Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI ENZIMI MUSCOLARI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Polimiosite e dermatomiosite
Advertisements

Polimialgia reumatica
Elettrofisiologia cardiaca
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
LE GLOMERULONEFRITI Università di Bologna Dott.ssa Rosalba Bergamaschi
UNIVERSITA’ TOR VERGATA
ADRENOLEUCODISTROFIA
Termoregolazione Nell’organismo la produzione di calore deriva dai processi ossidativi del metabolismo energetico, dall’attività muscolare e dall’alimentazione.
Corso Integrato di Scienze Neurologiche
MALATTIE NEURO-MUSCOLARI
SINDROME DI GUILLAN-BARRE’
PARALISI DEL NERVO FACCIALE
PATOLOGIE DELLA TRASMISSIONE NEUROMUSCOLARE E DEL MOTONEURONE
Misericordia di Roma Appio - Tuscolano
                                                                                    Trasporti attraverso le membrane biologiche I meccanismi di trasporto.
La Sindrome del Tunnel Carpale
APPARATO URINARIO E URGENZE RELATIVE
Le Paralisi Cerebrali Infantili (P.C.I.)
LA STIMOLAZIONE RIPETITIVA
Elettromiografia -E’ una metodica elettrofisiologica che consente la registrazione mediante elettrodi ad ago dei potenziali elettrici delle Unità Motorie.
Modificazioni dell’ Unità Motoria nelle miopatie
EMG con ago coassiale.
Cause non ischemiche dell’aumento della troponina
Scompenso cardiaco Determinanti della gettata cardiaca
Metodi di studio Metodi chirurgici Metodi elettrofisiologici
POTENZIALE DI AZIONE.
Paralisi centrale e paralisi periferica
Tessuto muscolare scheletrico STRIATO
Assistenza alla persona con problemi di mobilizzazione
IL POTENZIALE D'AZIONE CARDIACO
Trasmissione sinaptica
Carnemolla A., Giordano A., D’Asta G., Iemolo F.
L’equilibrio acido-base
CARDIOPATIA ISCHEMICA
Le paralisi cerebrali infantili (PCI)
MALATTIE del MUSCOLO SCHELETRICO
Malattie muscolari Miopatie
Una malattia rara e quasi “sconosciuta”
L’emofilia.
Patogenesi della miastenia gravis e delle miastenie sieronegative.
Dott. Pietro Lo Verso MCAU – PO Ingrassia - Palermo
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
Paralisi centrale e paralisi periferica
Morbo di Parkinson.
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
L’ECG nella Cardiopatia Ischemica
OSSA E ARTICOLAZIONI ALCUNE MALATTIE.
FOCUS CLINICI LINFEDEMA
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI ANEMIZZAZIONE.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI PATOLOGIA ALCOL-CORRELATA.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA.
FOCUS CLINICI ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG)
Sindromi Ischemiche Acute degli Arti Cause
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA ( SLA )
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. ANEMIE NUTRIZIONALI Le anemie.
Comunicazione neuronale
Le glicogenosi malattie congenite causate da difetti del metabolismo del glicogeno 8 forme (epatiche e muscolari) incidenza complessiva 1: nati.
Il potenziale di membrana
Adattamento cellulare:
Canali ionici come bersagli molecolari dei farmaci
LESIONI MUSCOLARI.
SLA malattia del motoneurone; Lou-Gehrig's Disease;
NATURA QUANTICA DEL RILASCIO DEL NEUROTRASMETTITORE
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11 ai sensi dell' ART.37 COMMA 2 D.Lgs 81/08.
DA QUALI FATTORI DIPENDE LA TENSIONE SVILUPPATA DAL MUSCOLO?
Carla Antoniotti a.a.2015/2016.
Principi attivi che hanno come bersaglio finale della loro azione la muscolatura scheletrica sulla quale agisce rilassando le fibrocellule.
Cause delle lesioni cerebrali. Tumori cerebrali Il tumore o neoplasia è una massa cerebrale che cresce indipendentemente dal resto del corpo: Meningiomi.
Le patologie neuromuscolari nell’infanzia
Costipazione o Stipsi La stipsi è un disturbo caratterizzato da difficoltà e/o insoddisfazione dell’evacuazione. Di frequente sono gli stessi pazienti.
Transcript della presentazione:

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI ENZIMI MUSCOLARI L’alterazione delle fibre muscolari consente il passaggio nel sangue di diversi enzimi: aldolasi, lattico-deidrogenasi (LDH) e creatinfosfochinasi (CPK). L’aumento dei livelli ematici di questi enzimi riflette in larga misura l’evoluzione dei processi miopatici. Questi enzimi non sono tuttavia indici specifici di miopatie, ma possono subire delle variazioni, soprattutto in aumento, anche in altre situazioni patologiche, quali infarto del miocardio, ustioni, traumi, malattie collageno-vascolari, meningite, epilessia, infarto cerebrale, piressia, periodo postoperatorio, prolungato allettamento ed effetti collaterali da farmaci (per esempio, statine).

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. ELETTROMIOGRAFIA (EMG) L’elettromiografia (EMG) è un esame strumentale volto alla registrazione delle caratteristiche elettrofisiologiche del muscolo. Viene eseguita inserendo appositi aghi nei muscoli che si vogliono studiare, sia in condizioni di riposo che in contrazione. Il tracciato viene seguito su un oscilloscopio e ascoltato attraverso un amplificatore. Normalmente il muscolo, in condizioni di riposo, è elettricamente silente, mentre in seguito a una piccola contrazione compaiono i potenziali d’azione di una singola unità motoria. Con l’aumentare delle contrazioni, il loro numero aumenta fino a formare un quadro di “interferenza”. L’EMG si esegue nel caso in cui si sospetti un’alterazione a livello del nervo, dei muscoli o della giunzione neuromuscolare. FOCUS CLINICI segue

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. Le fibre muscolari denervate si riconoscono per l’aumento di attività anormale spontanea o durante l’inserzione degli aghi (fibrillazioni e fascicolazioni). Si osserva inoltre un numero inferiore di unità motorie reclutate per la contrazione (ridotto quadro di interferenza), con conseguente comparsa di potenziali d’azione giganti, poiché gli assoni integri innervano anche le fibre muscolari adiacenti, ingrandendo l’unità motoria. L’esame consente di valutare anche la velocità di conduzione del nervo, in seguito a stimolazione con scariche elettriche. Nel caso di patologia muscolare, la velocità di conduzione rimane normale; nelle neuropatie, invece, la conduzione spesso è rallentata e la morfologia della risposta può evidenziare una dispersione dei potenziali dovuta al coinvolgimento di fibre mieliniche e amieliniche.

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. CENNI A PATOLOGIE DEL MUSCOLO E DELLA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE Con il termine “miopatia” si indica un’affezione che si verifica a carico del muscolo. Le miopatie possono essere secondarie a svariati fattori: 1. miopatie congenite; 2. miopatie metaboliche: sono ereditarie e conseguono a un preciso disturbo biochimico, capace di ostacolare il normale funzionamento della fibrocellula muscolare. Le forme più frequenti sono correlate ad alterazioni della concentrazione degli ioni potassio o ad accumulo di glicogeno nelle cellule (glicogenosi); 3. miopatie endocrine: sono associate a patologie endocrinologiche, quali: ipertiroidismo (morbo di Basedow), ipotiroidismo, morbo di Cushing, morbo di Addison, iperparatiroidismo e osteomalacia; 4. miopatie tossiche: forme secondarie all’assunzione di sostanze tossiche e medicamentose: alcol, stupefacenti, cortisone, clofibrato, sali di litio. Si conoscono forme a decorso subacuto o acuto con rabdomiolisi e mioglobinuria; 5. miopatie associate a collagenopatie (polimiosite e dermatomiosite). FOCUS CLINICI segue

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. Esistono forme di rabdomiolisi (necrosi delle fibre muscolari) acuta, associate a lesioni muscolari traumatiche (politrauma), ischemiche (in corso di arteriopatia obliterante agli arti inferiori) e infettive (AIDS). Tra le patologie della giunzione neuromuscolare, la più nota è la miastenia gravis, caratterizzata da un deficit di forza (deficit stenico) sotto sforzo, che regredisce con il riposo, secondario a un blocco della trasmissione neuromuscolare per riduzione considerevole del numero dei recettori dell’acetilcolina, dovuta alla produzione di anticorpi antirecettore. È più frequente nella donna, con un picco massimo di frequenza tra i 15 e i 20 anni. L’esordio può coincidere con un’infezione, un’intossicazione o un trauma. Vengono colpiti progressivamente i diversi muscoli. La patologia si manifesta con diplopia, ptosi palpebrale, diminuzione della mimica facciale, disturbi della fonazione e della deglutizione, caduta permanente della testa in avanti e debolezza muscolare localizzata alla porzione prossimale degli arti. segue

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. L’evoluzione della miastenia è irregolare e poco prevedibile e può subire aggravamenti in seguito all’assunzione di alcuni farmaci (streptomicina, diazepam, beta-bloccanti ecc.) o ad alterazioni acute della funzionalità respiratoria (bronchiti, polmoniti) per ipoventilazione alveolare e/o ingombro catarrale. Nell’80% dei pazienti la miastenia si associa a un timoma, l’asportazione del quale migliora la prognosi, specialmente nel soggetto giovane. La terapia farmacologica si basa sulla somministrazione di farmaci anticolinesterasici (piridostigmina e neostigmina).