Verso la seconda guerra mondiale La politica estera europea negli anni Trenta
La politica estera dal ‘33 al ‘35 1933: uscita della Germania dalla SdN 1934: uccisione ad opera dei nazisti del cancelliere austriaco Dollfuss Hitler che non è ancora pronto per una guerra sconfessa gli esecutori del complotto 1935: Hitler reintroduce la leva obbligatoria in violazione degli accordi di Versailles Aggressione italiana in Etiopia e rottura dell’Italia con l’asse antitedesco L’Italia reagisce schierando 4 divisioni al confine Conferenza di Stresa: Italia, Inghilterra e Francia condannano l’azione tedesca e ribadiscono il patto di Locarno Alleanza militare tra URSS e Francia VII Congresso del COMINTERN: la nuova parola d’ordine è la lotta all’antifascismo anche in alleanza con le democrazie parlamentari. Nasce l’esperienza dei fronti popolari La SDN condanna l’aggressione e punisce l’Italia con sanzioni
L’invasione italiana dell’Etiopia Dall’inizio degli anni Trenta l’Italia cerca di stabilire un protettorato sull’Etiopia, approfittando dei conflitti locali. 1935: preparazione dell’invasione e avvio di una martellante propaganda fondata sulla presunta contrapposizione tra potenze plutocratiche e nazioni proletarie. L’Etiopia come soluzione all’eccedenza di manodopera dopo la crisi del ‘29, alla crisi di esportazione delle merci italiane verso i mercati balcanici a vantaggio delle merci tedesche. Prospettiva di commesse statali all’industria bellica. 3 ottobre ‘35: invasione dell’Etiopia senza una formale dichiarazione di guerra. Novembre: la SdN stabilisce l’embargo per le merci necessarie all’industria bellica e per i crediti e misure a danno delle esportazioni italiane. Con l’uso di mezzi corazzati, aviazione e gas asfissianti (iprite) vietati dagli accordi internazionali l’Italia piega la resistenza etiope. 5 maggio ‘36: Badoglio entra ad Addis Abeba. 9 maggio ‘36: Mussolini annuncia la nascita dell’impero. Nasce l’Africa italiana orientale, formata da Eritrea, Etiopia e Somalia, Libia.
I Fronti popolari Febbraio 1936: la coalizione antifascista vince le elezioni e forma un governo di fronte popolare Maggio 1936: anche in Francia vince la coalizione antifascista del fronte popolare e si forma il primo governo a guida socialista (Blum) della storia repubblicana.
La caduta del FP in Francia Maggio 36: firma degli accordi di palazzo Matignon che prevedono aumenti salariali per gli operai, riduzione della settimana lavorativa a 40 ore, 15 giorni di ferie pagate L’aumento del costo del lavoro incide sulla competitività e sulle esportazioni, si avvia un processo inflazionistico che vanifica gli aumenti salariali, fughe di capitali all’estero. Forte ostilità al governo da parte dei gruppi industriali e della finanza, nonché dell’estrema destra 1937: Blum si dimette 1938: Fine dell’esperienza del FP anche in parlamento
La caduta del FP in Spagna Paese economicamente arretrato e prevalentemente agricolo. Spaccatura tra un ceto dominanteottuso e conservatore (grandi proprietari terrieri, clero cattolico, militari) e un proletariato anarchico e insurrezionale. Movimenti separatisti in Catalogna e nei Paesi baschi 1926-1931: governo militare di Primo de Ribeira 1931: caduta della monarchia e nascita della repubblica con una costituzione molto avanzata 1932: fallito colpo di stato militare 1934: repressione sanguinosa di un tentativo di insurrezione anarchica Febbraio 1936: dopo la vittoria del fronte popolare esplodono manifestazioni proletarie contro i padroni. Risposta violenta dello squadrismo falangista 13 luglio ‘36: uccisione da parte dei poliziotti repubblicani di Sotelo, esponente del partito monarchico conservatore. Reazione capeggiata da cinque generali tra cui Francisco Franco. Occupazione di tutta la Spagna occidentale
La guerra civile spagnola Dal luglio ‘36 al marzo ‘39 la Spagna è devastata dallo scontro tra le truppe repubblicane e quelle franchiste che diventa di fatto la prova generale della seconda guerra mondiale. Italia e Germania inviano aiuti militari ufficiali ai franchisti, mentre Francia e Gran Bretagna scelgono la linea del non intervento. Solo l’URSS si pronuncia per un intervento militare a sostegno dei repubblicani e promuove l’organizzazione delle Brigate Internazionali, formate da volontari antifascisti e comunisti di molte nazioni (Hemingway, Malraux, Orwell). Battaglia di Guadalajara: scontro tra la Brigata italiana antifascista Garibaldi e le divisioni fasciste. Unione di tutte le destre a favore di Franco, che ottiene l’appoggio delle gerarchie ecclesiastiche, dell’aristocrazia terriera e della borghesia moderata. Divisioni all’interno della sinistra, in particolare tra comunisti e anarchici, che si scontrano militarmente a Barcellona nella primavera del ‘37. Eliminazione fisica degli anarchici da parte dei comunisti con il supporto di agenti sovietici Guernica Primanvera ‘38: i falangisti spaccano l’esercito repubblicano separando Madrid dalla Catalogna Autunno ‘38: anche l’URSS abbandona i repubblicani spagnoli ritirando le Brigate internazionali Marzo ‘39: caduta di Madrid. Bilancio della guerra: 500.000 morti e 30.000 fuoriusciti Instaurazione della dittatura militare franchista che durerà fino alla sua morte nel 1975
Il sostegno degli intellettuali e degli artisti I principali artisti e intellettuali europei e americani si schiera a favore dei repubblicani. Picasso, Mirò, Guttuso. Weil, Eluard, Woolf Faulkner. Neruda
Guernica Il 26 aprile 1937 la cittadina basca di Guernica, forse snodo strategico repubblicano vicino ad una fabbrica di armi, subisce il primo bombardamento a tappeto della storia da parte della Luftwaffe tedesca con l’appoggio dell’aviazione fascista
La politica estera europea tra il ‘36 e il ‘39 Autunno ‘36: Ciano firma a Berlino un’alleanza antisovietica e filofranchista con i nazisti. Asse Roma-Berlino 25 novembre ‘36: la Germania firma il patto Anticomintern con il Giappone 6 novembre ‘37: l’Italia aderisce al patto Anticomintern Marzo ‘38: Anscluss. Le truppe tedesche entrano senza trovare resistenza in Austria, accolte come restauritrici dell’ordine, dopo i disordini scatenati dagli stessi nazisti austriaci che avevano costretto il primo ministro alle dimissioni. L’Austria viene annessa al Reich tedesco. L’Italia ottiene la garanzia dei propri confini. Maggio ‘39: questione dei Sudeti 15 marzo ‘39: la Germania occupa Praga e il territorio ceco. Protettorato di Boemia e di Moravia. La zona slovacca proclama l’autonomia e stabilisce un governo collaborazionista. La politica di appeasement del primo minstro inglese Chamberlain accettata dal francese Daladier. La Francia e il mito della linea Maginot 29-30 settembre ‘39: Conferenza di Monaco Francia e Inghilterra riconoscono il fallimento della politica di appeasement
La questione dei Sudeti I sudeti sono una regione montuosa, annessa alla repubblica di Cecoslovacchia nel 1919, al confine con Germania e Polonia dove vivevano circa 3 mln di tedeschi. Al suo interno un forte partito filonazista chiede l’autonomia da Praga con l’appoggio di Hitler che prevede l’annessione dei sudeti nel suo progetto di riunificazione di tutti i territori di stirpe tedesca. Maggio ‘38: la tensione cresce e la Cecoslovacchia annuncia la mobilitazione militare a cui risponde Hitler con la stessa decisione Mediazione di Chamberlain che coinvolge anche Daladier. 29-30 settembre ‘38: Conferenza di Monaco a cui partecipano Chamberlain, Daladier, Mussolini e Hitler. Escluse la Cecoslovacchia e l’URSS. Abbandono della Cecoslovacchia alle mire hitleriane in cambio di un abbassamento della tensione militare e della promessa da parte di Hitler di evitare in futuro un attacco militare all’Inghilterra. 1 ottobre: in violazione a qualsiasi accordo Hitler invada militarmente i Sudeti, cacciando gli abitanti non tedeschi.
Verso la seconda guerra mondiale Marzo ‘39: Hitler chiede alla Polonia di cedere Danzica alla Germania Hitler ordina all’esercito di prepararsi per l’invasione della Polonia 7 aprile ‘39: l’Italia invade senza preavviso l’Albania 22 maggio ‘39: Ciano firma il patto d’acciaio che trasforma l’asse Roma-Berlino in un’alleanza militare 23 agosto ‘39: patto Molotov-Ribbentrop. Patto di non aggressione della validità di 10 anni 1 settembre ‘39: invasione della Polonia da parte delle truppe naziste senza una formale dichiarazione di guerra Rifiuto polacco Francia e Inghilterra abbandonando la politica delle concessioni creano un sistema di alleanze in funzione antitedesca con Olanda, Belgio, Romania, Turchia 31 marzo: Chamberlain alla Camera promette la difesa ad ogni costo della Polonia aprile ‘39: Francia e Inghilterra aprono una trattativa diplomatica con l’URSS ma le reciproche diffidenze rallentano l’iniziativa Sconcerto generale, difficoltà e spaccature all’interno dell’antifascismo europeo 25 agosto ‘39: patto tra Inghilterra e Polonia 3 settembre ‘39: Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. Usa e Giappone si dichiarano neutrali