentato del 25%) DPP in occasione di una precedente gravidanza (rischio aumentato del 50%) Episodi di ansia e depressione durante la gravidanza Un altro disturbo psichiatrico grave (escludendo i disturbi d’ansia) Relazione di coppia carente o conflittuale Carenza di supporto pratico/affettivo (partner o familiari) Eventi stressanti maggiori nell’ultimo anno (lutti o perdite, tra cui aborti) Storia di migrazione Familiarità psichiatrica Ormoni Cultura Biologia Genetica Sociale 3

Il Database

Il Database

I Test I test sono tre e autosomministrati. Questi strumenti non sono sufficienti ad effettuare una diagnosi ma possono servire ad individuare le mamme a rischio di DPP. i test sono tre e autosomministrati. (compilati dalle mamme in modo autonomo) Sono strumenti che non sono sufficienti per effettuare una diagnosi clinica ma, servono, ad individuare le mamme che potrebbero essere a rischio di dpp.

Metodo di screening per la Depressione Post Partum Interventi clinici terapeutici e supportivi per la Depressione post partum Dopo lo scoring e la valutazione dei test e l’analisi di una breve scheda socio-anamnestica da parte del gruppo di lavoro si attivano percorsi clinico terapeutici differenziati: Esecuzione di colloqui psicologici di monitoraggio-supporto con le donne con distress psicologico; Invio a valutazione psichiatrica delle donne che soddisfano i criteri per situazioni di sofferenza emotiva e affettiva a rischio di DPP o addirittura per quadri clinici depressivi già clinicamente significativi; sono considerati sia i punteggi dei questionari sopra i rispettivi valori di cut off, che la positività al contenuto di singoli items particolarmente rilevanti e allarmanti (es. ideazione suicidaria); Esecuzione di monitoraggio psichiatrico per le donne valutate dalle psichiatre del progetto e diagnosticate affette da DPP o da quadri depressivi subclinici; avvio tempestivo delle cure integrate più idonee (psicofarmacologiche-psicoterapiche); Invio delle donne con sofferenza emotiva subclinica e con evidenti difficoltà nel nuovo ruolo di madre ad un gruppo psicoterapico focale (gruppo Venus) condotto dalle due psicologhe del progetto, eseguito presso il CSM a cadenza settimanale per 9 incontri; Orientamento verso altre risorse territoriali di sostegno psico-sociale (es gruppi di auto- aiuto, gruppi di incontro per neomamme migranti, …) Dal 2010 al 2012 sono stati svolti 10 cicli di psicoterapia di gruppo focali di 9 incontri ciascuno. Interventi clinici terapeutici e supportivi per la Depressione post partum► Dopo lo scoring e la valutazione dei test da parte del gruppo di lavoro si attivano percorsi clinico terapeutici differenziati: Esecuzione di colloqui psicologici ulteriori con le donne con sfumato disagio emotivo e evidente difficoltà nel loro ruolo di neomamme, ma non risultate depresse alla valutazione dei test; ► Invio a valutazione psichiatrica delle donne che soddisfano i criteri per situazioni di sofferenza emotiva e affettiva a rischio di DPP o addirittura per quadri clinici depressivi già clinicamente significativi; considerati sia i punteggi dei questionari sopra i rispettivi valori di cut off (con un range di -2) che la positività al contenuto di singoli items particolarmente rilevanti e allarmanti (es. ideazione suicidaria, grave carenza di supporto coniugale-familiare); ► Esecuzione di colloqui psichiatrici di valutazione da parte delle psichiatre del progetto con ogni donna segnalata, per approfondire il quadro clinico depressivo e avviare le prime cure indicate del caso; ► Invio delle donne con sofferenza emotiva subclinica e con evidenti difficoltà nel nuovo ruolo di madre ad un gruppo psicoterapico focale( gruppo Venus) condotto dalle due psicologhe del progetto, eseguito presso il CSM a cadenza settimanale per 9 incontri Dal febbraio 2009 ad oggi sono stati svolti 13 cicli di psicoterapia di gruppo focali di 9 incontri ciascuno. Alle fine di ogni ciclo di incontri viene consegnato ad ogni donna un questionario di feedback anonimo di soddisfazione e vengono nuovamente autosomministrate le 3 scale di valutazione. ►

I nostri risultati

2009: Puerpere invitate a mezzo lettera 2010: Puerpere invitate tramite telefonata : - 30 rifiuti - il 42,54 % delle donne convocate aderisce 2011: Puerpere invitate tramite telefonata : - 79 rifiuti - il 34,39 % delle donne convocate aderisce ►

Le NAZIONALITA’ più rappresentate sono: RUMENA (50%), ALBANESE (7%), MOLDAVA (5%), NIGERIANA, SENEGALESE, MAROCCHINA

Correlazioni significative 1: fattori favorenti l’adesione (p<0 Nazionalità italiana Alto livello scolastico Fascia di età più alta Familiarità psichiatrica Disturbi emotivi presenti in gravidanza

Correlazioni significative 2: fattori predisponenti alla positività dei test Età inferiore ai 20 aa Età maggiore ai 40 aa Donne disoccupate Familiarità psichiatrica Disturbi emotivi durante la gravidanza Gravidanza inaspettata Donne divorziate

► R. Riolo – Milano 14-15 giugno 2012 

Puerpere migranti poster Puerpere straniere:

Mamme “Again” Nel triennio 2010-2012 hanno partorito una seconda volta 64 donne Riaderiscono al secondo screening: 15 donne ; Aderenti ad almeno uno screening: 34 donne; Non aderenti: 15 donne. Dal luglio 2013 è attivo un ambulatorio a libero accesso e gratuito per tutte le donne all’ultimo trimestre di gravidanza e fino all’anno del bambino residenti nel territorio della ulss 10 donne hanno usufruito dello sportello e sono ora in trattamento ( 7 gravide e 3 che avevano partorito in altrro nosocomio) Contatti telefonici con pediatri e medici di medicina generale per consulenze anche telefoniche

Criticità Quale è la modalità più adeguata per raggiungere più donne possibile? Come ovviare alcuni evidenti limiti di uno screening? Lo “sportello aperto“ può funzionare? Partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche permette di sensibilizzare la popolazione? Lo sportello on-line: quali le implicazioni medico legali? Quali i limiti e le potenzialità? Per le donne straniere bisogna pensare ad altre modalità? Partecipare a incontri o riunioni delle loro comunità può essere utile? Il coinvolgimento dei punti vaccinali per la somministrazione di test semplificati può essere una strategia efficace? Può essere utile coinvolgere le neomamme trattate come “esperte” nel sostegno alle altre mamme? Domande Quale è la modalità più adeguata per raggiungere più donne possibile? ► abbiamo iniziato a valutare con la dott..sa pupo la possibilità di usare il momento dellevaccinazioni come momento per un contatto con le mamme. Lo “sportello aperto“può funzionare? ► Partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche permette di sensibilizzare la popolazione? necessità di messaggi chiari e non sull’onda emotiva a seguito di fatti tragici di cronaca► Lo sportello on-line: quali le implicazioni medico legali? Quali i limiti e le potenzialità? ► Per le donne straniere bisogna pensare ad altre modalità? partecipare a incontri o riunioni delle loro comunità ? ► Può essere utile coinvolgere le neomamme trattate come “ esperte” nel sostegno alle altre mamme? Anche attraverso l’uso della rete di blog esistente o dei social network►

Ambulatorio Mamme Senza Depressione Dal luglio 2013 è attivo un ambulatorio a libero accesso e gratuito per tutte le donne all’ultimo trimestre di gravidanza e fino all’anno del bambino residenti nel territorio della ulss 10 donne hanno usufruito dello sportello e sono ora in trattamento ( 7 gravide e 3 che avevano partorito in altrro nosocomio) Contatti telefonici con pediatri e medici di medicina generale per consulenze anche telefoniche

Mamme senza depressione Mums without depression U.O.A. Psichiatria P.O. Camposampiero (PD) Azienda Ulss 15 “Alta Padovana” Mamme senza depressione Mums without depression mammesenzadepressione@ulss15.pd.it 18