Le mutilazioni genitali femminili
Cosa sono le MGF? Mutilazioni Genitali Femminili :una qualsiasi forma di lesione a carico degli organi genitali femminili effettuata per ragioni culturali o a scopo non terapeutico Mondo: 125 milioni di donne portatrice di forme di MGF 30 milioni di bambine a rischio ogni anno
Incidenza 28 Paesi ,africani ma anche in paesi asiatici come lo Yemen, India, Indonesia, Malesia, Iraq, Emirati Arabi
Le MGF sono classificate in quattro gradi secondo un ordine crescente di invasività e danno recato: Tipo1:asportazione totale o parziale del clitoridee/o prepuzio o cappuccio del clitoride Tipo2: asportazione totale o parziale del clitoride e delle piccole labbra con o senza asportazione delle grandi labbra( i rischi di emorragia mortali sono alti) Tipo 3: restringimento dell’orifizio vaginale «affinchè passi un solo chicco di grano»,attraverso una chiusura creata tagliando e avvicinando le piccole e/o grandi labbra, con o senza escissione del clitoride(infibulazione o circoncisione faraonica) Tipo 4: altre pratiche dannose per i genitali femminili(piercig,puntura,cauterizzazione,incisione,raschiatura,stiramento del clitoride e delle piccole labbra ,introduzione di sostanze corrosive e astringenti in vagina)Si inserisce anche la pratica dell’angurya(scorticatura intorno all’orifizio vaginale per rimuovere l’imene) e il gishiri (incisione della vagina fino al perineo)e l’infibulazione inversa con la quale la vagina viene richiusa partendo dalla forchetta perineale con la sola finalità di chiusura senza rimozione del clitoride
Genitali femminili non modificati MGF di tipo 1 clitoridectomia MGF di tipo2 escissione MGF di tipo 3 infibulazione MGF di tipo 4
Infibulazione Famiglie benestanti = regime ospedaliero vero e proprio intervento chirurgico con uso di anestetici, antitetantici, antibiotici, antidolorifici Zone rurali Uso di lamette da rasoio, pezzi di vetro o coltellini non sterilizzati Suture: spine di acacia o di agave Ferite curate con impasti di uova ,resine, misture argillose, decotti di erbe inseriti in una buca nel terreno
Origini e motivazioni Le origini delle mutilazioni genitali sono antichissime,la fibula era uno strumento per impedire agli schiavi romani di avere rapporti sessuali, a volte in maniera definitiva .(Oggi le mamme e le nonne africane non lo fanno con lo scopo di punire). Si pensa si aggiri intorno al 5-6000 a.c. Le motivazioni sono diverse: Evitare il deterioramento della vagina (greci) Evitare problemi di isteria ed eccessiva propensione al sesso (Ippocrate) Evitare che il clitoride divenisse grande (Ezio medico latino) Per curare le ninfomani , le isteriche , le lesbiche le donne con ipertrofia dei genitali esterni( articolo uscito su The Lancet all’inizio del ‘900)
Motivazioni Nel 1979 con la Conferenza di Khartoum l’OMS riconosce tale pratica come «recante effetti nocivi alla salute» Nel 1993 con la World Conference on Human Ringhts a Vienna la pratica viene definita come una «violazione dei diritti umani» Se tali pratiche sono nocive perché ancora oggi vengono praticate? Formazione di un’identità di genere ( in alcune regioni le donne sono identificate come donne solo se passano attraverso le MGF Bellezza dei genitali esterni che rafforza la femminilità ,viene cioè rimossa la componente maschile rendendo il corpo più armonico Rito di passaggio ,la donna diventa definitivamente adulta e sarà accettata dal suo gruppo sociale Motivazioni religiose Purezza e propensione ridotta all’attività sessuale dopo sposate per essere fedeli al proprio compagno Igiene : si pensa che le donne così siano esenti da infezioni (non vero), corpo pulito
Contrasto alle MGF Con la Conferenza di Pechino nel 1995 :»....paesi del mondo si impegnano a creare leggi , politiche e programmi educativi per sradicare pratiche tradizionali nocive quali le mutilazioni dei genitali , i matrimoni precoci e forzati , i delitti d’onore e per eliminare lo sfruttamento commerciale del sesso , la tratta delle donne e bambine/i, infanticidio delle bambine , i crimini di origine razziale e le violenze dovute a questione di dote........inoltre le donne devono avere accesso immediato a servizi sanitari materno-infantile , le cure ostetriche e post partum e deve essere garantito il trasporto per l’assistenza dei servizi sanitari specialistici qualificato se necessario...» , da allora in poi si è cominciato a vedere il mondo con occhi di donna Nel corso degli anni moltissime nazioni si sono sollevate contro la pratica delle MGF : 1982 Svezia , Gran Bretagna( in cui è in vigore una legge specifica modificata ogginel the U.K. Female Genital Mutilation Act 2003) 1995 Norvegia 2000 Belgio 2009 Italia Germania,Francia,Spagna applicano alle MGF articoli specifici nei Cod.Pen.
Contrasto alle MGF Anche i Paesi Africani si sono dotati di Leggi: 1994 Burkina Faso 1996 Egitto 1994 Etiopia 2001 Kenya 2002 Ciad 2003 Benin eNiger 2005 Mali Senegal ,Congo , Tanzania applicano alle MGF articoli specifici nei Cod . Pen. Purtroppo nonostante le numerose Leggi a disposizione , i tassi di MGF in questi ultimi decenni non sono diminuiti per questo motivo: IL 20 dicembre 2012 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzione 67/146 ) ha condannato definivamente le MGF
La situazione In Italia In Europa ogni anno 20.000 donne chiedono asilo per fuggire dalla pratica delle MGF . Italia secondo paese a garantirlo con 3095 donne LEGGE 9 gennaio 2006 n 7 Art 3 Linee Guida di comportamento, vademecum per i professionisti sanitari. Utile a garantire comportamenti con elevati standard di qualità. L’ostetrica deve avere una “ preparazione scientifica-medica, sociologica e antropologica, per stabilire relazioni positive con le donne che si rivolgono alle strutture sanitarie e con le comunità che praticano le MGF”,
Infibulazione Famiglie benestanti = regime ospedaliero vero e proprio intervento chirurgico con uso di anestetici, antitetantici, antibiotici, antidolorifici Zone rurali Uso di lamette da rasoio, pezzi di vetro o coltellini non sterilizzati Suture: spine di acacia o di agave Ferite curate con impasti di uova ,resine, misture argillose, decotti di erbe inseriti in una buca nel terreno
L’ostetrica e le MFG Complicanze a breve termine: Bruciore alla minsione con conseguente ritenzione urinaria acuta Emorragie più o meno gravi (si può arrivare alla morte) Infezioni ,febbre , setticemie ,tetano Shock neurogeno Lussazioni e fratture alla clavicola ,omero, femore(causate dalle legature per immobilizzare la bambina ) L’ostetrica italiana è difficile che si trovi di fronte a tali problemi in quanto spesso vengono effettuati dei veri e propri’’ viaggi della tradizione ‘’in cui le bambine vengono portate nei paesi di origine per un breve periodo
L’ostetrica e le MFG Complicanze a lungo termine: disuria( minzione goccia a goccia) pielonefriti Trichomonas e gonorrea Candidosi e vaginosi Herpes simplex PID epatiti Hiv dismenorrea ematocolpo e ematometra Ascessi vulvari Cheloidi Neurinoma clitorideo Problemi psicologici
Sessualità e MGF se il clitoride non è reciso anche in caso di deinfibulazione la donna può provare piacere durante i rapporti se esegue intervento di deinfibulazione Anche se ili clitoride è reciso (prepuzio frenulo e glande)le radici del clitoride rimangono per cui la donna può provare piacere Se la donna percepisce la mutilazione come tradizione e quindi favorevolmente condivisa dalla donna , l’esperienza del piacere e dell’orgasmo è presente , al contrario ciò non accade se la donna percepisce la MGF in modo altamente negativo
MEG :gravidanza e parto In gravidanza e parto l’unica l’unica tipologia di MGF che può creare problematiche specifiche è l’infibulazione(3°),si consiglia alle donne di de-infibularsi intorno alla 12 sett di gestazione per permettere anche le visite ostetriche Le donne infibulate ,dato il tasso di infezioni possono andare in contro a corionamniositi ,rottura prematura delle membrane e parti pretermine Se la vulva non viene riaperta il parto vaginale non avviene per cui , se la donna non è stata de-infibulata alla 12 settimana si può procedere all’apertura durante il periodo espulsivo accompagnata da episiotomia medio laterale . COMPLICANZE: Impossibilità di valutare l’andamento del travaglio Prolungamento del periodo espulsivo Ipossia fetale Formazione di fistole retto- vaginali e/o vescico-vaginali Lacerazioni di III grado Arresto attività contrattile di origine psicogena
Trattamento chirurgico Consiste nella: de-infibulazione e ricostruzione clitoridea De-infibulazione Tecnica laser(permette contemporaneamente la cicatrizzazione) A lama fredda o bisturi(necessita di sutura dei due lembi) L’intervento si inizia sempre dal basso facendo attenzione al meato uretrale ,previa anestesia locale Dopo l’intervento si raccomanda massima igiene e una manovra giornaliera di divaricazione dei lembi ,per impedire che si richiudano , con creme anestetiche e antibiotiche Ricostruzione clitoridea L’unico paese europeo che la esegue è la Francia ,mentre in Burkina Faso(Africa) è stata inaugurata a marzo 2015 la prima clinica per la ricostruzione clitoridea KAMAKASO (la casa delle donne ) Si può effettuare nei tipi 1- 2- 3 ,dopo l’intervento il clitoride ritrova la sensibilità dopo 4/8 settimane mentre la riepitelizzazione si ha dopo 3 mesi(ci può essere dolore cronico ed ischemia con conseguente necrosi)