18 MAGGIO 2015 PALAZZO DUCALE GENOVA

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18 MAGGIO 2015 PALAZZO DUCALE GENOVA Violenza, protezione, sicurezza: dal rischio “ineluttabile” alla prevenzione e alla tutela dei professionisti della cura e dell’aiuto

Definizione di violenza esterna sul posto di lavoro Secondo l'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro la violenza esterna sul posto di lavoro comprende: Insulti - comportamenti incivili Minacce Forme di aggressione fisica o psicologica tali da mettere a repentaglio la salute, la sicurezza o il benessere dell'individuo Può esservi componente razziale o sessuale 2 2

Chi lavora nel settore sociale e socio sanitario è certamente fra i lavoratori più esposti alla violenza Studio mondiale dell’ Agenzia ONU Bureau International du Travail, già nel 1998; Numerosi studi a livello di Unione Europea (EU-OSHA); Ricerche della Commissione per lo Studio e la Prevenzione della violenza contro gli Assistenti Sociali della N.A.S.W., in U.S.A. L’OSHA ha definito specifiche Linee Guida per la prevenzione della violenza sul luogo di lavoro per i lavoratori dei Servizi Sociali e Sanitari Documentazione raccolta e prodotta dalla National Task Force on violence against Social Care Staff presso il Dipartimento della Salute in Gran Bretagna Prime ricerche quantitative e qualitative in Italia 3 3 3 3

Due ricerche sugli assistenti sociali della Puglia e della Liguria (Tot.888 rispondenti)  ANNO 2012 4

In Liguria (tot. rispondenti n. 422) 5

CRITICITA’ PER IL SETTORE DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO-SANITARI Mancanza di procedure specifiche e formalizzate di segnalazione Mancanza di prassi per il sostegno della vittima Cultura generale che tollera la violenza Tendenza a sottovalutare i rischi da parte dei lavoratori Presenza di fattispecie peculiari, di difficile inquadramento in ambito lavorativo ( es. stalking) Fattore di genere Tendenza a sotto-riportare gli eventi critici

Ambito strutturale Ambito organizzativo Scarsa formazione Le condizioni di pericolo o di rischio per il benessere fisico e psichico dei lavoratori dipendono da : Ambito strutturale Ambito organizzativo Scarsa formazione N.B. Responsabilità civili e penali a carico del Datore di lavoro →D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 →Codice Civile

Rischio strutturale Esempi di misure strutturali e tecnologiche che possono essere adottate: Superamento condizioni di isolamento Istallazione impianti di allarme per richieste d’aiuto Attenzione particolare alle zone di attesa/sale di aspetto e di ricevimento Predisposizione vie di fuga

Rischio organizzativo  Le misure organizzative riguardano le modalità di gestione e svolgimento delle attività lavorative. I cambiamenti nelle pratiche del lavoro e nelle procedure amministrative possono contribuire a impedire o, al contrario, accentuare gli atti di violenza. N.B. Queste situazioni, oltre che sulla salute e il benessere del lavoratore, possono avere ripercussioni molto serie anche sul concreto svolgimento di funzioni e compiti lavorativi e sul buon funzionamento dei servizi. Affrontarle in modo adeguato è interesse del lavoratore, ma certamente anche dell'Ente di appartenenza, al fine di garantire lo svolgimento nel modo più corretto possibile ed efficace della funzione di interesse pubblico ricoperta.

Rischio organizzativo Esempi di azioni di prevenzione: Assicurare un’adeguata compresenza in tutto l'orario di servizio: nessuno dovrebbe lavorare da solo in un edifico.  Far sì che le comunicazioni all’utente siano chiare e non contraddittorie Monitorare il carico di lavoro Protocollo visite domiciliari

Rischio organizzativo Azioni per la gestione di eventi critici: Registrare e monitorare gli atti di violenza, segnalando attraverso un’apposita scheda da adottare Osservare ogni situazione, anche minima di rischio e prevedere il cambio operatore nel caso in cui questa si ripeta e/o si accentui. Prevedere azioni di tutela successiva (legali, assicurative, sostegno psicologico)

formazione Fornire una formazione specifica ai lavoratori e dirigenti, per consentire loro di riconoscere il rischio e gestirlo al meglio: dettagli delle procedure di sicurezza e regolari aggiornamenti; →Art. 36 e 37 del D.Lgs 81/2008 Formazione Professionale annuale obbligatoria →Sentenza Corte Conti Supervisione di sostegno sulla casistica complessa

QUALE PERCORSO ? Adozione scheda segnalazione nei servizi Check list Percorso formativo Gruppo di lavoro Appuntamento tra 6 mesi …………..