Altri diritti/libertà sociali

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Transcript della presentazione:

Altri diritti/libertà sociali Libertà di scegliere una occupazione

Art. 15 differenza con l’art. 4 della Costituzione. 1. Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata. 2. Ogni cittadino dell'Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in qualunque Stato membro. 3. I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell'Unione. Libertà versus diritto Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Eguaglianza La carta tiene in considerazione il valore dell’uguaglianza e quindi contiene una serie di disposizioni che riguardano l’eguaglianza nel lavoro Articolo II-23: Parità tra uomini e donne La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato. Le azioni positive: il valore della differenza

Costituzionalizzazione di un valore già ampiamente riconosciuto nel diritto sociale acquisito Ci sono molte previsioni nel titolo del trattato dedicato alla politica sociale e nelle direttive sociali (direttiva sulla parità di trattamento tra uomini e donne, part time) che finiscono per influire sulla retribuzione (che è materia esclusa). Dimostra come i limiti delle competenze possono essere bypassati.

Art. 25 tratta con i diritti degli anziani L'Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.

Art. 26 tratta dei diritti dei disabili L'Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.

Ancora solidarità Articolo II-29: Diritto di accesso ai servizi di collocamento Ogni individuo ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito.

Licenziamento ingiustificato L’art. 30 riguarda la tutela contro il licenziamento ingiustificato e stabilisce che ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali. E’ legittima la legislazione britannica che nega il diritto a non essere ingiustificatamente licenziato prima di un periodo qualificato di servizio di una anno? La Carta come cavallo di Troia di nuove tutele e nuove competenze. Per questo l’accanimento sull’art. 51 comma 1 da parte della Confindustria Britannica (CBI) Nessuna Costituzione riconosce esplicitamente tale diritto; in Italia è generalmente riferito all’art. 4.

Lavoro minori e protezione dei giovani Articolo II-32: Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro Il lavoro minorile è vietato. L'età minima per l'ammissione al lavoro non può essere inferiore all'età in cui termina la scuola dell'obbligo, fatte salve le norme più favorevoli ai giovani ed eccettuate deroghe limitate. I giovani ammessi al lavoro devono beneficiare di condizioni di lavoro appropriate alla loro età ed essere protetti contro lo sfruttamento economico o contro ogni lavoro che possa minarne la sicurezza, la salute, lo sviluppo fisico, mentale, morale o sociale o che possa mettere a rischio la loro istruzione.

Famiglia e vita professionale art. 33 1. È garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale. 2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l'adozione di un figlio. Direttiva sui congedi parentali. Diritto di nuova generazione

Sicurezza sociale e assistenza art. 34 1. L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali. 2. Ogni individuo che risieda o si sposti legalmente all'interno dell'Unione ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai benefici sociali conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali. 3. Al fine di lottare contro l'esclusione sociale e la povertà, l'Unione riconosce e rispetta il diritto all'assistenza sociale e all'assistenza abitativa volte a garantire un'esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e l elegislazioni e prassi nazionali Le basi del welfare state secondo il modello diffuso in molti paesi europei.

Comparazione con la Costituzione americana Quattro categorie di diritti del lavoro Diritti collettivi sono quasi esclusivamente competenza della legislazione federale; la legislazione federale impedisce agli stati e alle autorità locali di intervenire in tale materia (pre emption ) Competenza esclusiva Diritti di uguaglianza che pongono divieti sulla base del sesso, etnia, religione, razza, età e disabilità sono incardinati in primo luogo nella legislazione federale; la legislazione statale e locale supportano la legislazione federale e qualche volta migliorano o specificano come nel caso dell’orientamento sessuale (competenza concorrente) Diritti individuali dei lavoratori alla privacy, libertà e sicurezza nel lavoro garantiti normalmente dalla common law degli stati (sottoposta a revisione legislativa) a legislazione statale, sebbene le costituzioni degli stati hanno giocato qualche ruolo in tale materia. Minimi di trattamento nel rapporto di lavoro, che sono notoriamente minimalisti negli US in confronto con il contesto europeo, sono interamente il prodotto della legislazione statale e federale in concorrenza.

Ragioni che giustificano la differenza tra le due Costituzioni La Costituzione americana è una vecchia costituzione a confronto con quella europea. Il processo di modifica costituzionale negli USA è oltremodo difficoltoso (il XXVII emendamento introdotto nel 1992 ci ha messo 200 anni per essere approvato, la procedura iniziò nel 1789 il proponente era Madison). La Costituzione americana non protegge contro i poteri privati ma soltanto nei confronti del potere pubblico (vedi in Italia invece l’evoluzione interpretativa dell’art. 3 della Costituzione). Altre ragioni

Da ricordare sempre il limite dell’art Da ricordare sempre il limite dell’art. 51 che incombe sulla effettività dei diritti sociali in Europa 1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell'Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà come pure agli Stati membri esclusivamente nell'attuazione del diritto dell'Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l'applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite all'Unione in altre parti della Costituzione. 2. La presente Carta non estende l'ambito di applicazione del diritto dell'Unione al di là delle competenze dell'Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l'Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nelle altre parti della Costituzione.

Altri limiti (introdotti dalla Convenzione come emendamento alla Carta di Nizza con l’obiettivo di limitare l’efficacia delle clausole sociali) Artificiale distinzione tra principi e diritti Art, II 52 §5. Le disposizioni della presente Carta che contengono dei principi possono essere attuate da atti legislativi e esecutivi adottati da istituzioni, organi e organismi dell'Unione e da atti di Stati membri allorché essi danno attuazione al diritto dell'Unione, nell'esercizio delle loro rispettive competenze. Esse possono essere invocate dinanzi a un giudice solo ai fini dell'interpretazione e del controllo della legalità di detti atti. Norme meramente programmatiche La seconda disposizione imposta dai rappresentanti britannici che temevano il costo dell’implementazione dei diritti sociali. Nella Costituzione in effetti non c’è distinzione tra diritti politici, economici e sociali: essi sono considerati sullo stesso piano.

Significato delle disposizioni Impedire l’espansione della politica sociale anche nella ipotesi di entrata in vigore della Costituzione. Nella prospettiva economica e sociale i diritti sono meri “principi” che possono trasformarsi in diritti effettivi nella misura in cui essi sono attuati dalle leggi nazionali o rientrare nella competenza del diritto dell’Unione. Torniamo all’art. 30. La competenza dell’Unione in materia di licenziamenti è regolata attualmente dall’art. 137 d del trattato recepito nella III parte della Costituzione (art. 104) ove la competenza è così determinata:” d) protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro” Al § 3 si aggiunge In deroga al paragrafo 2, nei settori di cui al paragrafo 1, lettere c), d), f) e g) la legge o la legge quadro europea è adottata dal Consiglio che delibera all'unanimità, previa consultazione del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale. Il RU può esercitare in ogni momento il potere di veto. La legislazione di questo Stato scarsamente protettiva e in probabile contrasto con l’art. II 30 sembra in tal modo al sicuro.

In generale: la distinzione tra principi e diritti ha un effettivo valore giuridico? La distinzione è sin troppo sottile è giuridicamente azzardata: è “hazy” Esempio: ci sono previsioni della Carta in cui ci esprimi in termini di principio, così come nel caso dell’eguaglianza tra i sessi (art. 23) che in realtà è stato sempre reso giustiziabile e considerato un diritto direttamente efficace nella CE, che non potrebbe mai essere reso non giustiziabile dalla previsione dell’art. 52 La Corte di Giustizia Europea non ha mai distinto tra principi e diritti individuali. Le CGE ha elaborato decisioni concernenti i diritti fondamentali usando spesso il concetto di principio Non c’è alcuna contraddizione tra diritto e principio nell’esperienza giudiziaria nazionale

Altro limite interprativo Il preambolo della Carta dei diritti fondamentali: “in questo contesto la Carta sarà interpretata dalle Corti dell’Unione e degli Stati membri con il dovuto riguardo alle esplicazioni preparate su sollecitazioni del Presidium della convenzione che ha elaborato la Carta (documentazione inserita nel web)

Problemi costituzionali di questo riferimento nel preambolo Può il potere legislativo limitare il potere di interpretazione della Corte di Giustizia e delle Corti nazionali? Il preambolo non è un testo normativo E’ possibile pretendere un approccio difensivo e deferente del potere giudiziario nei confronti del potere legislativo? Non c’è alcun precedente in tal senso nelle esperienze nazionali. La CGE ha giocato sino ad ora un ruolo molto autonomo. Nessun segno che tale atteggiamento possa cambiare. La dottrina tende poi a svalutare tale affermazione del preambolo

Finale valutazione della Carta Ombre Selettiva ed incompleta lista di diritti sociali fondamentali (non c’è alcuna menzione del diritto all’equa retribuzione e al diritto al lavoro) Molti diritti sono considerati non immediatamente applicabili e presentati in forma di principi. Diritti visibili ma non praticabili La Carta obbliga le istituzioni dell’UE a promuovere certi diritti ma nega loro la capacità di estendere i propri poteri o compiti per assicurarne gli obiettivi A livello di individuale la Carta non riguarda le prerogative di base dei cittadini lavoratori europee Luci La Carta cambia l’immagine della UE, finora sin troppo forgiata dagli aspetti economici. Cambia la gerarchia dei valori fondamentali I diritti sociali e i valori diventano il punto di riferimento delle attività delle istituzioni dell’Unione, In ogni caso si tratta di un valore aggiunto alla protezione dei diritti sociali garantita già dalla CGE (caso Bectu) Per la prima volta a livello europeo una ampia gamma di diritti economici e sociali sono stati definiti indivisibili e giustiziabili La strada verso nuovi risultati è aperta: non soltanto una costituzione europea putativa ma anche lo stabilirsi di meccanismi di supervisione tali come un indipendente comitato di esperti con competenza a ricevere doglianze La UE diventa l’unica istituzione politica che agisce a livello globale (per esempio può influenzare istituzioni simili come potrebbe avvenire in America Latina