Sistemi e Processi di Memoria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Imparare a Studiare.
Advertisements

I PROCESSI PSICHICI.
MEMORIZZAZIONE DI MESSAGGI
Comprensione e interpretazione del testo
Psicologia dello sviluppo lezione 2
Cosa faremo? 1. MEMORIA Memoria come sistema multi-componenziale;
LA MEMORIA.
Branca Valentina Scienze della Formazione Primaria

LA MEMORIA.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Il filo che lega la mente
Percezione Attenzione Memoria
La memoria è la capacità del cervello di contenere e conservare informazioni, nonché di riportarle alla mente in risposta a qualche sollecitazione. Questa.
Lo sviluppo della memoria
Memoria Eleonora Bilotta.
E’ la capacità degli esseri viventi di ricordare ciò che si è appreso
Capitolo 8.
I Disturbi di Comprensione del Testo
Gli Apprendimenti nella Disabilità uditiva e le Nuove Tecnologie
Teoria della pertinenza Sperber-Wilson Prima teoria cognitiva della comunicazione Entrano nellambito della discussione tra comunicazione e psicologia vs.
Leggere e scrivere Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
LE MISURE DISPENSATIVE
“Ricordare” da un punto di vista psicologico
I Disturbi dellapprendimento e i disturbi della comprensione del testo scritto Fermo, 12 Marzo 2007.
Memoria e Memorie Antonio Ziello, Raffaele Rea , Sabrina Carpi
Come è cambiato oggi il concetto di conoscenza?
La valutazione della memoria in età evolutiva
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO - DSA
Psicologia dell’apprendimento
Motivazione allo studio
La Memoria a Breve Termine
IL fantastico e misterioso MONDO DELLA MEMORIA
Le mie memorie.
PROBLEMI E “PAROLACCE” Nucleo: Relazioni e Funzioni
I principali sistemi di memoria umani
Fabio Caon, Laboratorio Itals, Università Ca’ Foscari - Venezia
LE MIE MEMORIE Vanzulli Laura Didattica della Matematica
Memoria Dott.ssa Maria Riello.
MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
PROCESSI DI APPRENDIMENTO
Pensiero, Ragionamento & Intelligenza
La curva di apprendimento seriale.
Modelli di insegnamento Insegnante cognitivista Prof. F
Chiara Bresciani Matricola:
Iniziamo a lavorare sui concetti Concetto Regolarità percepita in eventi o oggetti, o in testimonianze/simboli/rappresentazioni di eventi o di oggetti,
Strategie autovalutative ANALISI PRESTAZIONI Osservazioni in itinere
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
I DISTURBI DI MEMORIA 2. I DISTURBI DI MEMORIA 2.
L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA CTI 6
Memoria.
HERMANN EBBINGHAUS ERA UNA FIGURA SINGOLARE DI STUDIOSO E RICERCATORE,CHE OCCUPA UN POSTO DEL TUTTO PARTICOLARE NELLA STORIA DELLA PSICOLOGIA. A LUI DOBBIAMO.
Psicolinguistica: nozioni di (neuro)psicologia cognitiva 2
Apprendimento e memoria
Comprensione testo scritto  presentazione orale
Ragionare per paradigmi
Armento Flavia matr parlando di memorie non si può non parlare di chi ha dato un apporto rilevante allo studio della mente: HOWARD GARDNER.
MEMORIA LA CONOSCENZA UNITA’ DEL SE’. CODIFICAZIONE IMMAGAZZINAMENTORECUPERO Ingresso nella memoria Conservazione nella memoria Richiamo dalla memoria.
Memoria. Psicologia e metafore dei maestri antichi
4 – Le funzioni della mente: La memoria umana
MOTIVAZIONE ED AFFETTIVITA’ NELL’ ACQUISIZIONE DI UNA LINGUA STRANIERA
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
Proporzionalità e miscugli di colori Un approccio sperimentale a cura di Paola Bevilacqua Seminario sul curricolo verticale Roma, 23/05/2014.
MODELLO KRASHEN APPROCCIO NATURALE.
Apprendimento.
Analisi matematica Introduzione ai limiti
I disturbi specifici di apprendimento. Disturbi di apprendimento Disturbo “non specifico” di apprendimento (learning difficulties) Disturbo “ specifico.
La memoria – parte terza Eleonora Bilotta Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università della Calabria, Cosenza, Italia Corso on-line.
Transcript della presentazione:

Sistemi e Processi di Memoria

sistema in grado di conservare informazioni e dati nel tempo interna esterna aspetti fondamentali dei sistemi di memoria codifica acquisizione informazioni ritenzione mantenimento informazioni recupero estrazione informazioni perdita di informazioni temporanea o permanente

codice linguaggio in cui le informazioni possono essere rappresentate capacità quantità di informazioni che un sistema di memoria può contenere

materiale artificiale (sillabe e numeri) Ebbinghaus 1885 materiale significativo in situazioni naturali Bartlett 1932; Neisser 1978 due approcci allo studio della memoria struttura della memoria come è organizzata la memoria? uno o più sistemi? processi di memoria in che modo sono elaborate le informazioni in memoria?

lo studio dei meccanismi puri della memoria Ebbinghaus [1885] meccanismi di base della memoria in situazioni controllate per evitare variazioni ambientali e differenze personali utilizzo di trigrammi senza senso: ZIK, PAZ, TUV,… “Effetto della pratica” quante sessioni di apprendimento sono necessarie per memorizzare in due giorni liste di 16 trigrammi ripetendole 8, 16, 24, 32, 42, 53 o 64 ogni volta?

risultati tempo totale di apprendimento la quantità di materiale appreso aumenta linearmente con l’aumentare del tempo dedicato all’apprendimento vantaggi della “pratica distribuita” le prestazioni sono migliori se l’apprendimento è distribuito in più tempo rispetto a quando è concentrato in un’unica sessione

effetti di posizione seriale il ricordo dipende dalla posizione seriale degli elementi nella lista effetto priorità (primarietà) i primi elementi della lista sono ricordati meglio % risposte corrette effetto recenza gli ultimi elementi della lista sono ricordati meglio posizione seriale

riapprendimento quanto più tempo è stato dedicato all’apprendimento di una lista di elementi il primo giorno (ascissa), tanto meno tempo è necessario al riapprendimento il secondo giorno (ordinata) correlazione negativa

memoria come processo attivo (Bartlett) la memoria è un processo attivo nel momento di acquisizione e nel momento del recupero delle informazioni rievocare materiale sperimentale significativo e complesso metodo delle ripoduzioni in serie di storie popolari e disegni esperimenti con validità ecologica

cfr. “La guerra degli spettri” o il disegno del gufo risultati le persone ricordano le storie trasformando l’originale i dettagli non capiti sono eliminati altri particolari sono aggiunti per rendere le storie più plausibili e più comprensibili la qualità del ricordo i ricordi subiscono anche cambiamenti qualitativi cfr. manuale, pag. 108

le persone ricostruiscono e rielaborano le informazioni in funzione della loro comprensione e degli schemi mentali schema struttura che organizza le conoscenze acquisite e guida il comportamento è una sorta di “modello” che può adattarsi alle diverse situazioni gli schemi influenzano la memoria favorendo la selezione e l’organizzazione delle informazioni in entrata in una struttura sensata e comprensibile

esperimento di Bransford e Johnson (1972) “Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell’edificio tende ad essere ben isolata. Poiché l’intera operazione dipende dalla continuità nell’alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo creerebbe problemi. Naturalmente l’individuo potrebbe urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più l’accompagnamento al messaggio. La situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe che ci fosse contatto faccia a faccia”. cfr. manuale pagg. 107-109

il testo poteva essere 1) senza contesto oppure 2) con contesto appropriato 3) con contesto parziale

il compito dei partecipanti era di 1) il compito dei partecipanti era di 1) valutare la comprensibilità del testo 2) ricordare le idee presenti nel testo risultati solo il contesto appropriato presentato prima del testo produce un aumento 1) del punteggio medio di comprensibilità 2) del numero medio di idee rievocate cfr. manuale pag. 110 tab. 6.1

esperimento di Anderson e Pichert (1978) gli schemi favoriscono la riorganizzazione delle informazioni anche quando queste devono essere rievocate esperimento di Anderson e Pichert (1978) i partecipanti leggono un brano che parla di due ragazzi che marinano la scuola e vanno a casa di uno dei due (la madre non era in casa) la famiglia è benestante e abita in una elegante abitazione d’epoca costruita su un ampio terreno, lontano dal traffico

essendo antica, la casa aveva qualche difetto, ad esempio il tetto aveva delle infiltrazioni e la cantina era umida dato che la famiglia era ricca, in casa si trovavano parecchi oggetti di valore (pellicce, biciclette da corsa, TV a colori e una collezione di monete rare 1 fase metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista del ladro metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista di un compratore (della casa) tutti devono rievocare la storia

seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista opposto 2 fase seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista opposto partecipanti “ladri” partecipanti “compratori” partecipanti “compratori” partecipanti “ladri” risultati il cambiamento di schema (punto di vista) induce la rievocazione di informazioni che sembravano dimenticate nella prima fase cfr. manuale pag 111, tab. 6.2

oblio perdita o impossibilità di recuperare informazioni dalla memoria tempo l’oblio dipende dal passare del tempo quanto più lungo è l’intervallo di tempo tra l’apprendimento e la rievocazione tanto peggiore è il ricordo curva dell’oblio Ebbinghaus

spiegazione la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento) ma la teoria del decadimento non spiega l’oblio selettivo effetto “assassinio di Kennedy” o “torri gemelle” altre possibili cause di oblio psicologiche distrazione, fattori emozionali, rimozione organiche (danni cerebrali) Alzheimer, Korsakoff, traumi

interferenza il ricordo di informazioni è ostacolato dalla presenza di altre informazioni in MLT questo effetto è tanto più forte quanto più le informazioni sono simili tra loro situazione sperimentale apprendimento di due liste di elementi lista A lista B

interferenza retroattiva la lista appresa per seconda (lista B) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per prima (lista A) interferenza proattiva la lista appresa per prima (lista A) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per seconda (lista B) proattiva scuola bosco macchina gatto treno cane scarpa fiore panca prato retroattiva

i testimoni oculari sono affidabili? no, perché la memoria è soggetta ad errori (Loftus e Palmer, 1974) i partecipanti vedono il filmato di un incidente stradale tutti guardano lo stesso filmato e a tutti viene chiesto di stimare la velocità delle auto

a quale velocità andavano le due macchine, quando si sono … termine utilizzato velocità stimata fracassate (smashed) 40.8 scontrate (collided) 39.3 andate a sbattere (bumped) 38.1 urtate (hit) 34.0 toccate (contacted) 31.8 le risposte variano in funzione del termine usato nella domanda e indipendentemente da quanto accaduto nella realtà eventi successivi ad un evento X modificano il ricordo dell’evento X (urto)

la memoria è multicomponenziale sistemi di memoria che interagiscono e che sono collegati ma che sono diversi per durata della traccia capacità meccanismi di oblio una prova forte a favore della memoria multicomponenziale lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli altri

sistemi di memoria (Atkinson e Shiffrin, 1968) eventuale output attenzione filtro decadimento e interferenza sostituzione interferenza memoria a lungo termine magazzini sensoriali input reiterazione a breve

memoria sensoriale memorie specifiche per le diverse modalità sensoriali memoria iconica per la vista, memoria ecoica per l’udito) preattentiva copia letterale dello stimolo decadimento molto rapido (0.5 – 2 sec.) ampia capacità esperimenti di Sperling (1960) 1) metodo del resoconto totale 2) metodo del resoconto parziale

Sperling, 1960 resoconto totale 50 msec C V F G J K R T Q X Z P compito riportare quante più lettere possibile risultati in media sono riportate 4 lettere ipotesi la matrice non permane abbastanza a lungo per rendere possibile riportare tutte le lettere

Sperling, 1961 resoconto parziale prima riga 50 msec C V F G J K R T Q X Z P seconda riga terza riga compito riportare quante più lettere possibile della riga indicata dal suono risultati in media sono riportate 4 lettere

grafico dei risultati ottenuti da Sperling 0 0.15 0.3 0.5 1 sec resoconto PARZIALE resoconto TOTALE .1 .3 .5 .7 .9 memoria iconica magazzino sensoriale ad elevata capacità e rapido decadimento

conclusioni poiché il suono compare dopo la scomparsa della matrice, si può concludere che per un intervallo di tempo molto breve sono disponibili tutte le 12 lettere funzione delle memorie sensoriali trattengono per breve tempo una copia letterale dello stimolo per rendere possibile l’orientamento dell’attenzione e la selezione delle informazioni

memoria a breve termine richiede attenzione informazioni mantenute tramite reiterazione decadimento rapido (circa 30 sec.) capacità limitata Miller, 1956 il magico numero sette (più o meno due) la memoria a breve termine ha una capacità di circa sette unità di informazione unità di informazione = singoli elementi o raggruppamenti di elementi (chunks)

sette lettere D, M, K, C, X, O, R sette sigle IBM, UIL, INA, PCI, DNA, KGB, MAC sette parole albero, cima, gatto, scuola, rete, uva, pialla funzione della memoria a breve termine (MBT) mantenere attivo materiale già elaborato almeno parzialmente

esperimento per misurare lo span di cifre, cioè quanti numeri possono essere rievocati nello stesso ordine subito dopo la presentazione 2 9 0 3 ? 2 9 0 3 4 7 1 2 5 ? 4 7 1 2 5 5 8 2 6 3 8 ? 5 8 2 6 3 8 6 1 5 4 3 8 7 ? 6 1 5 4 3 8 7 3 7 2 4 8 6 5 1 ? 3 7 2 4 8 6 5 1 4 2 5 1 7 4 3 9 2 ? 4 2 5 1 7 4 3 9 2 5 8 3 7 4 5 7 3 1 9 ? 5 8 3 7 4 5 7 3 1 9

Peterson e Peterson, 1959 decadimento rapido dalla MBT CHJ FRT VSK GBR CHJ dopo ciascuna tripletta contare all’indietro (compito distraente) intervallo temporale (3 – 18 sec.) test di memoria CHJ ?

le informazioni decadono rapidamente dalla memoria a breve termine % ricordo triplette 3 6 12 18 intervallo temporale la reiterazione delle triplette è impedita dal compito distraente in assenza di reiterazione il ricordo peggiora con il passare del tempo

Memoria di Lavoro (Working Memory) Baddeley, 1986 loop articolatorio mantiene le tracce del materiale linguistico (reiterazione) input esecutivo centrale Memoria a Lungo Temine capacità limitata controllo e coordinamento distribuisce risorse attentive ai due servosistemi svolgimento di compiti cognitivi superiori (prendere decisioni, risolvere problemi) mantiene per poco tempo stimoli visivi e serve per svolgere compiti di tipo spaziale taccuino visuo-spaziale

memoria a lungo termine funzione della Memoria a Lungo Termine (MLT) conservare un numero elevato di conoscenze in modo permanente informazioni mantenute tramite organizzazione capacità ampia, forse illimitata perdita di informazioni per interferenza oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di accesso alle informazioni

sistemi all’interno della MLT sistemi di memoria specializzati nella ritenzione di informazioni di natura differente memoria procedurale sapere come conoscenze sul come svolgere attività e compiti vari memoria fattuale sapere cosa insieme delle conoscenze individuali

conoscenze di parole, concetti e loro relazioni reciproche, simboli memoria fattuale memoria semantica conoscenze di parole, concetti e loro relazioni reciproche, simboli si riferisce a conoscenze astratte e generali le informazioni non sono specificate da coordinate spazio-temporali organizzata in modo tassonomico e associativo memoria episodica conoscenze di eventi o episodi si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato un certo evento organizzata cronologicamente

limiti del modello dei magazzini di memoria troppo semplicistico ci sono diversi sistemi di MBT e di MLT passaggio MBT - MLT non necessario pazienti con MLT intatta ma difficoltà a livello di MBT e viceversa la reiterazione non è necessaria al passaggio delle informazioni in MLT memoria inconsapevole (implicita) è possibile ricordare anche senza sforzo consapevole

memoria e livelli di elaborazione Craik e Lockhart (1972) input elaborazione strutturale fonologica semantica lumaca LUMACA /lumaka/ teoria dei livelli di elaborazione la durata della traccia mnestica dipende dalla profondità dei processi di elaborazione dello stimolo

esempio di diversi livelli di elaborazione strutturale la parola è scritta in maiuscolo? LUMACA lumaca fonologica la parola fa rima con “amaca”? LUMACA PORTONE semantica può stare nella frase “sei lento come una ________”? LUMACA GINESTRA

memoria e livelli di elaborazione risultati percentuali di ricordo nelle tre condizioni sperimentali se l’informazione è elaborata sulla base del significato si ottiene un ricordo migliore

ricordo e specificità di codifica (Tulving e Thomson, 1973) si riferisce all’influenza del contesto sul ricordo la probabilità di recuperare un’informazione dalla memoria (ricordarla) è tanto più elevata quanto più stretta è la corrispondenza (compatibilità) tra il contesto al momento dell’acquisizione e il contesto al momento del recupero esempio difficoltà a riconoscere una persona incontrata per la prima volta in un contesto diverso rispetto a quello attuale

memoria autobiografica Tulving (2002) mantiene le informazioni relative a fatti personali ed episodi della propria vita quattro è un numero pari il giorno quattro parto Londra è una metropoli Luca vuole trasferirsi a Londra il Siamese è un tipo di il gatto siamese di Anna gatto miagola sempre

amnesie costituiscono esperimenti naturali per “mettere” alla prova le teorie della memoria MBT MLT la distinzione tra MBT e MLT è supportata dalla doppia dissociazione

pazienti che hanno danni alla memoria a lungo termine ma memoria a breve termine intatta pazienti che hanno danni alla memoria a breve termine ma memoria a lungo termine intatta lo studio delle amnesie ha suggerito nuovi sviluppi teorici sulla memoria normale pazienti con grave amnesia episodica ma con memoria semantica intatta (cfr. manuale pag 121: caso del paziente amnesico di 30 anni)

i due sistemi di memoria sono separati ed indipendenti H.M. la vita è solo presente nel 1953, quando ha 27 anni, H.M. viene operato per una grave epilessia H.M. si risveglia con un’amnesia globale gravissima, sia anterograda che retrograda H.M. non si ricorda dove vive, chi si occupa di lui, cosa mangia, chi incontra non riesce ad imparare nuovi percorsi e non ha mai potuto andarsene dalla casa di cura dove è rimasto ricoverato

H.M. si ricorda soltanto fatti avvenuti prima del suo 16 anno (quando è cominciata l’epilessia) non si ricorda che uno zio, cui voleva molto bene, era morto 3 anni prima dell’intervento ogni volta che qualcuno gli ricorda della morte dello zio, H.M. scoppia a piangere ma dimentica tutto in pochi minuti non riconosce le sue fotografie perché è convinto di essere molto più giovane la sua memoria semantica è intatta, la memoria procedurale e la memoria implicita sono preservate

la memoria semantica e la memoria autobiografica sono due sistemi separati ed indipendenti il vocabolario di H.M. non è mai aumentato dopo l’operazione H.M. non riconosce parole nuove reali da parole nuove inventate come si può spiegare questo fatto?

distinzione tra memoria esplicita e memoria implicita basata sulla relazione tra memoria e consapevolezza sapere di sapere sapere senza sapere si ricorda qualcosa il comportamento è deliberatamente o influenzato da eventi si è consapevoli di ricordare passati ma senza consapevolezza

esempi di memoria implicita? procedure (sport, musica, dattilografia, attività motorie) abilità cognitive (lettura, significato delle parole, regole grammaticali) condizionamento classico e operante come si potrebbe studiare la memoria implicita? Graf & Schacter, 1985 la memoria implicita in “normali” e amnesici fase 1) i partecipanti leggono liste di coppie di parole

ad esempio… COPERTA SPEDITA SPESA CONTENUTA GATTO VOLANTE con cui devono formare delle frasi il gatto volante è atterrato sulle quattro zampe la spesa è stata contenuta nei limiti previsti

fase 2) due compiti di memoria a) rievocazione rievocare la seconda parola di ogni coppia in presenza della prima parola COPERTA _________ ? SPESA _________ ? GATTO _________ ?

b) completamento completare il frammento della seconda parola di ogni coppia COPERTA SPE_________ ? SPESA CON_________ ? GATTO VOL_________ ?

risultati rievocazione (memoria esplicita) i pazienti amnesici ricordano meno parole dei non amnesici completamento non c’è nessuna differenza tra amnesici e non amnesici conclusioni negli amnesici la memoria esplicita è danneggiata la memoria implicita è intatta