Prof.ssa Giuliana Sandrone Università di Bergamo Seminario nazionale INValSI con i referenti regionali, provinciali e IRRE del Centro e della Campania Monteporzio Catone, 20 e 21 gennaio 2005 La valutazione nei nuovi ordinamenti scolastici Prof.ssa Giuliana Sandrone Università di Bergamo
Art 3 c 1 L 53/03 Dlgs 286/04 valutazione interna valutazione esterna esame di stato Dlgs 286/04 fini obiettivi oggetti metodo
valutazione interna è di competenza dei docenti delle istituzioni di istruzione e formazione, riguarda: la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti la certificazione delle competenze da essi acquisite la valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo l’ autovalutazione d’Istituto (cfr 275/99)
Nel Portfolio delle competenze di ciascun allievo confluiscono … La valutazione degli apprendimenti La valutazione dei comportamenti La valutazione delle competenze Questa valutazione combina due logiche la valorizzazione dell’autonomia scolastica vs anarchia la conservazione di un quadro unitario nazionale vs frammentazione e polarizzazione
valutazione esterna è di competenza dell’INVALSI, riguarda: a. verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti b. verifiche periodiche e sistematiche sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche
Alcune priorità per la valutazione di sistema stretto coordinamento tra Invalsi e altri soggetti interessati al governo e alla gestione del sistema educativo (cfr. D.Lgs) al fine di evitare ripetizioni restituzioni capillare dei dati banca dati statistica sull’allocazione delle risorse creazione di indicatori di “valore aggiunto” al fine di mettere in relazione la valutazione conseguita dallo studente in un certo grado di scuola e quella conseguita nei livelli precedenti.
esame di stato conclude i due cicli, considera e valuta le competenze acquisite dagli studenti nel corso e al termine del ciclo attraverso: a. prove organizzate dalle commissione d’esame b. prove predisposte e gestite dall’Invalsi in base agli Osa del corso e alle discipline d’insegnamento dell’ultimo anno
Accanto alla valutazione universale degli apprendimenti … Valutazione campionaria prove più complesse che riguardano solo un campione della popolazione scolastica al fine di migliorare la messa a punto della valutazione di sistema, delle prove dell’esame, della valutazione degli apprendimenti interna e universale esterna
valutazione interna valutazione esterna Entrambe accertano le conoscenze e le abilità con relativi livelli e standard di prestazione MA … le conoscenze ed abilità sono dato secondario e strumentale, necessario ma non sufficiente (mezzo) il cuore delle pratiche valutative sono le competenze si interessa dell’idiografico affianca a metodi quantitativi, metodi qualitativi essendo la competenza complessa occorre non spezzettarla ma valutarla in termini qualitativi si muove in direzione della divergenza, della molteplicità, della complessità le conoscenze e le abilità sono il dato primario (fine) non ha alcuna presa sulle competenze si interessa del nomotetico utilizza metodi quantitativi e docimologici, trattabili statisticamente lo standard ideale è dato dalla prestazione corretta rispetto alla prova lo scostamento rispetto allo standard rappresenta il livello di apprendimento elabora livelli di apprendimento e standard nazionali si muove in direzione dell’omologazione, dell’uniformità, della semplificazione
Ciò che vorremmo accadesse Ciò che NON deve accadere Adeguata riflessione e formazione sul problema Sistematica interlocuzione tra scuole e tecnici della valutazione esterna I docenti concentrano il loro lavoro sulla trasformazione delle conoscenze e delle abilità in competenze L’INVALSI mantiene il modello quantitativo ma con alcune avvertenze: identifica conoscenze ed abilità sulla base di un censimento sulle competenze di fatto perseguite dalle scuole b. rende noti gli Osa su cui intende intervenire e i presupposti concettuali che orientano le prove c.promuove la ricerca per estendere l’indagine alle attività espressivo-creative d.ribadisce che le competenze sono certificate solo da chi è coinvolto in prima persona nel processo educativo I docenti considerano la valutazione esterna come quella più importante I docenti praticano ancora la logica dell’”esaurimento” delle conoscenze e delle abilità La scuola mette la sordina al concetto di competenza (e quindi anche al principio dell’autonomia e della sussidiarietà) L’INVALSI rinuncia al modello quantitativo in favore di quello qualitativo
QUALE VALUTAZIONE NELLE NOSTRE SCUOLE ? “l’unica valutazione positiva per lo studente di qualsiasi età è quella che contribuisce a conoscere l’ampiezza e la profondità delle sue competenze … a fargli scoprire e apprezzare sempre meglio le capacità potenziali personali … per avvalorare e decidere un proprio futuro progetto esistenziale”.