“Lo scenario economico: la rivoluzione industriale inglese.”

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Transcript della presentazione:

“Lo scenario economico: la rivoluzione industriale inglese.”

Perché è stata una rivoluzione Il termine rivoluzione industriale: Fu attribuito dai contemporanei stessi tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo; È una metafora che sottolinea una analogia con la rivoluzione politica; indica una forma di mutamento economico-sociale; Termine definito improprio in quanto nel suo originario significato astronomico vuole intendere un ciclo di movimento di corpi celesti .

La rivoluzione industriale nello specifico. L’Inghilterra riuscì a mutare la società europea attraverso la Rivoluzione Industriale . Poiché fu un vero e proprio decollo che avviò un processo di sviluppo accompagnato da rilevanti trasformazioni tecnologiche. La Rivoluzione Industriale consistette in una crescita quantitativa accompagnata da una trasformazione qualitativa.

Le condizioni dello sviluppo inglese. Perché l’Inghilterra? L’Inghilterra aveva una disponibilità di capitali per l’investimento. L’affermazione nel corso del ‘700 dell’agricoltura capitalistica fornì una forza-lavoro abbondante e a basso costo. Anche i commerci internazionali garantirono materie prime. Era ricca di risorse naturali come il carbone e il ferro. Ci furono miglioramenti nel settore di trasporti e delle infrastrutture .

IL CAPITALISMO Nel linguaggio economico, il capitalismo è l’insieme dei mezzi di produzione investiti in un processo produttivo al fine di realizzare un valore superiore a quello di partenza, o surplus. Il surplus, tolte le spese necessarie alla produzione e commercializzazione dei prodotti, si distribuisce poi in due parti fondamentali: i profitti e i salari. Il capitalismo è un modo di organizzare l’economia e la società basato sull’investimento del capitale e sul mercato. Le caratteristiche fondamentali del capitalismo sono: proprietà privata dei mezzi di produzione; L’appropriazione dei profitti da parte dei tentatori di capitale; L’impiego di forza-lavoro salariata; La libertà di iniziativa economica; L’esistenza di un sistema di mercato, cioè di un sistema in cui il valore delle marci si realizza nello scambio e la produzione dei beni è destinata alla vendita;

Le fasi della rivoluzione industriale. 1760-90 Meccanizzazione della filatura del cotone 1790-30 Sviluppo della tessitura meccanica e della macchina a vapore Sino al 1850 Dominata dalle ferrovie I primi telai meccanici (1770)

Il settore tessile. Già nel 1733 con John Kay si introdusse nella tessitura della lana la navetta volante che permetteva di quadruplicare la produzione. Questo fece sì che si potessero incentivare una serie di innovazioni tecniche come: Il filatoio idraulico Il filatoio meccanico Il filatoio di Crompton A valle del processo produttivo, la tessitura si rivelò inadeguata a fronteggiare l’aumento della produzione di filati . Un’altra innovazione tecnologica sviluppatasi in quest’epoca fu:”il telaio meccanico” (E. Cartwright) a risolvere questo movimento.

Il ruolo del cotone: Nel corso del Settecento andò crescendo in Inghilterra quella la produzione dei tessuti in cotone, più leggeri ed economici. Alcune delle innovazioni più importanti ebbero luogo ancor prima dell'invenzione della macchina a vapore di Watt. Che la prima fase della rivoluzione industriale sia avvenuta proprio nel comparto del cotone dipende da molteplici ragioni: - il filo di cotone si presta meglio alla lavorazione industriale, perché è più omogeneo e resistente rispetto al filo di lana. Durante la fase iniziale del processo di meccanizzazione, quando il movimento delle macchine era poco fluido e omogeneo, questo aspetto rappresentò un decisivo elemento a favore del cotone. - L'offerta del cotone è molto più elastica rispetto a quella della lana: è molto più facile infatti aumentare la superficie delle piantagioni di cotone che incrementare le greggi di pecore. - Infine anche la domanda di tessuti in cotone era in piena espansione: da una parte si verificò un'importante modifica della moda, d'altra parte la grande varietà di colori e disegni stampati che caratterizzava i tessuti in cotone affascinava gli appartenenti alle classi agiate. Infine, buona parte dei mercati (alla fine del Settecento e agli inizi dell'Ottocento) si trovava in aree calde o temperate (Mediterraneo, India, America centrale), dove la diffusione di capi in cotone era particolarmente favorita. Il cotone

Settore siderurgico ed estrattivo La fusione del ferro per produrre ghisa incontrava due limiti: Esaurimento del legname Una svolta si ebbe a partire dal 1784, quando Cort creò una tecnica che permetteva di produrre ghisa. Con questa innovazione la siderurgia inglese raddoppiò la produzione di ghisa in meno di vent’anni. Così facendo si soddisfò la crescente domanda dei prodotti ferrosi che provenivano dal’agricoltura e dal settore ferroviario. Scarsa purezza della ghisa prodotta Si venne a creare un circolo economicamente propulsivo tra il carbone e il ferro.

La macchina a vapore. La ferrovia Brevettata da James Watt nel 1775. Fornì all’industria tessile una forza motrice molto più potente, costante e flessibile di quella umana o idraulica. La ferrovia La più straordinaria applicazione della macchina a vapore fu la ferrovia,sin da quando l’ingegnere Stephenson costruì la prima locomotiva(1814).Con la ferrovia, l’economia inglese trovò un potente stimolo alla domanda interna. Il fabbisogno di locomotive, vagoni,rotaie diede un impulso straordinario alla meccanica e alla siderurgia.

-La macchina a vapore è un sistema per produrre lavoro meccanico a spese dell’energia termica. Uno dei vantaggi della macchina a vapore risiede nel fatto che è possibile usare qualunque combustibile, o fonte di calore, come: legna, carbone, gasolio etc. -Il più importante progresso nel campo delle macchine a vapore è dovuto a James Watt, uno scienziato scozzese che operò tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo. Watt iniziò migliorando la macchina costruita all’inizio del 18° secolo da un altro inventore inglese, Thomas Newcomen, e che era chiamata anche Motore Atmosferico. Egli sviluppò una serie di modifiche alla macchina di Newcomen che portarono alla realizzazione di quella che può essere considerata come la prima vera macchina a vapore moderna. -Questa modifica introdotta da Watt fu molto importante, tuttavia la maggiore innovazione della sua macchina era costituita da un particolare miglioramento; egli aumentò notevolmente l’efficienza del motore a vapore. Fra la metà del 18° secolo e il 1830 si sviluppò, a partire dall’Inghilterra, un cambiamento epocale per l’umanità: la prima rivoluzione industriale. Il cambiamento iniziò con le prime applicazione della macchina a vapore alle pompe idriche usate per le miniere e alle macchine associate ai telai per la produzione tessile, ma ben presto trasformò radicalmente ogni aspetto della vita economica e sociale, dalla produzione di beni ai trasporti. E’ con lo sviluppo della macchina a vapore di Watt, che iniziano la costruzione e l’utilizzo di natanti e navi di tutte le dimensioni. Il cambiamento fu della massima importanza per la navigazione, fino ad allora costretta ad affidarsi a remi e vele, per far viaggiare le navi su fiumi, laghi e mari: finalmente si disponeva di una riserva di potenza utile per far viaggiare comunque una nave senza dover dipendere da venti. La più famosa nave a vapore fu probabilmente il Titanic.

Marino anita Maffei alessia Saliji melissa D’amore roberta