1 Dentro e oltre il piccolo schermo Mamma Tv C’era una volta Mamma Tv.

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Transcript della presentazione:

1 Dentro e oltre il piccolo schermo Mamma Tv C’era una volta Mamma Tv

2 Il cordone ombelicale Tv, unico linguaggio mediatico universale, capace di parlare con qualsiasi livello sociale, scienziati e analfabeti Pietanza base di qualsiasi dieta mediatica,(l’insieme delle fonti di informazione) dalle più sofisticate (molte fonti) alle più elementari (fonte unica) Per le persone meno attrezzate culturalmente la tv è l’unico tramite col mondo, il loro cordone ombelicale con la realtà esterna (l’ho visto alla televisione) L’80% degli italiani decide il voto con la tv

3 Baraccopoli e parabole Nel mondo ci sono oltre un miliardo e mezzo di televisori In Europa 340 milioni, in Italia 32 milioni, oltre uno ogni due persone Parabole perfino nelle township e favelas Se ogni mille abitanti del pianeta 240 televisori; 800 in Usa, 700 in Canada,600 in Francia, 528 in Italia. In Cina crescita vertiginosa, almeno 500 milioni Oltre 200 satelliti diffondono i programmi Oltre 2 miliardi telespettatori per funerali lady Diana, Papa Wojtyla, crollo torri gemelle. Mondiali calcio. Charlie ebdo Barak Obama megaspot di 30 minuti e 6 milioni di dollari

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6 Il marchio del dopoguerra La tv era tecnicamente matura alla metà degli anni 30 In Germania Olimpiadi del 36; congresso partito nazista Pronti anche in Stati Uniti, Inghilterra, Italia, Unione Sovietica La commercializzazione fu interrotta dalla guerra e iniziò subito dopo In Italia i programmi iniziarono ufficialmente il 3 gennaio 1954, il 48% della popolazione coperto dal segnale; 100mila abbonati

7 Le prime tappe Il 19 novembre 1955 parte Lascia o raddoppia, importato in Italia da Mike Bongiorno, e raggiunge i 10 milioni di spettatori; nel 1957 nasce Carosello; nel 1960 la politica fa l’ingresso in Tv con Tribuna elettorale, che diventa successivamente Tribuna politica; nel 1961 parte la seconda rete; nel 1962 viene stabilito il primo collegamento in diretta con gli Stati Uniti; nel gennaio 1968, parte anche il primo Tg delle 13,30. Ma il trionfo popolare è di un anno dopo: lo sbarco sulla luna, la notte del 21 luglio del 1969, il primo evento Tv che riunisce ed unifica davvero tutto il mondo.

8 Primi passi..\mik..\mike.jpge.jpg..\luna.jpg Video mike Carosello Tribuna politica

9 La rivoluzione delle private Nascono a partire dal 1971: prima è Telebiella Nel 73 già 17 tv private Nel 74 Berlusconi fonda Telemilano Divampa la concorrenza, modelli a confronto sul piano economico (pubblicità-canone) ma anche culturale Nel 75 prima riforma legge 103, spartizione Dc- Psi Nel 77 Tv a colori Nel 79 lottizzazione anche il Pci prende neonata terza rete

10 Paleo e neotelevisione La nascita delle tv private segna il confine che gli esperti chiamano il passaggio dalla paleo alla neo tv Paleo: tv monopolio pubblico, funzione educativa, servizio sociale, divulgazione culturale. Rapporto paternalistico (padre-figlio, maestro allievo) col telespettatore. Palinsesto settimanale rigido con netta separazione dei generi Neo: regime di concorrenza pubblico privato, coinvolgimento empatico del pubblico alla ricerca di un rapporto fiduciario, flessibilità di programmazione, palinsesto quotidiano, contaminazione dei generi, dilagare della pubblicità

11 La crisi del modello pedagogico La Rai entra in crisi come riferimento unico nella produzione di immaginario e sua fruizione di massa E’ il declino della tv che aveva la pretesa di avere qualcosa da insegnare ed essere superiore alla gente La fine di un modello discendente, paternalistico, pedagogico che voleva proporre contenuti da parte delle istituzioni, la tv come depositaria di un ruolo sociale consegnato dalla politica

12 Monoscopio..\monoscopio.jpg..\monoscopio1.jpg..\monoscopio2.jpg

13 Dalla selezione al duopolio Nel 1980 ben 982 televisioni locali (oggi oltre 500) Inizia la selezione della specie: i grandi editori come Mondadori (rete 4) e Rusconi (Italia1) gettano la spugna. Berlusconi le rileva e con Canale 5 (ex Telemilano) da vita al più grande gruppo privato (Mediaset) Nel 1984 investimenti pubblicitari in Tv maggiori che sui giornali Ascolti reti Berlusconi al 40%; raccolta pubblicità superiore a Rai Mediaset e Rai costituiscono il “duopolio” che arriva a controllare il 92% della pubblicità Erano falliti fino ad ora i tentativi terzo polo (La7) Il nuovo protagonista adesso è Sky

14 La capiscono davvero tutti? Certamente tutti credono di capirla perché la “vedono coi propri occhi”: ma è proprio vero che “le immagini parlano da sole”? In Italia circa metà popolazione licenza elementare-media; 15 milioni parlano dialetto Giornali lingua più complessa; tv più semplice Per leggere giornali occorre molta attenzione; per la tv molta meno, anche mangiando I giornali chiedono tempi più lunghi per comprensione L’acquisto del giornale è atto volontario; la tv accesa per abitudine, per compagnia, per sonnifero… Nella scrittura prevale il ragionamento; con l’immagine l’emozione, i sentimenti Nei giornali è maggiore la scansione fra gli argomenti e generi; alla tv i generi si mischiano e si susseguono

15 Tutto vero quel che si vede in tv? La tv “ ci parla del mondo; è una finestra sugli eventi che accadono nel mondo giorno dopo giorno, ora dopo ora, portandoceli in casa col massimo della precisione” E piace per istantaneità(la diretta; immagini aggiornate continuamente) e realismo (vedo, partecipo,comprendo) Attenzione però: ricordarsi che quel che si vede in tv é realtà, ma non “tutta” la realtà e proprio per questo quello che si vede può essere fuorviante Quindi, conoscere il linguaggio delle immagini; riconoscere alcuni “trucchi” del mestiere “manipolando” le immagini si può ironizzare su un funerale, e si può drammatizzare una festa di carnevale

16 La selezione delle immagini In tv raramente si vede un avvenimento per tutta la durata (salvo dirette), ma se ne vedono frammenti che lo comprimono e lo sintetizzano Ma anche nelle dirette sono aboliti i tempi morti e si alternano i punti di vista delle diverse telecamere Le immagini trasmesse sono comunque sempre scelte dalla regia fra quelle girate dall’operatore (o dal cameraman in studio, ma con margini molto limitati) secondo la sua sensibilità artistica, secondo i suoi orientamenti ideali; secondo il punto fisico in cui si trova;secondo la qualità tecnica ad esempio la luce, la distanza, l’angolazione

17 La sequenza, un racconto con inizio e fine Un avvenimento viene sintetizzato in un racconto per immagini Di che, di chi si parla? Perché se ne parla? Cosa è successo? Che significa? Le risposte devono venire dalle immagini, di luoghi, oggetti, persone che raccontano come testimoni o commentano La costruzione del racconto, (inizio, svolgimento, conclusione) la scelta delle immagini non sono mai “oggettive”, quella che si vede nel piccolo schermo non è dunque la realtà ma la rappresentazione che il giornalista-regista vuole darne

18 Testo, musica, regia… Importantissimo nel racconto televisivo è il testo, brevissimo nei telegiornali, comunque sempre contenuto, semplice e disteso, che deve raccordarsi con l’immagine ma che può orientare la lettura delle stesse col semplice uso di verbi, aggettivi, avverbi Altrettanto importante l’eventuale colonna sonora Ancora più importante (nelle dirette, nei talk show) la regia: consiste nello scegliere via via l’immagine da mandare in onda,fra le molte disponibili, nella scelta fra piani e campi,(sala piena sala vuota; corteo pacifico o scontri isolati) del ritmo del cambio di immagine,(frenesia o austerità) dell’uso dei dettagli (la saliva di Forlani e quella di Giovanni Paolo secondo), delle pause pubblicitarie, dell’alternare diretta e servizi redazionali

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20 …e montaggio Nei servizi registrati, quelli del tg, nelle inchieste ruolo centrale è quello del montaggio. Un servizio televisivo ha tre autori: operatore, giornalista e montatore. Nel montaggio si determina la selezione delle immagini, il ritmo, il coordinamento testo- immagini, si usano rumori di fondo, si selezionano e coordinano immagini, parole e musica (Sergio Leone- EnnioMorricone;Strauss- Kubrik) Le stesse immagini possono così essere usate per servizio encomiastico o denigratorio

21

22 Analogica morta, generaliste in crisi Tv in salute o malata? Dipende… Spettatori tendenzialmente in calo, sempre più anziani, però adesso in ripresa Uno spettatore su tre in quasi tutti i paesi europei la giudica “vecchia e inutile” I telegiornali giudicati poco indipendenti Molti programmi giudicati volgari Criticato il mescolamento dei generi

23 QUATTRO TECNOLOGIE DIGITALE TERRESTRE /DTT. SISTEMA DI TRASMISSIONE DEL SEGNALE. UN CANALE DIGITALE/MULTIPLEX = 5 CANALI ANALOGICI. Ha soppiantato ANALOGICO SATELLITE: SOPRATTUTTO SKY, DISTRIBUITO IN IPTV ANCHE DA WIND, TELECOM E FASTWEB IPTV (INTERNET (PROTOCOL TELEVISION) TV TRASPORTATA VIA CAVO TELEFONICO ADSL ATTRAVERSO LA BANDA LARGA. OGGI vincente

24 Il cambiamento è globale Cambiano tecnologie e contenuti Con la tv digitale e i canali tematici sono aumentati gli spettatori, aumentato il tempo alla tv Aumentate le entrate derivanti dalla pay-tv che in Europa ha ormai superato quelle da pubblicità. La teoria della coda lunga: un pubblico tematico fedele paga nel tempo ed è interessante per pubblicità specializzata

25 Cambia soprattutto il modello tv In crescita tv a pagamento satellitare La tv a pagamento sul digitale terrestre La tv tematica grazie al satellite prima e al digitale terrestre (ogni canale diventato sei canali)poi La tv sul computer (iptv) La tv sul telefonino, Ipad Cambia anche il luogo di fruizione, non più solo domestica ma anche terminali personali portatili da una parte e spazi pubblici (stazioni, aeroporti, bar, centri commerciali) dall’altra

26 Ecco il mio palinsesto Si afferma la voglia del palinsesto personalizzato per pubblico più giovane, colto, dinamico, specchio di una società multiculturale e multirazziale. Primo passo era stato con canali tematici e possibilità di rivedere trasmissioni anche oltre l’orario di trasmissione.

27 E ora verso la “personal tv”? Si ipotizza che le “nuove reti tv” saranno player globali: You Tube, Apple, Amazon, Netflix. miliardi di contatti per i video YouTube. Previsioni stratosferiche per prossimi anni. I motori di ricerca diventano produttori di contenuti, alleandosi con Walt Disney o Reuters. Superamento anche dei canali tematici Gli spot pubblicitari nei video online crescono del 42% al mese Cresce “la generazione senza”, giovani sotto i 20 anni che non conoscono il telecomando Anche in Italia già centinaia web tv Che altro?....