Costruire relazioni educative: … Costruire relazioni educative: ….in una scuola di “qualità” in una famiglia di “qualità”
Sviluppo dell'individuo Scuola Famiglia Relazioni Educative Insegnati Genitori Bambino
Gli insegnanti rappresentano: i principali erogatori di rinforzo a partire dalla media fanciullezza; una risorsa “emotiva” e “sociale” per l’adolescente; modelli con i quali identificarsi e dai quali apprende.
I principi della scuola di qualità I principi di qualità I principi della scuola di qualità Prodotto Sviluppo dell’individuo Qualità dell’insegnamento Processo Organizzazione Insieme di regole, procedure, ecc. Capacità di tradurre i piani strategici in prassi Leadership Coinvolgimento del dipendente e adesione agli obiettivi Committment
Committment “Affettivo” – lealtà e identificazione che la persona nutre nei confronti dell’istituzione scolastica. Elevata motivazione + elevato impegno protratti nel tempo; Insegnanti di ruolo “Coercitivo” – stato di insoddisfazione da parte delle persone nei confronti del loro lavoro e dell’istituzione di appartenenza; Insegnanti di ruolo che si trovano a svolgere un lavoro diverso rispetto alle loro aspettative. “Morale” – la persona sente il dovere di lavorare al meglio in quanto ha contratto un impegno con l’istituzione. Insegnanti a contratto
interazione alunno-insegnate La scuola di qualità… è tale se saprà stimolate un Committment affettivo interazione alunno-insegnate Sviluppo delle competenze cognitive, emotive e relazionali dell’individuo; favorire gli obiettivi e le aspirazioni del ragazzo stimolare l’agire consapevole; trasmettere valori etici e culturali
I requisiti della qualità totale Aspettative del cliente o dell’utente Catena di clienti interni Lavoro di squadra Formazione continua del personale Valutazione continua del personale e monitoraggio continuo Introduzione di un sistema premiante
La radiografia dell’insegnante di qualità 4 macroaree (Algozzine-Ysseldike, 1995) Programmare Riassumere le lezioni precedenti Insegnare a pensare Presentare gli obiettivi didattici Fare lezione Stimolare l’attenzione Motivare Coinvolgimento attivo Scandire i tempi Gestire l’ambito Fornire feedback Fornire occasioni di pratica Modificare la lezione in base ai risultati Valutare l’impatto Modificare la lezione in base ai risultati
Modello gerarchico delle abilità educanti Abilità di 1° livello 1) Comunicare 2) Problem solving e decision making 3) Autocontrollarsi flessibilità Abilità di 2° livello Programmare i contenuti e il tempo in aula flessibilità Abilità di 3° livello 1) Insegnare 2) Condurre la classe 3) Risolvere i problemi emotivi e socio-cognitivi dell’allievo 4) Garantire l’integrazione dell’allevo con handicap flessibilità
Abilità educanti: Comunicazione interpersonale L’assertività dell’insegnante Problem solving e Decision Making La gestione del distress Gestione della collera
La comunicazione… Processo mediante il quale un “qualcosa” viene consegnato o trasferito da una persona ad un’altra; Intrapersonale: se emittente = destinatario Interpersonale: se emittente + destinatario Cos’è questo “qualcosa” ? il messaggio inviato potrebbe subire modifiche Cosa A vuole dire Cosa A dice Cosa B ascolta Cosa B capisce Cosa B trattiene Cosa B riformula
La grammatica della comunicazione umana Presenza per lo meno di due persone, tra le quali avviene l’interscambio Trasferimento di significati, idee, emozioni, affetti,ecc. Ricezione da parte dell’interlocutore feedback MESSAGGIO Emittente codifica decodifica Destinatario CANALE contesto
Funzioni ed obiettivi della comunicazione Strumentale: per ottenere qualcosa Controllo: prevedere la sanzione in caso di disubbidienza Informativa: Fornire notizie, informazioni … Espressiva: esprimere i propri sentimenti e capire quelli altrui Valutativa: valutare gli altri e farsi valutare Contatto sociale: instaurare rapporti con estranei Alleviamento dell’ansia: per attenuare la propria ansia Stimolare: sollecitare altri ad entrare in rapporto comunicativo Ruolo: inviare messaggi tipici del ruolo che si occupa
Indicatori del linguaggio del corpo Gesti e movimenti del corpo Espressione del viso Tatto COMUNICAZIONE NON VERBALE Spazio prossemico Indicatori paralinguistici Ecologia comunicativa Apparenza fisica Contatto visivo
Tecniche di ascolto Ascolto attivo: si manifesta mediante diversi mezzi a disposizione per segnalare all’emittente il proprio interesse. Ascolto passivo: consiste in una serie di processi interni al destinatario che gli consentono di comprendere i messaggi (privo di indicatori) Ascolto empatico 2 regole: “parafrasare” “esplicitare le componenti affettivo-emozionali”
Quando la comunicazione si inceppa Emittente Canale Destinatario Feedback Processo di codifica Scopo Discrepanza fra obiettivi Attenzione del destinatario Interferenze fisiche Tempi della comunicazione Comunicazione scritta Percezione Decodifica Inferenze Atteggiamento pregiudizievole Sul contenuto Sul processo
Comunicazione efficace usare un codice adeguato all’utente; alternare momenti di produzione di messaggi con quello dell’ascolto; usare il linguaggio del corpo; garantire una comunicazione efficace L’intervento correttivo dell’insegnate non deve svalorizzare la persona Tecniche di negoziazione per risolvere eventuali conflitti insegnante-gruppo classe Esprimere la stima nei confronti dell’allievo ed incrementerne il senso di autoefficacia